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Autore: Baka_gemell    11/11/2013    6 recensioni
“Naruto…accidenti a te, ma lo sai che ore sono?!”
Jiraya aveva sopportato di tutto nella sua lunga esperienza di ninja…agguati e morte…mille e mille battaglie…anche a Tsunade era sopravvissuto…
Si riteneva quindi, a buon ragione, un tipo abbastanza incrollabile…
Ma, realizzò, quel ragazzo biondo lo avrebbe fatto finire in manicomio un giorno o l'altro, molto pesto (quel ragazzino o anche la sua mania di ammirare il fisico femminile…)
“Certo che lo so…è mezzanotte” rispose lui in modo fin troppo ovvio. Come se fosse la cosa più normale del mondo svegliare qualcuno nel cuore della notte…in più facendogli prendere un infarto…
Una One shot per festeggiare il compleanno dell'Eremita dei Rospi!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki | Coppie: Minato/Kushina
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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“Maestro…maestro…MAEEEESTROOOOO!!!!!”
Così il giovane Naruto riuscì a svegliare il ninja leggendario…infatti la sua voce lo ridestò in un attimo dal suo sonno profondo…e pieno di sogni un po’…beh, avete capito no?
“Naruto…accidenti a te, ma lo sai che ore sono?!”
Jiraya aveva sopportato di tutto nella sua lunga esperienza di ninja…agguati e morte…mille e mille battaglie…anche a Tsunade era sopravvissuto!
Si riteneva, a buon ragione, un tipo abbastanza incrollabile.
Ma, realizzò, quel ragazzo biondo lo avrebbe fatto finire dritto dritto in manicomio un giorno o l’altro (quel ragazzino o anche la sua mania del fisico femminile?)
“Certo che lo so…è mezzanotte” rispose lui in modo fin troppo ovvio. Come se fosse la cosa più normale del mondo svegliare qualcuno nel cuore della notte…in più facendogli prendere un infarto.
“Guardi….ho anche comprato un orologio” aggiunse mostrandogli il suo orologio da polso nuovo di zecca tutto orgoglioso…più simile a un bambino di cinque anni che a un ragazzo di sedici.
“E quindi, visto che lo sai….” Inizio Jiraya con tono stranamente controllato, per poi sbraitare:
“PERCHÈ DIAMINE MI SVEGLI A QUEST’ORA… COSA DIAMINE C’È  DI COSÌ IMPORTANTE DA DISTURBARMI QUANDO DORMO?!”
Il povero Naruto indietreggiò di parecchi passi intimorito, poi però la parte materna si fece sentire e gli fece rispondere a tono:
“SE PROPRIO LO VUOLE SAPERE, EREMITA DEI MIEI STIVALI...OGGI è L’11 DI NOVEMBRE!! LE DICE QUALCOSA QUESTA DATA?! O SONO SOLO IO CHE MI SONO PREOCCUPATO DI ESSERE IL PRIMO IN ASSOLUTO A FARLE GLI AUGURI!!!????” Jiraya rimase interdetto e per un po’ non seppe che rispondergli…solo lo fissò mentre, automaticamente, un ricordo che oramai aveva messo da parte per il dolore, si fece strada nella sua mente.
“Maestro…maestro…maestro Jiraya, si svegli!”
Già una volta infatti un altro ragazzo, stessi capelli color dell’oro e stessi occhi dello stesso colore del cielo sereno lo aveva svegliato nel cuore della notte…alla medesima ora. “Uhm…Minato?” ma ben diversa era stata la reazione del vecchio eremita dei rospi quando, molto tempo addietro, si era rivolto al suo pupillo.
“Buon compleanno!” gli aveva detto questo con un sorriso a trentadue denti…denti bianchissimi e perfetti.
“Ah…te ne sei ricordato…”
Nessuno, da quando aveva lasciato il suo team, si era più ricordato del suo compleanno…che fosse uno dei tre gradi ninja leggendari era risaputo a tutti…ma, per qualche strana ragione, nessuno badava a quando era nato l’eremita dei rospi (e non era manco una data tanto difficile da ricordare…11/11).
Era felice che il suo allievo prediletto, almeno, gli avesse fatto gli auguri, anche se non si spiegava come mai lo aveva svegliato così presto.
“Ti ringrazio molto Minato…sul serio…ma posso sapere perché hai insistito nel svegliarmi a quest’ora della notte? Ci vedremo per tutta la giornata di domani…”
Il sorriso di Minato non si attenuò affatto a quell’osservazione, anzi, se possibile, si allargò ancora di più nel puntualizzare:
“In realtà ci vedremo per tutta la giornata di oggi…visto che è mezzanotte in teoria siamo già nell’11 novembre…solo ci tenevo a essere io il primo…”
“E anche l’ultimo…ragazzo mio” volle aggiungere, ma si trattenne per non rovinare nulla di quell’attimo perfetto. “Bene…allora, visto che la giornata è già iniziata, che ne diresti di cominciare insieme ad allenarci?”
Vide chiaramente l’espressione del suo allievo vacillare…sembrava sul punto di dire qualcosa…ed era piuttosto imbarazzato.
Jiraya fece per chiedergli il perché di quell’esitazione quando una voce assonnata e familiare li raggiunse entrambi.
“Minato…è successo qualcosa? Come mai sei sveglio?”
“No, Kushina, assolutamente niente!” rispose prontamente il futuro Hokage.
“Scusate…per caso, ho interrotto qualcosa di importante?”
BECCATI!!
I colpevoli si lanciarono uno sguardo…prima di sospirare.
“E va bene…oramai è inutile nasconderlo...” disse la splendida ragazza dai lunghi capelli rosso sangue (non rosso POMODORO…ci tengo alla mia incolumità XD) e dagli occhi di un colore indefinito, che mutava sotto influsso della luce “Noi due ci siamo fidanzati…”
Il maestro sorrise.
“Quindi sì…credo proprio di avere interrotto qualcosa di parecchio importante…” poi, rivolgendosi all’allievo, esclamò. “Goditi le meraviglie della vita prima di tutto e agli allenamenti penseremo domani…solo, cercate di non fare troppo rumore, ci terrei parecchio a finire il mio sonno…lì sì che posso gustarmi anche io le stesse emozioni…”
I due giovani amanti divennero subito, all’unisono, più rossi dei capelli di lei, mentre salutavano il maestro per tornare di sopra alla loro occupazione.
Jiraya si riaddormentò in un baleno…non sentì quindi i passi leggiadri scendere di nuovo per le scale…
Né le morbide labbra posarsi placide sulla sua guancia.
Né i fluenti capelli rossi solleticargli il viso.
Né le parole che uscirono da quelle stesse labbra.
“Buon Compleanno Eremita dei miei stivali…domani ti aspetta una grande sorpresa…”
Solo ora…dopo 16 anni dalla morte di quei due ragazzi, quel ricordo aveva tornato a trovarlo, ora sotto l’influsso degli occhi del frutto dell’amore confidatogli quella stessa notte, il frutto del loro sacrificio.
“Volevi essere il primo a farmi gli auguri?” chiese, pur conoscendo la risposta…
“Sì” rispose lui abbassando lo sguardo, offeso. Jiraya si avvicinò con passi lenti e, una volta davanti al suo allievo e suo figlioccio, dopo avergli messo una mano sulla spalla e guardandolo con tristezza mista a felicità e a un grandissimo orgoglio, lo ringraziò.
“Ero sicuro che nessun alto sarebbe stato così pazzo…così affezionato a me…dal volersi svegliare a mezza notte solo per poter essere il primo farmi gli auguri…sono contento di essermi sbagliato” disse con assoluta sincerità.
Decise di mandare a puttane anche i suoi sogni erotici…per quelli ci sarebbe stato tempo… “Naruto…tu…non…insomma…non hai una ragazza vero?”
“No…perché?” disse Naruto un po’ sulla difensiva.
Che c’è? Ora lo avrebbe preso in giro per quello?! Ci doveva solo provare…
Jiraya invece sorrise, sinceramente divertito.
“Niente, lascia perdere…Anzi, sai che ti dico? Che ne dici se incominciamo subito ad allenarci?”
Il sorriso a trentadue denti che vide delineargli il volto, fu un’eloquente risposta.
Quel pomeriggio non ci sarebbe stata nessuna festa a sorpresa a festeggiare il suo compleanno…ma un allenamento durissimo ed estenuante che li avrebbe spediti dritti in ospedale con poche ossa del corpo ancora intatte.
Jiraya non avrebbe chiesto niente di meglio.
  
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