Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: OneSoul    12/11/2013    0 recensioni
Tratto dal prologo:
-Martin, almeno, prometti che mi chiamerai- Liam era in lacrime, non riuscivo più a guardarlo negli occhi.
-Ti chiamo quando posso, ciao mi mancherai tantissimo- dopo queste parole mi voltai e andai verso l'imbarco, senza più voltarmi indietro.
Ormai quella non era più la mia vita, adesso dovevo ricominciare a vivere anche se tutto quello che mi rendeva felice lo stavo lasciando alle mie spalle.
-------------------------------------------------------------------------------------
Questa è la storia di Martin una ragazza che si trasferisce in un altro paese perché il fidanzato l'ha tradita e arrivata li scopre di essere incinta. Un giorno, dopo quattro anni lo rincontra e questa volta per schiarirsi le idee decide di tornare a casa, all'inizio con l'intenzione di farsi una vacanza ma dopo prolungherà il suo soggiorno a causa del fatto che il figlio vuole conoscere il suo papà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


O FORSE A CAUSA TUA E DEL FATTO CHE VUOI PASSARE DEL TEMPO CON LUI

 

IL GIORNO DOPO

Tutta la notte non riuscì a dormire, pensavo e ripensavo al giorno precedente. Mi alzai appena si fecero le sette e dopo essermi lavata e sistemata mi sedetti sul dondolo sotto la veranda di casa mia in attesa dell’arrivo di Zayn, dovevo parlare con lui volevo sapere se quello che aveva detto Jawaad, la sera prima, fosse vero.

Sentì all’improvviso il rumore di un auto parcheggiare nel vialetto, alzando lo sguardo visi che era colui che aspettavo.

-Zayn dobbiamo parlare- gli dissi quando si stava avvicinando al portone d’entrata.

-Che c’è?

-Per una volta puoi non rispondere in modo scorbutico?- gli chiesi dopo aver sentito il modo in cui mi aveva risposto.

-Va bene Martin, dimmi.

-Jawaad mi ha parlato del viaggio che gli hai promesso per Natale- gli incominciai a spiegare tutto mentre entrambi ci sedevamo sul dondolo.

-Si è vero, questo è il suo regalo.

-Perché non mi hai avvertito? Io sono venuta principalmente per stare con lui e…

-Vedi che ho preso un biglietto anche per te- mi rispose Zayn senza lasciarmi finire di parlare- se vuoi passare la settimana con noi- si affrettò a continuare lui.

-Co-come? Solo noi tre?- domandai ancora incredula.

-Una vacanza solo io Jawaad e te, sempre se vuoi unirti a noi- non sapevo proprio come rispondere, non credevo ancora alle mie orecchie. Saremmo stati per una settimana solo noi tre, “Insieme come una famiglia, devi dirgli di si” continuava a ripetere il mio cuore mentre la mia mente sapeva già che di li a poco avrei dato conferma al cuore.

Stavo infatti per rispondere ma il cellulare di Zayn squillò e lui si allontanò per rispondere. In quel momento la piccola parte razionale della mia mente prese il sopravento e capì che la risposta che stavo per dare non era per niente pensata, era una frase che avrei detto senza rendermi conto e che poi forse mi sarei pentita. Però infondo infondo io volevo davvero partire con loro, quindi avrei fatto passare un po’ prima di dargli una risposta perché non volevo sembrare così impaziente di passare del tempo solo con loro, solo con lui.

-Allora hai deciso?- mi chiese Zayn dopo aver terminato la sua chiamata.

-Non lo so, ti farò sapere- risposi semplicemente.

Lui entrò in casa e dopo qualche minuti usci mano nella mano con Jawaad. Mio figlio mi si avvicinò e dopo avergli lasciato un bacio sulla fronte riprese la mano di suo padre e insieme si incamminarono verso la macchina. Rimanevo sempre incantata vedendoli insieme, perché mi immaginavo come sarebbe stata la mia vita con Zayn o addirittura senza Jawaad. Non credo di poter vivere senza il mio bambino.

Dopo mezz’ora passata su quel dondolo mi ero presa di freddo, quindi avevo deciso di rientrare. Erano le dieci e ancora non avevo fatto colazione. A dire la verità non avevo neanche visto Sandro, da quando eravamo arrivati mi sembrava di trascurarlo, per questo decisi di andarlo a chiamare per passare del tempo insieme, visto che Jaw era con Zayn.

Lo trovai ancora addormentato, faceva così  tanta tenerezza che mi faceva anche pena svegliarlo. Alla fine però dopo alcuni minuti passati a guardarlo mi decisi a svegliarlo. Incominciai col chiamarlo ma lui sembrò non sentire, poi gli tolsi le coperte ma lui non si mosse di un millimetro, a questo punto incominciai ad accarezzarlo ma ancora nessun segnale da parte sua. Incominciavo a pensare che forse era anche peggio di Zayn quando si doveva svegliare. Non sapevo come fare ma poi mi avvicinai al suo collo e incominciai a lasciare una scia di leggeri baci su tutta la pelle scoperta; d’un tratto mi sentì prendere i fianchi e mi ritrovai nel giro di pochi secondi sotto di lui.

-Ma allora non stavi dormendo- gli dissi ridendo.

-A dire la verità si, mi sono svegliato appena hai incominciato a baciarmi il collo- rispose sorridendo anche lui- Però non sono ancora del tutto sveglio, mi potresti svegliare meglio- continuò poi facendo un finto sbadiglio. Sapevo cosa intendeva perciò lo avvicinai delicatamente a me e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra, che successivamente lui approfondì.

 

-Ero venuta per proporti di uscire insieme, che ne pensi?- domandai mentre stavamo scendendo le scale per andare in cucina a fare colazione.

-Penso sia una buona idea.

-Buongiorno a tutti- annunciai entrando in cucina, anche se mi ero alzata presto non avevo ancora incontrato nessuno in giro per casa. I miei genitori erano andati a lavoro e li a fare colazione c’erano solo Liam e Niall.

-Buongiorno tesoro- ricambiò il saluto Liam mentre Niall fece solo un cenno con la testa perché ciò che stava trangugiando non gli permetteva di parlare.

 

Io e Sandro camminavamo già da un bel po’, gli stavo facendo da guida turistica. L’avevo portato dappertutto,dai monumenti ai luoghi più importanti della mia adolescenza, e ad ogni posto gli raccontavo qualcosa in più di me.

-Perché non ci sediamo qui?- mi chiese Sandro, indicando una panchina a qualche metro di distanza da noi, io annuì e ci accomodammo.

-Stamattina ho parlato con Zayn- me ne uscì dicendo, dopo qualche minuto di silenzio.

-Ah..ehm di cosa avete parlato?- si vedeva che non gli piaceva affatto questa situazione.

-Mi ha chiesto se voglio andare con lui e Jawaad- lo vedevo sempre più confuso- ha detto di aver preso un biglietto anche per me.

-Ok…tu logicamente hai detto di no, vero?

-Gli ho detto che glielo farò sapere.

-Tu vuoi dirgli di si- non era una domanda, la sua era un affermazione e sembrava essere arrabbiato.

-Non lo so, ci devo pensare.

-Non è vero tu non gli hai ancora detto di si solo perché ci sono io- non sapevo che rispondergli mi aveva spiazzata con le sue parole, non credevo si potesse arrabbiare così, anzi non l’avevo mai visto arrabbiarsi.

-Cos’è non parli più perché sai che ho ragione?

-Non è come pensi tu.

-A no? E allora com’è? Spiegamelo tu, perché ancora non l’ho capito- mi chiese alzandosi velocemente dalla panchina per mettersi davanti a me.

-Io ho detto a Zayn che ci devo pensare, ma non perché ci sei tu… devo pensare solo se riesco a stare senza mio figlio anche per Natale…e ti informo subito di una cosa- incominciai a urlargli in faccia- No non ce la faccio, io ho bisogno di lui e quindi accetterò la loro proposta.

-No, tu non parti con loro….io sono qui per passare il Natale con te.

-Chi sei tu per dirmi quello che devo fare? Non sei ne mio padre ne tanto meno il mio fidanzato- mi pentì immediatamente delle mie parole, erano dettate dalla rabbia e per niente pensate.

-Ah scusa vero non sono il tuo fidanzato, ma se non fosse successo tutto questo lo sarei diventato- mi rispose Sandro gettando ai miei piedi una piccola scatolina blu, poi mi diede le spalle e velocemente andò via.

Non so come eravamo arrivati a questo punto, non so perché ogni santissima volta va a finire che le persone se ne vanno. Sbaglio sempre, non ne faccio mai una giusta. Non volevo assolutamente dire a Sandro che siccome non era il mio fidanzato non mi doveva dire niente. Alla fine anche se non me l’aveva chiesto io mi ero sempre sentita come la sua fidanzata, ci comportavamo come una normale coppia. Poi lui se io non facevo questa scenata mi avrebbe chiesto di esserlo ufficialmente.

 

Quando aprì la scatolina le lacrime si incominciarono a rincorrere lungo le mie guancie, all’interno c’era un semplice anello con un brillantino e all’interno c’erano incise le nostre iniziali. Si era sempre comportato bene nei miei confronti e io invece lo ripagavo così, avevo rovinato tutto e questo a causa di Zayn e dei regali che faceva a nostro figlio.  “O forse a causa tua e del fatto che vuoi passare del tempo con Lui” ripeteva il mio cuore ma io cercavo di non ascoltarlo.

 

 


 

 

Wow già è il ventesimo capitolo *-*

comunque Buongiorno a tutti :)

Sono moltomoltomoltomoltomolto contenta perchè posso andare al concerto del 28 *-*

Chi di voi va?? Fatemi sapere :)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto alla prossima xD

Un bacione OneSoul xx

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: OneSoul