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Autore: Ammie    09/11/2013    2 recensioni
Una storia che emoziona, che appassiona, che fa sorridere, che fa sognare e che ha a che fare con la cucina.
Sto parlando di Tadashi e Akira. La loro storia vissuta dal punto di vista della ragazza, che seppur con un temperamento aggressivo si sente persa negli occhi scuri del fidanzato.
Tra i veloci battiti dei loro cuori si presenteranno vari ostacoli, alcuni molto difficili da superare. Solo di una cosa sono certi: del forte amore che li lega...
Riusciranno a restare uniti oppure si arrenderanno alle prima difficoltà?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Todo, Tadashi Karino
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ritorno alla realtà.
 
 
Dormire con lui era una vera e propria esperienza: poteva benissimo sentire il calore che emanava, che la rendeva più serena e la faceva sentire più al sicuro; l’odore, quell’inconfondibile odore di selvaggio che la stordiva ogni volta. Anche solo il fatto di avere le dita intrecciate a quelle del fidanzato la faceva stare meglio.
Bellissimo.
Nonostante l’iniziale imbarazzo alla fine si calmò e, mentre ascoltava i respiri regolari del ragazzo che dormiva abbracciandola, sussurrò impercettibilmente: -Così è questo l’amore-
 
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-Allora, Akira…- disse la ragazza dai capelli rosa mentre sorseggiava pian piano il delizioso thè dell’amica. -Che hai fatto di bello questo weekend?-
Rischiò di strozzarsi per via di quella domanda, ma alla fine riuscì a calmarsi e diventò rossa come un peperone. -Uhm…- si ricompose. -Ho fatto un viaggio fuori città- rimase vaga.
-Davvero?- chiese Hikari sorridendo. -È stato divertente?-
Molto più che divertente…
-Sì, è stato bello- disse rispondendo educatamente al sorriso.
-Mmh… Fuori città, eh?- disse all’improvviso Sakura, con un’espressione strana in volto.
“Che c’è?” scrisse Megumi curiosa.
-Questa mattina ho fatto la stessa domanda a Tadashi, e ha reagito esattamente come te- spiegò, notando che Akira si stava intanto agitando. -Cosa c’è sotto?-
-Ecco…-
-Ragazze!- esclamò una voce all’improvviso.
Tutte si girarono verso l’entrata della serra, dove una meravigliosa ragazza dagli occhi verdi e dai lunghi capelli biondi si era fermata con un grande sorriso sulle labbra.
-Finn!- esclamarono tutte all’unisono. -Finalmente sei arrivata!-
-Mi siete mancate tantissimo- sorrise la bionda.
-Anche tu ci sei mancata- disse Hikari. -Vieni a bere del thè, Akira l’ha appena preparato-
Si passò le mani tra i lunghi capelli, per poi sospirare pesantemente. -Sì, ci vorrebbe proprio una bella tazza- disse avvicinandosi alle sedie in vimini. -Non vedo l’ora di incontrare Ryuu-
Megumi strabuzzò gli occhi, mentre anche le altre del gruppo prendevano posto. “Sa che sei qui?” scrisse.
Come risposta ottenne un segno di diniego. -È una sorpresa. Ho ottenuto il permesso di restare in Giappone fino al ballo!- esclamò entusiasta, battendo le mani.
-Che bello! E dove ti fermerai?- continuò Sakura, mentre Akira versava del thè alla nuova arrivata.
-In un hotel non molto lontano dalla scuola- disse brevemente, per poi gustare quel delizioso liquido color ambra.
-Ad ogni modo…- disse sempre Sakura, che era tornata a guardare con sguardo malizioso la cuoca del gruppo.
Non guardare me, non guardare me…
-Non hai risposto alla mia domanda, mia cara Akira- concluse.
-Uhm… non abbiamo fatto niente di che- rispose, mentre si torturava le unghie per il nervosismo.
-Abbiamo?- chiese Hikari sorpresa.
“Akira, stai bene? Sei tutta rossa…” scrisse Megumi.
Cercò una scusa che potesse spiegare il colorito vivace delle guance, ma non era così brava a mentire. -Certo, è solo che qui dento fa caldo-
-Di che state parlando?- domandò poi Finn, curiosa di sapere le ultime novità.
-Akira e Tadashi sono fuggiti per il weekend!- rispose Sakura divertita dall’improvvisa timidezza dell’amica, provocando nelle altre reazioni di stupore e d’interesse.
 Akira in un primo momento pensò di fuggire per via dell’imbarazzo, ma poi ci ripensò: erano sue amiche, che c’era di male di male nel passare dei bellissimi giorni col proprio fidanzato? Niente.
-D’accordo…-
 
Tadashi era il ragazzo più felice del pianeta. Aveva passato un weekend assolutamente perfetto con la sua ragazza, anzi, con la sua donna orso preferita. Era stato bellissimo svegliarsi accanto ad Akira. Lei stava ancora dormendo profondamente quando lui aveva aperto gli occhi, ed era meravigliosa, anche con i capelli un po’ in disordine. L’aveva osservata in silenzio, spostandole poi una ciocca di capelli che le copriva il volto illuminato dal sole. Aveva un’espressione di pura beatitudine. Evidentemente durante la notte aveva avuto freddo, perché era letteralmente appiccicata a lui; ma a Tadashi non importava, anzi. Si era goduto ogni singolo attimo di quello strepitoso weekend, dal bagno estremamente piacevole alla cena intima, fino a ripensare a quel bacio in quel camerino. Tutto perfetto. Continuò a pensare e pensare senza far molto caso a dove stava andando, tanto era perso nelle sue fantasticherie. Sorpassò un gruppo di studenti fino ad arrivare allo spogliatoio, dove incontrò il resto della S.A. che si stava cambiando. Non  seguì i loro discorsi, ma comunque li salutò con un cenno del capo.
-Guarda chi si vede- disse dopo un po’ Yahiro, entrando in fretta.
-E tu che ci fai qui?- chiese Ryuu.
-Kei mi ha informato dell’allenamento- strinse le spalle. -Volevo partecipare-
-Ma non fai neanche parte di questa scuola!- si lamentò Jun, seguito da un segno di approvazione dell’amante degli animali.
-Non ti crucciare, avrò modo per legare col mio adorato cognato- rispose.
Dopo un sospiro alquanto rassegnato dei due ragazzi, si concentrò su un nuovo obiettivo.
-Karino, qual buon vento- lo punzecchiò, senza però ottenere risposta.
Infatti, mentre Yahiro chiamava l’avventuriero più e più volte, Tadashi stava pensando a tutt’altro. La sua mente si era concentrata su un’unica cosa: alcuni giorni fa aveva visto, anzi, spiato la sua fidanzata in compagnia di un ragazzo che, a quanto pare inconsciamente, aveva attirato gli sguardi di tutte le ragazze che passavano lì vicino. Doveva assolutamente scoprire chi era. Se pensava che aveva sentito la sua voce a casa della sua Akira, a quell’ora di sera…
-Karino!- sentì urlare il suo nome.
-Yahiro, non è necessario urlare!- sbottò, mentre intanto Kei e gli altri due s’avviarono verso la palestra.
 Come risposta l’altro strabuzzò gli occhi. -A che diavolo stavi pensando?-
-Uhm, a niente di particolare…- disse con fare sbrigativo.
Tuttavia l’altro non se la bevve. -Amico, non sembravano molto piacevoli i pensieri che stavi facendo- sottolineò.
Tadashi sapeva che prima o poi avrebbe ceduto di fronte all’insistenza tipica dei Saiga, quindi iniziò a raccontare tutto dal principio.
-Allora…-
 
Non si era ancora resa conto di cosa le era appena successo: Shou l’aveva chiamata nel bel mezzo del racconto dettagliato che Sakura aveva preteso, per poi pregarla di incontrarsi per qualche minuto nonostante lei fosse a scuola. Inizialmente accettò con riluttanza, ma aveva fatto bene perché, si rese conto, era davvero curiosa di sapere ciò che le voleva dire.
-Aki!- disse il ragazzo una volta arrivato accanto a lei.
-Ciao- sorrise Akira.
-Non volevo disturbare, ma…- si portò una mano tra i capelli, scompigliandoli sbadatamente. –Dovevo vederti- disse. -Questo weekend ti ho chiamata…-
Diamine.
-Giusto. La chiamata- sospirò socchiudendo gli occhi. –Devi scusarmi, ma in quel momento ero davvero impegnata e poi mi sono scordata di richiamare…-
-Ehi, ehi- la rassicurò. –Non c’è problema, davvero- sorrise, mostrando il solito sorriso perfetto. -A proposito, come va?-
Senza riflettere troppo rispose con un “bene”, ma evidentemente non aveva capito ciò che lui le stava davvero chiedendo.
-Intendevo… Hai risolto tutto? Quando sono venuto a trovarti eri davvero disperata…-
-Oh…- intendeva quel come va. -Beh, ho risolto tutto, non devi stare in pensiero per me- rispose dolcemente.
Dopo aver sentito quella parole , l’espressione di Shou si fece tenera. -C’è un posto dove possiamo chiacchierare qualche minuto? Se sei occupata fa niente-
A questo punto Akira aveva due possibilità: tornare alle incessanti domande delle sue amiche oppure passare pochi ma piacevoli minuti a parlare del più e del meno con un amico che non vedeva da moltissimo tempo. Alla fine propose di sedersi in una panchina del grande giardino dietro l’edificio principale, cosa che lui accettò molto volentieri.
-Allora, Aki…- iniziò lui, una volta seduti all’ombra degli alberi di ciliegio. –Raccontami di te. Dopo il mio trasferimento non ho più avuto tue notizie-
Ci rimuginò un po’, ma alla fine decise cosa dire. -Niente di che. Dopo le elementari non ho avuto molti altri amici, a parte Kei… Fino a quando sono arrivata in questo istituto- sorrise.
-E Saiga? Si è più fatto vivo?- domandò curioso.
-Oh, è tutto a posto. Non so se possiamo essere definiti amici, ma ci parliamo senza problemi. S’è impegnato con una mia cara amica- lo informò, stupendolo.
-Beh, bene direi- sorrise ancora una volta, mostrandole quel sorriso da rubacuori. –E… Uhm…- bifonchiò imbarazzato.
-Cosa?- chiese gentilmente.
Shou deglutì e subito strinse le mani a pugno, quasi in modo nervoso. –Il tuo ragazzo?- disse tutto d’un fiato.
Anche se avesse voluto, Akira non sarebbe riuscita a fermare il rossore che assalì le sue guance, attirando su di sé uno sguardo da parte del giovane sempre più interessato. Non era abituata a questo tipo di discorsi, non con il ragazzo per il quale anni prima aveva avuto una cotta. Spostò lo sguardo e lo portò di fronte a se, iniziando a osservare l’acqua che usciva dalla grande fontana molti metri più avanti a loro.
-Sì- sussurrò, prima di riacquistare un po’ più di voce. -Ehm, va bene-
Mentre il silenzio e soprattutto l’imbarazzo si facevano largo attorno ai due ragazzi, un forte vento portò l’odore dolce e distinto di Akira verso Shou, che rimase estasiato senza però farlo molto notare.
-Aki… Ti ricordi cosa ti ho detto quella sera?- disse poi all’improvviso.
-Uhm- pensò. –Mi dovevi dire una cosa, ma non era il momento…-
-Esatto- sospirò, accompagnato dal suono della campana.
-Shou, dovrei rientrare ora…- gli sussurrò come poteva fare una donna col suo amante.
L’unica differenza era che Shou non era assolutamente il suo amante segreto. Lui era un amico d’infanzia, anche se un tempo aveva perso la testa per lui...
Akira, calmati ragazza.
Si alzò dalla panchina, questa volta però guardandolo dritto negli occhi, in quegli inconfondibili occhi blu. -È stato carino da parte tua venirmi a trovare, Shou- sorrise.
Come risposta il giovane rispose al sorriso ricambiandolo. –So che posso sembrare insistente, ma potremmo trovarci per parlare… di questa cosa?- domandò speranzoso.
-Certo- disse lei, mentre intanto si avviava. -Quando vuoi-
-Perfetto- rispose lui, attirandola poi a sé per un forte abbraccio. -Ti chiamo io- le sussurrò all’orecchio, scoccandole subito dopo un bacio sulla guancia che qualunque altra ragazza avrebbe ammazzato per ricevere.
 
-Beh, io prima scoprirei chi è questo tizio. In che rapporti è con Akira…- fece segno di continuazione con la mano. -E poi deciderei che fare- concluse Yahiro, fermandosi alla linea dell’arrivo. Controllò l’orologio. -Meno di sei minuti. Non male-
All’arrivo Tadashi si buttò per terra. -E se poi si arrabbiasse? Non è che non mi fido di lei- disse. -Voglio solo essere sicuro-
-Io dico che è più che naturale- si sedette a terra anche lui. -Ma toglimi una curiosità: per caso aveva i capelli scuri?-
Tadasahi riflettè un momento prima di rispondere. -Sì, erano neri. Perché?-
-Occhi blu? Comportamento da Mister A Me Gli Occhi Ragazze?-
Si passò una mano tra i capelli sudati. Se i suoi ragionamenti stavano diventando come quelli di Yahiro c’era da preoccuparsi. -…Sì-
-Forse so chi è… E ora so esattamente dov’è- disse poi con un tono strano.
-Mmh?- chiese distratto, chiudendo gli occhi. -E dov’è?-
-Laggiù, sta abbracciando la tua ragazza-

 
 
Inizio questo mio piccolo spazio col dire mi dispiace.
Moltissimi di voi si aspettavano un capitolo mesi fa, ma non ho potuto postare. È successa una cosa, di cui non mi va ancora di parlare, che mi ha destabilizzato molto. Non è una cosa bella, mi ha turbata e per questo non sono riuscita ad aggiornare sino a ora.
Spero che mi possiate scusare.
Avevo rivelato delle anticipazioni ad alcune di voi, e mi dispiace se non le ho rispettate, ma avevo bisogno di cambiare alcune cose… E alla fine ho “stravolto” il progetto che avevo in mente per il capitolo.
Come vi è sembrato? Come al solito opinioni sono bene accette, vi aspetto in numerose.
Un bacio grande a tutte coloro che mi seguono. Spero di leggere molte recensioni.
Spero di tornare allegra come prima.
Buonanotte,
Maddie.
  
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