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Autore: Atomic Chiken    11/11/2013    1 recensioni
La storia si completerà in sette capitoli ( Lo spero ).
" Questa città sparirà signore. Sparirà come è sparita River Falls. Chi rimarrà qui morirà...I giorni del Signore sono arrivati, il Diavolo scenderà su Mainhill per portare via tutte le anime dei peccatori, River Falls era solo la punta, noi siamo il resto.. "
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 5
5 Gennaio

Heizen si mise la mascherina ed entrò nell'abitazione. Era una casa piccola, munita solamente di cucina, bagno, salone e camera da letto. Quest'ultima era devastata. Heizen venne raggiunto da Larson, che mise la propria mascherina. La puzza era insopportabile comunque. Nella stanza stavano lavorando due medici e c'era un uomo vestito completamente di nero. L'FBI era arrivata allora. Heizen raggiunse l'uomo e gli porse la mano, l'altro lo guardò dal basso verso l'alto e porse la propria riluttante " Heizen Phillips " disse lo sceriffo. L'altro gli mostrò il proprio distintivo e cominciò a girare intorno ai resti del cadavere. " Deve essere molto sotto pressione " disse l'uomo in nero guardando Heizen " Quante morti ci sono state fino ad ora? ". Heizen si chiese perché glielo stesse domandando quando lo sapeva già " Stiamo per raggiungere la stima di trenta vittime " disse Heizen con un groppo alla gola. Non poteva essere vero. " E quanti abitanti ci sono in totale? ". Lo sceriffo lo guardò pensieroso. Non ne aveva la minima idea
"  Novantatrè " intervenne Larson " Sono la spalla dello sceriffo, Larson Wright. Erano novantatrè, ora siamo calati a sessantatrè ". L'uomo dell'Fbi si abbassò all'altezza della gamba del letto e guardò una macchia di sangue " Signori, qui abbiamo una presunta impronta di qualcuno, esaminate il DNA e avvisateci se scoprite l'identità dell'individuo in questione ". Un tizio ciccione della scentifica si mise subito al lavoro. Morgan Lewis ( l'uomo in nero ) riportò l'attenzione ai due " I miei uomini sono molto abili nel svolgere i loro compiti, quindi tra meno di cinque minuti avremo un nome da dare all'impronta " disse compiaciuto. Ad Heizen venne voglia di prenderlo a calci in culo, si credevano sempre superiori " Nel frattempo vorrei esaminare con voi la scena del delitto ". Heizen e Larson lo seguirono " Credo che avrete dedotto anche voi che quest'uomo lascia la firma con dei palloncini, dalle fotografie che mi avete mostrato degli altri delitti ho visto che la loro posizione è sempre la stessa. Questo particolare ci fa capire che l'assassino è una persona molto meticolosa e precisa. Il corpo, per esattezza ciò che è rimasto, ha tutte le caratteristiche degli omicidi precedenti, non c'è disordine, non ci sono mai state colluttazioni miei signori, e questo indica che l'assassino non era già presente in casa. Sceglie le sue vittime a casaccio, non abbiamo trovato alcun collegamente tra i deceduti. Ma perché proprio loro? E come fa ad essere così preciso nei più piccoli particolari? " " Si vede che prende a cuore il suo lavoro " disse Heizen
" Esattamente! " si congratulò il poliziotto " E' una persona che prende le cose a cuore. Voi fate parte di una cittadina molto piccola signori, e dovreste conoscere ogni persona. Non avete presente nessuno con queste caratteristiche? ". Larson e Heizen misero subito a lavoro i loro cervelli. Intanto il ciccione tornò con un foglio in mano e lo porse all'uomo dell'Fbi. Quest'ultimo rise tra sè compiaciuto "Abbiamo il nostro uomo cari colleghi ". Heizen prese il foglio e per poco non svenne. Allora quel figlio di puttana centrava fin dall'inizio! Lo sapeva che era stato lui, era presente alla prima scena del delitto ed ora questa. " Brandon Smithback " disse Heizen ad alta voce " Brad ".

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Leigh gli prese la mano ed avanzò in un viale stretto e buio. L'altra ragazza li aveva già superati svoltando a destra in un angolo " Muovetevi ". Camminarono tra case distrutte e sentieri intasati da ubriachi e senzatetto. La ragazza che c'era con loro non sembrava affatto spaventata, anzi, si muoveva come se fosse a casa sua. Brad strinse Leigh a sè e continuò a seguire Keira. Era riuscito a convicere Leigh, le aveva raccontato tutto e lei si era messa a piangere. All'inizio aveva riposto con un no tra le lacrime, ma il giorno dopo si era presentata sul luogo dell'appuntamento. Brad era felice di averla lì con lui. Si fermarono d'un tratto davanti ad un vicolo cieco. Keira si girò verso di loro e disse di raggiungere il muro. " Abbiamo sbagliato strada? " le chiese Brad. Lei non rispose continuando a tastare il muro. Si sentì un clic e Keira tirò indietro i due. Una porta spuntò fuori dal nulla. " Andiamo " disse Keira sparendo al suo interno. C'era un odore di vecchio lì dentro. Era tutto illuminato con le luci di alcune candele, c'erano molto scaffali con sopra libri e colonne a sorreggere tutto. Sembrava di essere tornati nell'antico medioevo. Proseguirono lungo uno stretto corridoio con porte che sembravano non servire a nulla fino a raggiungere una lunga scalinata " Dove stiamo andando Keira? ". Lei fece cenno di starle dietro. Più andavano avanti più un l'odore di muffa si faceva forte. Entrarono in una piccola stanza spoglia. C'era una piccola candela che illuminava un volto coperto. Questi si avvicinò ai tre e chiuse la porta dietro di loro " Venite " disse con una voce rassicurante. Brad si chiese come nessuno si fosse ancora accorto dell'esistenza di quel luogo. L'uomo schiacciò un punto non definito nel muro e una porta si aprì. Lo seguirono al suo interno finendo in una stanzone illuminato da un lampadario grandissimo. Sembrava un semplice salone di una semplicissima casa. L'uomo li fece sedere su un divano imitandoli dopo aver preso un libro. " Sono molto felice di averti qui, mia cara " si rivolse a Keira. Lei gli fece un cenno d'assenso presentando gli altri due. " Cosa volete sapere di preciso? ". Ci fù un silenzio assordante, per quanto il silenzio possa esserlo. " Ecco.." cominciò Keira " Credo che avrai saputo degli omicidi in corso all'esterno ". Lui assentì con un lieve movimento della testa " Stanno avvenendo con una tale velocità che per nessun umano esistente sarebbe possibile commetterli, per questo stavo pensando a qualcosa..Un qualcosa che non è di questo mondo ". L'altro la continuò a guardare in silenzio come se aspettasse altro "  Sembra tutto simile a quell'altra strage ". Queste parole sembrarono dissolvere per un attimo la sicurezza nello sguardo dell'uomo, fù una frazione talmente corta che Keira pensò di esserselo immaginata " Quella strage fù opera di qualcosa di malvagio che per noi comuni mortali non è possibile capire. Sopra di noi operano forze potentissime che non possiamo neanche immaginare. Questo mondo è pieno di Demoni, sia sotto forma di uomo sia Demoni nei propri panni. Ma solitamente questi ultimi amano prendere possesso degli oggetti. Nell'anno 1879 avvenne un caso eclatante che richiamò gli esperti in campo da tutte le parti del mondo. Una casa intera aveva preso vita. Non era più possibile mettervi piede dentro che venivi arrostito vivo, le persone che la abitavano erano state carbonizzate, non erano più nemmeno riconoscibili. Gli esperti erano esterrefatti, il calore della casa poteva essere percepito anche a metri di distanza. Venne chiamato un prete esperto di demologia che esercitò uno di quei esorcismi che non possono essere descritti a parole. Il prete bruciò davanti agli occhi dei presenti, le sue urla furono udite fino a sette isolati di distanza, urla piene di dolore. Molti dei presenti svennero, altri rimasero sotto shock per mesi, ma la maggior parte non si è più ripresa. La casa è ancora lì, che aspetta pazientemente la prossima preda ". Tutti avevano trattenuto il fiato. Leigh tremava mentre Brad cercava ancora di immaginare la scena del prete che prende fuoco. La paura era palpabile. " A River Falls i Demoni hanno voluto divertirsi prendendo possesso dei mezzi di trasporto, questo è il loro passatempo. Sono passati dieci anni, ed ora sta avvenendo la stessa cosa qui a Mainhill ". Keira lo guardò spaventata " Vuoi dire che è la fine anche per noi? ". L'uomo mise il libro sul tavolo e li guardò uno ad uno " Cercare di fermare queste entità è come voler giocare con il fuoco. Vi ho fatto l'esempio della casa per dimostrare quanto grande sia il loro potere. Qualsiasi cosa provassimo a fare sarebbe inutile. Andarsene dalla città sarebbe da vigliacchi, ma cercare di convincere gli altri a credere a tutto ciò è un impresa che ritengo impossibile. Anche se provassimo, la maggior parte rimarrebbe qui e morirebbe. " I tre lo guardarono impotenti. Doveva essere tutto un sogno 
" Il mondo è destinato a morire così, tra le fiamme. Tra altri dieci se non venti anni toccherà ad un'altra città. Dio non cercherà di fermarli. Aspetta tutti noi al Suo cospetto, così da poterci punire per i nostri peccati. Certe volte penso che ci provi gusto nel farlo. Noi non possiamo fare altro che guadagnare del tempo in più ". Si alzò e riprese il libro tra le mani " In questo sono scritti alcuni atti da seguire per poter allontanare l'oscurità, non servirà a finirla, ma forse se Dio vuole spariranno per un bel pò di tempo ". Lo diede a Keira, che lo raggiunse molto lentamente. " Grazie per tutto " gli disse. L'uomo si stava già allontanando verso una porta in fondo al salone " Non dovete ringraziarmi. Io non ho fatto niente, siete voi che dovete portare tutti alla salvezza ". Sparì richiudendo la porta. 
I tre si allontanarono da quel vicolo buio continuando a pensare a quelle parole.
  
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