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Autore: Nick95    11/11/2013    1 recensioni
Forks - Anno 1947
Carlisle e la sua famiglia si trasferiscono nella piovosa e quasi mai assolata Forks, una cittadina nello Stato di Washington. Ma esse non sono le uniche creature sovrannaturali risiedenti nella zona. Infatti, nella microscopica riserva indiana chiamata La Push, c'erano tre protettori, umani in grado di diventare lupi. E, ovviamente, l'incontro non sarebbe stato così amichevole, se non ci fosse Carlisle Cullen.
Vi propongo la scena della stipulazione del patto dal punto di vista di Carlisle.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Quileute | Coppie: Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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COMPROMESSO

Forks era una città piuttosto piccola, ma perfettamente adatta a creature come noi.
Il sole praticamente non c'era quasi mai, il che ci permetteva di uscire allo scoperto di giorno senza mostrare agli umani cosa siamo. La segretezza prima di tutto.
Inoltre, c'era molta vegetazione, e la casa che Esme aveva ristrutturato si trovava nel cuore di un bosco, fuori dalla città. A qualche miglio dalla città c'era una foresta dove avremmo potuto cacciare senza problemi. Per dei vampiri vegetariani, era una città perfetta da abitare. E in più, avevo scoperto che l'ospedale della città era a corto di personale, quindi non era un problema, per me, fare il lavoro che più mi piaceva. E di lì a poco, saremmo giunti a Forks.
"Edward, sei assolutamente sicuro che in questa Forks non dovremo preoccuparci di stare nascosti?" chiese ancora Rosalie, la più felice all'idea di una città poco assolata e con un posto perfetto per cacciare.
"Rose, il sole è presente in questa città con una media di 6 giorni all'anno. Non posso assicurarti che non ci sia il sole quando arriveremo, ma sono sicuro che ci saranno pochi giorni in cui dovremo stare nascosti" rispose Edward accanto a me.
Avevamo appena raggiunto il centro della città passando per i tetti. Ovviamente, il cielo era coperto, con una leggera brezza, ed eravamo in pieno giorno.
"Fantastico" mormorò lei in risposta.
Esme ed Emmett seguirono la conversazione in silenzio, correndo a più non posso per cercare di stare al passo mio e di Edward.
Ad un tratto, la brezza cambiò, e il sapore che inondò le nostre narici ci fece sussultare.
"Cos'era questo?" chiese Emmett qualche tetto più in là.
Il sapore era tutt'altro che buono, il che mi fece arricciare il naso. Non avevo mai sentito un odore del genere, ma sapevo di cosa si trattava. Smisi di correre.
Anni e anni addietro, dopo aver attraversato la Manica a nuoto, dopo aver passato un po' di tempo in Francia. Il mio arrivo in Italia.
La mia permanenza a Volterra.
I Volturi.
Aro, Caius e Marcus.
I ricordi non tardarono.

"Carlisle" mi disse Aro con voce soave "grazie per averci fornito il tuo racconto. Abbiamo scoperto che sopravvivere bevendo sangue animale è possibile"
"Grazie a voi per la vostra ospitalità" ribattei io in modo gentile.
"Ora, vorrei raccontarti di altre creature simili a noi, per metterti in guardia nel caso ti dovessi imbattere in loro. I Figli della Luna"
Caius sibilò, arrabbiato.
"Non preoccuparti, Caius. Non parlerò di ciò che ti è capitato" lo rassicurò Aro.
Non volli chiedere cosa fosse successo a Caius.
"I Figli della Luna, gli uomini che, nelle notti di luna piena, diventano lupi" cominciò il suo racconto.
Sussultai piuttosto rumorosamente.
"Esistono" mi confermò Aro, senza nemmeno il bisogno di toccarmi "Se ti colgono di sorpresa, caro amico, potresti rischiare la pelle. La loro presenza è rara, Caius li ha quasi fatti estinguere, ma ho letto in te la voglia di girare il mondo. Li riconoscerai dall'odore sgradevole percepito dal nostro olfatto"


Allora erano lupi. Un ululato proveniente da lontano me lo confermò.
Edward spalancò gli occhi leggendo i miei ricordi "Licantropi" mormorò silenziosamente, facendo scattare gli altri.
"Sarà un gioco da ragazzi" commentò Emmett.
"Sono forti quanto noi" ribattè Edward per me "Se non di più"
"Sappiamo cosa vogliono?" chiese Esme.
"Sono nostri nemici naturali" risposi con voce rotta "Sembra chiaro ciò che vogliono"
"Comunque, non credo che ci attaccheranno, se non usciremo di città" suppose Edward "anche loro devono mantenere segreta l'esistenza dei licantropi".
"Non potremo evitarli per sempre" ribattè Rosalie.
"Sono in tre" comunicò Edward, che aveva l'olfatto più sviluppato.
"Allora che problema c'è?" chiese Emmett, sempre deciso a combattere.
"Lo scontro è inevitabile" singhiozzò Esme, preoccupata per la possibile perdita di uno di noi.
"Non per forza" decisi io "sai se proteggono da noi una zona particolare?" chiesi ad Edward.
"L'odore proviene da una piccola riserva indiana, La Push. Credo quindi che proteggano quella zona" rispose lui.
"Allora se promettiamo loro che non uccideremo nessun umano, a Forks, e in più non metteremo piede nella loro zona, chiedendo in cambio che loro non rivelino la nostra identità, non ci sarà nessun combattimento" proposi.
"Buona idea" convenne Edward "siamo cinque contro tre, non credo che arriveranno direttamente alla carica, ma potremmo fermarli ed arrivare ad un compromesso"
"Rechiamoci fuori città" decisi io "incontriamoli subito"
Proseguimmo il nostro cammino, fino ad aver raggiunto i fitti alberi che delimitavano il bosco.
"Restate uniti" avvertii finchè non ci avvicinammo a loro.
Ci stavano aspettando.
Erano grandi, giganteschi come cavalli. Il primo, a sinistra, dal pelo color cioccolato, emetteva un basso ringhio. Il secondo, a destra, nero come la pece, sembrava ancor più arrabbiato, gli occhi fissi su Emmett. Il loro capo, a giudicare dalla posizione centrale che occupava, dal pelo rossiccio. Stavano per lanciarsi verso di noi, quando presi la parola "Aspettate!"
Edward, riesci a sentirli? chiesi col pensiero.
Lui annuì.
Perfetto, fa' da interprete. gli dissi prima di continuare il mio discorso.
"Avete ragione, siamo vampiri, ma non siamo assolutamente pericolosi"
Quello dal pelo color cioccolato ringhiò più forte.
"Non ci credono" mi disse Edward.
"Giusto, ma c'è una prova a nostro favore. Non notate qualcosa di strano? Qualcosa di strano nei nostri occhi?"
"Si chiedono perchè abbiamo gli occhi tendenti al dorato e non rossi come il sangue"
"Esatto! Noi abbiamo deciso di non cibarci di sangue umano, ma di sopravvivere nutrendoci di sangue animale. Sappiamo che voi proteggete la vostra riserva, ma vi assicuriamo che non abbiamo nessuna intenzione di farvi del male. Ora, cerchiamo di arrivare ad un compromesso. Non metteremo piede nella vostra riserva e non uccideremo nessuno se, in cambio, ci assicurate che non direte a nessuno cosa siamo. Non ci sarà bisogno di lottare" spiegai.
"Il loro capo ha deciso di trasformarsi e venire a parlare con noi. Stanno considerando la nostra proposta" sussurrò Edward in modo che nessuno ci sentisse.
Il licantropo dal pelo rossiccio si allontanò dalla nostra vista per ritrasformarsi. Era velocissimo.
Tornò qualche secondo dopo in forma umana. Era abbastanza alto e muscoloso, la pelle olivastra, lo sguardo minaccioso.
"Ci assicurate che non ucciderete nessuno qui?" chiese con voce dura.
"Hai la mia parola" promisi.
"Allora voi non potrete oltrepassare il fiume Quileute che porta alla nostra riserva, potrete cacciare nel vostro territorio purchè sia fuori dalla città, anche se fa parte del vostro territorio. Noi, oltre a garantirvi che non riveleremo la vostra identità, ci impegneremo a non entrare nel vostro territorio. Se però morderete un solo umano, o oltrepasserete il nostro territorio, il patto sarà infranto, ed allora combatteremo per uccidere" decise.
"Perfetto" concordai, offrendo la mia mano "Il mio nome è Carlisle, e questa è la mia famiglia: i Cullen" e indicai i membri della mia famiglia.
"Ephraim Black" disse indicando se stesso "loro sono Quil Ateara e Levi Uley" e indicò gli altri due membri, prima di stringere la mia mano. Era calda, incandescente. Sembrava che fossi a contatto con della fiamma viva.
"Ci impegneremo a rispettare il patto" conclusi, prima di fare marcia indietro verso il territorio che Ephraim Black ci aveva assegnato.

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Altra One Shot, ho sempre immaginato come fosse avvenuta la scena della stipulazione dela patto :) Fatemi sapere cosa ne pensate!
  
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