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Autore: _Met_    10/11/2013    4 recensioni
{BanGaze} {Fem!Gazelle } {Gender Bender/ AU }
{Romantico / Fluff} { accenni GouenGaze } { Haruya Nagumo, Suzuno Fuusuke }
Dal testo:
Lei è la regina delle nevi. Fredda spietata e con un cuore di ghiaccio che nemmeno il fuoco può scalfire.
Lui il principe del fuoco. Impulsivo, brutale e incontrollabile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Lei è la regina delle nevi. Fredda spietata e con un cuore di ghiaccio che nemmeno il fuoco può scalfire.


Lui il principe del fuoco. Impulsivo, brutale e incontrollabile.
 

Tra i rispettivi due regni le battaglie sono oramai molte,ed entrambe le popolazioni diminuiscono a dismisura. Gli abitanti di ghiaccio patiscono la fame e la malattia, cosi come i sudditi del regno di fuoco. E allora i cittadini stanchi delle continue guerre reclamano la pace che un tempo vi era tra i regni. Ma nessuno dei due sovrani accetterà mai la pace. Entrambi troppo orgogliosi per ammettere di aver sbagliato. Ma le rivolte aumentano e i cittadini insorgono bramanti di pace e felicità. E allora i due si arrendono davanti al volere del popolo e sono costretti a firmare il tanto atteso trattato di pace. E ora sono qui, in questa sala davanti a questa pergamena che finalmente ridarà la pace ai due popoli. Nessuno dei due però sembra convinto della scelta. I due si guardano con odio e rancore. Eppure una volta il fuoco e il ghiaccio erano uniti. Erano in perfetto equilibrio. Ora invece quel sottile filo che un tempo li univa è stato tagliato e il caos si è dilagato. Lei prende con mano ferma la penna. Guarda incerta il foglio, non sa se firmare o meno quel maledetto accordo. Dal canto suo lei non vuole avere più nulla a che fare con il regno del rosso. Vorrebbe stare il più lontano possibile da quella banda di scalmanati irascibili.

<< Allora vuoi firmare o no ? >> interrompe i suoi pensieri lui che la squadra dall’alto al basso.

Da quante che le battaglie tra ghiaccio e fuoco sono in corso ?
Anni, forse anche decenni.
Lei lo nota sola in quel momento.
Se ne accorge perché il volto di lui  e spento,il corpo un tempo scolpito e robusto ora è magro,quasi scheletrico.  Gli occhi dorati una volta vivi e bramanti di gloria ora sono due chiazze ambrate spente e sconfitte.  I capelli vermigli sono più chiari, tendono quasi al grigio nonostante abbia a malapena trent’anni, sembra che abbiano perso vita, un po’ come tutto in quella stanza. Haruya intanto non ha smesso di fissarla e lei nota che lo sguardo strafottente di poco prima si è dissolto lasciando spazio a un’espressione quasi dolce e sognante. 

<< Firmerò …. Ma voglio la pace e nient’altro, niente matrimoni o simboli che uniscano questa pace, basta questa pergamena>>  proferisce infine lei in tono gelido.


Il rosso annuisce e sul suo volto torna un’espressione indifferente. Eppure qualcosa dentro di lei sembra essersi rotto.  No, non rotto solo, si è formata una piccola crepa all’interno del suo cuore gelosamente protetto da una teca d’insensibilità e fredezza. Sospira e si china a firmare. Quando termina, porge lo stilo al suo rivale che afferra la penna con fare di sfida. Come se lui sapesse ciò che lei prova davvero. In effetti, lui è sempre stato più bravo di lei a capire le emozioni. E sempre stato più sensibile anche se sa che il rosso non l’ammetterà mai. Forse è stato l’unico che è riuscito a leggerle dentro. A capire cosa lei provava davvero. Ma ora lei vuole allontanarsi da Haruya. Vuole creare un muro tra lei e il regno del fuoco.  Perché ? vi starete chiedendo voi. La verità e che lei ha paura. Paura che il rosso le riduca di nuovo il cuore a un cumulo di polvere. Già una volta il suo cuore è stato ridotto in briciole. Non permetterà che accada di nuovo.  Quindi si limita a firmare quell’accordo che unirà i due popoli e dividerà per sempre i due sovrani.  Tra i due si può quasi vedere la sottile linea di titubanza. Entrambi si chiedono se sia la cosa giusta da fare. Se dividere sia più saggio che unire. Ma oramai ciò che è stato fatto è fatto. Lui firma con mani tremanti. Tremolio che solo l’albina sembra aver notato. La guerra d’ora in poi è ufficialmente finita. Lei si congeda con un gesto formale e freddo. Ma lui le afferra un polso  attirandola a se in una stretta strana. Non ha il calore di un abbraccio, né la cattiveria si chi ti ha obbligato a restare. E semplicemente una stretta. Un invito un po’ burbero di restare ancora per qualche secondo con lui. Ma lei è pronta e dalla manica della toga celeste fa scivolare un pugnale che punta alla gola del rosso. Non è la prima volta che i due vivono questa scena.  Sembra quasi una recita costante. I due attori sbagliano sempre nell’atto finale e quindi sono costretti a rifarlo mille e più volte. Sempre più stanchi e sempre più stufi di quella ridicola messa in scena.

<< Vedo che non hai perso l’abitudine di portarti dietro un’arma >> la canzona lui.

<< Come tu non hai perso la strafottenza e l’arroganza >> ribatte lei gelida,quasi tagliente.

<< E di chi è questo bel pugnale che nascondi con tanta cura? Di Shuuya scommetto >> sputa lui con rabbia quasi fosse geloso.


E, in effetti, è così. Nagumo è sempre stato geloso del Re del Sole. L’ha sempre visto di almeno tre gradini più in alto di lui. Sempre così maledettamente perfetto, così irraggiungibile e distante come se vivesse su un Olimpo lontano anni e anni luce da loro. Eppure quel maledetto bastardo è sceso un'unica volta dal suo trono d’oro. Un'unica volta.  Per cosa poi? Per aiutare chi è meno fortunato di lui? No, sarebbe troppo giusto e buono per un Dio perfetto come lui. È sceso dal suo Olimpo per trovare la sua Dea ovviamente E in chi la trovata? Nella sua Gazelle. Il Sole ha trovato la sua Luna. Avevano detto. Ma non si erano mai chiesti se quella candida Luna prima stesse con un altro Sole. Sì il fuoco e il ghiaccio, un tempo avevano il loro equilibrio. Poi però un certo Dio menefreghista gliela aveva tolta. L’aveva sedotta e ammaliata con le sue doti divine. Perché quel Dio era solare, gentile e mite. Tutte qualità che lui non aveva. Perso nei suoi ricordi, non si accorge che l’albina si è dimenata e che lui troppo spaesato la lasciata andare. Sul viso di lei vi è espressione indecifrabile. Ha la bocca semiaperta come se si fosse agitata troppo pur di liberarsi. Gli occhi color ghiaccio sono ridotti a due fessure che ora lo squadrano con odio. Eppure Haruya sa di aver toccato un tasto delicato. Ma non gliene importa. Lei non può nemmeno immaginare quanto lui abbia sofferto quando lei l’ha scaricato per quel maledetto Dio. Ma la cosa che lo fa più infuriare e che quel maledetto stronzo l’abbia usata e poi rimandata nel suo mondo. E ovviamente non era sola. Un moccioso dai capelli bianchi come la neve e gli occhi color ghiaccio le teneva la mano e la chiamava “ mamma “. Si è perso nuovamente nei suoi ricordi che gli provocano solo rabbia. E non nota nemmeno che la ragazza sì e avviata verso l’uscita.

<< Gazelle >> la chiama lui.

Ma l’albina non si gira e continua a dirigersi verso l’uscita che la porterà via da Haruya e da quel maledetto regno che lei odia ma allo stesso tempo ama. La donna apre la porta e il gelo la investe. Non se ne cura e continua a camminare spedita verso la sua slitta.

<< Gazelle >> sente. Sa che lui la sta chiamando come sa che la sta inseguendo. Ma lei sospira e non se ne preoccupa. Sta per salire sulla sua slitta quando una mano le afferra di nuovo il polso e la trascina contro il petto rovente di lei. La schiena di lei combacia perfettamente con il petto di lui. Quasi fossero stati creati per stare insieme.

<< Che cosa vuoi Haruya ?>> ringhia la ragazza.

<< Restare con te >> sussurra lui al suo orecchio.

<< Per poi abbandonarmi >> la sua voce si è alzata di un’ottava ma non è un grido quello che le è uscito dalle labbra.

<< Io …. Io non ti ho abbandonato >> il tono di lui è confuso come se non capisse il perché l’albina l’abbia accusato di una cosa che non ha mai fatto.

<< Vallo a raccontare a Maki >> la voce di lei lascia trapelare una nota di rabbia e gelosia.

<< E ora se non ti dispiace torno a casa >> proferisce infine la donna scostandosi bruscamente da lui e avviandosi verso la vettura che la riporterà a casa.

<< Aspetta >> grida lui.

Gazelle si gira, gli occhi glaciali fiammeggiano di rabbia.

<< Vattene >> il suo tono è glaciale e non ammette repliche.

<< Non voglio ricominciare una guerra appena terminata >> continua in tono freddo.

<< Nemmeno io … ma … >>

<< Ma niente Haruya >> lo interrompe lei brusca.

<< Ti amo >> proferisce infine lui. Sa che quelle due parole non cambieranno nulla, però una piccola parte di lui spera il contrario.

<< Si vede che il sentimento non è reciproco >> replica lei salendo sulla slitta.

<< Non ti credo >> dice lui avvicinandosi alla slitta. Gazelle lo squadra con un sopraciglio alzato ma non dice nulla.

<< Non ci credo che non provi più nulla per me. Ascolta so come ti ha fatto sentire Shuuya ma …>>

<< Non osare pronunciare il suo nome. Tu non sai nulla, non sai com’è essere usati e poi gettati via, non sai com’è sentirsi dire ti amo per poi essere abbandonati >> la sua voce si è alzato e ora risuona come un eco in quel cortile innevato.

<< A no? Ne sei davvero sicura? Perché è esattamente così che mi sono sentito quando mi hai scaricato per Gouenji, non sai quante volte sarei voluto venire a trovarti per stringerti a me >>.

<< E allora perché non l’hai fatto >> la sua voce è spezzata dal pianto, ma la regina non lascerà scorrere le lacrime, non davanti a lui.

<< Avevo paura Gazelle, sai meglio di me che sono un codardo, avevo paura che tu non provassi più nulla per me >>  Haruya ora è accanto alla dona e i loro visi sono maledettamente vicini.

<< Non me l’hai mai chiesto >> dice lei sulla difensiva eppure c’è una note dolce nel suo tono.

<< E me ne sono pentito ogni singolo giorno >> sussurra lui prendendo il volto di lei e facendo combaciare le loro labbra in un bacio colmo di sentimento e rimpianto.

<< Ti amo >> sussurra lui staccandosi dal bacio.

<< Anch’io >> e sul volto della regina dopo tanto tempo si forma un sorriso radioso e felice.

<< Che dici per quel matrimonio ci si potrebbe ripensare ? >> chiede lui cingendo con un braccio le spalle di lei.

<< Forse >> sorride lei, e insieme tornano nel palazzo che un tempo era la loro casa.
 

 
***
 
<< Mamma ma quindi da oggi avrò un papà ? un papà vero ? >> domanda una vocetta stridula.
La regina delle nevi sorride e scompiglia i capelli del figlio in un gesto affettuoso.
<< Si Gamma da oggi avrai un papà >>  e dicendo ciò si avvia all’altare dove Haruya l’aspetta.
 
 
Angolo ciliegioso (?)
Cos’ho scritto ? Che cos’è questo immondo scempio. Per favore uccidetemi.
Suzuno oltre che ha femmina è maledettamente OOC.
Ok dopo lo sclero iniziale spero che vi sia piaciuta.
Uno stra mega abbraccio ciliegioso (?)
Cherry.
Va beh è meglio se vi lascio con questa

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