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Autore: Red_Hot_Holly_Berries    24/04/2008    12 recensioni
Naruto ritorna alla Foglia dopo 4 anni di assenza. Dove è stato tutto questo tempo? E con chi? Anche se si rifiuta di rispondere, tutti lo accolgono felici. Ma ben presto si accorgono che lui è cambiato, più di quanto loro possano immaginare. O forse sono loro che stanno cominciando a conoscerlo veramente solo ora...
per tutti coloro che come me sn appassionati di storie di demoni!
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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xryanforever: spreravo davvero che il finale piacesse! ci ho messo ore a scriverlo, non sapevo cm era venuto….
xallsecrets2: e adesso ti piaceranno ancora di più i nuovi personaggi!! (p.s. xkè hai cambiato nick? cosè, hai perso al passworld? XD ti capisco… U_U)
xyayachan: altro che uno solo! ce ne sono quanti vuoi, di demoni… e attenta, che Naruto-maligno piace a fin troppe ragazze…XD
xgracy110: idem come sopra… sono davvero felice che sia piaciuto! ma forse era troppo drammatico?? hummm….
xhinanaru: grazie! commenta ancke tu, dai! solo…se sei x le naruhina (dal tuo nick…che genio, eh?) temo sarai delusa…Hina e Naru sn occupati!! XD XD
xfannysuper: ce l’ho fatta!! poki giorni, ci ho messo!! evvai!! è un record…. e cercherò di batterlo ancora!! nn è possibile ke io riesca ad aggiornare UNA VOLTA SOLA AL MESE. nn si fa! (ancke xkè le lettrici vorrebbero linciarmi…XD XD XD)
xlelly87: la scena dell’allenamento è molto movimentata…o almeno ci ho provato!! temo ke Sasu sia un po’ troppo OOC, x nn ribattere (o infuriarsi…XD ) cmnq, ho seguito il tuo consiglio e l’ho fatto schiattare di invidia. K en dici?? (vendetta…muahaha!! muahahah!!)

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obbligo tassativo: commentatemi un parere per ogni personaggio (nuovo e non) per aiutarmi a mgliorarli.

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9° Allenamento:

Quando i due amici arrivarono al campo di allenamento, trovarono Nii che già stava stirando i muscoli, facendo dei piegamenti.
-Eccovi qui! Ce ne avete messo, eh?- disse, alzandosi agile come una gatta.
-Giochiamo un po’!- propose loro con voce sensuale, stiracchiandosi, e Naruto sfregò le mani, soddisfatto.
-Un cosa, Sasuke: devi sapere che Nii ha un concetto tutto suo del “giocare”. Non farti incantare.- lo avvertì sorridendo il biondo, prima di slanciarsi senza preavviso contro la ragazza, che evitò la sua serie di pungi con un movimento fluido, quasi pigro.
Naruto cercò subito dopo di falciarle le gambe con un calcio rasoterra, ma Nii frustrò anche questo suo tentativo, semplicemente saltando sopra la sua gamba tesa e poi dandogli una ginocchiata in faccia, che scaraventò lo sventurato ragazzo a terra, a parecchi metri di distanza.
-Vieni, Sasuke! Vieni a giocare con me!- lo invitò lei, voltandosi verso il moro e facendogli un languido cenno con la mano.
L’Uchiha non se lo fece ripetere due volte, ed estrasse un paio di shuriken, lanciandoglieli poi contro.
Per evitarli, Nii si lasciò cadere a terra a 4 zampe e Sasuke, credendola in difficoltà in una posizione simile, le lanciò ancora un paio di kunai, avvicinandosi, ma lei lo smentì, schivandoli balzando come un gatto su uno dei tronchi per il tiro a segno.
In cima a quello, vi si sedette sui quarti posteriori come un felino a riposo e sbadigliò platealmente, arricciando la linguetta rosea e mostrando i dentini affilati.
-Ma insomma! È tutto qui quello che ha da offrire il grande Sasuke Uchiha? Da come me lo avevi descritto sembrava molto diverso…- si lagnò la ragazza rivolta a Naruto, intento a massaggiarsi il sedere dopo la brutta botta.
-Facciamo che io mi metto da parte e vi lascio il campo libero?- propose ridendo, asciugandosi il rivoletto di sangue che gli usciva dal naso.
-Per me va bene. Uno contro uno è più giusto- assentì Sasuke, mentre Nii si limitò ad annuire, stranamente compunta.
-E ricordatevi che è solo un allenamento!- fece loro presente il biondo, preoccupato, mentre andava a sedersi sotto un albero ai bordi della radura.
“I suoi movimenti a 4 zampe…sembra un animale. Il suo stile di combattimento ricorda tanto quello di Inuzuka, e probabilmente anche lei preferisce il combattimento corpo a corpo.”
Ma, a differenza di Kiba, la ragazza di fronte a lui sembrava essere molto furba: meglio essere prudenti.
Sasuke avanzò lentamente verso Nii, che con movimenti altrettanto lenti e provocanti scese dal tronco, acquattandosi e poi distendendo ogni muscolo del suo corpo longilineo.
Se chiunque altro avesse cercato di camminare a quel modo, sarebbe stato davvero ridicolo, col sedere in aria, ma lei… lei si muoveva con naturalezza e grazia, come un felino a caccia, le “zampe” anteriori tese in avanti a compensare la lunghezza delle “zampe” posteriori.
I due avversari si mossero incontro tenendosi sempre faccia a faccia, tracciando un cerchio perfetto fino a che ognuno tornò al punto di partenza.
Ma mentre lei teneva i suoi occhi violetti fissi sul viso del moro, quello faceva vagare i suoi neri su tutta la figura della ragazza, tentando di intuire la sua prossima mossa, cercando un movimento delle mani o delle gambe, o un contrarsi della coda…
“CODA?” pensò sbalordito Sasuke, sgranando gli occhi, ma era davvero così: da un momento all’altro, a Nii era spuntata una lunga e sinuosa coda da gatto, dal pelo color crema come i suoi capelli.
“Che diavolo…” ma prima che il moro avesse tempo di completare il pensiero, arrivò il segno che aspettava: la sua nemica sferzò l’aria con la coda e si slanciò contro di lui, sferrandogli una zampata con gli artigli tesi, dal basso verso l’alto.
Il kunai che l’Uchiha aveva in mano era del tutto inutile contro un attacco del genere, e non avrebbe mai fatto in tempo a sfoderare la katana, quindi preferì limitarsi a schivare il colpo, spostandosi a destra.
Ma il colpo di Nii non arrivò mai, rivelandosi all’ultimo momento una finta, a cui seguì una vera artigliata con la “zampa” sinistra.
Ma lo scambio di mani e di direzione era stato così rapido che Sasuke non ebbe tempo di far nulla, tranne incrociare le braccia sul petto per attutire l’impatto.
Incredibilmente, però, un attimo prima di toccarlo, Nii rinfoderò gli artigli e lo colpì solo con un pugno al plesso solare, senza perdere la sua espressione maliziosa.
Il moro incassò facilmente il colpo, arretrando solo di un paio di passi, perciò lei si ritirò con l’ennesimo balzo a distanza di sicurezza, nuovamente su due piedi.
-Perché…?-chiese stupito Sasuke. e lei fece una faccia contrita, agitando la coda.
-Questo è solo un allenamento. Se ti avessi artigliato il petto, ti avrei quasi sbudellato- spiegò, estraendo gli unghioni per fargli vedere quanto fossero lunghi e affilati.
L’Uchiha deglutì, a disagio.
-Continuiamo, dai!- lo spronò Nii, di nuovo allegra, e sena aspettare risposta lo attaccò, lanciandogli alcuni shuriken.
L’altro li parò facilmente con un paio di kunai appena estratti dalla tasca, cercando nel contempo di elaborare una strategia.
Non appena la pioggia di proiettili si interruppe per mancanza di munizioni, Sasuke le lanciò vari kunai, ma quella sparì improvvisamente un attimo prima di venire colpita.
-Ma cosa…?-
“Una copia?” si chiese Sasuke sospettoso, guardandosi attentamente intorno, sapendo che avrebbe cercato di coglierlo di sorpresa.
E in effetti così fu, quando Nii gli comparve improvvisamente dietro ma, invece riattaccarlo, si strusciò contro di lui facendo le fusa, inarcandosi contro il corpo del moro.
-Ma dove guardi?- gli domandò beffarda, sussurrandogli in un orecchio prima di mordicchiarlo affettuosamente sul collo esposto, lasciando una lieve impronta dei denti.
Rosso come un pomodoro, tanto per l’imbarazzo quanto per la vergogna, Sasuke si scostò e cercò di colpirla, ma lei si spostò rapidissima fuori portata.
Naruto, sotto il suo albero, si spanciava dalle risate.
-Ti ha fregato!- sghignazzò il biondo, con le lacrime agli occhi dal gran ridere.
-Stai zitto!- gli gridò contro l’amico, irritato con se stesso.
-Ti ho sottovalutato- ammise, all’indirizzo della ragazza-gatto.
-Lo fanno in molti- annuì lei.
-ma poi si ricredono tutti…- ghignò, accucciandosi per un altro attacco.
-E allora prendi questo!- disse l’Uchiha, muovendo rapido le mani e prendendo un profondo respiro.
“Palla di fuoco suprema!” ed espirò tutta l’aria che aveva in corpo, soffiando un’enorme sfera di fiamme verso Nii.
Avendo la vista offuscata dalle fiamme, Sasuke pensò che la ragazza l’avesse evitata… finché non la vide uscire indenne dalle fiamme davanti ai suoi occhi.
Senza una sola bruciatura gli corse incontro, il fuoco che si rifletteva nei suoi grandi occhi violetti… e fu allora che esalò un lungo getto di fiamme viola, che si avvolsero intorno al moro come spire di un serpente, chiudendolo come in un bozzolo di fuoco, senza lasciargli via di scampo.
L’Uchiha urlò spaventato, prima di rendersi conto che sentiva caldo, certo, molto caldo, ma che incredibilmente non stava bruciando.
Spaesato, si girò su se stesso, fino a che non vide una figura ormai ben nota emergere dalle fiamme come se nulla fosse, con nemmeno un capello fuori posto.
-Come hai fatto?- chiese il moro alla ragazza, sconcertato: era da anni che usava le tecniche di fuoco, ma non ne aveva mia vista una simile.
-Non sono in molti i Clan che possiedono il Chakra di fuoco. Non sapevo che ce ne fosse uno anche al Villaggio della Nuvola…- argomentò l’Uchiha, ma Nii lo interruppe con una risata.
-Non provengo da un grande Clan, e comunque questa non è un’abilità ereditaria, come sai.- affermò con tono ovvio, mentre lui ci capiva sempre meno.
-È stato sciocco da parte tua attaccare me con il fuoco, sapendo che ti avrei ripagato con la stessa moneta.- disse, estinguendo la cupola di fiamme con un semplice e aggraziato gesto della mano.
Ma l’unica risposta dell’Uchiha fu un’espressione confusa.
-Ma insomma!- esclamò lei spazientita, scuotendo al testa.
-Naruto ti ha parlato di Nibi, no? Del mio demone?- chi chiese incredula.
-Mi ha detto che sei il Jinchuuriki del Gatto a due code- assentì Sasuke, indicando la coda della ragazza come prova inconfutabile.
-Ne sanno davvero così poco di noi?- domandò Nii ridendo, diretta a Naruto, che si alzò per raggiungerli.
-In effetti, tutti sanno della nostra esistenza, ma pochi conoscono in nostri poteri.- annuì il biondo, ma al gemito dell’amico fiN i a continuare a spiegare:
-Ogni demone ha un potere speciale, e il suo Jinchuuriki è capace di usarlo, dopo un lungo allenamento per controllare la volontà della propria Bestia.-
-Lasciami indovinare…il tuo Gatto controlla il fuoco, giusto?- chiese ironico Sasuke, e per tutta risposta lei gli soffiò alcune fiammelle viola tra i capelli.
Il moro urlò, passandosi frenetico le mani tra i capelli per soffocare il fuoco per non diventare una torcia umana.
Naruto e Nii ridevano come pazzi, appoggiato l’uno all’altro per non cadere a terra.
-Non ti preoccupare- sghignazzò la ragazza, soffiandosi sul palmo della mano una manciata di fiamme blu-viola.
-Toccale! Non bruciano.- gli spiegò, e il moro, seppure diffidente, tese un dito e lo avvicinò al fuoco.
Sentì un gradevolissimo calore che gli fece formicolare la pelle, ma nulla più.
-Dato che anche a te piace giocare col fuoco, se vuoi posso insegnarti un paio di cosette carine…- cominciò Nii, per poi bloccarsi improvvisamente, imitata da Naruto, teso come una corda di violino.
I due tesero le orecchie e guardarono verso la foresta per un attimo, poi sul viso della ragazza si dipinse un ghigno malizioso.
-Ma bene…- mormorò, e poi soffiò con forza una lingua di fiamma rossa verso gli alberi.
-Ma sei pazza?- urlò una voce femminile, mentre tre figure schizzavano via dai cespugli bruciacchiati per non farsi carbonizzare.
-Volevi farci arrosto?- fece una voce maschile, mentre i nuovi arrivati si sbattevano i vestiti con le mani per spegnere le fiamme.
“Evidentemente il fuoco rosso scotta” pensò divertito Sasuke, mentre assisteva a quella scenetta.
-Non dovevate spiarci così!- rispose piccata Nii.
-Non è stata una mia idea!- protestò un’altra voce ancora, femminile pure questa.
Naruto si avvicinò ridacchiando al gruppetto con Nii al fianco, mentre Sasuke preferì rimanere indietro per osservare attentamente le due ragazze e il ragazzo che salutavano allegramente la coppia.
Una delle ragazze aveva più o meno la sua età, e vantava lisci capelli neri lunghi fino al fondoschiena, legati di svariati elastici per praticità, e due brillanti occhi simili a pozze d’argento fuso.
Ma se quella aveva un aspetto tutto sommato normale, l’altra ragazza, un poco più grande, attirava subito gli sguardi: i corti capelli bianchi dalle punte nere contrastavano nettamente con la sua pelle abbronzata, stranamente striata di macchie simili alle strisce di una tigre, che probabilmente le segnavano tutta la pelle, in quanto ne poteva vedere su mani e braccia così come sul collo e il viso, senza però abbruttirla, anzi… le davano un qualche fascino esotico, e i suoi occhi verde smeraldo erano bellissimi.
Ma l’ultimo del gruppo, il ragazzo che stava dando una pacca sulla spalla a Naruto, Sasuke lo conosceva fin troppo bene…
-Gaara! Che ci fai qui?- domandò il moro, ed era davvero la Maledizione del Deserto quello davanti a lui: con i suoi arruffati capelli rosso tramonto, il khanji sulla fronte e quegli occhi azzurro turchese era impossibile non riconoscerlo.
Le uniche cose diverse in lui, notò l’Uchiha quando l’interpellato si voltò verso di lui, era che le occhiaie si erano visibilmente ridotte e che aveva cambiato la giara che conteneva la sua amata sabbia: anche se la forma era la stessa, questa era più grande e nera, coperta di simboli e sigilli bianchi.
-È da un po’ che non ci vediamo, Sasuke Uchiha- lo salutò il rosso, con voce cortese e non fredda come lui ricordava.
-Ma cosa…?- balbettò il moro, osservato da tutto il gruppo.
-Ragazzi, meglio fare un po’ di presentazioni.- propose Naruto, e gli altri annuirono.
-Lui è Sasuke Uchiha, il mio amico di cui vi ho parlato.- presentò, e la ragazza dai capelli neri chiese:
-È lui il fratello di Itachi? Gli assomiglia parecchio…-
-Lui non è mio fratello.- ringhiò il moro. -È un traditore del suo sangue.-
Detestava che gli ricordassero la somiglianza con la persona che odiava di più al mondo.
-Sasuke, questa tipa che non sa mai tenere a freno la lingua è Dayaka.- continuò il biondo.
-Gaara lo conosci già- disse sbrigativamente, ricordando che fra i due non ci fosse molto affetto.
-E lei è mia cugina Byakko.- concluse Naruto, passando un braccio intorno alle spalle della giovane dalla pelle striata e Sasuke sollevava un sopracciglio.
“Byakko” era il nome della costellazione della "tigre bianca"…dubitava davvero molto che fosse il suo vero nome.
-Certe volte mi dispiace che siamo parenti…- gli confessò il biondo con tono da finto cospiratore, lasciando andare la ragazza, mentre il moro pensava che poteva ben capirlo.
Ma purtroppo per Naruto Nii aveva un ottimo udito e gli diede un pugno in testa.
-Non farti strane idee, chiaro?- lo minacciò, e lui la guardò con occhini da cucciolo.
-Come puoi pensare una cosa del genere?- le chiese, baciandola dietro l’orecchio.
-Deficiente!- lo sgridò allegramente Gaara, bloccandogli la testa sotto un braccio e scompigliandogli i capelli con l’altra mano, mentre le ragazza li guardavano ridendo e Sasuke sgranava gli occhi.
Non era possibile, davvero, no.
Chiuse gli occhi e se li sfregò ben bene, per poi riaprirli e scoprire che il gruppo stava chiacchierando pacificamente, aggiornandosi sulle ultime novità.
Il cambiamento avvenuto in Naruto era grande, certo, e spesso gli faceva venire i brividi a guardare quegli occhi rossi, ma fondamentalmente era rimasto lo stesso di sempre.
Gaara, invece…non era più lui.
Il ragazzo del Villaggio della Sabbia che Sasuke ricordava era un sociopatico, assolutamente incapace di scherzare o anche solo sorridere in modo così rilassato, che faceva della morte (altrui) la sua sola ragione di vita… un mostro.
Cosa poteva mai essere successo perché quel tizio arrivasse a fidarsi così tanto di quelle persone, perché si sentisse accettato e compreso da loro?
-Siete tutti Jinchuuriki.- affermò ad alta voce Sasuke, attirando nuovamente l’attenzione del gruppo, facendo calare il silenzio.
Fu Naruto a romperlo:
-È vero.- confermò con un tono che l’amico non aveva mia sentito: deciso e sicuro, ma soprattutto autorevole.
-Gaara è la Forza Portante della Reliquia della Sabbia, Shukaku.-
-Nii del Gatto a due code, Nibi no Nekomata.-
-Dayaka del Lupo Nero, Horokeu no Yami.-
-Byakko della Tigre della Neve, Byanja no Biju.-
-Ed io porto con me la Volpe a nove code, Kyuubi no Kitsune.- concluse, guardandolo con occhi penetranti.
Solo allora Sasuke si rese conto, con un brivido, che tutti quanti loro avevano le pupille verticali e i denti affilati di un animale.
-Noi siamo la squadra Biju, il Team nove lampi.-

  
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