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Autore: onedirectionssongs    11/11/2013    1 recensioni
Questa storia parla di due ragazzi che si incontrano grazie al lavoro della mamma di lei. I due ragazzi sono completamente diversi: lui è un ragazzo che spesso si mette nei guai, mentre lei è una ragazza molto tranquilla.
Tratto dal ptimo capitolo:
… «Tieni, ti è caduto prima.» mi disse con voce soave, porgendomi l'oggetto in discussione. Lo presi dalle sue mani e « Grazie.» risposi timidamente. Mi sorrise. « Nulla, io sono Harry, comunque, Harry Styles.» Contraccambiai il sorriso, titubante, e poggiai il peso da un piede all'altro «Clary.» mormorai a voce bassa, sentendo un calore piacevole propagarsi su per le guance. « E Clary, dimmi, hai anche un cognome?» ridacchiò Harry facendo comparire, agli angoli della bocca, delle deliziose fossette. Dopo un attimo di smarrimento, borbottai sconnessamente un «Si, è Parker. Clary Parker.» che lo fece ridacchiare ancora di più.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN INCONTRO INASPETTATO.
Ed eccomi qui in uno dei tanti giorni noiosi della mia vita, che mi reco da mia madre per chiederle se potessi andare fuori a pranzo con le mie migliori amiche. Stavo percorrendo il corridoio per entrare nella segreteria della scuola superiore “Burlington”, arrivata difronte alla porta busso per non sembrare sgarbata e dopo aver sentito un silenzioso avanti, entro. Invece di trovare mia mamma mi ritrovo difronte a un ragazzo molto carino, ma che dico era bellissimo, che probabilmente doveva parlare con la preside per via di qualche guaio nel quale si era cacciato. Ero li che lo fissavo come una stupida da circa cinque minuti, mi ripresi solo nel sentire la voce di mia madre che mi stava chiamando. Era poco lontana da me e dopo essermi avvicinata mi disse che nel pomeriggio si sarebbe dovuta incontrare con delle sue amiche e che quindi avevo la possibilità di uscire, io entusiasta le dissi del mio appuntamento e dopo averla salutata con un affettuoso abbraccio mi incamminai verso l’uscita della scuola. Proprio nel momento in cui stavo per aprire quella specie di portone, mi sentii chiamare da qualcuno. Era lui, il ragazzo di prima, che mi stava riportando il mio diario che molto probabilmente mi era caduto dallo zaino. Aveva degli occhi stpendi, non riuscivo a capire se erano azzurri o verdi, ma non i interessava più di tanto e poi i suoi capelli, mi veniva voglia di toccarli, sembravano morbidi… «Tieni, ti è caduto prima.» mi disse con voce soave, porgendomi l'oggetto in discussione. Lo presi dalle sue mani e « Grazie.» risposi timidamente. Mi sorrise. « Nulla, io sono Harry, comunque, Harry Styles.» Contraccambiai il sorriso, titubante, e poggiai il peso da un piede all'altro «Clary.» mormorai a voce bassa, sentendo un calore piacevole propagarsi su per le guance. « E Clary, dimmi, hai anche un cognome?» ridacchiò Harry facendo comparire, agli angoli della bocca, delle deliziose fossette. Dopo un attimo di smarrimento, borbottai sconnessamente un «Si, è Parker. Clary Parker.» che lo fece ridacchiare ancora di più. Era veramente fantastico e tremendamente dolce, ma non potevo restare con lui. Molto timidamente gli regalai uno dei sorrisi più sinceri della mia vita e, dopo averlo  salutato, iniziai con del rancore ad allontanarmi da lui convinta che non lo avrei mai più rivisto. Dopo circa una decina di miunti sentii che qualcuno mi stava camminando di fianco e non appena sollevai lo sguardo lo rividi in tutta la sua bellezza «Mi stai seguendo?» sbuffai ironicamente, cercando inutilmente di nascondere il sorriso che mi si stava formando sulle labbra. Mi guardò con un sopracciglio alzato e un ghigno stampato in volto. << dove vai?>> mi domandò curioso << in centro con delle amiche!>> rispondo sperando con tutto il cuore che avesse continuato a seguirmi «il centro è da quella parte.» Puntò il dito contro un grande viale e rise notando la mia espressione di imbarazzo. Tossicchiai indifferente e continuai per la mia strada, lasciandomi il riccioluto alle spalle. «Non mi sembra di averti detto di andartene o di non parlarmi più.La tua compagnia mi piace.» disse ad alta voce Harry, afferrandomi la spalla e facendomi voltare verso di lui. Ero tremendamente in imbarazzo, ma mi faceva piacere ciò che mi aveva detto e nonostante la mia espressione imbarazzata, la mia giornata da essere orribile divenne una di quelle che avrei dimenticato con molta difficoltà…
 
  
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