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Autore: ely91    02/11/2004    5 recensioni
Due persone completamente diverse...ma estremamente attratte fra di loro...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao

Ciao! spero che qst fic vi piaccia. Ho cercato di parlare di 2 personaggi che non vengono mai citati e d raccontare come è nata la loro storia d’amore che ci ha regalato il grande e bellissimo harry…la colonna sonore della fanfic è NIENT’ALTRO CHE NOI degli 883…se potete ascoltatela quando viene citata nella storia…buona lettura…….vostra ely91(12 anni di scrittrice!!!)

 

 

LILY & JAMES

 

Il tintinnio delle posate era l’unico rumore udibile in casa Evans. Ai due lati della tavola sedevano, l’una di fronte all’altra, due sorelle. Una, Lily di 17 anni appena compiuti, e un’altra, petunia, di 18 anni. Potevano sembrare simili, ma le due ragazze erano completamente diverse. Lily era rossa, con gli occhi verdi, molto timida, ma molto dolce ed educata, ed era una strega; petunia era bionda, con gli occhi nocciola ed era un adolescente molto ribelle, oltre ad essere e a frequentare una compagnia da ragazze molto snob. Ed era una perfetta Babbana. Ossia non risultava avere un briciolo di poteri magici. Petunia era molto gelosa e spaventata dalla magia, e non aveva molta simpatia per la sorella. Questa volta ne aveva addirittura paura, perché le era arrivata la notizia, che, appena compiuti i 17 anni Lily poteva usare la magia anche fuori dalla scuola. Così Lily si stava prendendo una specie di piccola rivincita.

Quell’anno i voti di Lily erano risultati molto alti e i suoi genitori ne andavano fieri, ma la ragazza era sempre irritabile e passava ore a piangere in camera sua.

 

Appena ebbe finito di pranzare, Lily corse via dalla cucina e si rifugiò in camera sua, dove trovò la poltrona fuori posto. Era una tipa piuttosto ordinata, quindi la cosa le saltò subito all’occhio. Si avvicinò e mise la sedia al suo posto, perplessa. Poi una mano le coprì la bocca e la fece indietreggiare. Lo riconobbe dal suo profumo inconfondibile: era James. –mmmm-   -zitta Evans…- James la spinse sl divanetto e la bloccò in modo da non farla scappare, poi, con un gesto della bacchetta chiuse la porta. –cosa vuoi?- riuscì a dire la ragazza quando James le liberò la bocca dalla sua mano. –devo capire Evans…mi stai facendo soffrire come un cane…- -te lo meriti- disse Lily,sprezzante. Odiava quel ragazzo. Le correva dietro da diversi anni, ma lei non lo sopportava. Si trovava pure nella sua stessa casa, ma lei lo riteneva un bastardo di prima categoria. Non che non fosse bello. Anzi, forse lo era anche troppo. Si dava arie dalla mattina alla sera e andava per la scuola passandosi le mani tra i capelli e decantando i suoi record nel quiddich, sempre accompagnato dai suoi tre inseparabili scagnozzi: Sirius Black, teppista presuntuoso quanto lui, Remus Lupin e Peter Minus. Lily lo odiava, gli atteggiamenti di quel ragazzo le facevano venire i nervi e talvolta Lily si chiedeva se il cappello parlante si fosse confuso mandandolo a grifondoro. Il tempo libero, James lo passava torturando un povero indifeso serpeverde, Severus Piton e facendole regali che lei nemmeno apriva. Purtroppo, con il passare del tempo, James riuscì a rubare a Lily qualche bacio nei corridoi della scuola, ma la ragazza cercava di spingere indietro il piacere che provava quando le sue labbra incontravano quelle di lui. Per questo lo odiava. Perché in un angolo del suo cuore c’erano i veri sentimenti che provava per James. Ma sentimenti che non oltrepassavano l’attrazione fisica.

- no, non me lo merito Evans, tu mi hai sempre rifiutato, poi, dopo quella notte, credevo che tutto fosse cambiato, invece poi, ti fai più fredda di prima e mi prendi a schiaffi davanti l’intera scuola…- -zitto!- Lily cercava invano di scappare. James le accarezzò le labbra con l’indice e lei stette zitta. Poi James continuò a parlare, stavolta con più calma, perché aveva la bacchetta puntata contro Lily, che, aveva lasciato la sua in salotto. – stanotte sarai mia, Evans, e tu non potrai impedirmelo!- -vai via James, smaterializzati prima che ti uccida…- James sorrise – ok, Evans, dammi un bacio come si deve e ti giuro che mi rivedrai solo stanotte- -nono, io non prendo ordini d uno str…- -ah, basta così Evans, modera il linguaggio…uhm, come vuoi allora vorrà dire che me ne starò qui tutto il tempo a decantare le tue prestazioni sessuali…- Lily Evans alzò gli occhi al cielo, poi prese James per la camicia e lo baciò con rabbia, infilandogli la lingua in bocca. James approvò. – e ora, sparisci!- tuonò Lily. –ai suoi ordini Evans… a stanotte allora…- ma James non si mosse. Lily si sarebbe potuta smaterializzare in qualsiasi momento, ma non poteva, non doveva –FUORI!- Lily era gonfia di rabbia. James prese ad accarezzarle la gamba, Lily non si oppose. Lui continuò facendo scorrere lentamente la sua mano sulla coscia della ragazza. Lily ansimava e faceva un grande sforzo per nascondere la sensazione di piacere che provava in quel momento. Era scossa da brividi e, con voce roca e gli occhi fissi sulla mano di James ordinò al ragazzo di andarsene in un certo luogo. James si illuminò e poi parlò tra le risa:- mi hai fatto capire tutto, Evans…- e si smaterializzò.

Mi hai fatto capire tutto che cosa? Lily era rabbiosa, felice e imbarazzata allo stesso tempo. Quando James l’aveva accarezzata aveva provato la stessa sensazione che quella notte la spinse ad andare a letto con lui. Ma di quello se n’era pentita! Dio sa se n’era pentita! James lo aveva spiattellato alla sua banda e in poche ore tutta la scuola ne era al corrente…nessuno salvò James dal prodigioso schiaffo che Lily gli diede! Tutti quella sera le ridevano alle spalle e lei non ci mise molto a fare 2+2. appena James varcò le soglie della sala comune, infatti, Lily lo prese a schiaffi davanti a tutti e corse su al dormitorio. Pianse tutta la notte. Era stata una stupida. E James si era rivelato il solito esibizionista dal cuore di pietra. Quella fatidica sera aveva deciso di non cenare, visto che aveva una valanga di compiti da terminare prima dell’alba. Così si rifugiò in sala comune. Ma quella sera non avrebbe fatto nemmeno un compito. Quando James la sorprese alle spalle baciandola, qualcosa scattò…qualcosa di molto simile al desiderio. Così si era lasciata ingannare dal bell’aspetto del ragazzo. La mattina si rivestì e uscì dal dormitorio dei ragazzi, dove aveva dormito quella notte, senza rivolgere la parola a James. Lui naturalmente era rimasto deluso e, per ripicca l’aveva detto a tutti. Per questo Lily non lo sopportava. Odiava il suo modo di fare, odiava tutto di lui.

Quella notte, però, lui era stato così dolce che lei non credeva di aver fatto l’amore con “quel potter”. Credeva che fosse cambiato, credeva. e invece, Si era comportato come un verme…lo aveva detto a tutti i suoi scagnozzi e il suo letto era diventato una specie di attrazione da circo. Fu Rosie, la migliore amica di Lily, ad avvisarla:- Lily, James, sta facendo vedere il…cioè…il suo letto a tutti, per…provare che tu eri davvero andata a letto con lui. Io te l’ho detto, aspettati qualsiasi cosa quando entri in sala comune.- Rose era di corvonero…non avrebbe potuto neanche difenderla.

Se prima Lily non sopportava James, ora era pronta a ucciderlo.

 

Il suo malumore peggiorò con il tempo e Lily tornò a casa per le vacanze estive con un misto tra sensi di colpa e brividi di piacere che il pensiero di quella notte provocava in lei. Ma il caro Potter, da quale viziato era, non era ancora contento. No. Così aveva ben deciso di inaugurare la sua maggiore età materializzandosi in camera di Lily e avvisandola che quella notte sarebbe venuto a farle una visitina.

la ragazza sedeva immobile sul suo letto chiedendosi se James avrebbe avuto il fegato di piombare in camera sua quella notte, rischiando di essere  visto dai suoi parenti, tutti e tre babbani quando la porta della camera si aprì. Lily sbiancò. Ma era solo petunia. –che c’è?- disse alla sorella. –ti ho sentito parlare…parlavi da sola? Non sapevo che le streghe parlassero da sole.- Lily non potè trattenersi.- tarantallegra!- i piedi di petunia si lanciarono in una sfrenata danza hip pop.-ahhhhhhh aiuto!!!!!!!- -e smettila di urlare…finite incantatem- i piedi di petunia smisero di ballare e la ragazza cadde. Con lo sguardo di chi ha appena visto un troll di montagna petunia si dileguò in tutta fretta.

 

Avrebbe avuto il coraggio? Ma certo! Che stupida! James era un grifondoro e la sua anima (se ce l’aveva) traboccava di coraggio. Avrebbe gettato un qualche incantesimo imperturbabile sulla porta e urlare e dimenarsi non sarebbe servito a nulla. Ma tanto era tutto inutile. Lily ormai aveva ammesso a se stessa che James la faceva impazzire. Ma lui non aveva niente di buono. A parte il fisico, il viso e un profumo da farti svenire. Per Lily era arrivato il momento di decidere. “Sono 4 anni che ti corre dietro,Lily, dagli una possibilità…”  la voce del suo cuore parlava chiaro. E sua nonna le aveva sempre detto di seguire il suo cuore… “se ti ama, quando gli chiederai di cambiare, lui per te lo farà…”

e così Lily decise di fare…quando quella notte lei sarebbe stata sua e lui sarebbe stato suo, gli avrebbe chiesto di scegliere…o lei, o le sue cattive abitudini da adolescente ribelle.

 

Il pomeriggio sembrò volare e a cena Lily non toccò quasi niente. Alle 9 era già a letto. Ma dormire era l’unica cosa che non riusciva a fare. Alle 11 in punto uno schiocco annunciò a Lily che James si era materializzato in camera sua. Senza una sola parola il ragazzo chiuse la porta e pronunciò una formula che Lily non cercò nemmeno di afferrare. Poi cinse Lily con le gambe e si chinò su di lei, baciandola. Ma si staccò subito dalle labbra di Lily e disse: -abbiamo tutta la notte…prima i fatti poi le parole.- stranamente Lily si trovò d’accordo con quell’affermazione. La mano destra di James prese ad accarezzare dolcemente la guancia della ragazza, mentre con la sinistre toglieva la maglia a Lily e le accarezzava la schiena…

 

Potrei stare ore e ore qui

Ad accarezzare

La tua bocca ed i tuoi zigomi

Senza mai parlare,

senz’ascoltare altro, nient’altro che

il tuo respiro crescere

senza sentire altro che noi,

nient’altro che noi…

 

il profumo di James riempì la stanza. La ragazza prese a togliergli la camicia e i pantaloni, mentre James le mordicchiava le orecchie e la baciava sul collo…

- sai Evans…credo di amarti sul serio…- fu tutto quello che James riuscì a dire mentre Lily si portava sopra di lui…

 

potrei stare fermo immobile

solo con te addosso

a guardare le tue palpebre

chiudersi ad ogni passo

della mia mano lenta che scivola

sulla tua pelle umida

senza sentire altro che noi

nient’altro che noi…

 

Lily credette di andare in paradiso…finalmente James era suo e tutto si sarebbe sistemato…aveva detto che l’amava, e se l’amava avrebbe fatto tutto quello che lei gli chiedeva…era felice, anche lei aveva capito di amarlo, dopo tanti anni lo aveva capito…e voleva passare tutta la vita con lui, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo, voleva che le loro labbra s’incontrassero…

 

Non c’è niente al mondo

Che valga un secondo

Vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,

o un tuo movimento,

perché niente al mondo

mi ha mai dato tanto

da emozionarmi come quando siamo noi,

nient’altro che noi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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