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Autore: Manu_Hikari    02/11/2004    2 recensioni
Kai, passeggiando sulla spiaggia, ripensa ad una persona molto speciale che gli ha insegnato la cosa più bella...l'amore in tutte le sue sfumature...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Blue Eyes

By Manu_Hikari

 

 

 

Ciao a tutti, eccomi ritornata con una nuova ficcina dedicata al mio ciccino Kai. Sinceramente non ho ancora le idee molto chiare ma penso che sarà un po’ triste.

Volevo chiedere perdono fin da ora  per qualche eventuale errore riguardo alle indicazioni di tempo, spazio e alcune situazioni perché, anche se mi piace, non seguo assiduamente il cartone di Bayblade, così a volte mi “perdo”. Non vogliatemene.

Inoltre i personaggi di Bayblade non  sono miei ma di Takao Aoki (Facciamo tutti un doveroso inchino per ringraziare KaiDranzer che mi ha passato l’info)  l’unico personaggio di mia invenzione è Yukiko.

Dove eravamo rimasti? …ah, si. A casa di Takao è arrivato Yuri che sembra conoscere la nostra bella Yukiko…

Vi auguro dunque una buona lettura e vi prego, vi prego, commentate, anche se solo per criticarmi…please!

 

 

       

CHAPTER 4:  Erase your past.

 

 

 

 

 

Il nuovo arrivato stringeva forte Yukiko, un pò troppo forte per i gusti di Kai.

   «Oh, Yuri sono contentissima di vederti…dimmi che hai fatto in tutti questi anni? » Yukiko aveva quasi le lacrime agli occhi, era troppo felice.

«Ehm…scusate l’interruzione…ma voi vi conoscete? » Chiese Takao un po’ confuso.

«Oh, si, scusate ragazzi…» Rispose Yuri. « Io e Yukiko siamo amici fin da quando eravamo piccoli ma…un destino avverso, diciamo, ci ha divisi qualche anno fa e ora che l’ho rincontrata, non sto nella pelle per la felicità! » Strinse nuovamente Yukiko.

Nonostante fosse uno dei pochi veri amici che aveva, a Kai faceva una strana sensazione che Yuri abbracciasse Yukiko in quel modo; non se la spiegava, una specie di morsa che dallo stomaco saliva alla gola e coinvolgeva anche i suoi muscoli facciali. Anche se cercava di controllarsi, sentiva chiaramente che il suo sguardo si stava accigliando. Quella ragazza gli faceva provare sentimenti sconosciuti e strani. « Che ne dite di riprendere l’allenamento? » Propose un po’ freddo.

«Ottima idea! Magari posso approfittarne per partecipare ad un rapido scontro…ma non posso trattenermi per molto. » Rispose  Yuri.

«Te ne devi già andare? » Si rattristò Yukiko.

«Si, purtroppo fra una mezz’oretta Boris viene a prendermi. Sono qui per alcune commissioni molto importanti, ma appena riuscirò  a ritagliarmi un po’ di tempo tornerò a trovarvi, promesso…»         

«Allora, iniziamo? » Instette Kai.

L’allenamento riprese. Kai non perse di vista nemmeno per un istante Yukiko e Yuri; sembrava che avessero davvero un sacco di cose da dirsi poiché parlarono tra loro sottovoce per tutta la durata degli scontri. La ragazza aveva una faccia a dir poco sorpresa e Kai avrebbe giurato di leggere sulle sue labbra per più di una volta le parole “ non è possibile”. Non sapeva perché, ma qualcosa gli diceva che quei due avevano molti segreti in comune.

Proprio come aveva detto Yuri, dopo non molto tempo nel giardino di casa Kinomiya fece il suo ingresso Boris. Proprio come aveva fatto Yuri il ragazzo salutò tutti i blade breakers ma, Kai notò, sembrò non accorgersi di Yukiko. Probabilmente non la conosceva.

«Allora ci vediamo piccola. » Disse Yuri abbracciando Yukiko. « E ricorda; fa attenzione… »

Yukiko annuì. «Ciao Yuri…»

Boris e Yuri si allontanarono parlottando.

I ragazzi continuarono ad allenarsi fino a tardo pomeriggio, poi, dopo un tè decisero di andare via tutti insieme.

 

«Bhè…grazie mille per l’ospitalità Takao! » Disse Yukiko  «Spero di rivedervi presto! »

«Allora…a presto. » Rispose lui sorridendo.

Yukiko fece per andarsene ma Hilary la prese per mano e la portò in disparte. «Secondo me ti sta aspettando dietro l’angolo. » Disse.

«Chi? » Chiese Yukiko sorpresa.

«Come chi? Kai! » Ribattè Hilary come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Ma…Hilary! Cosa dici?! » Yukiko divenne tutta rossa.

«Andiamo! Ho visto come ti ha guardata tutto il giorno…te l’ho detto, secondo me gli piaci. Su ora vai! » Disse spintonandola.

Yukiko uscì dal portone scuotendo la testa; ma, in effetti, una volta fuori Yukiko vide Kai appoggiato a un muro con le braccia conserte.

«Finalmente…» Disse avvicinandosi a lei con le mani nelle tasche. «Tistavo aspettando…»

«Ah, si? E perché? » Chiese Yukiko mentre il rossore le si espandeva sulle gote.

«Volevo chiederti se ti andava di fare un po’ di strada insieme…»

«D’accordo! »

I due ragazzi camminarono per un bel pezzo senza parlare. Ogni tanto alzavano gli occhi per guardare velocemente l’altro, riabbassandoli immediatamente. Fu Yukiko a rompere quel silenzio imbarazzato.

«Erano loro gli amici di cui mi hai parlato l’altra volta? »

Kai parve sorpreso da quella domanda così improvvisa. Poi annuì.

«Bhè…a me sembra che gli faccia abbastanza piacere la tua presenza, no? » Continuò la ragazzina. « E poi ti ho visto sorridere molto spesso oggi… »

«Ero felice. » La interruppe Kai. «Devo dire che mi sta capitando molto spesso in questi giorni; strano per me. »

«Strano? Essere felice? » Chiese Yukiko stupita.

«Per me sì…»

«Devi avere molto dolore nel cuore…forse l’aver deluso i tuoi amici non è che uno dei tuoi tanti problemi…è così? »

Kai la guardò negli occhi e azzardò un sorriso per esprimere ciò che stava provando. Si sentiva pervaso da un calore sconosciuto. «Lo sai? Penso che tu sia una ragazza speciale. Non so come ma riesci sempre a comprendere ciò che provo….in effetti, si, nel mio passato ci sono molti eventi che mi provocano tristezza, amarezza, angoscia e, soprattutto, rabbia verso me stesso, per ciò che ho fatto e che ho paura di poter fare di nuovo…» Avrebbe voluto parlarle anche del suo sogno, ma di sicuro Yukiko lo avrebbe preso per uno stupido.

«Questo non accadrà. » Intervenne Yukiko fissandolo con i suoi bellissimi occhi azzurri.

«Come fai a esserne così sicura? Tu non sai come ero e cos’ho fatto e…»

«Ma ti vedo ora, Kai. E sai cosa vedo? Un ragazzo dall’animo gentile e determinato che vorrebbe cancella re il suo passato. Come se non fosse mai esistito…io allora ti dico: ricordati che potrai cancellare i tuoi errori solo imparando da essi…»

Kai non sapeva cosa dire…le parole di Yukiko lo avevano lasciato un po’ confuso. «Vuoi forse dire che non devo cercare di dimenticare il mio passato? » Chiese il ragazzo fermandosi.

«È inutile aggirare i problemi. Affrontali. E, in quanto ai tuoi amici, stà certo che ti hanno perdonato tutto. Ora sta a te far capire loro che puoi cambiare… e credimi con degli amici al tuo fianco nulla ti sembrerà più impossibile.»

Kai sorrise di nuovo. «Mi ci voleva proprio una chiacchierata con te, Yukiko. tu sai sempre cosa dire…Grazie…»

«Figurati. Non ho fatto nulla…» Yukiko arrossì e abbassò lo sguardo.

Il silenzio, dettato dall’imbarazzo, calò fra i due. Ma a Kai non dispiaceva. Avrebbe dato qualunque cosa per poter rimanere così. quella ragazza emanava una profonda serenità, e lui ne aveva bisogno. Poi, all’improvviso, sentì qualcosa che si strusciava contro le sue gambe; abbassò lo sguardo e…

«Oh, ma guarda chi abbiamo qui! »

«Oh, che carino! » Esclamò Yukiko mentre Kai prendeva fra le mani un minuscolo gattino. Una minuscola morbida palla di pelo bianco. Il cucciolo miagolava; probabilmente reclamava la sua pappa.

«Deve aver perso la sua mamma. » Disse Kai accarezzando il musetto del gattino che lo ricambiò facendo le fusa. «Ehi, ti  sono simpatico? »

«Sembrerebbe di si! » Osservò Yukiko accarezzandolo a sua volta. «È proprio bello, eh? Me lo faresti tenere un po’? »

«Ma certo! » Rispose Kai facendo scivolare il cucciolo dalle sue mani a quelle di Yukiko. Solo in quell’istante si rese conto che gli occhi del micio erano blu…gli stessi occhi di Yukiko…il colore dell’oceano.

Intanto il gattino aveva iniziato a fare le fusa anche a Yukiko e Kai, guardandola, non potè fare a meno di pensare che la ragazza che aveva di fronte fosse proprio bella.

«Sai che ti dico, Yukiko? » Fece Kai all’improvviso. La ragazza  lo guardò incuriosita. «Me lo porto a casa! »

«A casa tua? »

«Certo! Non trova la sua mamma, ha fame, come farà da solo? E poi il gatto è per natura uno spirito ribelle, proprio come me…andremo d’accordo! » Affermò Kai fiero.

«Bhè…trovo che sia un’idea a dir poco strepitosa! » Esclamò Yukiko. «Che ne dici, micetto? » Fece poi rivolta al cucciolo. «Ti va di andare a vivere con Kai…si? » Il gattino che teneva fra le mani miagolava allegramente, quasi a volerle rispondere. «In fondo tu hai bisogno di lui…ma lui ha ancora più bisogno di te… »

«Che vuoi dire? » Chiese Kai intuendo che stesse parlando di lui.

«La solitudine è il peggiore dei mali…» Disse con lo sguardo triste. Poi tornò allegra e vivace come al solito. «Allora, gli diamo…anzi LE diamo un nome? È una bella femminuccia! »

«Ah, si?! Bene. Allora la chiamiamo Uki-chan. Che ne dici? » Propose Kai.

«U-uki?! Ma significa aria! » Disse Yukiko stupita.

«Si! E poi… è una parola contenuta anche nel tuo nome…Yukiko. »

«…è bellissimo! » Concluse la ragazza.

«Allora è deciso. Uki-chan! » Confermò Kai sorridendo e rimettendosi in cammino seguito da Yukiko.

Kai sapeva che prima non l’avrebbe mai fatto. Ma quella ragazza gli infondeva gioia, voglia di vivere e gli faceva vedere tutto sotto una luce diversa. Dal primo momento che l’aveva vista aveva capito che nulla sarebbe stato più come prima.

 

Una volta arrivato sotto casa, Kai salutò Yukiko, che non volle essere accompagnata, casa sua era troppo lontana. Mentre saliva le scale, Kai sentiva che Yukiko già gli mancava, già aveva voglia di rivederla.

«Lo so che è difficile abituarsi a qualcosa che non si conosce, ma vedrai che ti piacerà vivere qui, Uki-chan. » Disse Kai alla gattina quando entrò nel suo appartamento. Mise il cucciolo per terra e procurò una scatola abbastanza grande nella quale mise un vecchio lenzuolo per  farne una cuccia temporanea per la sua nuova amica. «Scusa. » Le disse «Pian piano mi attrezzerò e ti procurerò ogni comfort… » Mentre la gattina lo guardava con i vispi occhietti color oceano, gli tornarono in mente quelli di Yukiko.

«Lo sai, piccola? Penso proprio di essermi innamorato di lei…»

 

 

 

 

 

Fine quarto  capitolo

 

 

Ehm…vorrei innanzitutto dire che adoro i gatti…e che non so ancora che ruolo avrà questa Uki-chan nella storia, ma mi piaceva l’dea del gattino adottato da Kai. Poi volevo dire che non so assolutamente chi sia Boris fra i demolition Boys…ma il nome mi stava simpatico…^___^” se qualcuno mi può dare una descrizione sommaria mi farebbe un piacere…

Ricordo che scrivere commenti non da l’artrosi alle mani. Quindi COMMENTATE!

Un bacio e arrivederci al prossimo chap!

 

 

 

  
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