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Autore: DeliciousApplePie    08/11/2013    2 recensioni
Tom non rispose, si limitò ad avvicinarsi ancora di più a Beth e a stringerle i polsi.
–Tom lasciami andare- Disse leggermente impaurita. Il ragazzo assottigliò gli occhi e la strinse ancora più forte.
–Tom, lasciami, mi fai male!- La voce della ragazza iniziò a tremare.
–TOM LASCIAMI- Urlò Beth con tutte le sue forze.
Il ragazzo infastidito accontentò la rossa e la spinse violentemente contro la parete della camera provocando un forte tonfo e la caduta di Beth, che scoppiò in lacrime tenendosi la testa dal dolore.
Dal secondo capitolo.
“Thomas. Matthew. DeLonge. Che cazzo stai facendo a mia sorella?” Beth sobbalzò e la testa iniziò a girare.
“Tu alzati” Comandò autoritario il fratello maggiore.
Lo sguardo di Tom era perso.
“Non posso”
“Ha bevuto, e molto” Continuò il biondo indicando la bottiglia vuota di fianco.
“E tu ne approfitti, giusto?” Accusò Travis.
Dal quinto capitolo.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo decimo
Sentimenti.
 

 
“Io.. io lo ammazzo”
Sibilò Travis tra i denti. I pugni erano chiusi e le nocche erano diventate bianche.
“No Trav, tu non ammazzi nessuno.” La ragazza, alzando il timbro di voce e cercando di nascondere quel velo di timore continuò. “è stata una scelta mia.”
Quest’ultima affermazione invece di calmare il fratello procurò proprio  l’effetto contrario.
“Sei una stupida.”
“No.”Rispose sconcertata alzando il volume della voce.
“SI INVECE, SEI UNA COGLIONA, UNA STUPIDA BAMBINA CHE NON PENSA ALLE CONSEGUENZE.”
“TU ALLE CONSEGUENZE PENSI TROPPO INVECE.”
“IO SONO MATURO! SONO SEMPRE IO QUELLO CHE TI PARA IL CULO CON TUTTI E CON TUTTO”
“IO LO AMO, PERCHE’ NON LO CAPISCI? DICI DI SAPERE TUTTO, INVECE NON SAI UN CAZZO” Concluse la rossa trattenendo le lacrime.
“Cosa?” Travis non poteva credere alle sue orecchie. Una batosta dietro l’altra. Di li a poco gli sarebbe venuto un esaurimento. Sicuro. Si portò una mano in fronte e iniziò a gironzolare per la stanza finché non si sedette sul letto proprio di fianco ad Anne.
“Che succede?”
Un Hoppus selvatico comparve davanti la porta.
“Allora? Qualcuno mi risponde, sembra di essere a un funerale.” La rossa scosse il capo.
“Niente Mark, niente,a proposito, dove sei stato fino ad ora?”
“Da Tom, dovevo parlargli, ma lui era già uscito con Jennifer”
“Perfetto! Ti scopa e dopo esce con un'altra. Non ti fa schifo?” Sputò il punk lasciando di stucco Mark. “Uhm, ehm, che dire, schietto tuo fratello eh?” Disse l’amico grattandosi in testa.
“Credo che sia arrivato il momento che io e Anne torniamo a casa.”
“Mark. Vuoi lasciare che questi due si scannino a vicenda? Non credo tu voglia perdere due dei tuoi più cari amici.”
Il fratello di Anne scosse il capo per poi sedersi sulla scrivania di legno chiaro di fianco al letto. Tutto era molto surreale, l’aria era tesa. Se qualcuno avrebbe detto o fatto qualcosa di sbagliato, la quiete creatasi in quel momento sarebbe scomparsa lasciando posto solo al caos. Tutti sapevano ciò, quindi si limitavano a tenere la testa basta, senza proferire parola, pensando al modo più semplice per convincere Travis a non massacrare Tom. Cosa molto difficile.
“Vado a prendere un bicchiere d’acqua” Annunciò Beth.
Arrivata in cucina prese un bicchiere, lo riempì d’acqua e poi lo sollevò osservando le bollicine salire in superficie e poi sparire. Spostò lo sguardo verso la finestra malinconicamente, e notò la figura alta di Tom superare il cancelletto bianco.
La rossa lasciò il bicchiere sul bancone e in fretta e furia raggiunse la porta e l’aprì con forza per poi richiuderla delicatamente senza far rumore.
“Sto avendo un déjà vu” Rise il biondo.
“Tom, stai zitto e seguimi” Il ragazzo rimase li impalato osservano confuso l'amica allontanarsi. “Allora?” “Dov.. Ma che.. Perc..”
“Tom, una domanda alla volta, e che sia completa. Ma cammina!” Annuì con veemenza seguendo l’amica che ancora portava i suoi vestiti.
“Dove stiamo andando?”
“Non lo so. Ma lontano da qui. E soprattutto lontano da mio fratello” Tom non capiva.
“Ma che succede? Perché dovremmo stare lontani da tuo fratello?”
“Tom, il punto è che TU devi stare lontano da Travis.”
“Perché?” Beth fermandosi fece un respiro profondo per poi girarsi verso il ragazzo.
“Sa tutto.” Tom continuava a fissarla senza capire.
“Oddio Tom. Sei bacato? Sa tutto. Tutto tutto. Quello che è successo oggi presente?”
“Aaaah. Ohhh. ODDIO. SONO MORTO.” La rossa rise abbassando lo sguardo.
“Si Tom, lo sei.”
Lo sguardo del ragazzo era perso.
Sapeva che un giorno il punk lo sarebbe venuto a sapere, ma non si aspettava di certo che accadesse il giorno stesso.
“Scappiamo” Questa volta era Beth a guardare confusa Tom.
“Uhm?”
“Scappiamo. Da qualsiasi parte. Andiamo.”
Il biondo prese per un polso la ragazza iniziando a correre. Il vento le scompigliava i lunghi capelli rossi passandole sotto la maglia facendola rabbrividire. La mano di Tom dal polso era scivolata sulla mano della ragazza intrecciando le loro dita. Spesso a lei scappava una risata isterica, ma sincera, e lui si girava per vederla ridere. Percorsero isolati correndo mano nella mano senza avvertire la stanchezza della corsa. Era l’adrenalina, oppure la voglia di stare insieme, ma fatto sta che fu comunque il momento migliore della loro vita.
“Oddio Tom fermati” Disse la ragazza ridendo. Tom la assecondò, si fermò tenendole ancora la mano, e la osservò.
Era piegata in avanti, con il fiatone e i capelli scompigliati.
Si passò una mano in fronte per asciugare quelle poche gocce di sudore che le imperlavano la pelle. Beth si accorse dello sguardo fisso su di lei e imbarazzata lasciò cadere la mano del biondo. Prese un elastico dal polso e raccolse i capelli in una coda alta.
“Scusami” Fu tutto quello che Tom riuscì a dire in quel momento.
“Non.. non capisco” Lui abbassò lo sguardo.
“Per quello che è successo oggi. Io.. dovevo fermarmi”
“No. È stata una cosa voluta da entrambi alla fine. Tu non mi hai costretta. Non hai motivo per cui scusarti.”
Oh, e invece si che ne aveva. Ad esempio doveva scusarsi per il fatto di essersela scopata solo per vincere una scommessa.
Ma in fondo,nel profondo,sapeva non era solo per una scommessa.
Lui provava qualcosa di più per Beth. Una strana sensazione che non aveva provato mai con nessun’altra ragazza. Ma aveva paura di ammetterlo. Aveva paura di esporsi, di scoprire i suoi sentimenti.
I suoi genitori non aveva affatto un bel rapporto.
Prima che divorziassero litigavano spesso. Le urla erano ormai la colonna sonora di ogni giornata. Quando le cose andavano particolarmente male, e lui aveva particolarmente paura, si nascondeva nell’armadio, portando con se sua sorella Kari tappandole le orecchie, sperano di salvare almeno lei. Quando i suoi, durante la cena di quel 23 febbraio, avevano annunciato che avrebbero divorziato lui aveva solo 12 anni, e quando sua madre, quella stessa sera, gli disse piangendo “L’amore non esiste. Non innamorarti mai, Thomas, l’amore è solo una presa per i fondelli” lui crebbe fermamente a quelle parole. Le seguì alla lettere. Ma ora, che provava un così forte sentimento per Elisabeth tutte le sue certezze e le sue mura stavano per crollare. Ma lui non poteva permettere ad una ragazzina di infrangere quel divieto che da sempre era stato scalfito nel suo cuore e nella sua anima. O forse si?
“Era la tua prima volta” La rossa si avvicinò e dolcemente gli passò una mano tra i capelli.
“E’ tutto apposto Tom. Davvero, non preoccuparti”. Il ragazzo accorciò le distanze stringendola in un abbraccio facendosi dondolare dolcemente dal vento.
“Hai un buon odore” sentenziò lei affondando il naso nell’incavo del collo.
“E’ crema! Uso solo prodotti di qualità per la mia pelle delicata. Sono di origini francesi io!” Beth rise alzandosi in punta e staccandosi leggermente da Tom guardando negli occhi.
“Sembri quasi innocente” Tom fece una smorfia. “I tuoi occhi. Sono così innocenti. Sembrano quelli di un bambino. Tutti sappiamo qual è la vera natura di Hot Pants, ma alla fine riesci sempre a fregarmi” Lui accennò un sorriso.
“Non è che ti fai fregare dai miei occhi. È che ci tieni a me e mi vuoi bene. Ecco perché. Ma non capisco cosa centri questo.”
“Oh, eccome se centra! Oggi ero venuta per picchiarti, ucciderti o qualcosa del genere.tu non mi  avevi detto che partivi dopo il diploma. Mi sentivo presa per il culo. Son venuta a casa tua.. e poi è successo quello che è successo. Non ti sto incolpando di niente, sia ben chiaro. L’unica cosa che mi fa incazzare è che tu hai avuto il coraggio di fare sesso con me solo per sfizio. Alla festa di Alo, mentre parlavi con Mark, ti ho sentito, sai? Non è stato per niente piacevole. Alla fine sono la tua migliore amica.. ma non sono più sicura di questo dopo tutto quello che è successo.” I due ormai erano a debita distanza. “Questo cosa significa?”
“Non lo so, Tom.”
“Io non voglio perderti.”
“Perché? Ormai hai avuto quello che volevi. Ora posso anche sparire. Sono irrilevante ormai. Hai Monique, hai Jennifer.”  “Monique me la sono solo scopata, non me ne frega niente di lei. E Jennifer… può anche andare a fanculo, ecco. Io ho bisogno di te, Effy.Poi, non pensavo davvero quelle cose.” La rossa sorrise abbassando lo sguardo. “Davvero o lo dici solo per pararti il culo?"                                  
Tom non rispose, si limitò ad abbracciarla di nuovo, stringendola forte. Come se non volesse farla scappare.
“Ehm.. Tom.. Dove siamo?” Il biondo si staccò dalla ragazza guardandosi in torno.
“Ci troviamo praticamente dietro casa di Chris. Credo.” Disse grattandosi una guancia.”Ah, ero venuto a casa tua per portarti la collana che oggi hai dimenticato a casa mia” Concluse facendola penzolare davanti al naso di Beth per poi mettergliela.
“Dove andiamo ora?” Tom fece spallucce  iniziando a calciare un sassolino a terra.
“Io sono stanco… ti accompagno a casa e poi-“
“NO.” Lo interruppe Beth. “Non voglio tornare a casa..C’è Trav..e ci ho litigato..” Il ragazzo sospirò per poi sorridere.
“Oggi dormi a casa allora”
 
“Sono stanca morta. Se fosse per me dormirei anche nel tuo portico” Sibilò Beth davanti la porta di casa DeLonge sbadigliando.
“Allora suppongo che non fai uno spuntino notturno con me” Scherzò Tom mentre faceva girare lentamente le chiavi nella serratura. L’altra scosse la testa, e non appena la porta fu aperta si precipitò su per le scale. Una volta in camera del ragazzo notò che le lenzuola erano state cambiate, e le sfuggì una risatina.
Tolse le vans e i pantaloni e rimase con la grande maglia.
Si mise sotto le coperte e sospirò chiudendo gli occhi. Qualche minuto dopo la porta si riaprì lasciando entrare Tom, che dolcemente le baciò la fronte per poi preparare un letto di fortuna per terra.
“Non fare il galantuomo, non lo sei mai stato, e mai lo sarai, quindi approfittane come al solito e vieni nel letto” Non ricevette risposta. Solo quando percepì un peso inclinare il materasso dietro di lei capì che Tom ben volentieri aveva accettato la sua proposta.
Sentì la presenza del ragazzo alle sue spalle, che gli passò un braccio intorno alla vita attirandola a se. La rossa sentiva il respiro di Tom sul collo, e ciò la fece rabbrividire pensando a ciò che era successo il pomeriggio.
“Tom..”
“Uhm” Rispose pieno di sonno lui.
“Tu cosa provi per me?”
Tom rimase di stucco. Sobbalzò perfino, e Beth se ne accorse. “Io.. ecco.. tu..ehm”
“Ehi, non fa niente. Calmati, va bene? Quando lo saprai me lo dirai!” Era quello il problema. Tom già lo sapeva, e bene anche. Ma aveva solo paura. La ragazza si girò ritrovandosi faccia a faccia con il biondo lisciandogli un dolce bacio sulle labbra che lui ricambiò.

 

ECCOMI C:

Spero vi piaccia il nuovo capito.
Ci ho messo tanto per scriverlo. 
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione, ce vi va c: Ne sarei contenta:



Ps_ Vorrei ringraziare Layla per aver recensito lo scorso capitolo! Grazie c:
  
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