Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: KiaJB    12/11/2013    5 recensioni
Prologo:
E se venissi rapita da due ragazzi?
Due ragazzi davvero carini ma fottutamente stronzi…
E se i tuoi genitori non volessero pagare il riscatto e per anni non si facessero sentire?
E se il tuo sogno si realizzasse grazie ai ragazzi che odi, i ragazzi che ti hanno portato via dalla tua vita normale, i ragazzi che ti hanno sconvolta…
E se un patto potrebbe renderti la persona più felice a questo mondo e contemporaneamente la persona più triste?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 9

Capitolo 9

 

 

 

-Muoviti, mangeremo fuori oggi!- Si aprì velocemente la porta mostrando il moro guardarmi come fossi spazzatura.

Perché ho chiesto a Justin di rimanere se tutto questo mi disgusta ogni giorno di più?

Forse l’unica cosa che mi piace è rimanere in sua compagnia…

Mi alzai velocemente dal letto non vedendo l’ora di respirare l’aria fresca.

Solo mentre scendevo le scale mi resi conto di quello che era successo ieri sera.

Il ragazzo che prima odiavo più di ogni altra cosa mi aveva baciato, come si sarebbe comportato ora? Soprattutto davanti a Zack

Nemmeno mi resi conto di essere già in macchina affianco al biondo prima che una mano sfiorò leggermente la mia.

Mi voltai e appena incrociai il suo sguardo mi sorrise leggermente.

-Dove andiamo?- chiesi in sussurro.

-Cazzi nostri, zitta tu!- rispose Zack bruscamente.

Sbuffai in sonoramente e spostai lo sguardo sul paesaggio oltre il mio finestrino.

Dopo un paio di minuti parcheggiammo davanti ad una pizzeria: Gigi’s house.

Uscii dalla macchina titubante, la gente rideva.

C’erano bambini che correvano da una parte all’altra del posto.

Appena oltrepassai la porta un’odore di pizza appena sfornata riempì le mie narici.

Mi veniva l’acquolina in bocca.

Zack andò da una cameriera per chiedere un tavolo mentre Justin si avvicinò a me senza farsi vedere dall’amico.

-Pronta ad assaggiare una delle pizze più buone di tutta Stratford?- mi sorrise intrecciando le sue dita con le mie.

Sorrisi e abbassai lo sguardo per non fargli vedere il mio sicuro rossore per la vicinanza.

-Non sai cosa ti farei quando arrossisci!- sussurrò ancora una volta e lo spinsi amichevolmente.

 

 

-Prego, vi lascio questo tavolo. Non no ho altri, spero non vi dispiaccia- dice la cameriera portandoci ad un tavolo.

Era il più lontano, ma il più vicino alla cucina.

Non c’erano possibilità di scappare, la porta era troppo lontana.

Non so il motivo di questi miei pensieri, voglio scappare ma stare anche con Justin, devo prendere una decisione.

Ci eravamo seduti.

Justin era esattamente davanti a me e affianco a lui c’era Zack.

Il primo mi continuava a fissare maliziosamente costringendomi ad abbassare lo sguardo mentre il secondo era intento a scrivere qualcosa sul suo cellulare.

Sentii uno sbuffo e mi resi conto che proveniva dalle labbra di Zack.

-Cosa succede bro?- chiede Justin poggiandogli una mano sulla spalla amichevolmente.

-C’è che mi sto rompendo il cazzo ad aspettare!- urla innervosito.

-Le pizze c’è bisogno che…- lo bloccò immediatamente.

-Ma che pizze! Justin, sto parlando di questa tipa- urlò indicandomi.

-I suoi genitori non si fanno sentire, sembra che tutto sia come quando non era qui con noi! Mark mi ha detto che i suoi genitori dicono in giro che loro figlia è andata a studiare in Francia!- si lamenta mentre io spalanco la bocca.

Leggermente per la scusa che hanno detto i miei genitori per nascondere tutto ma soprattutto per aver appena scoperto che il ragazzo che mi piaceva fin dai tempi dell’asilo era una loro fottuta spia.

-E tu chiudi quella cazzo di bocca!- si lamentò ancora contro di me.

Non mi mossi, ero rimasta davvero sconvolta da quella notizie.

Pian piano chiusi la bocca e rimasi in silenzio per tutto il tempo mentre Zack chiamava Mark per un motivo a me sconosciuto.

-Arrivo!- quella fu l’ultima parola che disse al telefono prima di rivolgersi al compare.

-Devo andare. Devo risolvere quella questione- desse marcando lq penultima parola, sicuramente per non parlarne davanti a me.

-Va bene, mangiamo e poi torniamo a casa. A che ora credi di tornare?- gli chiese il biondo davanti a me.

-In realtà rimarrò lì un paio di giorni- disse.

-Va bene, penserò a tutto io- disse con un mezzo sorriso che gli era spuntato.

Per un secondo il moro guardò l’amico confuso per quel sorriso ma poi  si riprese e salutò l’amico con uno strano saluto ed uscì dal ristorante senza rivolgermi nemmeno uno sguardo.

Il biondo si voltò verso di me sorridente:

-Non sei felice?- chiede vedendomi confusa.

-Ehm…- non sapevo cosa dire.

Se avessi detto di si cosa avrebbe fatto, ma soprattutto se avessi di no cosa mi avrebbe fatto?

-Rimarremo due giorni solo noi due, soli soletti…-e gli tornò quel sorrisetto malizioso sul volto…

Ti prego no…

 

 

 

 

 

 

 

Per favore, non uccidetemi.

Non avevo per niente ispirazione e i miei compiti si moltiplicavano a vista d’occhio.

Spero mi perdoniate, scusate ancora tanto.

Che ne dite del capitolo?

Spero che vi piaccia J

Continuo a 6 recensioni <3

 

Baci Chiara xx

  
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