Ciao! spero che qst fic vi piaccia. Ho cercato di parlare
di 2 personaggi che non vengono mai citati e d raccontare come è nata la loro
storia d’amore che ci ha regalato il grande e bellissimo harry…la colonna
sonore della fanfic è NIENT’ALTRO CHE NOI degli 883…se potete ascoltatela
quando viene citata nella storia…buona lettura…….vostra ely91(12 anni di
scrittrice!!!)
LILY & JAMES
Il tintinnio delle posate era l’unico rumore udibile in
casa Evans. Ai due lati della tavola sedevano, l’una di fronte all’altra, due
sorelle. Una, Lily di 17 anni appena compiuti, e un’altra, petunia, di 18 anni.
Potevano sembrare simili, ma le due ragazze erano completamente diverse. Lily
era rossa, con gli occhi verdi, molto timida, ma molto dolce ed educata, ed era
una strega; petunia era bionda, con gli occhi nocciola ed era un adolescente
molto ribelle, oltre ad essere e a frequentare una compagnia da ragazze molto
snob. Ed era una perfetta Babbana. Ossia non risultava avere un briciolo di
poteri magici. Petunia era molto gelosa e spaventata dalla magia, e non aveva
molta simpatia per la sorella. Questa volta ne aveva addirittura paura, perché
le era arrivata la notizia, che, appena compiuti i 17 anni Lily poteva usare la
magia anche fuori dalla scuola. Così Lily si stava prendendo una specie di
piccola rivincita.
Quell’anno i voti di Lily erano risultati molto alti e i
suoi genitori ne andavano fieri, ma la ragazza era sempre irritabile e passava
ore a piangere in camera sua.
Appena ebbe finito di pranzare, Lily corse via dalla
cucina e si rifugiò in camera sua, dove trovò la poltrona fuori posto. Era una
tipa piuttosto ordinata, quindi la cosa le saltò subito all’occhio. Si avvicinò
e mise la sedia al suo posto, perplessa. Poi una mano le coprì la bocca e la
fece indietreggiare. Lo riconobbe dal suo profumo inconfondibile: era James.
–mmmm- -zitta Evans…- James la spinse
sl divanetto e la bloccò in modo da non farla scappare, poi, con un gesto della
bacchetta chiuse la porta. –cosa vuoi?- riuscì a dire la ragazza quando James
le liberò la bocca dalla sua mano. –devo capire Evans…mi stai facendo soffrire
come un cane…- -te lo meriti- disse Lily,sprezzante. Odiava quel ragazzo. Le
correva dietro da diversi anni, ma lei non lo sopportava. Si trovava pure nella
sua stessa casa, ma lei lo riteneva un bastardo di prima categoria. Non che non
fosse bello. Anzi, forse lo era anche troppo. Si dava arie dalla mattina alla
sera e andava per la scuola passandosi le mani tra i capelli e decantando i
suoi record nel quiddich, sempre accompagnato dai suoi tre inseparabili
scagnozzi: Sirius Black, teppista presuntuoso quanto lui, Remus Lupin e Peter
Minus. Lily lo odiava, gli atteggiamenti di quel ragazzo le facevano venire i
nervi e talvolta Lily si chiedeva se il cappello parlante si fosse confuso
mandandolo a grifondoro. Il tempo libero, James lo passava torturando un povero
indifeso serpeverde, Severus Piton e facendole regali che lei nemmeno apriva.
Purtroppo, con il passare del tempo, James riuscì a rubare a Lily qualche bacio
nei corridoi della scuola, ma la ragazza cercava di spingere indietro il
piacere che provava quando le sue labbra incontravano quelle di lui. Per questo
lo odiava. Perché in un angolo del suo cuore c’erano i veri sentimenti che
provava per James. Ma sentimenti che non oltrepassavano l’attrazione fisica.
- no, non me lo merito Evans, tu mi hai sempre rifiutato,
poi, dopo quella notte, credevo che tutto fosse cambiato, invece poi, ti fai
più fredda di prima e mi prendi a schiaffi davanti l’intera scuola…- -zitto!-
Lily cercava invano di scappare. James le accarezzò le labbra con l’indice e
lei stette zitta. Poi James continuò a parlare, stavolta con più calma, perché
aveva la bacchetta puntata contro Lily, che, aveva lasciato la sua in salotto.
– stanotte sarai mia, Evans, e tu non potrai impedirmelo!- -vai via James,
smaterializzati prima che ti uccida…- James sorrise – ok, Evans, dammi un bacio
come si deve e ti giuro che mi rivedrai solo stanotte- -nono, io non prendo
ordini d uno str…- -ah, basta così Evans, modera il linguaggio…uhm, come vuoi
allora vorrà dire che me ne starò qui tutto il tempo a decantare le tue
prestazioni sessuali…- Lily Evans alzò gli occhi al cielo, poi prese James per
la camicia e lo baciò con rabbia, infilandogli la lingua in bocca. James
approvò. – e ora, sparisci!- tuonò Lily. –ai suoi ordini Evans… a stanotte
allora…- ma James non si mosse. Lily si sarebbe potuta smaterializzare in
qualsiasi momento, ma non poteva, non doveva –FUORI!- Lily era gonfia di
rabbia. James prese ad accarezzarle la gamba, Lily non si oppose. Lui continuò
facendo scorrere lentamente la sua mano sulla coscia della ragazza. Lily
ansimava e faceva un grande sforzo per nascondere la sensazione di piacere che
provava in quel momento. Era scossa da brividi e, con voce roca e gli occhi
fissi sulla mano di James ordinò al ragazzo di andarsene in un certo luogo.
James si illuminò e poi parlò tra le risa:- mi hai fatto capire tutto, Evans…-
e si smaterializzò.
Mi hai fatto capire tutto che cosa? Lily era rabbiosa,
felice e imbarazzata allo stesso tempo. Quando James l’aveva accarezzata aveva
provato la stessa sensazione che quella notte la spinse ad andare a letto con
lui. Ma di quello se n’era pentita! Dio sa se n’era pentita! James lo aveva
spiattellato alla sua banda e in poche ore tutta la scuola ne era al
corrente…nessuno salvò James dal prodigioso schiaffo che Lily gli diede! Tutti
quella sera le ridevano alle spalle e lei non ci mise molto a fare 2+2. appena
James varcò le soglie della sala comune, infatti, Lily lo prese a schiaffi
davanti a tutti e corse su al dormitorio. Pianse tutta la notte. Era stata una
stupida. E James si era rivelato il solito esibizionista dal cuore di pietra.
Quella fatidica sera aveva deciso di non cenare, visto che aveva una valanga di
compiti da terminare prima dell’alba. Così si rifugiò in sala comune. Ma quella
sera non avrebbe fatto nemmeno un compito. Quando James la sorprese alle spalle
baciandola, qualcosa scattò…qualcosa di molto simile al desiderio. Così si era
lasciata ingannare dal bell’aspetto del ragazzo. La mattina si rivestì e uscì
dal dormitorio dei ragazzi, dove aveva dormito quella notte, senza rivolgere la
parola a James. Lui naturalmente era rimasto deluso e, per ripicca l’aveva
detto a tutti. Per questo Lily non lo sopportava. Odiava il suo modo di fare,
odiava tutto di lui.
Quella notte, però, lui era stato così dolce che lei non
credeva di aver fatto l’amore con “quel potter”. Credeva che fosse cambiato,
credeva. e invece, Si era comportato come un verme…lo aveva detto a tutti i
suoi scagnozzi e il suo letto era diventato una specie di attrazione da circo.
Fu Rosie, la migliore amica di Lily, ad avvisarla:- Lily, James, sta facendo
vedere il…cioè…il suo letto a tutti, per…provare che tu eri davvero andata a
letto con lui. Io te l’ho detto, aspettati qualsiasi cosa quando entri in sala
comune.- Rose era di corvonero…non avrebbe potuto neanche difenderla.
Se prima Lily non sopportava James, ora era pronta a
ucciderlo.
Il suo malumore peggiorò
con il tempo e Lily tornò a casa per le vacanze estive con un misto tra sensi
di colpa e brividi di piacere che il pensiero di quella notte provocava in lei.
Ma il caro Potter, da quale viziato era, non era ancora contento. No. Così
aveva ben deciso di inaugurare la sua maggiore età materializzandosi in camera
di Lily e avvisandola che quella notte sarebbe venuto a farle una visitina.
la ragazza sedeva immobile sul suo letto chiedendosi se
James avrebbe avuto il fegato di piombare in camera sua quella notte,
rischiando di essere visto dai suoi
parenti, tutti e tre babbani quando la porta della camera si aprì. Lily
sbiancò. Ma era solo petunia. –che c’è?- disse alla sorella. –ti ho sentito
parlare…parlavi da sola? Non sapevo che le streghe parlassero da sole.- Lily
non potè trattenersi.- tarantallegra!- i piedi di petunia si lanciarono in una
sfrenata danza hip pop.-ahhhhhhh aiuto!!!!!!!- -e smettila di urlare…finite
incantatem- i piedi di petunia smisero di ballare e la ragazza cadde. Con lo
sguardo di chi ha appena visto un troll di montagna petunia si dileguò in tutta
fretta.
Avrebbe avuto il coraggio? Ma certo! Che stupida! James
era un grifondoro e la sua anima (se ce l’aveva) traboccava di coraggio.
Avrebbe gettato un qualche incantesimo imperturbabile sulla porta e urlare e dimenarsi
non sarebbe servito a nulla. Ma tanto era tutto inutile. Lily ormai aveva
ammesso a se stessa che James la faceva impazzire. Ma lui non aveva niente di
buono. A parte il fisico, il viso e un profumo da farti svenire. Per Lily era
arrivato il momento di decidere. “Sono 4 anni che ti corre dietro,Lily,
dagli una possibilità…” la voce del
suo cuore parlava chiaro. E sua nonna le aveva sempre detto di seguire il suo
cuore… “se ti ama, quando gli chiederai di cambiare, lui per te lo farà…”
e così Lily decise di fare…quando quella notte lei sarebbe
stata sua e lui sarebbe stato suo, gli avrebbe chiesto di scegliere…o lei, o le
sue cattive abitudini da adolescente ribelle.
Il pomeriggio sembrò volare e a cena Lily non toccò quasi
niente. Alle 9 era già a letto. Ma dormire era l’unica cosa che non riusciva a
fare. Alle 11 in punto uno schiocco annunciò a Lily che James si era
materializzato in camera sua. Senza una sola parola il ragazzo chiuse la porta
e pronunciò una formula che Lily non cercò nemmeno di afferrare. Poi cinse Lily
con le gambe e si chinò su di lei, baciandola. Ma si staccò subito dalle labbra
di Lily e disse: -abbiamo tutta la notte…prima i fatti poi le parole.-
stranamente Lily si trovò d’accordo con quell’affermazione. La mano destra di James
prese ad accarezzare dolcemente la guancia della ragazza, mentre con la
sinistre toglieva la maglia a Lily e le accarezzava la schiena…
Potrei stare ore e ore qui
Ad accarezzare
La tua bocca ed i tuoi zigomi
Senza mai parlare,
senz’ascoltare altro, nient’altro che
il tuo respiro crescere
senza sentire altro che noi,
nient’altro che noi…
il profumo di James riempì la stanza. La ragazza prese a
togliergli la camicia e i pantaloni, mentre James le mordicchiava le orecchie e
la baciava sul collo…
- sai Evans…credo di amarti sul serio…- fu tutto quello
che James riuscì a dire mentre Lily si portava sopra di lui…
potrei stare fermo immobile
solo con te addosso
a guardare le tue palpebre
chiudersi ad ogni passo
della mia mano lenta che scivola
sulla tua pelle umida
senza sentire altro che noi
nient’altro che noi…
Lily credette di andare
in paradiso…finalmente James era suo e tutto si sarebbe sistemato…aveva detto
che l’amava, e se l’amava avrebbe fatto tutto quello che lei gli chiedeva…era
felice, anche lei aveva capito di amarlo, dopo tanti anni lo aveva capito…e
voleva passare tutta la vita con lui, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo,
voleva che le loro labbra s’incontrassero…
Non c’è niente al mondo
Che valga un secondo
Vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,
o un tuo movimento,
perché niente al mondo
mi ha mai dato tanto
da emozionarmi come quando siamo noi,
nient’altro che noi…