EXAMINATION
-
tipregotipregotiprego…-
- Weasley!
Venga alla cattedra, prego, ho bisogno di lei per ripassare il programma, prima
dell’inizio del nuovo trimestre- trillò la McGranitt.
Ron scoccò uno
sguardo disperato ad un Hermione impassibile, come se potesse leggere sulla sua
faccia la lezione che NON aveva ripassato. Harry tirò un sospiro di sollievo,
ma non troppo eloquente, in modo da trasmettere a Ron un po’ di sicurezza.
Ron si alzò
cauto, sperando che in quell’arco di tempo la McGranitt ci ripensasse, ma ella
sfortunatamente non lo fece. Si limitò a squadrarlo severa, con quel suo
cipiglio che sembrava dire: - lo so che non sei preparato Weasley.-
Ron socchiuse
gli occhi cercando di raccogliere le poche cose che aveva imparato in quel
trimestre. Le mani stranamente gli tremavano: strano come un’interrogazione
facesse più paura di Voldemort in persona. Dopo pochi passi egli si ritrovò di
fronte alla cattedra. Avrebbe voluto fuggire umilmente, invece di affrontare le
complesse domande della McGranitt. Dopo pochi attimi di silenzio, la
professoressa prese parola, sorridendo radiosa ad un Ron che cominciava ad
avvertire un fastidioso mal di stomaco. – mi illustri lo svolgimento pratico e
teorico degli incantesimi evanescenti e la mando a posto Weasley. Non voglio
che faccia una magra figura con i suoi compagni.- Ron deglutì ed impallidì. La
sua pelle candida faceva contrasto con il rosso fuoco dei suoi capelli, che se
avessero potuto, sarebbero diventato bianchi anch’ essi dalla paura.
-
l’incantesimo evanescente è applicato a tutti gli esseri viventi…- gli occhi di
Ron saettavano continuamente in direzione di Hermione, che insisteva ad
ignorare il povero compagno. – ehm… la formula è uguale, qualsiasi sia
l’oggetto da far evanescere.-
- prenda un
ragno dal barattolo, Weasley, e lo faccia evanescere.-
Ron si sentì
mancare. Avrebbe voluto far evanescere un drago, piuttosto che un ragno. Ma non
poteva dire alla McGranitt la verità, ne andava la sua dignità!
Chiuse gli
occhi e si avviò verso l’armadietto. Inciampò in un secchio e provocò un
accesso generale di risate. Con cautela prese il barattolo e lo appoggiò sulla
cattedra. Guardò la McGranitt, attendendo che lei prendesse il ragno. – cosa ha
da guardare Weasley, guardi che il ragno non sono io!-. Altro accesso di
risate. Nel più completo terrore, Ron prese il ragno dal barattolo… era peloso…
si dimenava nel suo palmo… e poi? Apatia.
-Ron, Ron, mi
senti? Per favore mi rispondi?- la voce di Hermione lo strappò dalle braccia di
Morfeo. Era in un letto, bianco, con le tende bianche ed Hermione gli teneva la
mano… che fosse in Paradiso?
-Ron,
guardami, per l’amor del cielo, dì qualcosa!-
- Sono in
paradiso…-
- Madama
Chips, venga qui, Ron delira…-
- Ma no, sta
benissimo….-
Ron sentiva
delle voci lontane, ma non era perfettamente cosciente di sé. Solo qualche minuto dopo scoprì che mentre
prendeva il ragno era svenuto, provocando il delirio dell’intera classe.
Nota autrice: dai, ditemi che nn è carina? Fa ridere, è un po’ uno
squarcio di luce tra le tenebrose e malinconie ff ke d solito scrivono ttt
(compresa me… sn moooooolto sentimentale, io!)
Poooooooooovero Ron! Capitano
sempre ttt a lui! L’idea dell’interrogazione o interrogatorio che sia… m è
venuta guardando un mio compagno ke andava alla cattedra con una nota di
terrore dipinta sul volto… comincio a preoccuparmi, nessuno riesce a
fermarmi!!!!!
Commentate, nn sl qst ma tt le mie
fic, vi preeeeeeeeeeeeeeeeeeego! rimoloamed@libero.it
Kiss
Eleonora