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Autore: Akako    11/11/2013    2 recensioni
Sasuke non capì niente per un momento, e quando si riprese vide Naruto, attaccato a lui con le braccia che circondavano la sua vita, il biondino era in lacrime, come se quei due fiumi gli facessero rassomigliare ancora di più quei suoi azzurri ad un mare cristallino, ora calmo, ora in burrasca.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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                                                            La nostra notte
 
 

Cominciava a far sera a Konoha, i bambini tornavano a casa dando la mano ai genitori, le ultime persone rimaste si affrettavano a rincasare, solo una persona era rimasta, da lontano la si poteva vedere, perché l’arancione della sua tuta spiccava tra il grigio del cielo e la ghiaia della strada.

<< Ahh!!! Se non mi sbrigo diventerò un ghiacciolo, non ci starebbe male una bella ciotola di ramen adesso, non vedo l’ora di tornare a->>
Il suo discorso si arrestò all’improvviso, aveva sbattuto contro qualcosa o meglio qualcuno.
<< Ahi ahi ahi!! Ma cosa diamine->>
<< Oi Usuratonkachi, non guardi neanche la strada quanto cammini>>
<< Ah Sas’ke Teme, sei tu che mi sei venuto addosso, razza di bastardo>>
<< Tsk, sei sempre il solito dobe >>
<< E tu sei sempre il solito bastar…>>
<< Mhh…che c’è adesso, il gatto ti ha mangiato la lingua?>>
<< Ma-ma quello è…RAMEN!!! >>
<< Tch..ecco..io, c’era-c’era uno sconto al supermercato, e così io…Umh?>>
In quel momento Sasuke si fermò a fissare Naruto, il biondo stava letteralmente sbavando guardando la busta del supermercato, e così Sasuke disse qualcosa che non avrebbe mai pensato di dire.
<< Oi, Naruto, io…il ramen a me non piace, non so neanche perché l’ho comprato, sarebbe un peccato buttarlo, quindi vorresti…Umh…>>
<< Venire a mangiare a casa tua? >>
<< Cos-io, bhe, se non vuoi…>>
<< Nono, va benissimo-ttebayo!! >>
E così i due si incamminarono, fianco a fianco, nel gelo penetrante di quella sera.
<< Na, Sas’ke, non ho mai visto casa tua, com’è? È grande? >>
<< Ahh, non riesci a stare zitto neanche un secondo eh? Comunque siamo arrivati >>
I due si fermarono davanti ad una grande villa, a Naruto ricordava qualcosa, come se non fosse la prima volta che la vedeva, ma era solo una sua sensazione.
Entrarono nell’ampio ingresso, si tolsero le scarpe, e Sasuke guidò Naruto fino alla sala principale.
<< Uaaahh, ma è grandissima, neanche casa mia è grande quanto questa stanza!! >>
<< Un altro motivo perché siamo venuti a casa mia e non da te >>
<< Stupido Sas’ke- >>
<< Ma penso che casa tua sia meglio di questa, questa è tremendamente grande…>>
Ma l’Uchiha si fermò subito.
<< Vado a preparare la cena, torno tra un attimo >>
E così usci dalla sala.
<< Questa casa, è davvero molto grande, Sasuke ci vive da solo però, deve essere senz’altro difficile per lui, tutto questo spazio per una persona sola…>>
Non potè finire il pensiero, che un rivolo cristallino, caldo, andò ad accarezzargli la guancia, non si rendeva conto del perché, ma stava piangendo, non lo avrebbe mai voluto, cosa avrebbe pensato Sasuke? Che era un debole, un piagnone, ma al momento, pensò Naruto, tutto quello non aveva importanza.
Non riusciva a pensare ad altro se non a Sasuke, in quella grande casa, avvolto in quella solitudine che anche lui aveva conosciuto e che le aveva fatto da compagna di vita per tanto tempo.
<< Ecco, ho fatto quello di granchio, non so se ti piace ma->>
Il ramen cadde a terra, il rumore delle scodelle riecheggiò nella casa.
Sasuke non capì niente per un momento, e quando si riprese vide Naruto, attaccato a lui con le braccia che circondavano la sua vita, il biondino era in lacrime, come se quei due fiumi gli  facessero rassomigliare ancora di più quei suoi azzurri ad un mare cristallino, ora calmo, ora in burrasca.
<< Oi Naruto!! Che è successo? perché stai piangendo? >> chiese l’Uchiha con aria tremendamente preoccupata
<< Stupido, stupido, stupido Sasuke!!! >>
<< Oi, ma che diamine- >>
<< Non devi fare l’orgoglioso, lo sai, anche io…anche io sono solo, quindi per me va bene…stare insieme a te intendo, io voglio stare insieme a te!! >>
<< N-Naruto…>>
Sasuke non potè resistere, con una la mano sinistra prese il mento di Naruto e voltò il viso dalla sua parte, le lacrime del biondo avevano bagnato la maglia del moro, poi lentamente, avvicinando sempre di più il suo volto a quello del ragazzo, si specchio nei suoi occhi, avevano un contrasto magnifico i loro occhi, e Sasuke riusciva a specchiarcisi dentro, poi quando non ne potè più di vedere il suo viso riflesso e non quello del compagno, abbassò lo sguardo, con il pollice sinistro andò a tastare le labbra dell’Uzumaki, che emise un sospiro caldo, e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
In un attimo Sasuke congiunse le loro labbra, e il moro andò a cingere la vita del biondino, quasi per evitare che scappasse, subito dopo, le loro lingue cominciarono un lento valzer, fatto di affanni e sospiri.
<< Sas’ke…>>
<< Mh-Mh…>>
<< Se ti senti solo, d’ora in poi, io…io sono quà >>
<< Si..>>
<< E anche tu, ci sarai? >>
<< Certo >>
<< Allora non saremo più soli? >>
Sasuke non gli rispose, staccò le labbra dal collo di Naruto, dove gli aveva lasciato un segno, e lo strinse di nuovo in caldo abbraccio, il biondo sapeva che quello valeva più di mille parole.
<< Guarda Sas’ke, si è fatto buio e sta nevicando >>
<< Già >>
<< Na, lo sai Sas’ke, questa è la nostra notte adesso >>
  
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