Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: BadWolfSherlokid    11/11/2013    2 recensioni
«Oh! Buongiorno, Caporale!»
Levi sussultò e cercò subito con lo sguardo la proprietaria di quella voce e finalmente si accorse che era lei.
Lei, vestita di bianco, era la cosa più pura e meravigliosa che avesse mai visto.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petra, Ral
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo è un sogno?

«Well you only need the light when its burning low 
Only miss the sun when it starts to snow 
Only know you love her when you let her go.
»

 



Un raggio di sole, caldo e luminoso, colpì improvvisamente i suoi occhi. Levi li strizzo, infastidito dall'improvviso cambiamento di luce e lentamente li aprì. Si posò un braccio sulla fronte sperando di farsi un pò di ombra, ma qualcuno fece entrare ancora più luce, lasciando che il sole invadesse quella stanza fredda e scura e la riscaldasse con i suoi raggi aranciati e caldi. Il pulviscolo danzava nell'aria e Levi si fermò per un secondo ad osservarlo, incantato dal movimento lento e dai colori luccicanti. Abituato finalmente alla luce del sole, Levi prese coraggio e lasciò che tutto illuminasse i suoi occhi e il suo viso. La sua stanza sembrava così calda, pacifica, bianca e... luminosa. Era una luce forte, che in un primo momento ti accecava, ma che poi ti avvolgeva in un abbraccio caldo. Per un momento, Levi ebbe l'impressione che quella luce profumasse e stranamente quel profumo gli era molto familiare.
Fece un pò di sforzo e finalmente riuscì a sedersi sul bordo del letto. Si accorse che il piede non gli faceva male e neanche il braccio ferito in battaglia. Eppure era convinto che i suoi arti fossero ancora in condizioni pietose, ma evidentemente si sbagliava.
«Oh! Buongiorno, Caporale!»
Levi sussultò e cercò subito con lo sguardo la proprietaria di quella voce e finalmente si accorse che era lei. Lei, vestita di bianco, era la cosa più pura e meravigliosa che avesse mai visto. I suoi capelli sembravano leggermente più lunghi, di un arancio acceso e caldo, proprio come quella luce. Forse, se Levi avesse prestato più attenzione, si sarebbe accorto che lei era luce.
«Mi hai svegliato.»
La sua voce era bassa e roca, ma poco importava. I suoi occhi neri erano concentrati ad osservare la ragazza che aveva davanti, appoggiata sul bordo della finestra. Non si spiegava il perchè, ma sentiva che il suo cuore faceva male e la sua gola incominciava a bruciare.
«Ti ho svegliato perchè c'è qualcosa che devo dirti, Caporale.»
La ragazza si sedette al suo fianco e intrecciò il suo sguardo caldo con il suo. I suoi occhi non erano mai sembrati così grandi e lucenti. In quegli anni non l'aveva mai notato, ma solo ora si accorse che quegli occhi eranano così dannatamente grandi. Il cuore continuava a far male. Si stringeva, batteva forte e bruciava, insieme alla gola. Lei doveva dirgli qualcosa, ma Levi sentiva che non era vero. Lei non aveva niente da dirgli, non era lei quella che doveva dire qualcosa. Non toccava a lei, non questa volta.
«C'è qualcosa che devo dirti.»
Levi si alzò dal letto, senza staccare lo sguardo da quello della ragazza e prese un lungo respiro. Il suo cuore si fermò.
«Mi dispiace.»
Non capiva il perchè, ma sentiva che i suoi occhi incominciavano a pizzicare. Il suo cuore riprese a battere e questa volta faceva meno male. Si sentiva esausto e spezzato, nonostante avesse detto solo due parole. Due semplici parole, ma non riusciva proprio a comprendere perchè si sentisse così. Allungò una mano verso il volto sorridente della ragazza, ma aveva paura di toccarla. Non riusciva neanche a capire il motivo di quella paura insensata di toccare il volto di quella ragazza.
«Ho la sensazione che, se provo a sfiorarti, tu svanirai per sempre. Dimmi, Petra... questo è un sogno?»
La ragazza smise di sorridere e trattenne il fiato. Abbassò lentamente il viso e lasciò che una lacrima bagnasse la sua guancia. Levi se ne accorse e finalmente capì perchè il suo corpo sembrava essere vuoto e spezzato. La risposta, in fondo, la sapeva già. L'aveva sempre saputa, fin dal momento in cui aveva aperto gli occhi in quella stanza piena di luce. Levi sorrise. Un sorriso triste, che faceva male come una cicatrice.
«Non rispondere. Lo so già.»
«Levi!»
Petra prese fiato e si alzò dal letto, posandosi davanti al caporale. Il suo sguardo era deciso, ma pieno di paura e bagnato dalle lacrime.
«C'è qualcosa che devo dirti.»
Levi la guardò. La guardò veramente, come non aveva fatto mai. Forse in quel momento, la guardo per la prima volta.
«Promettimi che non morirai. Promettimi che resterai in vita fin quando non ucciderai tutti i titani. Promettimi che non sarai mai triste e promettimi che non ti darai mai la colpa per la morte dei tuoi compagni. Promettimi che non ti addosserai nessuna colpa. Promettimi che non ti addosserai la mia morte, perchè io ho scelto di morire. La mia morte non è stata colpa di nessuno, se non la mia. Promettimi di credere ancora in me e... vivi. Promettimi che vivrai.»
Un vento gelido inondò i due corpi, colpendoli in modo violento e pungente. Levi sapeva che tutto stava per finire, ma prima voleva fare un'ultima cosa.
Afferrò la ragazza per le spalle e la strinse forte a se. La strinse come se per lui non ci fosse stato più un domani. La strinse perchè voleva che quel momento non finisse mai, perchè il vento gelido se la stava portando via e lui voleva ancora quella sensazione di calore e lucentezza. La strinse forte e le baciò la fronte, perchè quella era l'ultima volta che poteva farlo.
«Te lo prometto.»
Petra sorrise e, avvolta dal vento gelido, sparì tra le braccia di Levi.
«Grazie, Heichou




Note dell'autrice.

Questa brutta cosa l'ho partorita ieri a mezzanotte, e tutti sanno che a mezzanotte le streghe incominciano a ballare e fanno diventare le fanwriters delle persone cattive, che scrivono solo cose angst per far piangere i propri lettori (?)
Ma, apparte gli scherzi, era già da un pò di tempo che avevo voglia di scrivere una LevixPetra. Mi sono ispirata a Let Her Go dei Passenger e infatti vi consiglio di leggere la oneshot sentendo questa canzone, per avere un effetto più angst e triste ù-ù. Spero che vi piaccia *^*, alla prossima.

   
 
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