Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |       
Autore: Ale_mellark    11/11/2013    3 recensioni
Qui si parla del rapimento di peeta da parte di Capitol City, che nel canto della rivolta non viene espressamente descritto in quanto narrato da Katniss.
“. Stava cercando di proteggermi. Ma come avrei potuto vivere senza di lei? Lei è tutto per me. Non riuscirei a vivere sapendo che si era sacrificata per me. Dovevo salvarla.”
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Sto correndo, cerco di raggiungerla. La sento gridare a squarciagola il mio nome nel bosco:” Peeta! Sono qui! Sono qui Peeta!” avrei voluto urlare di stare zitta, di abbassare la voce, così tutti l’avrebbero sentita e si sarebbero scagliati contro di lei, uccidendola.
Ma perché attirava l’attenzione su di lei?
Mi si gelò il sangue quando ci arrivai. Stava cercando di proteggermi, di darmi il tempo per arrivare all’albero del fulmine, per salvarmi. Non ero riuscito a farle cambiare idea né con la perla, né con il medaglione.
Ma non potevo farle questo. Come avrei potuto vivere senza di lei? Lei è tutto per me. Non riuscirei a vivere sapendo che si era sacrificata per me. Dovevo salvarla.
Cominciai a correre più veloce che potei, ma con la protesi non era facile. Non so come, ma riuscii a raggiungerla.
Eccola, la vedo, è lì a pochi metri da me. La chiamo a gran voce ma lei non si gira né mi risponde. Sta puntando l’arco contro Enobaria. Poi vedo cambiare qualcosa in lei.
Si abbassa, lega il filo elettrico ad una sua freccia e la incocca. Sembra che punti il vuoto, ma che fa?
Poi capisco. È il campo di forza, lo sta puntando verso il campo di forza per farlo esplodere!
Mi si rizzano i peli quando mi ricordo quello che mi era successo qualche giorno prima, andando a sbattere contro la parete invisibile.
Avevo rischiato la morte e il mio cuore aveva cessato di battere, ma fortunatamente, Finnick mi aveva salvato con una respirazione bocca a bocca.
Poi successe tutto in un secondo. Sembrava che tutto fosse scoppiato contemporaneamente.
Vedo la terra esplodere in nuvole di terra e polvere, vengo scaraventato a terra e non sono in grado di muovermi. Il boato che accompagna l’esplosione è enorme e la terra sta tremando.
Vedo gli hovercraft materializzarsi sopra di noi. Ne scorgo uno poco distante, che sta afferrando il corpo immobile di una ragazza.
I suoi vestiti sono ridotti a brandelli ma, quando la tira su, vedo una treccia di capelli castano scuro pendere dal suo corpo.
È LEI. È KATNISS. Sono paralizzato dalla paura. Vorrei urlare, correre, piangere, fare qualcosa insomma. Ma sono come pietrificato e il mio corpo non mi risponde più.
Possibile che lei sia morta? No, non ce la faccio. Non posso vivere senza di lei.
Poi dal nulla si materializza un hovercraft anche sopra di me.
Ma è diverso dagli altri, ha lo stemma di Capitol City mentre quello di Katniss no.
Ma che significa? Gli hovercraft vengono a prelevare i corpi senz’anima dei tributi.
Ma io ero ancora vivo. O forse no?
Non avevo la forza neanche di pensare razionalmente, il mio cervello si rifiutava di pensare.
Così mi lasciai trascinare su dall’artiglio dell’hovercraft. E dall’alto potei vedere com’ era ridotta veramente l’arena.
Katniss aveva fatto proprio un bel lavoro. Aveva tirato la freccia proprio nel momento in cui il fulmine colpiva l’albero, distruggendo interamente l’arena.
Feci in tempo a vedere l’interno dell’hovercraft e un paio di uomini in tenuta sovrastarmi e bloccarmi a terra.
Poi non ressi più e svenni.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Ale_mellark