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Autore: syssy5    12/11/2013    4 recensioni
Clillia non avrebbe mai pensato che il suo compagno l'avrebbe fatta catturare per compiere un rito con gli spiriti della natura. Lei e Viteranis si conoscono da sempre, lui l'ha sostenuta nei momenti difficili, ma ora vuole solo usarla per i suoi loschi scopi
[ Questa storia si è classificata seconda al contest ‘...ed accade l'impensabile!’ indetto da Airo-pearl sul forum di EFP ]
[ Questa storia si è classificata quinta al contest ‘Legge di Murphy -multifandom & originali-’ indetto da _An e giudicata da Mad_Fool_Hatter sul forum di EFP ]
[ Questa storia si è classificata terza al contest ‘A bit of creepy [Multifandom&Originali-Contest a pacchetti]’ indetto da o0°Lucetta_Streghetta°0o sul forum di EFP ]
[ Questa storia si è classificata settima al contest ‘Contest: Opere d'Arte in Frasi’ indetto da Jo_gio17 sul forum di EFP ]
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Libro delle Ombre


Seduto su un alto scranno di pietra stava lui. Mai avrei pensato di vederlo lì; stavamo insieme praticamente da sempre, era il mio compagno per la vita, eppure ora mi sentivo tradita.
Due uomini alti e robusti mi costringevano in ginocchio, potevo alzare solo il viso; non volevo farmi vedere debole, ma avrei tanto preferito non doverlo fissare negli occhi. Lui si alzò e richiamò il silenzio dei suoi seguaci; io non potevo vederli, le fiaccole illuminavano solo ciò che c'era al centro della scena, tutto ciò che si trovava fuori era oscuro ai miei occhi. Poi si rivolse a me:
— Mia cara Clillia, devi essere orgogliosa che io abbia scelto te per celebrare questo sacro rito.
— Tu sei pazzo. — osai gridare — Cosa vuoi fare?
— Richiamare gli spiriti della natura perché entrino nel tuo corpo; poi io sposerò quello spirito e potrò avere il comando sulla natura stessa.
— Sei pazzo — ripetei — è impossibile.
— Ma non lo sai che l'unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell'impossibile? Preparatela! — aggiunse poi agli uomini che mi tenevano ferma.

* * *

Ci conoscevamo da quando eravamo bambini, i suoi genitori lavoravano insieme ai miei nei campi di porutia; lo accompagnavano da mia nonna e giocavamo tutto il tempo. Fu anche l'unico a starmi veramente vicino quando persi mia madre e mio padre, divorati da un trexintis che aveva attaccato all'improvviso le colture; la sua presenza mi evitò di cadere nel baratro che la morte dei miei familiari aveva scavato dentro di me. Era naturale che lui divenisse il mio compagno.
Quando mia nonna non ci fu più, mi portò a vivere con sé, voleva tenermi accanto e assicurarsi che non fossi mai stata sola; ma quella casa non era la mia e mi ritrovavo spesso a rifugiarmi nella sua soffitta quando mi prendevano quei momenti di solitudine che non riuscivo a evitare. Lì, tra la polvere e vecchie cianfrusaglie accatastate, mi sentivo parte di qualcosa.
— Sei di nuovo quassù? — mi disse un giorno.
— Mi piace qui, ci sto bene. — gli risposti abbracciandomi le gambe.
— Un giorno dovrò decidermi a ripulire questo marciume. — continuò, guardandosi attorno.
— Oh, ti prego, non farlo. — lo implorai.
— E se dovessi farlo?
Non risposi. Mi alzai e per non essere costretta a guardarlo in faccia iniziai a girare per la stanza. Lui invece voltò la testa verso il lucernario.
Un libro attirò la mia attenzione: era un pesante volume rilegato in cuoio con vecchie pagine sgualcite e ingiallite dal tempo, l'unica cosa che non sembrava velata di polvere. Lo presi in mano e lessi il titolo:
— ‘Il Libro delle Ombre’? Cos'è? — chiesi.
Viteranis corse a strapparmi il libro dalle mani. Per un momento mi spaventai, non credevo di aver fatto qualcosa di male; lui se ne accorse e si affrettò a scusarsi.
— Perdonami Clillia, questo libro ha un grande valore per me: era di mio nonno.
— Non lo sapevo. — Abbassai lo sguardo, poi, non riuscendo più a sostenere il momento che si era fatto improvvisamente pesante, salutai di fretta e tornai al piano di sotto. Da allora non misi più piede in soffitta.

* * *

Le fiaccole danzavano, spiriti fatti di fuoco erano venuti ad assistere alla mia fine. Ero legata nuda a un altare di pietra, le gambe unite, le braccia aperte e i capelli sparsi tutt'intorno. Risate leggere e sghignazzanti giunsero da ogni direzione: le fiamme si burlavano di me, la natura stessa si burlava di me.
Un terrore cieco e sordo si impossessò di me, sapevo che nessuno mi avrebbe aiutata e io da sola non potevo fare nulla. Ero spacciata, la mia fine era dunque giunta, ma non avrei mai implorato pietà.
Viteranis mi si avvicinò reggendo qualcosa; lo riconobbi, era ‘Il Libro delle Ombre’ che avevo trovato quel giorno nella sua casa. Lo aprì con un sol gesto e iniziò a pronunciare parole in latino, vocaboli che non comprendevo, ma che ferivano le mie orecchie col loro potere. Cercai di liberarmi ma ero immobilizzata, qualsiasi movimento mi era impossibile. Nel frattempo le parole erano diventate una litania; non mi ferivano più, bensì mi stavano accompagnando verso un dolce oblio che io rifiutavo. Poi la udii.
Non avere paura, non ti farò del male.’ Una voce. La sentivo dentro la mia testa; era come un pensiero, ma a me estraneo: mi stava parlando.
Cosa mi succederà?’ pensai in risposta.
Ti proteggerò.’ rispose col tono più gentile che avessi mai sentito.
Ogni sensazione scomparve. Non provavo più né caldo, né freddo, né dolore, né piacere; non ero più nemmeno legata, fluttuavo anche se non capivo in cosa. Sembrava più denso dell'acqua, ma più leggero dell'aria. Poi la vidi.
Aveva foglie secche per capelli, una cascata azzurrina al posto del viso e due profonde oscurità laddove dovevano esserci gli occhi.
Io ti proteggerò.’ ripeté. La cascata si divise e si riunì più volte mentre articolava le parole. Il suo flusso mi investì, ma non mi bagnò.
Mi risvegliai. Ero ancora legata all'altare di pietra, ma sentivo dentro di me un potere che non avevo mai provato. Potei vedere chiaramente gli spiriti di fiamma che ancora danzavano attorno a noi in tutte le loro sfumature dell'oro e del cremisi, le chiamai nella mia mente e loro risposero celeri.
— Il rito è compiuto. — disse Viteranis mentre con un pugnale tagliava le corde che mi tenevano imprigionata.
— Sì, è compiuto. — Con suo sommo stupore tornai a fluttuare, guardandolo malevolo dall'alto verso il basso. Forse si aspettava che la mia volontà venisse annullata, non credeva di certo di rendermi più forte.
La mia voce cambiò, divenne metallica, si sdoppiò, mentre continuavo a parlare.
— Tu non comanderai mai le forze della natura, tu non comanderai mai me.
Al mio cenno, lingue di fuoco si avventarono sull'uomo che avevo tanto amato, che mi aveva sostenuta nei momenti difficili e che mi aveva tradita. Non restai a osservare la sua fine, fluttuai via verso una nuova vita.



So che questa storia è troppo corta e può lasciare l'amaro in bocca, dato che molte cose non sono spiegate, ma mi è venuta fuori così, non era molto chiara nemmeno nella mia testa; a dire il vero, all'inizio, volevo parlare della Wicca, ma poi ho cambiato idea temendo che qualcuno potesse offendersi, quindi alla fine mi sono limitata a prenderne spunto e forse è per questo che non è così ben chiara. Partecipa a quattro contest, uno è stato valutato proprio oggi, il contest ‘...ed accade l'impensabile!’ di Airo-pearl; in questo dovevo usare una delle situazioni "impensabili" presenti in lista, e io ho scelto "Quando A viene catturato pensa che sia la fine per lui. Viene poi portato al cospetto dell’impensabile in persona…". Gli altri contest sono: ‘Legge di Murphy -multifandom & originali-’ indetto da _An (in cerca di un giudice sostitutivo) in cui dovevo usare una delle leggi di Murphy e io ho scelto "L'unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell'impossibile", ‘A bit of creepy [Multifandom&Originali-Contest a pacchetti]’ indetto da o0°Lucetta_Streghetta°0o in cui dovevo inserire una possessione demoniaca e ‘Contest: Opere d'Arte in Frasi’ indetto da Jo_gio17 in cui dovevo ispirarmi a un'immagine (quella presente all'inizio).
I nomi che ho usato sono ispirati al latino, la pronuncia di questi nomi è la seguente: "porutia" si legge "porùzia", con l'accento sulla “u”, "trexintis" si legge "trexìntis", con l'accento sulla prima “i”. Per i font ho usato il Carmina Md BT (alternativo: Garamond) per il testo e Draconian (alternativo: Monotype Corsiva) per il titolo.
Domani, come al solito, ci sarà "L'Eredità di Glogreoth", dopodomani "Il Demone e il Cacciatore" e fra 3 giorni tornerò con una nuova one-shot, la mia scaletta potrebbe variare quindi non vi confermo quale storia sarà, in ogni caso sarà sul fandom di Harry Potter; per ora vi saluto invitandovi come sempre a recensire.
syssy5

...ed accade l'impensabile!

Legge di Murphy -multifandom & originali-

- Grammatica, da 0 a 5 punti: 5
Non ho riscontrato alcun errore grammaticali. I tempi verbali sono corretti e il lessico è semplice ma inerente al periodo ed al luogo nel quale sembrano vivere. Dico sembrano perché la storia non da’ abbastanza informazioni in quel senso.
Da questo punto non ho nulla da dire, davvero brava.
- Caratterizzazione, da 0 a 10 punti: 7
La caratterizzazione di Clillia è abbastanza chiara: una ragazza che ha sofferto e cercato rifugio in Viteranis; non ha una grande forza di carattere, anche perché lo spirito della natura ha accettato spontaneamente di aiutarla. In caso contrario forse sarebbe stata plagiata dalla prima o dal suo compagno. Non ti do’ un punteggio più alto perché Viteranis non è caratterizzato altrettanto. Sicuramente si intuiscono varie cose della sua personalità ma non abbastanza da definirlo completamente. Ho notato che mancano le descrizioni fisiche, non so se sia voluto o meno ma qualche piccolo accenno sarebbe stato utile.
- Originalità, da 0 a 10 punti: 6
Essendo una storia fantasy avrai dovuto ricorrere all’immaginazione o comunque alla tua memoria per creare l’ambientazione ed il rito. Essendo quest’ultimo ispirato alla wicca ha sicuramente una parte reale ed un’altra immaginaria che però hanno reso bene alla storia. Non posso darti un punteggio più alto perché, a parte il libro delle ombre e la realizzazione dello spirito della natura, non ho trovato elementi particolarmente originali.
- Gradimento personale, da 0 a 5 punti: 4,50
Ho trovato molto affascinante l’immagine che hai dato allo spirito della natura, i capelli come foglie, il volto a cascata etc. Ho gradito la storia: il breve racconto della vita di Clellia, la sua paura, il rito ed il finale, ma ho trovato quest’ultimo un po’ troppo frettoloso. Nel senso che mi aspettavo qualche riga in più sul futuro di Clellia, oppure qualcosa di un po’ più approfondito anche sulla trama in sé.
- Azione e reazione, da 0 a 10 punti: 8
La traccia parte subìto con una scena clou. Sin da subito si nota lo stupore e la paura di Clellia, così come il tradimento di Viteranis. La prima reagisce comprensibilmente alla sua situazione, ovvero non può far altro se non aspettare e sperare in qualcosa, o in qualcuno. All’inizio sembra tutto un po’ piatto ma, quando si pensa che tutto sia inevitabile, ecco che arriva il colpo di scena e Clellia diventa un tutt’uno con lo spirito che vuole aiutarla.
La storia ha un ritmo lento, nel senso che si prende il suo tempo per spiegare e far comprendere la situazione, lasciando domande e dubbi. Forse è nel finale che si corre un po’.
Il tuo impensabile non è stato particolarmente movimentato ma sicuramente d’effetto.
In sostanza hai sviluppato abbastanza bene la traccia, l’unica pecca, forse, è la brevità della storia.

Totale: 30,50 su 40.

[ in cerca di giudice sostitutivo ]

A bit of creepy [Multifandom&Originali-Contest a pacchetti]

Contest: Opere d'Arte in Frasi

[ in valutazione ]

[ in corso ]

   
 
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