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Autore: ZomBie_    09/11/2013    0 recensioni
Salve, è un angelo che vi parla. Proprio così, avete letto bene. Un angelo che si chiama Mike che vuole raccontare la sua storia cercando di migliorare questo mondo.
Genere: Drammatico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Salve, è un angelo che vi parla. Proprio così, avete letto bene. Un angelo che si chiama Mike che vuole raccontare la sua storia cercando di migliorare questo mondo.

1986: anno della mia nascita. Avevo una famiglia adorabile che mi amava per la persona splendida che ero (parole di mia mamma).

A scuola invece per gli altri ero un oggetto da buttare via. Tutti i giorni ero costretto a subire violenze sia fisiche che mentali, e per cosa poi? La mia colpa era quella di essere omosessuale e quindi diverso dai ragazzi comuni. Eppure io non ho fatto nulla di male, perchè ho dovuto subire bullismo? Mi dicevano tutti che ero un bravo ragazzo, educato e con sani principi. Nel mio periodo adolescenziale ho stretto un legame di amicizia solo con le mie migliori amiche, che vedo tutti i giorni ma purtroppo loro non vedono me. Loro mi sostenevano sempre ed erano sempre carine con me. Ricordo quando una di loro ha organizzato un pigiama party. È stato divertente parlare dei nostri segreti e quando ho raccontato che sono omosessuale non l'hanno presa male.

Ho raccontato loro che volevo trovare il vero amore, un ragazzo che mi rispetti e che mi faccia stare bene. Ma tutto questo era troppo bello per essere vero. Tutte le mattine venivo insultato dai ragazzi con parole pesanti ma ovviamente lasciavo perdere..dopotutto cosa vuol fare una persona educata come me? Non conoscevo la parola violenza. Anzi, mi faceva ribrezzo.

Non avevo neanche il coraggio di andare dal preside della mia scuola e dire quello che mi stava accadendo, semplicemente perchè mi vergognavo di ciò che ero e che sono tutt'ora, anche se in un'altra dimensione.

Ma il coraggio l'ho tirato fuori dopo un fatto avvenuto quando stavo per prendere la maturità.

Due miei compagni di classe mi hanno trascinato al bagno e riempito di calci e pugni. Non vado molto nei particolari, vi dico solo che era una scena che faceva davvero paura.

Ricordo solo che mi sono svegliato il giorno dopo nel letto dell'ospedale della mia città e mi hanno spiegato che ero svenuto.

Dopo due giorni sono tornato a scuola e ho parlato con il preside che dapprima mi ha riso in faccia, però dopo vedendo i miei lividi si è sentito in colpa. In quel momento volevo tirargli un pugno ma come detto prima io e la violenza non andiamo d'accordo.

Dicevo, il preside ci ha ripensato e ha deciso di prendere provvedimenti disciplinari, cosa che non è mai successa perchè i genitori degli stronzi (perdonatemi la parola ma dovevo) hanno detto solo: “quel ragazzo è un pericolo per la società e per la nuova generazione”. Beh ovvio, un ragazzo non può essere gay perchè va contro la nuova società, va contro la natura come intendevano loro.

Conclusione: i ragazzi non sono stati puniti e chi ha subito soltanto senza giustizia ero io.

Mia mamma ha solamente la forza di starmi accanto, poverina. Lavora tutto il giorno perchè in famiglia siamo solo noi due e vorrei continuare gli studi ma non abbiamo abbastanza soldi. Non vi ho detto che papà se n'è andato quando ho fatto coming out. I miei zii hanno accettato la mia omosessualità e ogni tanto ci mandano dei soldi perchè abitano in una città lontana dalla nostra, e più di tanto non possono aiutarci. Qualche volta vado da loro per una settimana e mi diverto come si deve.

Insomma avete capito bene che parlare con il preside della mia scuola non è servito a nulla. Infatti i ragazzi mi hanno picchiato parecchie volte e ormai ho fatto l'abbonamento all'ospedale (sdrammatizzo un po'..fa parte del mio carattere).

Una dottoressa del pronto soccorso, che conoscevo bene, mi ha fatto conoscere un dottore, laureato da poco, che stava imparando il lavoro e a dire la verità era abbastanza bravo.

All'inizio non capivo a cosa mi serviva questa conoscenza ma dopo aver parlato con la dottoressa, è partito un raggio di speranza.

Il neo-laureato era omosessuale come me. Chi se l'aspettava una novità del genere? Se devo dirla tutta..beh mi piaceva quel ragazzo. Aveva degli occhi magnetici che ti catturavano, che ti fanno mandare in pappa il cervello e non riesci a far uscire l'immagine dalla tua mente. Inoltre aveva un bel fisico ed era gentile con tutti. Il ragazzo ideale insomma.

Dopo una settimana circa sono andato di nuovo in ospedale, ma questa volta per incontrare il bel ragazzo, che mi salutò calorosamente. Inutile dire che ero rosso in faccia, tanto che la mia nuova cotta mi dice se avessi caldo. Ero così preso dal suo viso delicato e dai suoi occhi misteriosi che avevo soltanto fatto un mezzo si, quando in realtà non avevo caldo per niente. Aveva capito benissimo che ero cotto di lui, non ci voleva una grande scoperta scientifica per comprenderlo.

Dopo qualche chiacchiera mi ha invitato a casa sua a bere qualcosa e ovviamente ho accettato l'invito.

Attraversata la porta di casa, ho scoperto la sua passione per la musica. Aveva un saccio di chitarre e un basso, e un'infinita collezione di cd e vinili. Sono rimasto a bocca aperta e in quel momento (finalmente) il ragazzo mi ha detto il suo nome. Si chiamava Danny. Che bel nome..Danny..fa sognare. Mike e Danny. Danny e Mike. Eravamo perfetti.

Il bel dottore mi faceva un sacco di domande sulla scuola e come passavo le giornate. Mentre parlavo mi guardava le labbra e questo mi faceva diventare ancora più rosso.

Ogni tanto parlavo con me stesso e dicevo di baciarlo ma non avevo coraggio. Sono sempre stato un tipo molto timido e titubante. Ma quel pomeriggio volevo un bacio da lui e basta.

Ho approfittato del momento in cui Danny stava versando del the nei bicchieri e ho appoggiato le mie labbra sulle sue. Sapete, in quel momento mi ha colpito la sua reazione. Invece di allontanarmi, mi ha sorriso. Era bellissimo..le labbra erano calde..gustose e volevo assaporarle ogni secondo.

Danny continuava a sorridermi, io non capivo più niente. Ero felice, eccitato e incredulo tutto insieme.

Ero tornato a casa e mia mamma sapeva tutto, perchè la mia amica dottoressa non sapeva tenere la bocca chiusa. Ma non ne facevo un problema. Mamma era contentissima e già faceva progetti per il matrimonio tra me e Danny. Invece io pensavo al giorno seguente e non vedevo l'ora di rivere il mio Danny.

 

Dopo due mesi io e Danny stavano ancora insieme. Avevamo passato bellissimi momenti insieme e il mio ragazzo era sempre dolce con me.

Un pomeriggio nel mese di dicembre, ero nel centro della città con Danny a guardare le vetrine dei negozi. Avevo freddo e il mio Danny mi ha abbracciato per riscaldarmi ma questo gesto affettuoso aveva infastidito due ragazzi omofobi.

Ci hanno chiamato 'brutti froci di merda' ma a noi poco importava. Ma uno dei due bulli ha cacciato un'arma e io avevo il terrore delle armi. Danny cercava di proteggermi ma un colpo dall'arma è partito e io non ho capito più niente (come sempre).

Ricordo le urla e ricordo Danny che piangeva disperato. Le lacrime scendevano dal suo volto angelico e rigavano i suoi lineamenti delicati. Volevo urlare al mio Danny che non lo abbandonerò mai. Ma dopo questo ero svenuto.

Dopo qualche secondo mi sentivo vivo, forte. Eppure non mi vedeva nessuno.

Cercavo di toccare Danny ma lui non mi fissava, non sorrideva più come faceva una volta. Ero disperato, volevo urlare, rompere tutto quello che mi capitava sotto i piedi. Volevo di nuovo essere vivo. Volevo il mio corpo, accarezzare il viso di Danny, abbracciare forte mia mamma. Volevo loro accanto a me.

Ero arrabbiato, disperato, e non sapevo cosa fare. Volevo la mia vita.

La mia vita tolta perchè ero gay. Ero un bravo ragazzo educato, ma non andavo bene agli altri perchè volevo il mio Danny. Una vita felice che è andata distrutta perchè volevo amare.

 

Questa è la mia storia. Ora sono solo un angelo che protegge Danny e la mamma che aveva prima.

Spero che le prossime generazioni capiranno che l'amore non vede chi sei e come sei fatto. L'amore non cancella i difetti, li ama.

 

 

Salve a tutti. Vi scrivo una citazione del mio film preferito, che si intitola “I passi dell'amore”:

“L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso... L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta”. È un po' il messaggio che vuole lasciare Mike a tutti voi. Alla citazione Mike sicuramente aggiunge “l'amore non bada a nessuna razza o modo di essere”.

spero che la storia vi sia piaciuta. Non vi resta che recensire per farmi sapere cosa ne pensate. mi scuso in anticipo per eventuali errori commessi nella storia. Ciao! alla prossima c:

  
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