PITON'S DEAD 

Piton era lì, ancora una volta davanti allo specchio delle Brame. 
Tutte le sere, ormai, usciva per andarci. 
Era il suo posto segreto, dove persino il duro insegnante di pozioni amava, era quel sogno.
Amava Lily.
E il volto lentigginoso, con gli occhi verdi e i capelli rossi, apparve nel grande specchio.
Piton la desiderava ancora, come mai aveva desiderato qualcosa o qualcuno.
S’inginocchiò davanti alla figura nello specchio, con una dannata voglia di toccarla.
“Severus” disse Silente, appena entrato.
Piton non si mosse, non lo sentì neanche. 
Era immerso nel suo sogno, era con Lily. Nessuno poteva risvegliarlo.
“Severus” disse di nuovo Silente, con molta calma.
A quel punto, Piton si voltò con le lacrime che gli bagnavano il volto.
Mai, Silente l’aveva visto piangere così.
“Preside”  sussurrò Piton.
“Severus non puoi andare avanti così”
“L’amo ancora. L’amerò per sempre.”
Silente annuì, porgendogli la mano “Alzati…devi lasciarla andare.”
Piton si alzò, dando un ultimo sguardo alla donna che amava. L’unica che lui abbia mai amato.
“Aspetta, un secondo….la prego,Preside.” 
Silente si voltò verso Piton “Che vuoi fare?”
Piton tirò fuori   la bacchetta “Expecto Patronum” e dalla punta dell’oggetto magico, usci fuori un’incantevole cerva. “Questo è il Patronus di Lily” “Sempre.”
“L’hai davvero amata tanto?” “Sempre”
Silente sorrise “Sono fiero di te, Severus.”
Piton, che non aveva mai smesso di piangere, sussurrò “Sarei dovuto morire io, non Lily”.
“Non dire cosìSeverus. Sappiamo entrambi che sei fondamentale per l’Ordine Della Fenice.”.
“Io senza di lei non sono nulla.” Aveva smesso di piangere. Punto la bacchetta contro di sé “AVADA KEDAVRA!” E un fascio di luce verde lo oltrepassò, morì. Silente era morto con lui, con Piton. L’uomo che aveva sempre amato. 
L’uomo che non l’aveva mai ricambiato. L’uomo che amava solo Lily Evans.