Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: girlfromstars    09/11/2013    4 recensioni
Sarà vero che l'amore arriva quando meno te lo aspetti? Bhe, sembra proprio di sì ed Elena, la nostra protagonista non se lo aspetta di certo di trovare l'amore partendo da uno scherzo, ma si sa, la vita non è mai come ci si aspetta...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Theo's pov
Sono passati 5 fottuti giorni e di Elena neanche l'ombra.
Sono andato ogni giorno davanti alla sua scuola aspettando di vederla uscire de quella stramaledetta porta e chiederle cosa diavolo era succeso quel giorno, ma lei non c'era, non c'è stata per sei lunghissimi giorni.
Il terzo giorno ho incontrato Anna e l'ho fermata nella speranza che lei sapesse dirmi dov'è Elena, ma sfortunatamente per me nemmeno lei lo sapeva ed era davvero preoccupata.
Abbiamo finito così per parlare di quel giorno e lei mi ha raccontato quello che era successo.
Devo dire che la cosa mi ha sorpreso e non poco, cioè io e Virginia avevamo semplicemente scopato una volta dopo che io avevo perso una scommessa.
Non potevo credere che lei mi reputasse suo, o almeno non potevo credere al fatto che lei avesse tirato uno schiaffo alla mia piccola e indifesa Elena.
Lei che già ne aveva passate tante, non meritava tutto questo.
Finalmente Sabato la vedo...esce da scuola con lo sguardo sulle scarpe ignorando le battute cattive che i compagni le rivolgono e si incammina spedita verso la stazione dell'autobus.
Io le passo davanti e mi fermo facendola così sbattere adosso a me.
Lei alza finalmente lo sguardo e così posso vederla bene in viso: ha gli occhi arrossati e gonfi come se avesse pianto molto, delle occhiaie spaventose segno di quanto poco abbia dormito, il suo colorito è ancora più bianco del solito e le labbra sono gonfie e rosse come se le avesse torturate a lungo.
Vederla così e sapere che tutto per colpa mia mi ferisce nel profondo...non posso crederci di essere riuscito a ferirla tanto, cioè io non credevo di essere così importante per lei.
Quando la conobbi ero certo che l'amore non esistesse, ero certo che fosse una come un'altra, ero talmente sicuro che la prima volta che la vidi in web rimasi sconcertato,
 mi sarei aspettato di tutto, ma mai quella creatura così fottutamente bella da farmi tremare le ginocchia solo guardarla. Era stupenda nella sua timidezza nei suoi rari e bellissimi sorrisi.
Riusciva a farmi stare bene, a farmi sentire a casa e al sicuro.
Si nascondeva sotto quella spessa riga di trucco, ma io sapevo com'era in realtà.
Conoscevo la belezza che celava tutto quel nero, quando andai a trovarla a casa sua dopo essere sparito per un po' e la trovai davanti a me struccata e non vestita di nero rimasi completamente shoccato e stregato dalla sua bellezza, tanto che mi feci anche certi pensieri poco casti che scacciai subito dopo.
< < Che vuoi ancora da me? Non ti basta tutto ciò che hai già fatto?! Non ti basta il fatto che la tua ragazza mi abbia umiliato davanti a tutti?! Non ti basta sapere che adesso mi considerano solo una troia?! EH NON TI BASTA?! > > mi urla lei in faccia scoppiando a piagere.
< < Ehi piccola no ti prego non piangere. Vieni qui. > > le dico abbracciandola senza che lei opponga alcuna resistenza, anzi si lascia completamente libera nelle mie mani.
Oddio quanto mi era mancato il suo odore e il suo corpo.
< < Piccola ascoltami bene, io non ne sapevo niente. Ti giuro che Virginia non è la mia ragazza..non lo è mai stata , nè mai lo sarà okay? Non è lei che io voglio...è te che io desidero. E non per portarti a letto, no assolutamente.
Io ti desidero perchè io ci tengo a te Elena, ci tengo davvero e non ti farei mai uan cosa del genere perchè io desidero passare il mio tempo con te, solo con te : stare abbracciati sul divano a mangiare schifezze e a guardarci film horror, farti il solletico e vederti scappare per sfuggire, leggere un libro e addormentarsi con te sulle mie gambe.... è questo ciò che io voglio da te! >> le dico rendendomi conto che ciò che le ho detto è assolutamente la verità.
Lei tira sul col naso e mi guarda negli occhi vedendoci dentro la verità e allora si alza sulle punte e mi bacia, un bacio dolce.
Un bacio che vale più di mille parole, un bacio che sa di lacrime e di tenerezza, un bacio che farebbe sciogliere anche la pietra più dura.
La prendo per mano e scappiamo insieme alla stazione dell'autobus attraversando un cerchio di studenti stupefatti e increduli.
Quando arriviamo lì l'autobus è già partito quindi non ci resta che aspettare il prossimo.
Ci sediamo mano nella mano sulla panchina della stazione e aspettiamo in silenzio.
Un silenzio ricco di felicità e amore, non un silenzio pieno d'ansia.
Elena mi guarda e sorride timidamente tergendosi le righe nere che le scrime hanno lasciato sul suo fragile viso.
Non riesco a credere che lei, proprio lei abbia scelto di perdonarmi..ancora non mi sembra possibile, ma se sto sognando vi prego non svegliatemi mai.
< < Theo, come mi...mi hai chiamata prima? > > chiede arrossendo
< < Piccola....non ti piace? > >
< < Nono cioè sì mi piace, nessuno mi ha mai chiamato così > > sussurra abbassando gli occhi
< < Bhe ma è vero sei la mia piccola e adesso ci sono io qua con te > > le dico abbracciandola forte e inalando il profumo della sua pelle, un misto di menta e fragola.
Ecco è arrivato l'autobus è ora di partire.
Entriamo in autobus e ci sediamo.
Il viaggio scorre tranquillo tra risate e scherzi.
Finalmente l'atmosfera tra noi è tornata scherzosa e allegra.

Ho appena varcato la soglia di casa quando un rumore di gemiti mi giunge alle orecchie.
Mi precipito di corsa verso il rumore sapendo già cosa aspettarmi.
Infatti proprio come immaginavo trovo mia madre intenta a rigettare tutto l'alcool che ha digerito in questi giorni, la aiuto tenendole i capelli e sussurrandole che andrà tutto bene.
Da quando mio padre è morto mia madre è caduta in una brutta depressione che l'ha portata a sfogarsi con l'acool e la violenza.
Avevo 7 anni quando papà se ne andò per un tumore, ricordo ancora quando trovai la mamma per la prima volta ubriaca proprio dopo il funerale di papà.
Piangeva e gridava parole senza senso, così io mi sono avvicinato e l'ho abbracciata, ma lei ha reagito male e mi ha spinto facendomi battere la testa contro lo spigolo del tavolo e urlando come una posseduta che era tutta colpa nostra, di me e Mat se papà era morto e che le ce l'avrebbe fatta pagare.
Da quel giorno la trovai sempre più spesso ubriaca e mi ritrovai molte volte piacchiato da lei senza alcun motivo apparente.
Pian piano che gli anni passarono lei smise di prendersela con Mat, ma non con me...io somigliavo e somiglio troppo a papà per poterla scampare.
< < Mamma devi smetterla di distrurti così!! > >
< < Cosa ne sai tu stupido bambino viziato di cosa si prova a perdere l'amore della tua vita?!
Eh che ne sai?! Te lo dico io niente ecco cosa sai!! E adesso sparisci dalla mia vista prima che ti tiri > >
Sospiro e sconsolato mi avvio verso la mia stanza pronto per un'altra notte insonne a causa delle grida di mamma.
L'unica cosa buona è che domani vedrò Elena...e con quel pensiero riesco finalmente a cadere tra le braccia di Morfeo...


 
*Note dell'autrice*
Hello everybody, allora che dire capitolo cortino, ma di forte impatto bastato unicamente sul pov di Theo.
Con questo capitolo scopriamo finalmente cosa cela la fantomatica famiglia di Theo e spero che vi piaccia , visto che per me è stato angosciante scriverlo sapendo che beh...viene da una storia vera...
Ringrazio tutti quelli che leggono,recensiscono o semplicemente seguono la mia storia.
Grazie a voi inizio a credere un po' in me stessa...credo che vi basti
A presto E. ❤


 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: girlfromstars