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Autore: KLMN    22/04/2008    2 recensioni
oddio, la mia prima ff, non ci credo!!! XD finalmente la pubblico! *_* raccolta delle avventure dei Malandrini ai loro tempi d'oro! leggete e recensite numerosi, mi raccomando! XD
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Pesce d'Aprile
Pesce d' Aprile!





Quella mattina di Aprile Remus si svegliò di soprassalto. Aveva  un brutto presentimento, come sempre del resto, ma quel giorno era accentuato; guardò il piccolo calendario magico che aveva sul comodino. Era un regalo dei suoi tre migliori amici, James Potter, Sirius Black e Peter Minus. Aveva una loro foto che si muoveva sopra a dei numeri che indicavano la data attuale e le loro espressioni cambiavano a seconda della stagione o del periodo: in periodo di esami, per esempio, assumevano tutti e tre arie disperate e sembravano pregare Remus di aiutarli a ripassare. Ma quel giorno avevano un'espressione unica nell'arco dell'anno, un'espressione... da Malandrino. Infatti Remus Lupin, insieme a James, Sirius e Peter, era uno dei quattro membri della banda dei Malandrini di Hogwarts. Remus sapeva che quell'espressione poteva significare solo una cosa: era il primo d'Aprile, il che voleva dire Pesci d'Aprile. Quello era il giorno preferito dai suoi tre amici, perché avevano un'ottima scusa per riempire di scherzi la loro vittima preferita, Severus "Mocciosus" Piton. Quell'anno il primo d'Aprile era di domenica e, si rese conto Lupin, i suoi compagni di dormitorio l'avevano lasciato dormire: dopotutto la sera prima c'era stata la luna piena e Remus non era stato in grado di svegliarsi per primo come sempre. Ma tanto non aveva lezioni da frequentare e quindi non c'erano problemi. Tornò a distendersi sul letto, con quel disagio ancora presente, come ad avvertirlo di qualcosa. "Si, ma di cosa?" pensò Remus "Oggi è una giornata in cui c'è molto di cui preoccuparsi: come più responsabile del gruppo devo controllare che non esagerino con gli scherzi, altrimenti Silente potrebbe arrabbiarsi e riuscire a farlo arrabbiare è un'impresa e, quindi, una catastrofe!". Con questi pensieri si diresse a colazione. Cercava i suoi amici con lo sguardo lungo il tavolo di Grifondoro e li vide intenti a confabulare tra di loro attirando l'attenzione di molti prefetti che li scrutavano temendo in anticipo ciò che avrebbero potuto fare alla scuola. Remus si avvicinò loro, preoccupato e curioso di sapere cosa si fossero inventati per quell'anno.
- Guarda, guarda chi si è degnato di unirsi a noi... La bella addormentata nel castello! - disse Sirius col solito sarcasmo, suscitando qualche risatina di Peter.
- Ahahah Sirius, molto divertente... Per una volta che sono io a dormire e non a svegliare! - rispose il licantropo un po' seccato per il paragone.
- E dai, lo sai che scherzo! Non potrei MAI prendere in giro il nostro Remie! - tentò di giustificarsi Black, anche se il "mai" era poco convincente.
- Si, certo... Allora ragazzi - disse Remus rivolgendosi anche agli altri due e sedendosi accanto a Sirius - Cos'avete in programma per oggi? Spero niente di troppo grave, altrimenti mi vedrei costretto a denunciarvi al preside! -.
- Si, come no Remie! Lo dici tutti gli anni e poi no n lo fai mai! - disse James.
- Già, solo perché fin'ora non avete mai fatto nulla di eccessivo a quel poveraccio di Piton, altrimenti sareste ancora in punizione! - disse il lupo mannaro sorridendo.
- Ok, se lo dici tu... Comunque non abbiamo ancora deciso niente: aspettavamo il solito lampo di genio della "mente" dei Malandrini per  mettere in pratica il piano che, appunto, il tuo geniale cervello metterà a punto! - disse Sirius.
- Come mai me l'aspettavo? - sospirò la "mente". - Ok, ma quest'anno sono a corto di idee... Mi dispiace ma dovrete cavarvela da soli! - mentì per non farsi coinvolgere.
- Oh beh, nessuno è perfetto! Ci hai rifornito di piani per cinque anni, quanti altri ne pretendevamo da te a cui non piace fare scherzi? - disse Black voltando le spalle a Remus e scuotendo la testa con fare rassegnato - Vorrà dire che per quest'anno faremo a meno di te, caro "Lupacchiotto"! - aggiunse con un'alzata di spalle.
- Bene! Allora per quest'anno me ne sto fuori, ok? - disse il ragazzo speranzoso - Così non rischierò l'espulsione come al solito! - disse raggiante.
- Perfetto. Ora scusaci ma dobbiamo andare: dopotutto un buon piano non si costruisce da solo, no? Coraggio, dobbiamo fare lo scherzo del secolo! - esclamò James.
"Speriamo solo che non sia anche l'ultimo della vostra carriera scolastica..." pensò Remus.

***

Quel pomeriggio Lupin si recò in Sala Grande per studiare, sperando di non trovarvi Piton appeso in aria avvolto nello stendardo di Serpeverde. Stranamente non c'era nessuno nella sala, che così deserta faceva uno strano effetto. Improvvisamente sentì chiamare il suo nome da una voce molto familiare: si voltò e vide la sua amica Lily Evans correre verso di lui gridando. - Lily, che ti succede? - chiese preoccupato nel vederla con quell'espressione.
- Remus! Presto, devi venire con me... Tu... Loro... Devi assolutamente fermarli! - disse la ragazza tentando di riprendere fiato.
- Cosa stanno combinando? -  chiese lui. Non aveva bisogno di chiederle a chi si stesse riferendo, perché aveva già capito che parlava dei Malandrini.
- Al Lago... Loro stanno per...Vogliono buttare Severus nel Lago, lasciandolo legato e in preda alla piovra gigante! - esclamò tutto d'un fiato.
- Oh per Godric! - disse Remus - Andiamo subito! - disse iniziando a correre verso l'uscita dal castello seguito a ruota dalla Evans.
Quando arrivarono al lago la scena era esattamente come l'aveva descritta Lily: c'era Severus Piton sospeso a mezz'aria, sorretto e legato da catene che erano uscite da un libro appositamente truccato da James, Sirius e Peter, e le catene, con dei pesi sul fondo, lo stavano trascinando verso il Lago, dove lo avrebbero fatto senz'altro sprofondare.
- MA SIETE MATTI?! - ruggì Remus ai suoi amici tirando fuori il suo lato più aggressivo, il lupo che era nascosto in lui.
- NO! Stiamo cercando di fare qualcosa, non era previsto che aprisse il libro in riva al Lago, non era nostra intenzione! - tentò di giustificarsi James.
- Che incantesimo avete usato per incantare le catene? - chiese Remus in fretta, badando poco alle parole dell'amico.
- Non lo sappiamo! Ce l'ha suggerito il brillante Wormtail dopo averlo trovato in un libro che, a quanto pare, parlava di torture magiche in vigore nel Medioevo! - disse Sirius.
- Scusatemi, non era mia intenzione! Non vi suggerirò più niente in vita mia, lo giuro! - disse disperato l'accusato.
- Peter, ascoltami, devi dirmi che incantesimo hai usato! - disse il più gentilmente possibile Remus, per quanto la situazione lo permettesse.
- Io... Non lo ricordo... Però ricordo il titolo del libro! Potrebbe esserti utile? - disse titubante Minus con le lacrime agli occhi.
- Utilissimo! Potremmo mandare qualcuno a cercarlo in biblioteca, oppure potremmo appellarlo! - disse James speranzoso.
- Sperando che per allora Mocciosus non sia affogato: non voglio finire ad Azkaban per colpa tua, Peter! - disse Sirius esasperato da quell'insolita sensazione di preoccupazione nei confronti del suo "nemico naturale".
- Dimmelo: potrei anche averlo letto e potrei sapere le formule che vi sono riportate! - disse Remus, pregando perché ciò che aveva detto si avverasse.
- Ehm... Dubito che tu l'abbia anche solo mai visto, perché è un libro della Sezione Proibita! - disse Peter con voce così bassa che Remus sperò di essersela immaginata.
- COSA?! Allora, qualcuno vada a chiamare Silente, o la MacGranitt o chiunque altro, ma sbrigatevi! - urlò Moony alla folla di studenti che osservava la scena immobile.
- PRESTO! - urlò più forte di prima, tanto da spaventare i ragazzi più giovani: Remus non aveva mai urlato in quel modo se non quando si trasformava in lupo mannaro, e questo lo sapevano solo i Malandrini.
Come ad averli chiamati arrivarono il preside e altri vari insegnanti di Hogwarts. Silente lanciò silenziosamente un incantesimo sulle catene che tenevano imprigionato il povero Severus che ormai aveva letteralmente l'acqua alla gola. - POTTER, BLACK, MINUS E LUPIN! TUTTI E QUATTRO NELL'UFFICIO DEL PRESIDE: ORA! - tuonò la MacGranitt infuriata.
- Ma professoressa, Remus non ha fatto niente! - tentò di dire Sirius, ma fu interrotto dall'insegnante di Trasfigurazione.
- Non m'interessa: è vostro amico e spesso vostro complice, quindi per quanto ne sappiamo anche lui è coinvolto! - disse severamente.
- MA PROFES... - ritentò Black, zittito però dallo sguardo di fuoco della vice-preside.
- Non importa Sirius... - disse tristemente Remus che però apprezzava gli sforzi dell'amico.
Il trio guardò il loro amico incamminarsi per il sentiero che portava al castello. Tutti gli studenti iniziarono a protestare, alcuni confermarono che per tutta la mattinata Remus era stato lontano dagli altri Malandrini e che era arrivato più tardi al Lago, mentre addirittura un paio di persone avevano sentito la loro conversazione di quella mattina a colazione, dove Remus diceva che si tirava indietro dagli scherzi per quell'anno. La MacGranitt rimase impassibile, ma Silente ascoltò, apparentemente disinteressato, ma in realtà attentissimo.

+++

Nell'ufficio di Silente il quartetto dei Malndrini sedeva sconsolato qua e la, cercando di pensare in modo positivo e cercando di tirare su il morale a Remus, che sarebbe stato punito ingiustamente dal preside. James era l'unico che rimaneva in piedi per poter vedere fuori dalla finestra, verso il Lago Nero, dove Piton si stava riprendendo assistito amorevolmente da Lily Evans, la ragazza che James amava: rimaneva li a controllare la situazione, ma anche le sue gambe sembravano non riuscire a reggere il suo peso, sia per il penserò di ciò che sarebbe potuto accadere, sia per la gelosia che provava a quella vista. Alla fine distolse lo sguardo dalla coppia per portarlo all'immensa superficie nera leggermente increspata dai venti primaverili. "Forse questa è l'ultima volta che vedo questo panorama..." pensò tristemente. Quando si girò, si rese conto che il preside era appena entrato silenziosamente nella stanza. Anche James si sedette, per affrontare meglio le parole che stava per udire: < signor Potter, mi dispiace informarla che lei e i suoi amici sarete espulsi >... chissà cos'avrebbe detto sua madre? Probabilmente l'avrebbe cacciato di casa, ma dove sarebbero andati a vivere lui e Sirius, con cui abitava dopo la fuga di quest'ultimo da casa Black? Mentre fantasticava a capo chino, come gli altri, era inconsapevolmente scrutato dai profondi occhi azzurri del preside.
- Ebbene? - chiese Silente.
- Professore, ci lasci spiegare! Noi non volevamo, doveva essere solo un Pesce d'Aprile, non sapevamo che quell'incantesimo era proibito! Ci era stato suggerito per legare una persona in modo indissolubile se non dalle persone che l'avevano legata... - iniziò impulsivamente Sirius all'esortazione a parlare del preside.
- Calma, calma... Signor Black, purtroppo non posso far altro che espellervi: avete messo a rischio la vita di un altro studente, quindi voi capite che nonostante le vostre parole dovrete essere cacciati dalla scuola... Sarete fortunati se il giovane Severus non vi denuncierà al Ministero della Magia... - iniziò a spiegare Silente, ma fu improvvisamente interrotto da Remus.
- Loro non c'entrano niente, è stata tutta un'idea mia! - disse.
- COSA?! Ma che vai blaterando?! - dissero quasi in coro James e Sirius. Peter era rimasto a bocca aperta, incredulo del fatto che l'amico si fosse appena sacrificato per coprire lui.
- Professore sta mentendo! Lui nemmeno sapeva quello che... - iniziò Sirius, ma fu interrotto da un gesto della mano di Silente.
- Ormai ha confessato, quindi sarà lui a dover essere espulso: voi sconterete solo una punizione, ma potrete ugualmente restare a studiare qui - disse serafico Silente.
- Ma...! - l'ultimo tentativo di difesa del licantropo fu fatto da James, ma fu troppo debole per contrastare lo sguardo di Silente che lo fece ammutolire.
- Prepari le sue cose signor Lupin. Mi dispiace davvero molto, era un ottimo studente. - disse concludendo la conversazione.
I quattro Malandrini uscirono dallo studio del preside. Remus era sull'orlo delle lacrime: già era sensibile per conto suo, ma dopo la trasformazione le cose peggioravano. - Remie, noi... - tentò Sirius gentilmente.
- No, va tutto bene, dopotutto è davvero colpa mia: se stamattina non avessi mentito dicendo di non avere idee solo per evitare guai vi avrei detto ciò che volevo fare, anche se era un'idea stupida, e non avreste rischiato l'espulsione. - a questa parola Moony si lasciò sfuggire un singhiozzo.
- Remus, ma perché...? - chiese Peter.
- Perché tu sei un mio amico, e gli amici si aiutano l'un l'altro. - rispose Remus prima che l'altro ragazzo riuscisse a finire la frase. Aveva il volto rigato da una piccola lacrima che scendeva silenziosa sulla sua guancia.
- Ora se non vi dispiace, devo andare a preparare il baule con le mie cose per tornare a casa. - concluse asciugandosi quell'unica goccia che era sfuggita al suo autocontrollo. Si incamminò, lasciando i suoi amici come pietrificati davanti alla gargoyle di accesso all'ufficio di Silente e troncando così un qualunque loro tentativo di fare un discorso.


###

Quando arrivò alla Torre di Grifondoro vi trovò una Lily molto infuriata che aspettava Potter, Black e Minus per far loro una bella ramanzina nel caso quella del preside non fosse stata sufficiente. Credeva che Remus fosse dovuto andare solo perché era nota la sua appartenenza ai Malandrini, quindi rimase molto sorpresa quando vide la porta della Sala Comune di Grifondoro aprirsi per lasciare entrare il suo amico che tentava di trattenere le lacrime, anche se con poco successo.
- Remus! Cos'è successo? - gli chiese premurosa.
Il ragazzo, che non era dell'umore giusto per parlare non le rispose, ma le lanciò un'occhiata torva e depressa che la preoccupò molto. Poco dopo che Remus era sparito nel dormitorio dei maschi, la porta della Sala Comune si aprì di nuovo per lasciar passare il trio dei Malandrini che Lily aspettava; preoccupata com'era per  Remus non si rese subito conto di chi fossero, ma non appena il suo cervello fece il collegamento li aggredì.
- COSA DIAMINE VI ERA VENUTO IN MENTE RAZZA DI IDIOTI?! VOLEVATE FORSE UCCIDERE SEVERUS?! - urlò come impazzita.
- Scusa - disse James.
"Cosa? James Potter, QUEL James Potter mi ha chiesto scusa? Ma dov'è finita la sua arroganza?!" pensò sorpresa Lily.
- Ehi, ma ti senti bene? Cos'è successo? Non credo che Silente ti abbia espulso, altrimenti avresti un'aria molto più depressa... - disse.
Quando rivolse lo sguardo verso gli altri due ragazzi notò la loro espressione: anche nel loro caso l'espulsione era da escludere perché sembravano più preoccupati per qualcosa che demoralizzati.
- Remus... Lui si è.. preso la colpa al posto nostro ed è stato espulso - disse James con lo sguardo basso - Abbiamo cercato di giustificarlo, di smentire, ma Silente non ci ha voluto dare ascolto... - continuò.
- Co.. Cosa? Ma... Perché? - articolava Lily a fatica, come incapace di credere a quanto aveva appena sentito e di parlare per lo stupore - Ma è di Remus che stiamo parlando! E poi ci sono un sacco di testimoni: Remus non è stato con voi per tutto il giorno e alcuni l'hanno sentito dirvi che... - tentò sperando che si fossero dimenticati di accennarlo a Silente: se fosse stato così almeno avrebbero avuto un'altra possibilità - E poi mi sembra difficile che Silente non vi voglia ascoltare: dopotutto ha creduto anche a Hagrid quando gli disse che non aveva aperto lui la Camera dei Segreti, quindi perché non a voi? Va bene che siete meno affidabili, però almeno un tentativo lo potrebbe fare per ascoltare quanto avete da dire no? Insomma... - continuò a parlare per molto tempo, ma nessuno la ascoltava veramente. Sapevano che non c'era più nulla da fare, niente che potesse salvare il loro amico Remus.

---

Remus intanto stava pensando. Era seduto a terra con le ginocchia circondate dalle braccia e la testa appoggiata su di esse. "è finita" pensava "Sono arrivato al capolinea. Beh, i miei non potranno farmene una colpa: dopotutto sono stato espulso per difendere gli amici, ed è questo che importa, no?" tentava di giustificarsi. Sperava fosse così, almeno si sarebbe potuto evitare la ramanzina. Forse. "Beh, è inutile stare qui a piangere. Devo preparare il baule per poter partire al più presto" pensò alzandosi e asciugandosi le lievi scie d'acqua lasciategli sul viso dalle lacrime che avevano formato piccole pozze sui suoi pantaloni. Sospirò: quanto gli sarebbe mancato quel posto, con tutti i suoi misteri, le sue meraviglie e soprattutto con gli amici che vi lasciava, per cui si era sacrificato, affinché restassero più a  lungo in quel luogo bellissimo che difficilmente si sarebbe considerata una scuola. E mentre era immerso in questi pensieri la porta del Dormitorio si aprì per lasciare entrare il suo amico Sirius.
- Come va? - chiese lui.
- Bene - mentì Remus. Non era bravo a mentire, gli tremava la voce; in posti affollati, con molto rumore o con bugie minori, come quella mattina, andava tutto bene ma per le cose più serie e in posti vuoti come quella stanza...
- Ovviamente stai dicendo cavolate. Perché? Tanto se non vuoi farci preoccupare perdi tempo: ci stiamo scervellando per tirarti fuori dagli impicci! Noi siamo i Malandrini, vedrai che riusciremo a... - disse Padfoot.
- Non capite allora, vero? Per me ormai è finita! Non potete più fare niente per aiutarmi, i Malandrini ora siete solo voi! Se volete davvero aiutarmi, allora evitate situazioni a pericolo di espulsione d'oggi in poi, così che il mio sacrificio non sia stato vano! - disse esasperato Remus. Si rese conto di aver praticamente urlato e capì, dall'espressione dell'amico che c'era rimasto male. - Scusa, non volevo, è solo che... - tentò di giustificarsi.
- Non importa, ti capisco. Va tutto bene! - disse Sirius, intuendo la frustrazione dell'amico. Lo abbracciò. Remus fece di tutto per trattenere le lacrime, ma ricominciò a piangere silenziosamente sulla spalla dell'amico.
- Sirius... Dimmi che non è vero! Non voglio credere che sia davvero la fine dei Malandrini! Tu, James e Peter dovrete continuare a essere i Malandrini, qualunque cosa accada: intesi? - disse Moony sollevando lo sguardo e guardando l'amico negli occhi - Promettimelo! Dopo lo farò promettere anche a James e Peter, ma intanto a te! - gli occhi ambrati del licantropo fissarono quelli grigi di Black con determinazione e nostalgia. Sirius dovette cedere:
- Ehm... - disse trattenendo le risate - Giura tu, piuttosto, che quando ti sveglierai non mi ucciderai... - disse ormai ridendo Sirius - Dovevi vedere che faccia avevi, sembravi un milite che salutava per l'ultima volta la sua famiglia! - rise.
- Ma che stai dicendo? Che ti prende? E poi in che senso "quando ti sveglierai"? - chiese Remus confuso e seccato dalle risate sguaiate dell'amico.
- Lo capirai presto... - disse come ultima cosa. Poi la scena sfumò e diventò tutto nero.

°°°

Remus si svegliò improvvisamente. Si tirò a sedere sul letto e si guardò intorno. "Ma quando sono andato a dormire?" fu la prima cosa che pensò. Poi guardò il calendario sul suo comodino: la data e la foto col ghigno Malandrino indicavano che era il primo di Aprile. "Ma allora... Non è che... No, non ci credo! Giuro che se è come penso io lo ammazzo..." pensò, incrociando però le dita: non sia mai costretto ad uccidere uno dei suoi migliori amici, per quanto a volte molto, MOLTO stupido, per via di un giuramento! Comunque sia balzò giù dal suo letto, si avvicinò a quello di Sirius e lo vide che rideva nel sonno. Si avvicinò a James e Peter e vide che invece erano come preoccupati per qualcosa. Allora Remus ebbe un'intuizione geniale e capì: incantesimo onirico! Andò di corsa a prendere la sua bacchetta rimasta sul comodino e la puntò verso Sirius.
- Aquaeructo! - esclamò. Un getto d'acqua potentissimo uscì dalla punta della sua bacchetta innaffiando Padfoot che si svegliò ridendo. Tutti quegli schiamazzi svegliarono anche James e Peter che si misero a sedere di scatto sul letto, confusi.
- PESCE D'APRILE! - urlò Sirius col più innocente dei sorrisi.
- MA SEI UN'IDIOTA O COSA?!?!?!?!?! - urlarono perfettamente in coro Remus, James e Peter che iniziarono a lanciare incantesimi su Sirius: chi lo innaffiava ancora, chi lo faceva diventare verde, chi gli faceva crescere orecchie da cane... O forse quelle le aveva fatte spuntare lui? Fatto sta che dopo un po' di tempo, ovviamente dopo il bombardamento magico, i quattro iniziarono a ridere di gusto di quello scherzo che, nonostante la leggera pesantezza, era uno dei meglio riusciti di Sirius.
- Ma sapete qual è il bello? - disse Sirius - Che l'incantesimo è stato così potente da coinvolgere tutta la scuola, insegnanti compresi! - l'affermazione di Black lasciò tutti sorpresi.
- Beh, io non sarei tanto contento se fossi in te... Dopotutto hai fatto venire gli incubi a Mocciosus e hai fatto preoccupare a morte la mia Lily, sia per Piton, di cui ammetto di essere stato geloso, tutte quelle attenzioni che gli dava!, sia per Remus! - disse James.
- E allora? è comunque il Pesce d'Aprile migliore della Storia di Hogwarts, se non della Storia della Magia! - disse Sirius allegro.
- Modesto eh? - disse Potter.
- Sirius - disse Remus - tu sei un grande, geniale, maledettissimo bastardo: MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO, LO SAI?!?!?!?!?!?!?!?! - urlò infine.

@@@ 

Quel giorno tutta la scuola acclamò Sirius e la sua follia: anche gli insegnanti si complimentarono della potenza del suo incantesimo e la MacGranitt gli assegnò dieci Punti della Casa per l'abilità, mentre altri venti gliene furono assegnati da Silente che apprezzò lo scherzo. Appena entrati nella Sala Grande Sirius fu accolto da ovazioni dei Grifondoro e delle altre case: Black si guardò intorno e si tolse un libro dalla tasca: - Mocciosus, ieri avevi dimenticato il tuo libro in classe... L'ho preso per potertelo restituire! Vogliamo andarlo a leggere in riva al lago? - gridò con un ghigno decisamente Malandrino.
- NO! STAMMI LONTANO CON QUEL COSO BLACK!!! - rispose il povero Severus scappando dal lato opposto della sala, suscitando le ilarità del tavolo dei Grifondoro.
- Buona questa Siri! - disse James.
- COME TI PERMETTI POTTER?!?!?! - urlò Lily prima di tirargli un ceffone incredibile e di allontanarsi velocemente da lui per andare a soccorrere il suo amico.
- Lily... E io che speravo di poter uscire finalmente con lei! - disse massaggiandosi la guancia che stava diventando di un preoccupante color violaceo.
- E cosa te lo faceva credere Prongs? - disse Sirius.
- Sinceramente non lo so... - rispose Potter.
Remus era subito dietro di loro e di Peter. "Che gruppo di amici che mi sono scelto... Ma" pensava "dopotutto..." riflettè avvicinandosi al trio e mettendo le braccia sulle loro spalle in una specie di abbraccio "... non potrei desiderarne di migliori!".
- Ehi Remus, come mai sei così affettuoso oggi? - disse con un sorriso Sirius.
- Beh? Non si può essere affettuosi con i propri migliori amici? - rispose il licantropo con un sorriso che si sforzava di non rendere Malandrino.
- Uhm... Sarà, ma non mi convinci! - disse James.
- Tranquillo Jamie, non devi preoccuparti di niente... non tu, almeno... - disse ancora Remus.
Vide lo sguardo confuso dei suoi amici, che ovviamente non capivano cosa stesse architettando - Andiamo a mangiare? Ho fame! - disse Sirius.
Solo allora, quando si voltò per avvicinarsi al tavolo di Grifondoro Lupin fece l'occhiolino agli altri due amici che guardarono Padfoot: sulla sua schiena era appeso un biglietto con scritto: "sono un grande, geniale, maledettissimo bastardo! By Moony ;)". Lo scherzo più vecchio dall'invenzione del nastro adesivo magico, opera di Remus che aveva un'espressione compiaciuta. Si scambiarono un'occhiata per poi iniziare a ridere. -Che c'è?  - chiese Sirius voltandosi curioso.
- Oh, niente d'importante...  - disse James con un sorriso.
- Già, proprio così! - disse Peter continiuando a ridere.
- Eh si. E comunque... lo scoprirai presto! - concluse Remus.
Si sedette accanto a Sirius dandogli una pacca sulla schiena, che serviva a fissare meglio il biglietto. Anche Sirius diede una pacca sulla schiena di Remus: sulla sua schiena ora c'era un foglietto con scritto: "-------> sono con il bastardo! By Padfoot ;)".
- James? Credi che se ne sia accorto o aveva semplicemente in mente quella scritta? - chiese Peter.
- Chi può saperlo caro Wormtail... Chi può saperlo! - rispose l'altro ricominciando a sorridere e sedendosi con l'amico di fronte agli altri due, che mangiavano soddisfatti.


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Ecco ultimata la mia primissima fan fiction! Ho avuto l'ispirazione tutta in una volta e ne ho approfittato! so che i nomi dei personaggi sono in italiano e i soprannomi dei Malandrini in inglese, ma suonano meglio in inglese, no? E i nomi sono meglio in italiano secondo me! Ah, e scusate gli errori di ortografia e le ripetizioni e la punteggiatura, AAAAAH!!! Sto sclerando, scusatemi... -_-'
P.s.: mi sono dimenticata di dirvi una cosa! Il titolo generale della ff è "Marauders' Life" perché questo è solo il primo capitolo di una lunga serie con i Malandrini come protagonisti [adoro troppo quei quattro, anche se Peter di meno (chissà perchè...)]: ogni capitolo parlarà di un ragazzo diverso, anche se mi concentrerò di meno su Wormtail.
P.p.s.: Ah, giusto! ringrazio mia madre e mia cugina _ISA_  per i consigli (e per avermi fatto conoscere il sito!) e ringrazio il mio Lalo per averla letta e perché (spero) mi porterà fortuna col pubblico! XD



RECENSITE, PLEASE!!!





By Rebby!
   
 
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