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Autore: CEFFY93M    10/11/2013    7 recensioni
"Oh per l'Angelo,Magnus Bane è il tuo nuovo fidanzato?" esclamò allibita Marise Lightwood
Alec guardò attentamente il ragazzo al braccio di sua sorella: gli occhi erano in tutto e per tutto quelli di un gatto,e allo stesso modo svegli,vivaci e accattivanti. Senza spiegarsi il perché,Alec fu attraversato da un brivido.
Magnus avanzò insieme ad Isabelle. La ragazza indossava un tubino nero molto aderente ma tra i due era Magnus a distinguersi per l'abbigliamento: indossava un lungo mantello leopardato abbinato a dei pantaloni della stessa fantasia.Il tutto punteggiato dalla molta dose di glitter che aveva sparsa sugli occhi.
"Non avrei mai pensato che potesse esserci qualcuno più eccentrico di Isabelle in fatto di abbigliamento" ridacchiò Jace
Ma Alec non lo stava a sentire: era completamente rapito da Magnus, da quella sua aria misteriosa e allo stesso tempo magnetica.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                              7. NUOVE REALTA'

I raggi che filtravano dalla finestra svegliarono Alec, che aprì lentamente gli occhi. Era sdraiato accanto a Magnus, la sua mano ancora in quella dello stregone. Si mise a sedere lentamente, attento a non svegliarlo, e lo guardò da dietro la spalla: il sole rendeva la sua pelle del colore dell'ambra e i capelli erano scompigliati. Magnus respirava tranquillamente e sembrava sorridere. Il cuore di Alec battè forte e il Nephilim arrossì al pensiero di quello che era successo durante la notte. Si sentiva ancora fremere al pensiero delle mani di Magnus su di lui, delle loro labbra che si cercavano avide, i loro corpi avvinghiati. 
"Alexander, mi stai fissando" disse a quel punto Magnus,ancora con la testa sul cuscino. La voce dello stregone fece sussultare Alec. 
"Oh, scusa è che il sole mi ha svegliato e poi.."
"Avevo voglia di vedere i tuoi occhi dopo stanotte" pensò Alec ma tacque e abbassò lo sguardo 
Magnus lo fissò per un attimo, poi si mise a sedere accanto a lui e si sporse verso il Nephilim per dargli un bacio. Alec chiuse gli occhi e si lasciò baciare: di nuovo, per lui, era come se esistessero solo loro due. Si avvicinò allo stregone e lo prese per i fianchi, incapace di staccarsi, ma Magnus lo respinse e sorrise.
"Per quanto io non voglia nient'altro che passare la giornata a letto con te, credo che dovremmo parlare di quello che è successo..."
Alec sussultò e si passò una mano tra i capelli
"Hai ragione è solo che devo ancora metabolizzare tutto quanto..."
Magnus fece un vago gesto nell'aria, con un sorriso compiaciuto "E' successo quello che doveva succedere, quello che volevamo entrambi..."
Alec arrossì, e rabbrividì, ma Magnus aveva ragione: per quanto questo sentimento lo spaventasse, aveva voluto tutto quello che era successo. 
"O forse mi sbaglio?" chiese lo stregone vedendo Alec tacere.
"Non ti sbagli" disse Alec "E' solo che io...insomma non sono esperto di queste cose, nè di sesso nè di frequentare qualcuno" Alec si alzò velocemente dal letto, imbarazzato. Voleva evitare lo sguardo dello stregone, voleva evitare che lo vedesse in quelle condizioni. 
Magnus sorrise malizioso "Per quello che ho potuto vedere stanotte hai dato prova di essere straordinario, nonostante l'inesperienza"
Alec si girò, paonazzo in viso "Magnus, ti prego"
Lo stregone gli si avvicinò "E poi sai che non è per quello, oh beh non solo per quello, che voglio stare con te" 
Alec annuì "Mi ci devo ancora abituare"
Magnus gli sfiorò il braccio "Per facilitarti le cose ti regalerò una nuova confezione di boxer blu. Come ho già detto, ti donano"
Alec avvampò e si rinfilò d'istinto i pantaloni.
"Oh, per l'Angelo Magnus per favore"
Magnus alzò le mani "Va bene va bene, cercavo solo di essere sincero"
Lo stregone lo guardò in modo che fece scoppiare il cuore ad Alec. Nessuno l'aveva mai guardato così, tutti avrebbe dovuto essere guardati così almeno una volta nella vita.
Agì d'istinto e lo baciò. "Possiamo non parlare,almeno per questa mattina?"
Per tutta risposta Magnus sorrise e lo prese per i fianchi facendo rabbrividire la pelle nuda per il contatto. 
Si baciarono tanto avidamente da rotolare sul letto.
Magnus si tolse la vestaglia e cominciando a slacciare i pantaloni di Alec sussurrò al Nephilim "Alexander, perchè diamine ti sei rimesso i pantaloni se avevi in menti questi progetti bellicosi?"
Alec ridacchiò.

Quando Alec si rivestì, Magnus era già in cucina che sorseggiava del thè.
"Te ne vai?" chiese lo stregone
"Devo tornare o mi daranno per disperso" rispose Alec a disagio. Era imbarazzato nel doversi mostrare a Magnus, uno stregone millenario, come un normale 17enne soggetto a regoli e orari.
"Certo, non era mia intenzione sequestrarti"
"E non l'hai fatto, sono io che sono piombato qui da te, ieri sera..."
Alec prese il cappotto e si avvicinò alla porta e Magnus lo seguì
Quando furono in strada, il sole splendeva già alto e nel viale c'era già una grande confusione.
"Sarà meglio che non mi faccia vedere" disse Alec stringendosi nel cappotto nero
"Per me?" rispose Magnus con un sorriso ferito
Alec scosse il capo "Non è esattamente un look adatto ai mondani, il mio"
Magnus gli si avvicinò e gli diede un bacio sulle labbra.In un primo momento Alec restò con gli occhi aperti, spiazzato. Forse, semplicemente, non era ancora abituato a farsi vedere in pubblico. Ma Magnus non sembrò accorgersene e facendo un gesto vago nell'aria disse "Vai, prima che io ci ripensi sul fatto di sequestrarti"
Alec sorrise e rimase a guardarlo mentre tornava in casa quando una voce alle sue spalle disse "Alec?"
Il ragazzo si girò: Simon Lewis stava proprio di fronte a lui. 


Isabelle era in sala da pranzo, intenta a mangiare un toast. Sua madre, Maryse, leggeva con attenzione dei documenti mentre sorseggiava del thè freddo.
Quando arrivò Jace, Isabelle lo guardò accigliata: il ragazzo sembrava sempre più stanco.
"Buongiorno Jace" disse Maryse sorridendo severamente "Deduco che anche stanotte tu abbia fatto le ore piccole"
Jace sorrise spavaldo "No, mamma ho solo avuto un problemino d'insonnia."
"Perchè quando dici mamma ho come l'impressione che tu mi prenda in giro?"
Jace alzò le spalle, indifferente mentre Isabelle trattenne le risa.
"A proposito di ore piccole, dov'è Alec?Non si è ancora alzato?"
A quelle parole Isabelle sussultò mentre Jace assunse un'aria assente.
"Probabilmente dorme ancora, lasciamolo riposare, per una volta" disse quindi il ragazzo versandosi del caffè. 
Maryse annuì, poco convinta, mentre Isabelle lanciò uno sguardo interrogativo a Jace.


"Simon?" chiese Alec impallidendo alla vista del vampiro
"Era davvero Magnus Bane quello che stavi baciando?" chiese l'altro sorpreso.
Alec sussultò "Cosa? Io..non sono affari tuoi ma aspetta " e gli puntò un dito contro "Tu che ne sai di chi è Magnus Bane?"
Simon distolse lo sguardo da quello del Cacciatore "Oh, io l'avrò visto da qualche parte. Dopotutto, è il sommo stregone di Brooklyn no?"
Alec non sembrò convinto ma non disse nulla. Riprese a camminare e Simon lo seguì
"Presumo che ci sia una ragione per il tuo ritorno, dopo tutti questi mesi di assenza" Il tono di Alec era aspro: era il minimo che potesse fare per Isabelle
Simon scosse la testa "Non è come pensi"
"Ah no?Non hai forse lasciato mia sorella per seguire Clary a Berlino?Non le hai forse detto che la vostra era una storia senza futuro?"
Simon si morse il labbro "Sì, l'ho fatto"
Alec gli lanciò un'occhiata torva "Le hai spezzato il cuore"
"Alec, hai ragione...io sono tornato per un motivo"
Alec lo guardò sprezzante "E sarebbe?"
Simon fece un grande respiro poi disse "Magnus Bane, sono tornato per Magnus Bane."

Finita la colazione, Isabelle scivolò nella camera di Jace.
Il ragazzo era intento a leggere e quando vide Isabelle la guardò sbuffando "Che c'è?"
"Dove pensi che sia Alec?Seriamente." chiese Isabelle nervosa
"A dormire, come ho appena detto a tua madre." 
"Non dire assurdità, Alec è sempre il primo a svegliarsi. Ho controllato camera sua, credo che non abbia dormito lì..."
Jace chiuse il libro, poi si alzò di scatto "Se sei venuta qui per chiedermi la prova del fatto che Alec ha passato la notte con qualcuno, penso che entrambi sappiamo a chi mi riferisco, beh mi spiace dirti che non ce l'ho. E davvero, non so dove sia Alec."
Isabelle respirò profondamente poi si mise una mano tra i capelli "Vorrei solo sapere la verità" 
"Credo che sia lecito, ma io sono la persona sbagliata. Se Alec e Magnus si stanno frequentando è solo a loro che puoi chiederlo."
Isabelle annuì, e poi chiese "A te starebbe bene?"
Jace sorrise "Se sta bene a lui, sarà ok anche per me. Ma pensavo che la vera domanda fosse se sta bene a te."
"Alec mi ha mentito" risponde Isabelle decisa "ma finchè non saprò la sua versione dei fatti, non voglio dare giudizi affrettati. E poi, dopotutto, sapevo bene chi fosse Magnus Bane quando ho iniziato ad uscire con lui!"
Jace la guardò perplesso "Voi donne e la vostra strana psicologia amorosa!"


Quando Alec tornò all'Istituto sentiva la testa esplodergli. Vi rimbombavano dentro mille pensieri e non riusciva a dare loro un ordine. 
Ricordare della notte appena passata con Magnus gli diede un grosso brivido: di certo non avrebbe potuto parlarne con gli altri, i Cacciatori non erano soliti parlare di queste cose, ma non poteva fare a meno di pensare che aveva finalmente passato la notte con qualcuno. Con Magnus. 
Arrosì e sorrise insieme al pensiero. Poi s'incupì ripensando alla conversazione appena avuto con Simon. Come avrebbe potuto dire ad Isabelle la verità? Ma del resto, ultimamente, sembrava che lui non avesse nessuna intenzione ad essere sincero con Isabelle. Le aveva mentito e le aveva tenuto nascosto di Magnus e del loro rapporto. Quindi perchè dirle di Simon?
Quando entrò in camera sua, sobbalzò alla vista di sua sorella sul letto.
"Izzy" urlò Alec
"Scusa, non volevo spaventarti è che eravamo preoccuparti...a colazione non ti sei fatto vedere. Dove sei stato?" chiese Isabelle 
Alec aprì la bocca imbarazzato, poi deglutì.
"Fuori, sono stato fuori" rispose vago
Isabelle lo sguardò sorridendo "Beh, questo mi sembrava evidente"
Alec si tolse il cappotto e lo appoggiò alla sedia della sua scrivania. 
Isabelle gli si avvicinò "Alec, che c'è?Parlami. Sei diverso, e mi tieni all'oscuro di qualcosa, ne sono certa."
Alec si girò per evitare lo sguardo della sorella. 
"No, non è vero"
"Alec, ti scongiuro.Dimmi la verità.Che sta succedendo?"
Incapace di dare un giusto ordine ai pensieri che lo tormentavano, incapace di decidere quale dei suoi due segreti dire per primo, Alec parlò tutto d'un fiato.
"Simon è tornato" disse socchiudendo appena gli occhi
Isabelle si portò una mano alla bocca, per una volta senza parole. 





 
  
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