Capitolo 9
-Muoviti, mangeremo
fuori oggi!- Si aprì velocemente la porta mostrando il moro guardarmi come
fossi spazzatura.
Perché ho chiesto a
Justin di rimanere se tutto questo mi disgusta ogni giorno di più?
Forse l’unica
cosa che mi piace è rimanere in sua compagnia…
Mi alzai velocemente
dal letto non vedendo l’ora di respirare l’aria fresca.
Solo mentre scendevo
le scale mi resi conto di quello che era successo ieri sera.
Il ragazzo che prima
odiavo più di ogni altra cosa mi aveva baciato, come si sarebbe comportato ora?
Soprattutto davanti a Zack…
Nemmeno mi resi conto
di essere già in macchina affianco al biondo prima che una mano sfiorò
leggermente la mia.
Mi voltai e appena
incrociai il suo sguardo mi sorrise leggermente.
-Dove andiamo?-
chiesi in sussurro.
-Cazzi nostri, zitta
tu!- rispose Zack bruscamente.
Sbuffai in
sonoramente e spostai lo sguardo sul paesaggio oltre il mio finestrino.
Dopo un paio di
minuti parcheggiammo davanti ad una pizzeria: Gigi’s
house.
Uscii dalla macchina
titubante, la gente rideva.
C’erano bambini
che correvano da una parte all’altra del posto.
Appena oltrepassai la
porta un’odore di pizza appena sfornata riempì
le mie narici.
Mi veniva
l’acquolina in bocca.
Zack andò da una
cameriera per chiedere un tavolo mentre Justin si avvicinò a me senza farsi
vedere dall’amico.
-Pronta ad assaggiare
una delle pizze più buone di tutta Stratford?- mi
sorrise intrecciando le sue dita con le mie.
Sorrisi e abbassai lo
sguardo per non fargli vedere il mio sicuro rossore per la vicinanza.
-Non sai cosa ti
farei quando arrossisci!- sussurrò ancora una volta e lo spinsi amichevolmente.
-Prego, vi lascio
questo tavolo. Non no ho altri, spero non vi dispiaccia- dice la cameriera
portandoci ad un tavolo.
Era il più lontano,
ma il più vicino alla cucina.
Non c’erano
possibilità di scappare, la porta era troppo lontana.
Non so il motivo di
questi miei pensieri, voglio scappare ma stare anche con Justin, devo prendere
una decisione.
Ci eravamo seduti.
Justin era esattamente
davanti a me e affianco a lui c’era Zack.
Il primo mi
continuava a fissare maliziosamente costringendomi ad abbassare lo sguardo
mentre il secondo era intento a scrivere qualcosa sul suo cellulare.
Sentii uno sbuffo e
mi resi conto che proveniva dalle labbra di Zack.
-Cosa succede bro?- chiede Justin poggiandogli una mano sulla spalla
amichevolmente.
-C’è che mi sto
rompendo il cazzo ad aspettare!- urla innervosito.
-Le pizze c’è
bisogno che…- lo bloccò immediatamente.
-Ma che pizze!
Justin, sto parlando di questa tipa- urlò indicandomi.
-I suoi genitori non
si fanno sentire, sembra che tutto sia come quando non era qui con noi! Mark mi
ha detto che i suoi genitori dicono in giro che loro figlia è andata a studiare
in Francia!- si lamenta mentre io spalanco la bocca.
Leggermente per la
scusa che hanno detto i miei genitori per nascondere tutto ma soprattutto per
aver appena scoperto che il ragazzo che mi piaceva fin dai tempi
dell’asilo era una loro fottuta spia.
-E tu chiudi quella
cazzo di bocca!- si lamentò ancora contro di me.
Non mi mossi, ero
rimasta davvero sconvolta da quella notizie.
Pian piano chiusi la
bocca e rimasi in silenzio per tutto il tempo mentre Zack
chiamava Mark per un motivo a me sconosciuto.
-Arrivo!- quella fu
l’ultima parola che disse al telefono prima di rivolgersi al compare.
-Devo andare. Devo
risolvere quella questione- desse marcando lq
penultima parola, sicuramente per non parlarne davanti a me.
-Va bene, mangiamo e
poi torniamo a casa. A che ora credi di tornare?- gli chiese il biondo davanti
a me.
-In realtà rimarrò lì
un paio di giorni- disse.
-Va bene, penserò a
tutto io- disse con un mezzo sorriso che gli era spuntato.
Per un secondo il
moro guardò l’amico confuso per quel sorriso ma poi si riprese e
salutò l’amico con uno strano saluto ed uscì dal ristorante senza
rivolgermi nemmeno uno sguardo.
Il biondo si voltò
verso di me sorridente:
-Non sei felice?-
chiede vedendomi confusa.
-Ehm…- non
sapevo cosa dire.
Se avessi detto di si
cosa avrebbe fatto, ma soprattutto se avessi di no cosa mi avrebbe fatto?
-Rimarremo due giorni
solo noi due, soli soletti…-e gli tornò quel sorrisetto malizioso sul
volto…
Ti prego no…
Per favore, non
uccidetemi.
Non avevo per niente
ispirazione e i miei compiti si moltiplicavano a vista d’occhio.
Spero mi perdoniate,
scusate ancora tanto.
Che ne dite del
capitolo?
Spero che vi piaccia J
Continuo a 6
recensioni <3
Baci Chiara xx