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Autore: Blooming    11/11/2013    3 recensioni
Nel Texas sono scoppiati molti incendi, a distanza di tre giorni l'uno dall'altro e tutti con morti misteriose e tracce di passaggi di demoni.
I fratelli Winchester sono già pronti ad indagare ma sul loro cammino incontreranno altri due fratelli...
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crowley, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Sesta stagione
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Dopo il lungo addestramento di Peter tornarono tutti e quattro al motel, Dean venne incaricato di prendere la cena mentre gli altri andavano nelle rispettive stanze.
Louise e Peter si sistemarono nella camera della ragazza e mentre il fratello andava a farsi una doccia, lei si sdraiò sul letto; guardò la porta del bagno con il vapore che usciva.
Si passò le dita tra i ricci


Louise e Peter avevano iniziato a litigare già dell’inizio della giornata. Louise aveva ricevuto le risposte delle università a cui aveva fatto domanda e Peter le metteva fretta per sapere i risultati.
 

Si sentì bussare e Loui andò ad aprire
“Entra Dean.” Il ragazzo entrò con le sporte del fastfood  “Peter è sotto la doccia.” Subito dopo entrò anche Sam
“Dov’è la bestia?” chiese Dean preoccupato di una possibile aggressione
“Non si è ancora fatta vedere.” Disse Loui inquieta “Questa è l’ora della cena anche per lei e il fatto che non sia tornata mi preoccupa.”
“Si farà viva.” Cercò di tranquillizzarla Sam “I cani sanno sempre trovare la via di casa.”
Aspettarono Peter e poi cominciarono a mangiare


“Dai aprile.” Si sedette al tavolo
“Un attimo.” Respirò a fondo “Peter, io non so se ci voglio andare veramente all’università.”
Lui la guardò
“Cosa vuol dire che non lo sai, l’avevamo deciso anni fa. Insieme.”
“Beh le cose sono un po’ cambiate. Io voglio andare in giro, vedere il mondo. Come volevamo fare prima dell’incidente.”
“Siamo cresciuti. Non possiamo vivere di sogni Loui.” Sbuffò “Apri quelle buste.”
“No.” Louise si alzò e fece un giro della stanza “Non voglio.”
Uscì di casa sbattendo la porta per tornare solo qualche ora dopo.


 
“La tua vita potrebbe cambiare per sempre Peter, lo sai vero?” gli chiese Dean addentando un hamburger
“Sì, lo so. Ma voglio distruggere quel figlio di puttana come lui ha distrutto la mia vita.”
 

“Dove sei stata?” la aggredì non appena entrò in casa “Sei uscita con Fred vero? Lo sai che quello è un poco di buono.”
“No. Non sono uscita con Fred. Mi hai detto di non uscirci e non l’ho più fatto.” lo guardò negli occhi “E sai perché non l’ho fatto?! Perché faccio sempre quello che mi dici di fare. Se mi piace un ragazzo e a te no, non ci esco più. Se voglio iscrivermi a Stanford e tu dici che è meglio Harvard allora faccio domanda ad Harvard.” Urlava contro il fratello che la guardava duramente “Smettila di dirmi cosa fare. Non sei mamma e papà!”
Peter le tirò uno schiaffo.

 

“Tutto bene Louise?” chiese Sam vedendola giocare con le patatine fritte nel piatto
Lei alzò lo sguardo triste e pensierosa
“Guarda che Belle tornerà da un momento all’altro.” Cercò di confortarla l’amico
Ma Loui pensava ad altro oltre che al suo cane, spinse via le patatine e l’hamburger a cui aveva dato solo un morso. Le si era chiuso lo stomaco
“Non le mangi più?” chiese Dean allungando la mano
“Fai pure.” Gli lasciò mangiare la sua cena
 

“Lasciami in pace!” urlò lei al fratello “Smettila di seguirmi. Ti odio!” percorse il vialetto a grandi passi
“Dove vorresti andare adesso?” urlò di conseguenza Peter
“Lontano da te.” Si voltò Louise a guardarlo
Kara uscì dalla porta e guardò il fidanzato litigare con la sorella, le dispiaceva per quella minuscola famiglia a pezzi ma era meglio che non si mettesse in mezzo.
Peter raggiunse la sorella, lei aveva da poco compiuto diciotto anni e lui ne aveva ventisette. La differenza di età si era cominciata a sentire alla morte dei genitori.
Avevano avuto in incedente in macchina ed erano morti entrambi. Louise aveva sedici anni e venne affidata al fratello che ormai aveva una vita sua e conviveva con la fidanzata in una villetta in un quartiere residenziale.
Louise non aveva dimenticato quando il fratello le diceva che sarebbero stati per sempre loro due, solo loro due e vederlo con “un’altra” le dava fastidio. Peter era il suo fratellone e odiava vederlo con una donna che non fosse lei.
Forse era troppo gelosa e il suo amore per il fratello era troppo morboso ma l’aveva sempre avuto solo per lei e condividerlo con un’altra donna le dava fastidio.
E poi lui non le dava tregua, le stava addosso e non le lasciava fare le sue scelte. Lei voleva vivere la sua vita.
Remissiva tornò in casa ma alla notte scappò di casa. Rubò le chiavi della macchina del fratello e riuscì ad arrivare fino al confine con il New Mexico poi la macchina si fermò e fu costretta a fare l’autostop per tutta la notte e anche per il giorno seguente. Accettò diversi passaggi e anche se era terrorizzata saliva lo stesso sui camion.
Uno di quei camion riuscì a portarla fino in Idaho. Spese i pochi soldi rimasti per comprarsi da mangiare.
Era notte e non sapeva dove andare, sapeva solo il nome della città:
Crouch.
Camminò disorientata e spaventata per qualche ora. Entrò incautamente nel bosco, teneva in mano una torcia che aveva rubato dal discount.

 

“Non so come ringraziarvi ragazzi per quello che state facendo per me, insegnarmi a cacciare e tutto il resto…”
“Vogliamo quanto te far fuori quel figlio di puttana.” Disse Dean
E i Winchester cominciarono a raccontare a Peter un po’ della loro vita.
 

Louise sentì un rumore alle sue spalle
“Fai che non sia un orso.” Puntò la luce contro gli alberi
Sentì come un ruggito e una figura pallida ed ossuta le comparì alle spalle, Louise emise un urlo acuto e perforante e cominciò a correre sperando di salvarsi.
Venne presa quasi subito e trascinata in una grotta fredda e umida.

 

“Loui sicura che vada tutto bene?”
“Sì Dean non ti preoccupare. Vado fuori a fumarmi una sigaretta.” Finì di arrotolare il drum e uscì sbattendo la porta
Era preoccupata per il fratello. Per lui era tutta una novità, non sapeva in cosa stava cacciandosi e aveva paura per lui, per la sua incolumità. Sapeva benissimo che avevano bisogno l’una dell’altro ma era duro ammetterlo dopo dieci anni di solitudine.
 

Un uomo e un ragazzo entrarono nella grotta cautamente. L’uomo, teneva in mano una pistola e una specie di lanciafiamme artigianale. L’altro, il ragazzo, aveva una pistola e una torcia per illuminarsi la strada.
Si fecero dei segni e poi sentirono dei mugugni provenire dal fondo della grotta, il ragazzo andò nella direzione della voce sommessa.
Si avvicinò e vide delle carcasse di uomini legate. Forse erano lì da qualche giorno. Illuminò i corpi e vide la sagoma di una ragazza che, legata per i polsi e per i piedi, cercava di liberarsi. Emetteva dei piccoli versi di paura.
Si avvicinò. Lei lo guardò negli occhi e tentò di chiedere aiuto ma non riusciva a parlare, lui le tagliò le corde
“Come ti chiami?” chiese bisbigliando
La ragazza dalla chioma rossa si guardò intorno e vide i morti accanto a lei e cominciò a urlare, lui le mise una mano sulla bocca zittendola e le disse di non fare rumore, che tutto sarebbe andato bene.
Prese la ragazza tra le braccia e uscì dal tunnel e andò verso il padre
“Papà… questa è viva.” La ragazza avvolse le braccia al collo di Dean
“Portala fuori.” Bisbigliò John “Ci penso io qui.”
Il Wendigo si parò davanti alla ragazza e a Dean, John si voltò in tempo e con un colpo di pistola lo rallentò e facendo partire la fiamma sconfisse definitivamente il mostro.

 

Sam uscì dalla porta e andò a fare compagnia a Loui che stava seduta sul marciapiede e guardava le stelle
“Hey.”
“Ciao Sammy.” continuava a guardare il cielo
Sam si sedette accanto a lei
“Non stai così solo per il cane vero?” sembrava stranamente umano seppur senza anima
Quella ragazza gli faceva uno strano effetto
“No. È tutta questa storia, mio fratello che caccia… non lo so.” Louise si passò una mano in faccia
 

Dean e John misero la ragazza sui sedili posteriori dell’Impala
“Ti portiamo in ospedale ragazzina.”
Lei guardò il ragazzo poco più grande di lei
“No.” Lo guardò implorante “Non posso andarci.”
John guardò Dean
“Dean. Muoviti!”
Il figlio guardò il padre, prese un profondo respiro e osservò la ragazza che lo guardava con occhi imploranti
“Come ti chiami?” le chiese dolce
“Louise, non posso tornare a casa… ti prego.” Gli strinse la mano
“Riposati adesso.” Disse John e la ragazza si strinse nella giacca che Dean le aveva messo addosso
A metà strada per arrivare all’ospedale, Dean si voltò a vedere la ragazza che dormiva
“Non possiamo portarla in ospedale. Per me è scappata di casa.”
“E cosa vuoi fare? Rapire una ragazza?” John scosse la testa, guardò il figlio “Okay!” frenò e fece inversione “Andiamo da Bobby, tuo fratello è già lì. La facciamo riprendere e poi la riportiamo a casa.”
Il giovane Dean Winchester sorrise alla ragazza addormentata e tremante.

 

“Tuo fratello ha preso una decisione. Vuole vendicarsi, come dargli torto.” Cercò di farle capire Sam
“Non lo so, lui odiava la mia vita e odiava perfino quando mi vedeva sfogliare libri sui mostri. E ora si è catapultato dentro alla caccia, come se fosse sempre stato normale. Per me ci sono voluti anni per capire e per abituarmi a una vita di stenti e anche se sono rubare e barare a poker, la vita non è affatto facile. Non vivo in hotel di lusso e ho gli stessi vestiti da anni. A mala pena riesco a farmi una doccia a settimana e a cambiarmi le mutande.” Rise nervosa “Negli ultimi due anni sono stata con il cane ma prima è stato difficile. Stare da sola, cacciare da sola…”
“Non sarai sola e tuo fratello non sarà solo. Siete quello che rimane della vostra famiglia. Dovrete dipendere l’uno dall’altra. I primi tempi sarà difficile, lo so, ma poi vi abituerete. Ci saranno sempre scontri e battibecchi ma sarete pronti a salvarvi il culo in ogni occasione.”
Louise si voltò e lo guardò negli occhi lievemente coperti dalle ciocche di capelli
“Ora stai parlando di me e Peter o di te e Dean?” Sam sorrise e le diede una leggera spinta con la spalla
Loui lo guardò e sorrise, si avvicinò e gli diede un tenero bacio sulle labbra, gli mise una mano sul ginocchio
“Grazie Sammy. Sei sicuro di non avere ancora l’anima?” sorrise ancora e lo guardò negli occhi
Sam annuì
Louise si alzò
“Ora torniamo dentro che mi è ritornata fame, spero che tuo fratello non mi abbia mangiato tutte le patatine.”
Sam la guardò rientrare e sorrise.

 
-Me ne vado Peter. Scusami. So che questo biglietto non sarà abbastanza ma dirti quello che devo dirti a voce sarebbe molto più doloroso. Sei mio fratello e ti voglio bene ma quello che ho scoperto, la scoperta dell’esistenza di mostri e creature sovrannaturali mi ha cambiato. So chi potrà aiutarmi nella mia missione. Potrai prendermi per pazza e non accettare la nuova vita che sto per iniziare ma sappi che ti vorrò sempre bene, qualunque cosa accada. Un bacio Loui.-
   
 
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