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Autore: taylorswords    11/11/2013    0 recensioni
'Questa è un'idea fantastica. Perchè no?'
'Perchè lei è inadatta. Lei non riuscirebbe mai a sopportare tutto quello succede li fuori. Lo sai bene. Sai cosa ha passato in questi anni.'
'Ti sbagli, Harry. Lei li odia, lei può aiutarvi. Forse è la persona più adatta che conosciate. Credimi.'
'Potrei essere la vostra ultima occasione. La libertà è un vostro diritto, lascio a te la scelta finale. Dopo tutto è la tua vita e questa decisione potrebbe cambiarla.'
Long Larry.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.
 
Alcune persone odiano il rumore che fanno le persone con le loro chiacchiere, i loro urletti di gioia o i loro continui battibecchi su altre persone. Alcune persone hanno solo bisogno di essere lasciate da sole nel loro piccolo mondo fatto di cose che amano. Amano anche uscire ogni tanto e confrontarsi con gli altri ma come vi sentireste voi a vivere in un mondo dove nessuno vi capisce? Rinchiusi. Ecco come. Forse ci si può sentire soli, a disagio o non capiti ma tutte queste cose portano a rinchiudersi in qualcosa che si ama. Qualche volta è il lavoro, altre volte la musica, altre volte ancora nello studio ma ci sono persone che preferiscono i libri per trovare il loro posto felice. I libri dove puoi dimenticare tutto ed immergerti nella storia che ami. In quel momento tu sei tutto tranne che te stessa o forse si. Dipende da te.
Vi ricordate quando da piccole vi leggevano le favole dove Biancaneve o Cenerentola venivano salvate da un principe azzurro su un cavallo bianco? Tutte cazzate. Ormai è una cosa palese che un ragazzo in calza maglia con gli occhi azzurri e i capelli biondi, per lo più su un cavallo bianco, sia gay. Forse è anche scontato ma ad alcuni piace crederci, quindi perché essere realisti se la realtà fa schifo?
Fa schifo quanto una porta che sbatte e ti distrae da un pensiero che ti faceva sorridere o perlomeno ti distraeva da quello che hai intorno. Tante sedie, le solite sedie per i soliti colloqui dove le solite ragazzine patetiche insistono a venire. E per cosa poi? Per diventare la nuova beard di un ragazzo a cui neanche importa più niente di essere coperto o nascosto. Si, nascosto. Perché quello che mostrava alla gente era solo un ritratto di quello che poteva sembrare lui. La gente non riusciva a vedere il freddo che era subentrato il lui in quei tre anni.
Allie sedeva su una delle tante sedie nella sala d’attesa quando un’altra delle sue odiose ‘beard’ fu buttata fuori a calci. Sicuramente aveva seguito il suo consiglio e si era messa a supplicare in ginocchio Harry di prenderla al suo fianco. Pessima mossa. Harry odiava quando lo facevano e Allie ne era a conoscenza. Lei era sempre a conoscenza di quello che amava e odiava Harry e per questo le rimaneva più facile capirlo in determinate situazioni.
-La prossima! – urlò Roxanne da dentro l’ufficio facendo sobbalzare dalla paura un’altra piccola sventurata. Una ragazza magrolina con degli occhiali rossi in metallo e dei capelli con un’orrenda ricrescita. Allie spostò il suo sguardo da sopra la rivista, seguendo la ragazza in ogni minima sua mossa.
-Ricordati di respirare quando sarai dentro. – questa volta Harry non aveva bisogno di nessun aiuto. Quella ragazza sarebbe stata fuori dalla sala riunioni entro 5 minuti.
Allie rimase sorpresa quando ad uscire fu Louis e non potè fare a meno di abbassare la sua rivista di vestiti e guardarlo mentre si sedeva a fianco a lei. Louis era sempre stato un ragazzo dai mille aspetti che si limitava a rinchiudersi davanti alle telecamere, mostrando al mondo una persona completamente diversa da quello che in realtà era. Il ragazzo aveva la testa fra le mani e continuava a ripetersi una frase, forse qualche frasetta presa da uno di quei libri stupidi che era solito comprare. ‘Mantenere la calma’ era uno di questi ma a quanto pare non era servito granché visto che era finito tra le braci del camino di casa sua.
-Sceglieranno lei, me lo sento. – si agitò mentre la ragazza sospirava annoiata da quelle parole. Era solito di Louis dirlo in certi momenti ma alla fine i manager non concludevano mai nulla di buono – e se scegliessero lei? Potrei incastrarla in qualche modo e farla licenziare. Che ne dici? – chiese alla ragazza che lo guardava stranita
- sei disperato e poco realista, Louis. – affermò Allie prendendo in mano la rivista riprendendo a sfogliare senza alcun interesse le tante pagine – non sceglieranno mai una zucchina come beard per Harry. Ma l’hai vista? La barbona sotto casa mia sembrerebbe più credibile. Forse dovrei farvela conoscere. – Louis alzò un sopracciglio anche se sapeva che la sua amica stava solo scherzando. – oh ma dai, poteva essere una buona idea. È molto simpatica. – poi cadde il silenzio tra i due
- forse non ti rendi conto della gravità della situazione, Allie. – provò a farla ragionare Louis ma dopo tutto chi meglio di Allie Fray poteva sapere quanto la situazione fosse sfuggita di mano ai manager?
- sono solo ragazze, Lou. –
- quelle ragazze stanno mettendo in pericolo la nostra carriera, Als. Lo sai bene anche tu. – il tono di voce del ragazzo si era alzato all’improvviso attirando l’attenzione di una buona parte delle ragazze nella stanza. Forse adesso avrebbero pensato che la loro riunione di lavoro era solo per decidere chi sarebbe stata la nuova regina dei cappuccini londinesi.
- come pretendete di far smettere di comprendere un qualcosa che ormai è stato capito e archiviato? Tutto il mondo sa che siete quello che siete, Louis. Come puoi negarlo solo per i soldi? Lo trovo al quanto ridicolo. – dopo tutto la maggior parte delle sue fans stavano iniziando a credere a quello che in realtà era pura verità, o almeno una buona parte lo credeva possibile, ma i manager ancora non riuscivano ad accettare che se quella storiella iniziata tre anni fa come un gioco fosse diventata più credibile di come lo era adesso ci sarebbe stata presto la fine dei One Direction. E cosa importava a loro? Di soldi ne avevano a palate e Simon Cowell non faceva altro che racchetare cantanti e band con i vari talent show che conduceva ma tutti li dentro erano consapevoli che nessun cantante a quei giorni avrebbe potuto avere molto più successo dei One Direction. Forse ci sarebbe stato un altro teen – idol a rimpiazzarli ma nessuno aveva mai portato cosi tanti soldi nelle loro tasche. Il concetto alla fine era palese: più durano e più soldi ci entrano nelle tasche, semplice. – come sta Eleanor a proposito? – chiese Allie menefreghista e Louis la guardò capendo che dopo tutto qualunque risposta avrebbe avuto lo stesso effetto. A nessuno importava di Eleanor li dentro. Alla fine era uno dello staff e non aveva privilegi rispetto agl’altri.
- mi ha chiesto di andare ad una festa l’altro giorno ma ho rifiutato. – i due si vedevano solo su ordine dei manager o qualche volta che non avevano niente da fare ma tra i due non c’era mai stato un forte rapporto d’amicizia.
- starà sicuramente piangendo bevendo un caffè adesso. – ribattè la ragazza spostandosi una ciocca castana dietro l’orecchio e continuando a sfogliare pagine a caso.
- non penso dai. – Louis sembrava piuttosto insicuro di quella sua scelta ma non gli andava davvero di uscire con Eleanor per poi ritrovare le loro facce su tutti i giornali. Sapeva bene che tutto questo infastidiva Harry e Allie. Loro erano d’accordo che tutta questa messa in scena era solo una grandissima cazzata e prima sarebbe finita e prima loro avrebbero potuto ubriacarsi per festeggiare.
- vero, ho sbagliato. – Louis rimase confuso da quella richiesta di scuse. – starà bevendo un cappuccino. – il ragazzo scoppiò a ridere quando quelle parole uscirono dalle labbra di Allie e lei non potè fare a meno di sorridere al suono di quella risata cristallina. Conosceva Louis da 3 anni e si era sempre domandata come la sua risata potesse fargli quell’effetto. Le metteva cosi tanta allegria…
La porta della sala riunioni si aprì in quel preciso momento e Harry attraversò la porta con un passo silenzioso e pieno di frustrazioni. Era vestito con i soliti jeans strappati e una camicia a quadri – come sempre – e questo suscitò un sorriso scherzoso da parte di Allie che gli porse la rivista che sfogliava da minuti senza trovare qualcosa a cui interessarsi davvero. Il ragazzo la prese, dando un’occhiata alla pagina che stava precedentemente osservando Allie per poi alzare un sopracciglio. Non capiva a cosa potesse servigli un semplice giornale.
-cosa dovrei farci con questa? – gli chiese osservando l’amica che gli sorrideva divertita
- potresti trovarci qualche vestito nuovo per esempio – Louis rise a quelle parole – oppure potresti fartici una toppa per quei stracci. – concluse indicando i vecchi pantaloni attillati ormai squarciati.
Harry finse una risata per poi scuotere la testa e sedersi vicino a Louis. Allie si alzò in piedi, levando dalle mani la sua noiosissima rivista e facendo una piccola giravolta su se stessa per attirare l’attenzione.
-Guarda questo. – mostrò ai due ragazzi – ti starebbe d’incanto, Harry. – sulla pagina in mostra c’era un cappello a balze larghe con un grande fiocco rosa. Harry storse il naso per poi guardare l’amica annuire convinta. – meglio del tuo vecchio beanie. – disse chiudendo il giornale e buttandolo sulla panca da dove lo aveva preso
- ti ricordo che me l’hai rubato un paio di mesi fa. – si giustificò Harry incrociando le braccia al petto
- era per una buona causa. – neanche riusciva a ricordarsi se fosse vero o no. – credo. – ammise in fine facendo capire che forse il capello di lana era scomparso per sempre dall’armadio suo o del ragazzo.
Tra i tre cadde il silenzio dopo la battuta finale di Allie e nessuno seppe più cosa dire. Louis poggiò una mano sulla coscia di Harry e il ragazzo gli sorrise spontaneamente. Avrebbe voluto abbracciarlo ma non gli era permesso visto che c’erano altre ragazze barba nella sala d’attesa insieme a loro. – come stanno andando i colloqui? – chiese Louis incerto facendo sospirare Harry.
-Non voglio avere una finta ragazza. Non possiamo lasciare tutto com’è? – sussurrò Harry affinchè lo sentissero solo Allie e Lou.
- è quello che penso anch’io ma qui qualcuno non è d’accordo. Vero Louis? – Harry guardò Louis con un sopracciglio alzato quando apprese quello che la sua migliore amica stava dicendo
- cosa? – davvero non riusciva a credere che Louis fosse d’accordo con tutto quello che i manager gli stavano facendo passare.
- penso sia la cosa migliore da fare, Harry. – disse semplicemente alzando le spalle in segno di arresa
- non per me. Non voglio che una sconosciuta mi segue come un cagnolino. Lo trovo snervante e poco credibile. – Allie annuì a quelle parole. Harry sapeva che la ragazza era d’accordo con quello che diceva.
- io però l’ho fatto l’ultima volta! – esclamò Louis facendo girare alcune ragazze – potevi pensarci prima Harry. Ti avevo detto che tu saresti stato più credibile con Eleanor. – il ragazzo sembrava offeso da quelle parole ma lasciò perdere il discorso e si alzò per andare a bere un bicchiere d’acqua
- Harry credibile? – domandò Allie divertita – Harry non sarebbe credibile neanche in una foto dove si scopa una prostituta. Harry non è credibile e basta. – annunciò facendosi sentire dal ragazzo che le mise le mani intorno al collo, abbracciandola e baciandola sulla guancia teneramente.
- ora sono credibile? – chiese sorridendo sulla guancia di Allie
- oh, si. Quanto Eleanor quando ha baciato Louis alle olimpiadi. – si scrollò Harry di dosso, appena in tempo prima che Roxanne uscisse con diversi fogli tra le mani.
- ci dispiace ma per oggi abbiamo finito. Potete tornare a casa. – annunciò alle ragazze rimasta che, deluse, si alzarono per tornare a casa. Allie se le immaginava già aprire la porta di casa e annunciare ai genitori che non erano state prese per essere la copertura di Harry e Louis. Un fidanzamento programmato non era di certo un lavoro che poteva rendere felici le proprie famiglie.
Roxanne sospirò poco contenta e soddisfatta per poi fare cenno ai tre ragazzi di entrare e accomodarsi nella sala. I tre erano al quanto indecisi ma poi si fecero forza e si prepararono ad affrontare la continue lamentele dei manager e le ultime raccomandazione sul farsi vedere in pubblico, sul coprire con della cipria i succhiotti oppure sulle informazioni che davano ai loro concerti durante le varie canzoni. Dopo tutto i manager non potevano non ammettere che Larry era anche uno dei punti di guadagno dei One direction. Molte aziende o locali li prendevano come simbolo o portavoce dei diritti gay e i manager non mancavano di farsi pagare il tutto. In Giappone dopo essersi accorti di un manifesto con la faccia di Harry e la scritta ‘homo disco’ avevano preteso tutti i diritti e in pochi giorni avevano ottenuto una dignitosa sommetta da mettere nei loro portafogli. Allie, che era sicuramente la più sicura tra i tre, non si fece problemi ad entrare e oltrepassò la porta in legno salutando Dylan e Jean. I due erano seduti su delle poltrone in pelle e fecero accomodare Allie su una sedia appena la videro entrare. Harry e Louis giunsero nella sala poco dopo e Rox dietro di loro si preoccupò di chiudere la porta. Nessuno doveva sentirli discutere dei loro affari privati. Non potevano permettersi di rivelare altro a dei perfetti sconosciuti. Harry si accomodò su una sedia al fianco di Allie e in quel momento nelle menti di Dylan e Jean balenò un’idea a dir poco rischiosa e imprudente.
-Volevamo solo comunicarvi che neanche oggi abbiamo portato a termine la nostra ricerca. Quando volete riverdervi per discutere con altre ragazze? – chiese Jean tirandosi indietro i capelli rossi e poggiando i gomiti sul tavolo in mogano.
-Mai forse.- disse Harry con un tono al quanto infastidito
- Ripeto la domanda. – sospirò Jean – quando? – chiese guardando Louis negl’occhi. Sapeva che da lui avrebbe ottenuto sicuramente una risposta, cosa che da Harry era quasi impossibile per colpa del suo carattere.
- domani? – balbettò il ragazzo più basso cercando di evitare lo sguardo deluso di Harry. Quei due l’avevano sempre impaurito ed Harry era a conoscenza di quel suo punto debole. Louis aveva paura di molte cose, tra cui i giudizi negativi della gente.
- perfetto! – esclamò Dylan battendo una penna sul tavolo – per domani alle 18 dovrebbe essere perfetto. Roxanne ci pensi tu ad avvertire tutte? – chiese l’uomo alla donna seduta su una comoda poltrona
- una novità. – disse sarcasticamente per poi alzarsi e uscire dalla stanza
- sai che ti adoriamo. – quante cazzate era solito raccontare alla donna. Purtroppo lei non se le era mai bevute, tralasciando i primi tempi. Ormai si conoscevano da vent’anni e Rox poteva affermare con certezza che non aveva mai conosciuto persone più crudeli e menefreghiste di Dylan e Jean.
- Rox aspetta. Vado via anch’io. – disse Allie prendendo la sua borsa nera, abbinata perfettamente con i collant che si era messa. – ho il corso serale e non posso fare tardi. – si alzò e raggiunse la donna sulla porta, non prima di aver dato un bacio sulla guancia di Harry e salutato Louis con una pacca sulla schiena.  Ci vediamo ragazzi. – sorrise per poi uscire e chiudersi dietro la porta.
In  tutto questo Dylan e Jean stavano parlando e guardando i due ragazzi. Harry aveva capito perfettamente che stavano mettendo in piedi uno dei loro soliti piani per nascondere la verità ma questa volta una strana sensazione in lui gli diceva che questa volta non gli sarebbe piaciuto niente di quello che stavano progettando. Ma la domanda era, gli era mai piaciuto qualcosa fatto da loro? Neanche il loro regalo per natale lo aveva lasciato a bocca aperta. Era un semplice porta cellulare con scritto ‘shut up’, altro modo per ricordargli che lui e Louis dovevano tenere la bocca chiusa.
-Perfetto!- balenò dai suoi pensieri quando Jean esclamò un affermazione di soddisfazione – e se la tua nuova ‘finta ragazza’ fosse proprio Allie? – disse guardando Harry con entusiasmo.
Il ragazzo ci mise un po’ ad assorbire quelle parole ma quando se le fissò in mentre non potè fare a meno di urlare un ‘no’ in segno di negazione. Non avrebbe mai messo la sua migliore amica davanti a tutti a quei riflettori solo per nascondere la sua storia con Louis.
-Voi siete completamente andati, fuori di testa!- urlò Harry continuando a battere una mano sul tavolo
- pensaci Harry. – si raccomandò Dylan – siete come fratello e sorella. Vi conoscete e sapete cosa piace all’altro. Poi Allie è una ragazza che attira molto l’attenzione su di se. Potrebbe fare benissimo la modella o l’attrice! – quella ai loro occhi sembrava una bellissima, straordinaria idea mentre per Harry era solo una cazzata. Una grandissima cazzata. Forse nessuno si rendeva conto, o poteva immaginarsi, che quella sarebbe stata l’idea più sbagliata che i due manager potessero prendere. Non perché fosse una cattiva idea ma semplicemente perché  non conoscendo Allie non potevano sapere che lei era a sfavore delle loro idee e del fatto di tenere ‘Larry’ all’oscuro. Lei avrebbe solo ostacolato i loro tentativi.
- Hai detto bene! – esclamò alzandosi in pied e facendo cadere la sedia su cui era seduto – siamo come fratello e sorella e non potrei mai metterla in mezzo a tutto questo. Mi stai chiedendo di mostrarla al mio mondo e a tutto quello che devo sopportare ogni giorno. Preferisco una di quelle oche a questo punto. – lei era sbagliata, inadatta ai piani di quei due ed Harry lo sapeva bene. Ecco perché in un attimo riuscì a cambiare idea. Lui sapeva che era rischioso ma poteva almeno pensarci su. Cosa gli costava? Niente.
Louis raccolse la sedia caduta rimettendola bene a posto dietro Harry per poi poggiargli un braccio sul fianco e avvicinarsi al suo orecchio, non prima di essersi messo in punta di piedi per raggiungerlo però. – è una buona idea. – disse Louis piano facendo sorridere i due manager che lo avevano sentito.
Harry stava ancora riflettendo quando Jean ammucchiò diversi fogli per poi sistemarli in un cassetto. – facciamo cosi. – Harry rimase in silenzio per ascoltarla ma la porta si aprì lasciando passare la figura slanciata di Allie. La sua espressione faceva capire che era dispiaciuta dell’interruzione.
-scusate ma ho dimenticato la mia giacca. – Louis gliela porse, lei gli sorrise per poi riabbandonare la sala.
Harry l’aveva seguita con lo sguardo e osservata. Allie era l’unica a capirlo e non avrebbe mai voluto portarla agl’occhi delle telecamere solo per risolvere un suo problema. Sapeva bene che la ragazza sarebbe stata disposta a sopportare tutto questo per lui e Louis ma davvero non riusciva a volerlo. Non era stato l’unico ad osservarla e in pochi attimi Dylan ribadì come potesse essere una buona copertura per la storia. – pensaci Harry. Hai fino a dopo domani per rifletterci su e darci una risposta. In caso contrario sceglieremo la prima della lista e quella sarà la tua nuova spalla. – detto questo i due se ne andarono e nella stanza rimasero solo Louis e Harry. Louis abbracciò d’istinto Harry, troppo sconvolto per poter dire altro. Fino a dopo domani e poi il primo nome della lista avrebbe affiancato il suo per un determinato periodo su giornali di gossip che ragazzine credulone avrebbero letto.
-Harry, cosa pensi di fare? – gli chiese dolcemente Louis sapendo che per l’amico non doveva essere per niente facile prendere una decisione del genere. Conosceva Allie dall’asilo e provenivano entrambi da Holmes Chapel. Erano cresciuti insieme, inseparabili. Harry non avrebbe mai preso una decisione del genere a posto suo. L’avrebbe lasciata scegliere di sicuro e Louis lo sapeva bene.
- non lo so, Louis. Davvero non lo so. – sospirò Harry ricambiando l’abbraccio e stringendo cosi Louis tra le sue braccia calde. Qualcuno sembrava sempre essere contro di loro invece che a favore e davvero non riusciva a spiegarsi il perché. Non sapeva che aveva un’occasione sotto il naso e la stava lasciando scappare.
 
 
                                         
 
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Salve a tutti!
Questa è la mia prima long Larry e questo un lungo promo. Non voglio prolungare il tutto con frasi inutili. Vi chiedo solo di farmi sapere cosa ne pensate e se ne vale la pena di continuarla. Essendo la mia prima Larry devo un attimo fare il punto della situazione e capire come devo agire. È una storia pensata in un momento di noia. Pensata a tavolino e subito riportata su un computer. Spero vi piaccia!
Un bacio e alla prossima J
  
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