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Autore: NikkiaKazama    10/11/2013    3 recensioni
Il più grande peccato di cui un uomo possa macchiarsi è la sete di potere, la bramosia e il desiderio di cose più grandi di sè stessi conduce in un baratro oscuro e infinito come l’oceano. Ed è qui che mio fratello perse, dove io vinsi e dove lui, credo mai, riuscirà a fare ritorno. Mio fratello non esiste più.
Genere: Avventura, Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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BREATH OF FIRE


CAPITOLO 1
L’ antico regno

Nella mia fanciullezza adoravo ascoltare le vecchie leggende del  mondo della magia, mondo che, non ero il solo, mi rifiutavo di credere estinto. La mia famiglia discende da una lunga stirpe di maghi e di signori dei draghi. L’ultimo mago nella mia famiglia fu il mio bisnonno, morto in guerra quando io non ero ancora nato. Suo figlio, mio nonno, ereditò il suo titolo di cavaliere, perché ai tempi, i maghi erano ben accetti a corte e, se servivano la corona degnamente e come essa richiedeva, venivano premiati con il titolo di Sir, svariati possedimenti terreni e l’unione in matrimonio con una lady di corte. Mio nonno se la passò molto bene a corte, ma morì prematuramente in battaglia perché, nonostante il mio bisnonno fosse un mago, lui non aveva ereditato il gene magico. Fu comunque un cavaliere molto utile durante la battaglia contro le streghe. Mi presento, mi chiamo Myku è questa è la mia storia:
Vivo nel villaggio di Kiriru governato, insieme a tutti gli altri villaggi circostanti, dal  re Itlas, secondo genito della stirpe degli As. Mio padre Ryu e mia madre Lena sono coltivatori nei campi di cotone, la paga è misera e le ore di lavoro sono molte e per questo li vedo a stento all’ora di cena. A prendersi cura di me mio fratello gemello Myki e mia sorella maggiore Myka, prossima al matrimonio con il fratello del mio migliore amico Jimuy, Makyu. In questi tempi così duri ho paura per la mia sorte nonostante sia il mio lavoro che mantiene la famiglia, ma non è stato sempre così. Ai tempi del mio bisnonno al trono c’era un re giusto e amato per la sua generosità e la sua umiltà nel governare. Quando la moglie del re fu sul punto di regalagli due splendidi eredi la strega di corte, Setra, gli disse che i piccoli non ce l’avrebbero fatta. Sconcertato il re fece un patto con la strega: due vite per una vita. Quando il re capì l’inganno della strega era troppo tardi e il prezzo da pagare fu l’anima della regina che andò persa. Il re maledì Setra e la bandì dal castello per sempre. Ad un mese dalla morte della regina il re si riprese quasi completamente e presentò i suoi eredi al popolo, il mio bisnonno era presente e fu lui stesso a benedirli, in nome della magia antica, con il nome di Atlas e Itlas. Nessuno poté mai immaginare che quando il grande re abdicò in favore di Atlas, per la sua vecchiaia, Itlas avvelenò entrambi e si fece subito incoronare re. Da quando lui è al trono nominare la magia è praticamente proibito, l’unico mago in circolazione è un suo fedele servo, Rip. L’ultimo mago rimasto dopo l’epurazione che Itlas mise subito in atto una volta al trono, persuaso dall’idea che ogni strega del regno fosse malvagia e perfida come quella che gli aveva rubato sua madre. Rip, con un’abile inganno, riuscì a fare un patto con il re: lui gli avrebbe risparmiato la vita e Rip in cambio gli avrebbe fatto un incantesimo che gli permettesse di vivere molto più al lungo di un umano normale, in più gli avrebbe rivelato tutti i nascondigli delle streghe che conosceva. Il mio bisnonno venne ucciso durante l’epurazione e suo figlio, mio nonno, combattè al fianco del re sotto minacce e fu costretto ad eliminare streghe e stregoni innocenti. Venne ucciso dopo anni e anni di servigi verso la corona e quando mio padre raggiunse l’età per diventare cavaliere si rifiutò, non avendo nemmeno lui il gene magico, e oggi viviamo tutti come umili lavoratori nel villaggio adiacente al castello. Siamo sorvegliati ventiquattro ore al giorno e se qualcuno viene sorpreso a parlare, ospitare o ad aiutare un mago viene imprigionato e giustiziato. Gli anziani raccontano ancora storie della vecchia magia e di come secondo loro i draghi siano riusciti a scappare e rifugiarsi sulle montagne dove il re non può arrivare, la speranza nel cuore degli anziani risiede la, nell’antico regno di pietra fredda dove i gioielli dei draghi riposano in attesa che qualcuno li risvegli. Agli anziani piaceva vantarsi di aver visto chissà quante pietre di drago, ogni pietra racchiudeva il suo drago di ogni forma e colore ognuno con il proprio potere ed elemento. I draghi potevano prendere forma umana. Nascevano come maschi e poi dopo circa un mese di vita diventavano adulti, imparavano a volare e diventavano femmine per poi deporre il loro uovo. Ogni cavaliere dei draghi aveva diritto ad un potere magico illimitato donatogli dal suo drago, per diritto di nascita.

Angolo autrice: Salve a tutti, questo è il primo capitolo del mio racconto "Breath of fire". Ho un amore spropositato per la magia e i draghi e spero che la mia interpretazione del loro mondo fantastico vi piaccia. Al prossimo capitolo "Sponde incenerite" Bye-bye!
NikkiaKazama, ditemi: danzate mai col diavolo nel pallido plenilunio?

 
 
  
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