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Autore: Winry977    11/11/2013    0 recensioni
-Ehi, Senji, hai sentito?
-Di che parli, Picchio?
-C'è una nuova arrivata.
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ladies and gentlemen! La stessa voce gracchiante nell'altoparlante perforò di nuovo i timpani. Delle guardie, insieme quella robusta di prima, l'avevano rinchiusa a forza in una gabbia, e ora si trovava al buio. Ebbe un fremito, e dovette aggrapparsi con forza alle sbarre per non cadere per terra. Non era il momento di avere crisi di nervi. Non lo era proprio. Aveva bisogno di sangue freddo.

Ecco a voi i due partecipanti di questo nuovo Carnival Corpse!

Si udì un brusio, ma venne subito coperto dalla voce radiofonica. Una luce si accese dall'alto ed illuminò un'altra gabbia. Al suo interno c'era un uomo alto, coi pettorali scoperti e la schiena coperta solo da una giacca di pelle, le cui maniche si fermavano ai gomiti. I suoi capelli erano tenuti su in tante punte che andavano in tutte le direzioni. Aveva un occhio bendato, con sopra quello che sembrava un tatuaggio di diverse lettere.

Crow, ormai nostro noto partecipante! Riuscirà a riscattarsi, rispetto l'ultima volta?

Senji fissava il buio, cercando di intravedere la sua sfidante.

E a voi, il nostro nuovo acquisto: Hawk!

La luce illuminò prima Shira e poi tutto lo spazio in cui avrebbero lottato: uno spiazzo giallastro, confinato da delle pareti di vetro contro le quali sarebbe stato facile sbattere, immaginò la ragazza. Per il resto non c'era molto attorno a loro. Anzi, in pratica niente altro che loro. Le gabbie si sollevarono. Shira guardò il suo avversario. Senji guardò lei. Il suo sguardo si indurì. Forse. Forse era la prima volta che desiderava non aver mai combattuto al Carnival. Respirò a fondo. “Forza, sei il Corvo!” si intimò imprecando.

Ready...

Gli anelli che portava ai pollici si aprirono perfettamente a metà facendone spuntare delle lame, che Senji si portò poco più sotto dei gomiti.

Go!

Le lame tagliarono la pelle, e ne uscirono due splendide falci rosse brillanti. Shira era indecisa se ammirarle o meno. Ricordò come nel suo sogno era riuscita a creare i propri artigli. Si conficcò le unghie nella carne dei palmi delle mani e il sangue sgorgò. Subito lei lo andò a plasmare attorno le dita, creando degli artigli perfetti. Non rimase troppo a lungo ad ammirarli. Quello lo avrebbe fatto se mai fosse uscita intera da quello scontro.

Alzò lo sguardo, e lo sfidante già stava correndo verso di lei, inespressivo.

 

-Non è il Corvo che conosco. Di solito è più euforico quando combatte.- Tamaki ghignava dietro i suoi occhiali a chissà quante dimensioni.

-Perché? Che succede, promoter?- la dottoressa prese una boccata dalla sigaretta, mentre apriva una schermata del Carnival Corpse. -O-ho, ha ragione. Non è per niente felice, oggi, il nostro Corvo.

Tamaki ghignò. Aveva conosciuto direttamente Nagi, il Deadman chiamato Owl. Lui era disperato. Senji sapeva trattenere tutto nel suo unico occhio, diventando insensibile. Sapeva cosa costava, allora, rivelarsi.

 

Shira scattò indietro, mentre lui cercava di ferirla con le sue lame. Rimbalzò direttamente sulla parete di vetro, ritrovandosi alle sue spalle. Affilò gli artigli e gli piantò quattro graffi diagonali nella schiena. Senji inarcò la schiena all'indietro, e stavolta sogghignò. “Ma si, vediamo che sa fare. La stenderò all'ultimo. Ancora è solo un'iniziata al Carnival. Non può essere così forte da sconfiggermi.” i dreadlock le ruotarono attorno il viso, e Shira ruotò lo sguardo bicolore verso Senji. Verde e blu. Gli si riscaldarono le orecchie. “Sarà difficile resisterle.” Scosse la testa, e si mise in guardia.

Oh ho! Signore e signori, il Falco ha scagliato il suo primo attacco! Che farà il nostro Corvo?

Eh, già, che farò?”

Shira si concentrò sull'avversario. Non ci teneva a perdere ma quelle falci sulle braccia la inquietavano non poco. Se si fosse avvicinata troppo l'avrebbero ridotta in sushi. “Okay. Cambio di strategia. Attacco a distanza.” si ricordò l'incubo della notte scorsa. Il Deadman prese a correre lungo il perimetro del campo di battaglia e lei prese a correre al suo opposto. “Forza!” imprecò mentre cercava di fare allungare gli artigli.

-Beh, che aspetti?- Shira alzò lo sguardo e andò a sbattere addosso il Corvo. Ormai si era fermato da un pezzo mentre lei era rimasta a correre e a fissarsi le unghie. Lei fece per infliggergli un'unghiata, ma lui la parò e la fece ruotare su se stessa, tenendola per il gomito appoggiata al suo torace. La punta dell'altra lama le strisciò sulla spalla, ma Senji fremette. Non voleva farle troppo male, ma non voleva nemmeno perdere altri organi o anche l'altro occhio.

Nel suo istante di esitazione, Shira ebbe il tempo di ficcargli gli artigli nella coscia, ma lui per riflesso le lasciò un taglio profondo, che andava da una clavicola all'altra. Shira urlò e cadde a terra. Senji indietreggiò, col passo più convinto che poteva avere, mentre attendeva che quella radio strombazzasse il countdown.

10 9 8 7...

Shira aprì gli occhi, e alzò lo sguardo su Senji. Lui strabuzzò i propri.

6 5 4 3...

Lui le fece cenno col capo di no, di non alzarsi, ma lei non ci fece caso, e cercò di mettersi in ginocchio. Lui contrasse la mandibola.

2 1...

Shira crollò di nuovo sul pavimento, ed una chiazza di sangue si allargò sotto di lei.

0! Signore e signori, vince il Corvo!

Delle porte di vetro si aprirono, la stessa guardia che quella mattina l'aveva trascinata nell'arena, ora la reggeva tra le braccia grassocce e la portava in infermeria.

 

Senji entrò nella sua stanza sbattendo la porta alle spalle, e con sua grande sorpresa si rese conto che c'era Ganta ad attenderlo, sdraiato sulla sua branda.

-Beh, non è che sia andata esattamente come chiunque si sarebbe aspettato: Minatsuki ha vinto 40 Cast Points, aveva scommesso che avresti vinto: gli altri il contrario.

-Ma che vuoi, Ganta?- Senji era infastidito da quel casto discorsetto.

-Nulla, eravamo convinti che l'avresti lasciata vincere.- lo incitò a seguirlo nella sala comune e Senji lo seguì mezzo scocciato, osservandogli le spalle ricurve.

-Sai cosa succede a chi lascia vincere gli altri Deadman?- ribatté mentre entravano nella stanza, dove tutti lo fissavano impazienti. Quando sentirono quella frase tutti inclinarono il capo da un lato, tranne Ganta. Sapeva di cosa parlava, e il racconto della storia di Nagi gli riapparve a vignette megalitiche nella mente. -Succede che non solo il falso vincitore può rimetterci le penne o gli viene tolto qualche organo o viene usato per esperimenti: la stessa sorte varrebbe per il perdente. Solo che il perdente subirebbe il classico Show del Perdente, l'altro subirebbe il doppio.

I muscoli degli altri si irrigidirono.

-Non potevo lasciarla vincere: sanno quanto io sia forte, e di lei nulla, sarebbe stato strano vedere che una ragazzina vincesse me.

-Non ti sopravvalutare, Corvo.- Minatsuki lo guardò con disappunto. -Il Picchio ti ha battuto al suo primo scontro, ed era pure più debole di ora. Diciamo che era un fuscello.

-Ehi!

-Zitto, Picchio, il Colibrì ha ragione.- intervenne Chaplin, ricevendo un ghigno da parte di Minatsuki. -Lei è appena arrivata, nemmeno ha vinto una Dog Race, che ha subito il trauma di uno scontro tra due Deadman. Come pensi che ne uscirà dallo Show del Perdente?

  
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