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Autore: Wrecking_Ball    09/11/2013    1 recensioni
- Come ci riesci? -
- a fare cosa? -
- a farlo sorridere senza dire una parola. –
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Four.
 
- Lei è sicuramente libera, ed è un’opportunità straordinaria, non credi Eden? –



*Eden*

- Eden! E’ meglio per te che tu sia pronta! – urlò Leo dalla porta d’ingresso.
Presi velocemente delle scarpe con il tacco, mi buttai sul letto per infilarli più in fretta che potevo.
- Hai solo tre minuti altrim..-
- Sono qui! – lo interruppi.
Leo sorrise afferrando la valigetta e sistemandosi la cravatta.
- Guarda come sembri intelligente così, mr. Goldings. – lo presi in giro afferrando una mela dalla fruttiera e uscimmo una volta per tutte fuori da casa.

@EdenBlakely: pranzando oggi con @LeoGoldings, @scooterbraun e @justinbieber.. una delle mie più grandi ispirazioni. Non vedo l’ora di incontrarlo! #excited

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Mentre salii in macchina con Leo tenni la testa abbassata, c’erano alcuni paparazzi che cercavano di fotografarci, lampi accecanti e rumori di macchine fotografiche.
Devo abituarmi anche a questo, si.
Ci fermammo davanti al ristorante e, una volta entrati, una cameriera ci si avvicinò per portarci al tavolo.
- Prenotazione per Braun. – disse Leo.
- ID (Identity Document), prego. – dichiarò la cameriera lanciandomi un’occhiataccia. – tutti e due. – aggiunse sogghignando.
Dieci e lode per le sue competenze… no.
Tirammo i nostri documenti fuori la borsa e glie li mostrammo.
- ok, da questa parte. –disse. Noi la seguimmo verso la parte posteriore dove c’era un solo tavolo in un angolo, Scooter e Justin seduti lì.
In realtà Justin era seduto di spalle quindi non potevo ancora vederlo in faccia, ma era abbastanza ovvio che fosse lui.
Scooter alzò gli occhi accorgendosi della mia presenza e si alzò velocemente.
Justin, si girò e si alzò nervosamente facendo stridere la sedia contro il pavimento. Per quale diavolo di motivo era nervoso?
 
- Scooter, piacere di rivederti! – disse Leo salutando Scooter e poi anche Justin.
- Eden, ho sentito molto parlare di te, è un piacere conoscerti. – Scooter mi strinse la mano.
- Piacere mio, sono onorata. – risposi sorridendo. – Piacere di conoscerti, Justin. – lo salutai porgendogli la mano.
Dio, se era perfetto.
Indossava pantaloni scuri con scarpe di un giallo brillante, una maglia bianca e un cappello verde scuro con la visiera dietro.
I suoi occhi dorati mi guardarono e le sue braccia mi tirarono in un abbraccio.
- E’ mio il piacere, morivo dalla voglia di conoscerti! – disse prima di prendermi la mano e di farmi sedere al tavolo.
Justin si sedette accanto a me, Leo e Scooter di fronte a noi.
- La tua carriera è appena iniziata, ma io sono già un tuo fan. – disse facendomi sorridere.
- Davvero? – domandai timidamente e lui annuì deciso.
Pranzammo mentre chiacchieravamo su.. me, principalmente.
- Devo dire che la tua performance da Ellen è stata incredibile. – si complimentò Scooter.
- E’ stato meglio di incredibile. Le parti vocali, il ballo, l’aspetto, era tutto perfetto. – aggiunse Justin.
Mi sentii arrossire, provai a nascondere il viso, Leo se ne accorse facendosi scappare una risatina, per farlo smettere gli diedi un calcio agli stinchi sotto il tavolo.
- Comunque, Justin non smette di parlare di te, e abbiamo un’offerta da proporti. – annunciò Scooter.
Alzai un sopracciglio e guardai Justin, il mio cuore stava battendo veloce rispetto alla norma, troppo.
- Ho un tour a settembre, e non abbiamo ancora un atto di apertura, quindi mi chiedevo se ti andrebbe di unirti a noi per farlo tu. – mi spiegò tranquillamente.
- Sul serio? – rimasi scioccata.
Lui annuì mostrando un sorrisino, improvvisamente lo abbracciai felice e lui ricambiò il gesto.
- hu-hum.- tossì falsamente Leo facendoci separare. – come fai a sapere se sei libera da settembre in poi o se ho già altri impegni per te? -
Non c’era nessun altro cazzo di impegno.
- Ho letto il tuo programma Leo, sono libera. – risposi con un sorrisetto.
- Si lo so, stavo scherzando. Lei è sicuramente libera ed è un’opportunità straordinaria, non credi Eden? – chiese Leo.
- oh mio Dio si! -
Justin ridacchiò e quasi smisi di respirare quando sentii la sua mano scivolare sulla mia gamba.
- Lo farà. – concluse Leo. – quanto durerà? -
- Per il momento il tour dura circa sei mesi, con pause in mezzo e comprende l’America, l’Europa e l’Australia. -
Avrei visitato tutti questi continenti? Oh Dio.
Scooter e Leo iniziarono a parlare dei dettagli lasciando a me e a Justin il tempo di conoscerci.
E’ davvero uno dei ragazzi più belli con cui abbia mai parlato.
Sa anche flirtare molto bene, con me lo ha fatto numerose volte tanto da lasciare un rossore sulle guance permanente.
E’ quel tipo di persona che è impossibile non osservare, o ignorare, o dimenticare.
- Ragazzi? – Scooter spostò la nostra attenzione su di lui. – Partiremo il 29 settembre, tra due settimane. E’ necessario che proviate entrambi tutti i giorni, e tu Eden, devi disporre almeno cinque canzoni. Sei in grado di farlo? -
- Certo, nessun problema signor Braun. – risposi io, Justin iniziò a ridere istericamente.
- Cosa c’è? - gli chiesi confusa.
- Eden, non devi chiamarlo “il signor Braun” – disse ancora ridendo. – Fai parte della mia crew, quindi puoi chiamarlo Scoot. Bhé, abbiamo finito di mangiare, no? -
- Si, perché? -
- Vuoi venire a casa mia? – mi propose, guardandomi con quegli occhi da cucciolo. Non si può dire di no ad uno sguardo così.
- Certo, ma prima devo passare a casa mia, ho lasciato il cane dentro. - risi nervosamente immaginando Benji mordere tutto il mio divano.
- Ho l’auto, ti porto a casa tua e poi a casa mia. -
Annuii, anche se quella non era una domanda. 
Ci alzammo, salutammo sia Leo che Scooter e ci dirigemmo verso l’uscita.
- Oh Justin, Eden! – ci richiamò Scooter.
- Sì? – rispose Justin.
- Le prove iniziano domani alle 10:00 per tutti e due, Eden puoi portare anche i tuoi ballerini?-
Annuii.
- Va bene, ci vediamo lì.-
Appena uscimmo dal ristorante, venimmo bombardati dai paparazzi.
“ JUSTIN USCITE GIA’ INSIEME?
EDEN STAI USANDO JUSTIN BIEBER PER LA FAMA?
I TUOI FANS SONO CONTENTI DEL VOSTRO RAPPORTO?”
Li ignorammo e salimmo in macchina di Justin, e mandai il messaggio ai miei ballerini per fargli sapere delle prove.

AIndi; Kobe; Sadie; Georgina;
Messaggio: Hey ballerini sexy. Indovinate un po’? stiamo andando in tour con Justin Bieber! Sono l’atto di apertura! La nostra prima prova è domani alle 10:00 al Dance Studio di MJ Elliot, mostrate il vostro ID alla receptionist. Ci vediamo presto. xx

*Justin*

Guidai verso l’indirizzo che Eden mi aveva appena dato, raggiungemmo la sua casa che era a pochi passi dalla mia. Questa ragazza stupenda viveva a pochi minuti di distanza da me e non l’ho mai saputo.
- Puoi entrare se ti va. – ridacchiò dietro il finestrino della macchina.
Annuii e la seguii, tirò fuori la chiave per aprire la serratura e, appena entrammo all’interno dell’abitazione, un cane corse verso di noi.
Eden accarezzò la sua testa, poi l’animale si avvicinò a me e mi balzò sopra. “E’ affettuoso, come Eden” pensai.
Entrammo in una camera rosa e bianca, suppongo fosse di Eden. C’era un cuscino a pezzi, la trapunta masticata, una scarpa distrutta, oggetti e fogli a terra.
- Benji! – urlò Eden al cane. – Chanelle ti ucciderà! Queste erano le sue scarpe preferite!-
- Chi è Chanelle? – chiesi curioso.
- Mia sorella, e lei impazzirà quando vedrà la sua stanza. -
Non potei fare a meno di ridere guardando Eden che provava con tutte le sue forze a far uscire il cane testardo fuori da casa.
- Bene, ora sono pronta ad andare. – annunciò una volta che Benji si decise ad andare in giardino.
Aprii lo sportello della mia Ferrari e la feci entrare in auto, poi salii al mio posto e misi in moto.

- Mi piace casa tua. – affermò Eden appena aprii la porta di casa.
- Grazie, sei la benvenuta ogni volta. -
Lei sorrise e le mostrai tutta la mia abitazione.
Parlammo del tour e giocammo a ping- pong, e dopo un po’ di partite (che vinsi, ovviamente) decidemmo di guardare un film.
- Scegli il film, i DVD sono su quello scaffale. – dissi indicandoglieli.
Ne prese uno e lo infilò nel lettore, dopo di ché si andò a sedere sul divano opposto da dove stavo io.
- Siediti affianco a me. – mi lamentai.
- Se insisti. – sospirò drammaticamente e si sedette vicino a me, mantenendo comunque un po’ di distanza.
Presi una coperta e la misi sulle nostre ginocchia e “ Il Re Leone” apparve sullo schermo.
Sorrisi alla sua scelta del film, c’erano circa cento film e lei ha scelto l’unico cartone.
Dopo quindici minuti Eden era rannicchiata al mio fianco, il mio braccio intorno alle sue spalle e la sua testa appoggiata sul mio petto.
La conoscevo appena, e già mi piaceva. Come è potuto succedere?
Quella sera parlammo molto, gli spiegai bene come venni scoperto da Scooter, e lei mi raccontò la sua storia anche se entrambi in realtà già lo sapevamo, ma è sempre più bello raccontarselo faccia a faccia.
- E per quanto riguarda la tua famiglia e i tuoi amici? – mi domandò guardandomi.
Un piccolo sorriso comparì sulle mie labbra prima di rispondere, amo parlare della mia famiglia, significano il mondo per me.
- C’è mia madre, Pattie, che è una donna incredibile. Onestamente non so dove sarei adesso senza lei. Mio padre, Jeremy, vive in Canada con la sua compagna Erin, poi ho una sorella più piccola che si chiama Jazzy e un fratello più piccolo di nome Jaxon. Ci sono anche i miei nonni in Canada, Bruce e Diane. I miei due migliori amici sono Ryan e Chaz, ma anche Lil Twist.Ma poi c’è anche Alfredo, Scooter, Kenny, Ry Buono, Alison, Carin, Dan, e tutta la mia crew. Siamo una famiglia. – spiegai.
Lei sorrise e annuì.
- Tu? -
- Mio padre si chiama Darren ed è un medico, tratta i neonati e gli adolescenti malati di cancro o malattie simili. Mia madre, Susan, è stata una levatrice per oltre 15 anni. Poi c’è mio fratello Dale che ha 22 anni e Chanelle ne ha 16 ed è la reginetta del dramma. Ho due migliori amici: Roman e Lucy.. -
A fine discorso, lei era stretta al mio petto. Completamente.
Quando arrivò il momento in cui iniziò la canzone di Hakuna Matata lei si mise a cantare.. la scena più carina che abbia mai visto.
Tirai subito fuori il mio telefono e la registrai, pubblicando il filmato su viddy.

@justinbieber: Guardando Il Re Leone con @EdenBlakely *linkviddy* #HakunaMatata

Alla fine del cartone, mi accorsi che Eden si era addormentata e pian piano, lo feci anche io.

Mi svegliai appena sentii un forte colpo sulla mia guancia, aprendo lentamente gli occhi vidi Alfredo.
- Il sole del mattino, buongiorno! – disse con quel suo stupido sorrisetto stampato sulla faccia.  
Mi guardai intorno, non ero nel mio letto, ma sul divano in salotto, con Eden rannicchiata al mio fianco, le sue gambe attorcigliate alla mia vita.
Sorrisi guardandola dormire.
- Perché mi hai svegliato? – chiesi intontito a Fredo.
senza rispondermi, prese semplicemente il mio IPhone e sbloccandolo mi fece vedere l’ora:
12:48.
Cazzo.
12 chiamate perse da Scooter, merda.
- Forse dovresti alzare il culo, Scooter è incazzato al massimo. Tre ore di ritardo, Bieber è nei guai. – disse lasciando la stanza.
- Eden.. – la scossi leggermente facendola svegliare, strofinandogli leggermente la gamba con la mano. Lei sospirò silenziosamente e si strinse al mio petto ancora di più.
- Dai piccola, devi alzarti. -
- Justin.. – gemette.
Oh, dio. Non mi provocare, non ora. 
- Vattene. – continuò Eden.
Devi alzarti. – ribadii.
Lei lentamente aprì gli occhi per poi chiuderli di nuovo.
- Mi sento una merda. – appoggiò la testa sulla mia spalla, poi si alzò e andò in bagno.
- Che ore sono? – chiese prima di chiudere la porta.
 - tra un minuto le 10. – mentii con calma.
I suoi occhi si spalancarono e corse verso il telefono. Io mi alzai e presi qualcosa per fare colazione – o forse dovrei dire pranzo?
Quando tornai in soggiorno Eden aveva il viso coperto da lacrime, mi precipitai subito da lei.
- Hey hey hey, perché stai piangendo? – le domandai con dolcezza asciugandole le lacrime con le dita.
- E’ che… - non riuscì a continuare la frase che iniziò a piangere più forte.
La strinsi a me per tranquillizzarla.
- Tre ore di ritardo alla mia prima prova, ora Scooter penserà che io sono inaffidabile, non si fiderà di certo di me e mi odierà. – disse tra un singhiozzo e l’altro.
Era difficile trattenermi dal ridere, era così tanto drammatica?
- I miei ballerini saranno incazzati, Leo e Scooter anche. Ho deluso tutti. Mi sento una merda, non ho energie, al momento sono crollata moralmente, ho i crampi e per coronare il tutto, mi sono arrivate le mie cose. – sussurrò timidamente l’ultima parte.
- E ora sono seduta qui come un’idiota a sfogarmi con Justin Bieber, sono così stupida. – pianse ancora più forte.
Mi  lasciai comunque uscire un sorriso e la abbracciai strofinandole la schiena.
- Non sei stupida. Scooter sarà arrabbiato con me, non di certo con te. Non è colpa tua, io dovevo impostare la sveglia. Nessuno è deluso da te, Eden.- Dissi baciandole la fronte.
Andai in camera e mi cambiai, poi accompagnai Eden a casa sua e mentre la aspettavo in macchina, decisi di chiamare il mio manager.
- Dove sei? – rispose Scooter al primo squillo.
- Sulla buona strada.. mi dispiace.- dissi con calma.
- Justin.. quattro ore fa dovevi essere qui… perché sei così in ritardo?! E anche Eden dovrebbe essere qui già da un pezzo! – la sua voce tuonò attraverso il cellulare.
- Scooter calmati! – urlai. – Ci siamo addormentati sul divano e mi sono dimenticato di impostare la sveglia, siamo in ritardo è vero, ma non è morto nessuno!-
- Questo non è accettabile da parte vostra! – urlò lui ancora più forte.
- Va bene, ho capito. Ma non te la prendere con Eden. – lo implorai.
- Justin, non ho intenzione di andarci piano con te, quindi perché dovrei andarci piano con lei? – percepivo tutta la rabbia nella sua voce.
- Non ha avuto un buon risveglio e per di più sta anche male. – cercai di difenderla.
- Non importa se sta male, è in ritardo di quattro ore! -
- Ma ha il ciclo.. -

- Oh.. – disse Scooter goffamente.
- Quindi cosa intendi fare, licenziarla? È colpa mia, comunque. – sospirai.
Come vidi Eden venire in auto riattaccai.
Entrò, allacciò la cintura di sicurezza e misi in moto.

 
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