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Autore: PsychoKiller    10/11/2013    3 recensioni
Da due anni ormai sulla Terra regna la pace. Le vite dei nostri eroi ritornano ad essere noiose e addirittura normali, finchè una chiamata del Supremo Dende non li informerà di una nuova minaccia. Tra lotte e allenamenti, sbocciano tra i nostri giovani eroi sentimenti che metteranno a dura prova il legame di amicizia che c'è tra loro. Emozioni contrastanti coinvolgeranno Pan e Trunks, che scopriranno di provare qualcosa di diverso dalla profonda amicizia che c'è tra loro, a cui si aggiungerà Ub, innamorato della giovane sayan, e Marron, che cerca invece di far colpo su Trunks, mentre Bra e Goten continueranno a stuzzicarsi l'uno con l'altro. In tutto questo, si combatterà una violenta lotta che minaccerà le vite dei nostri giovani eroi...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks, Ub | Coppie: Bra/Goten, Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Pan era seduta sull'argine del palazzo del supremo. Guardava verso il basso, ripensando a quello che stava per succedere. La Terra era in pericolo, di nuovo. Questa aspettativa la allettava, ma la spaventava anche. Una nuova avventura era quello che la ragazza desiderava, ma aveva paura di non farcela. Se davvero quell'Adam era tanto forte, lei di certo non avrebbe mai potuto sconfiggerlo, anzi probabilmente sarebbe stata solo un inutile peso per gli altri. Non era neanche mai riuscita a trasformarsi in super sayan, quindi le possibilità di riuscire anche solo a fronteggiare un avversario tanto potente erano pari a zero.
E, in tutto questo, c'era anche il problema “Trunks“. Resistere un anno insieme a lui nella stanza dello spirito e del tempo era praticamente impossibile. Il suo povero cuoricino non sarebbe mai riuscito ad uscirne indenne dopo aver passato 365 giorni con quel super sexy e ricco trentenne.
I suoi occhi, rivolti verso il vuoto sotto di lei, osservavano le flebili lucine delle città che si intravedevano dalle soffici nuvole.
Uno spostamento di aria fece capire alla ragazza che lì, su quella sporgenza, accanto a lei si era seduto qualcuno. Alzò lo sguardo e lo girò leggermete di lato. Era Ub. Era stata così assorta nei suoi pensieri che non aveva neanche sentito la sua aura avvicinarsi.
«Ehi» disse il ragazzo.
«Ehi.»
«Che fai qui tutta sola?» le chiese.
«Rifletto.»
«Su cosa?»
“Su come farò a sopravvivere un anno da sola con il mio bel sexy ricco trentenne.“ «Su Adam» mentì.
«Non devi preoccuparti» disse sorridendole, «io lo batterò.»
«Lo spero.» Abbassò nuovamente lo sguardo. Non era preoccupata solo per questo.
Ub, vedendola ancora giù di morale, portò due dita sotto il mento della ragazza e lo sollevò leggermente, costringendola a guardarlo negli occhi, e, con un enorme sorriso a 32 denti sulle labbra, disse: «E se sarai in pericolo sarò io a salvarti.»
Pan girò un po' il capo, sottraendosi allo sguardo del ragazzo.
«So' difendermi benissimo da sola» brontolò.
«Non intendevo dire questo» si alzò in piedi, «sai benissimo a cosa mi riferivo» si chinò sulle ginocchia per arrivare all'altezza dell'orecchio di Pan, «Ti ho già salvata una volta» sussurrò, «e non mi dispiacerebbe farlo di nuovo... Soprattutto per la ricompensa che poi ho ricevuto.»
Le gote della ragazza presero letteralmente fuoco. Si era completamente dimenticata di quell'episodio.

L'aveva salvata. Le aveva salvato la vita. Era tutto merito di quel ragazzo se suo padre Goahn, sotto il controllo di Baby, non l'aveva uccisa.
Quando le braccia del ragazzino con la cresta si erano strette intorno al suo corpo e l'avevano trascinata rapidamente via, in modo da schivare il colpo, aveva sentito il cuore fermarsi per un attimo. Per qualche istante restò fermo, in bilico tra la vita e la morte. Ma non per la paura, bensì perchè era tra le braccia forti e possenti di quel ragazzo. Lui era il suo eroe. Ed ora era lì davanti a lei, sorridendo e scherzando con il suo amico Trunks.
Il lilla si allontanò per qualche minuto da loro. Nella stanza rimasero da soli. Ub stava parlando di qualcosa, ma la ragazzina dai capelli d'ebano non lo stava ascoltando. Era troppo impegnata ad osservarlo.
Quando il ragazzo se ne accorse, sventolò una mano davanti agli occhi di Pan per attirare la sua attenzione. La ragazzina si riprese dalla sua momentanea trance e scosse la testa per risvegliarsi. Ub rise. Quella risata in quel momento le sembrava avere un suono meraviglioso. Una melodia speciale ed unica.
Le sottili labbra del ragazzo, incurvate in un grosso sorriso, erano una tentazione troppo forte per la quattordicenne, che ne fu letteralmente attratta. Si avvicinò rapida alla bocca del ragazzo e la unì alla sua in un dolce bacio. Ub ricambiò, ma il bacio fu comunque troppo corto, poichè interrotto dal tossire di Trunks, che era ritornato nella stanza.
I due velocemente si allontanarono l'uno dall'altro, arrossendo visibilmente entrambi.
Trunks fece qualche battutina sulla scena che si era ritrovato davanti, sfottendo i due “piccioncini“, poi tutto tornò ad essere normale, il bacio venne dimenticato, o almeno messo da parte come un errore per il momento, in attesa che qualcuno lo ricordasse come qualcosa di significativo.


«Ero solo una bambina» bofonchiò. Lei consderava Ub come un caro amico, nulla di più. Quell'episodio non aveva significato niente per entrambi, o almeno questo era ciò che credeva.
Ub, ancora inginocchiato, si alzò. «Una bambina che bacia piuttosto bene» disse prima di allontanarsi da lei.

Trunks era appoggiato ad un muro a pochi metri di distanza da loro e aveva assistito a tutta la scena. Accanto a lui c'era Marron che si accingeva a parlare con lui di qualcosa, ma il lilla era troppo occupato a riflettere su quello che poteva esserci tra Pan e Ub. Si ricordò quando, due anni prima, li aveva visti baciarsi. A quei tempi non gli importava più di tanto, anzi sarebbe stato felice se i due si fossero messi insieme. Ma ora ripensarci gli dava leggermente fastidio.
«Trunks mi stai ascoltando?» chiese la biondina, notando la distrazione del ragazzo.
Trunks annuì, come faceva ogni volta che Marron gli rivolgeva qualche domanda.
«Bene, allora di cosa stavo parlando?» Il bel presidente annuì ancora, non sapendo neanche cosa gli avesse chiesto la biondina. Marron, furiosa, si girò e lo lasciò da solo. Quel ragazzo non sa' cosa si perde, pensò, scuotendo la testa indignata. Nessun ragazzo le era rimasto mai indifferente. Avrà sicuramente seri problemi mentali, si convinse infine, non trovando altra spiegazione.

***

«Ciao Pan» la salutò Ub, «ci vediamo tra un anno.» Si girò ed entrò nell'immensa porta che portava nella stanza in cui il ragazzo avrebbe dovuto passere 365 lunghi giorni tra duri combattimenti e intensi allenamenti.
La porta si richiuse dopo che anche Goahn la varcò.
Trunks e Pan si guardarono per alcuni interminabili secondi. Il giorno dopo sarebbe toccato a loro. Ma entrambi sapevano che non sarebbero usciti da quella stanza senza che qualcosa dentro di loro cambiasse. Era inevitabile, stava già succedendo. Quindi non restava altro da fare che aspettare che quello che entrambi avevano celato in fondo al loro cuore venisse a galla.

Quando ne uscirono, Goahn e Ub avevano un aspetto pessimo. Le loro tute da combattimento erano lacerate e la loro pelle piena di lividi e graffi. Ub, nonostante ciò, aveva un sorriso sornione stampato sulle labbra, mentre Goahn era letteralmente distrutto.
Pan e Trunks erano già pronti per entrare in quella che loro non sapevano sarebbe stata la stanza della loro distruzione. Sarebbero stati schiacciati da qualcosa troppo forte per entrambi, qualcosa che era superiore al pericoloso nemico che dovevano fronteggiare. Si, perchè Adam con un po' di allenamento avrebbero potuto facilmente sconfiggerlo, ma ciò contro cui i due ragazzi avrebbero dovuto lottare era troppo persino per due sayan forti come loro, perchè in quel caso non sarebbe servita a nulla la forza fisica.
Il primo ad entrare fu Trunks, seguito a ruota da Pan, che però fu bloccata da un braccio che si strinse intorno al suo polso e la fermò prima che potesse varcare l'ingresso.
«È stato l'anno più lungo della mia vita» le disse Ub, «mi sei mancata tantissimo. Ci vediamo tra un giorno, Pan.» Detto questo la liberò dalla sua stretta e la lasciò libera di inoltrarsi in quella nuova, terribile avventura.
Quando fu dentro, la ragazza iniziò a guardarsi intorno e ad esplorare con lo sguardo ciò che la circondava. Era circondata dal nulla. Tutto era completamente bianco. C'era solo la piccola stanza dentro la quale i due avrebbero alloggiato. Il resto era solo vuoto.
La sedicenne deglutì al pensiero che avrebbe dovuto passare un anno in quell'angusto luogo, ma il pensiero di con chi lo avrebbe passato la rincuorò un po'.
“Passare 365 giorni con un sexy e ricco trentenne... Cosa può esserci di meglio?“ ecco che quella fastidiosa vocina era tornata nei suoi pensieri.
«Tra un'ora inizieremo ad allenarci» disse il ragazzo dai capelli lilla, «Dobbiamo cominciare subito, non abbiamo tempo da perdere.»
«D'accordo.»
  
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