La Pioggia sul Mare
C’è un posto, in questa città di macerie. La città che tanto odi. Che ti ha messo al mondo sputandoti fuori come una bestemmia.
Il luogo per cui tieni chiuse le tende la mattina.
Sì. È lo stesso posto da dove sei fuggito.
Una stazione alla mattina, con una valigia vuota nelle mani per riempirla di sogni.
“Vado a vivere”
E forse torni solo per morire.
Ormai mi sembra di aspettarti da tutta una vita.
C’è un posto, sulla scogliera. Non ci andammo mai.
C’è una roccia che si sporge per guardare di sotto.
Dove le onde ti risputano in faccia le tue stesse lacrime.
Dove se piove lo vedi in lontananza.
Dove il mare fa più rumore, e c’è sempre silenzio.
C’è posto solo per una persona. Si può solo aspettare.
Un tuono.
Si può solo pensare.
Ah no. Era solo il faro.
Il mare è nero e gonfio e si riempie di pioggia senza lamentarsi di essersi bagnato.
Lo copro con l’ombrello, il mare, mentre mi sembra di cadere dal cielo insieme al diluvio.
Ci vorrebbe un ombrello più grande. Ma ne basterebbe anche uno per due persone. Sarebbe perfetto.
Sto guardando il mare nella pioggia, la pioggia sul mare.
E mi chiedo, quando c’è il temporale, da dove lo stia guardando tu.