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Autore: valedambry_98    12/11/2013    2 recensioni
Nuovo trasferimento,nuova scuola , nuovi amici ... sono pronta a questo trasferimento ? No , per niente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ma come inizia bene quest’anno! Ci mancava solo la pioggia.
Sono ritornata nel mio paese, l’Italia. Non ho mai avuto l’opportunità di visitarla, ma mi rifarò in uno di questi giorni.
Gennaio. Un incubo per gli alunni che sono in questa scuola da chissà quanti anni per un semplice fatto, da lì a pochi giorni la preside avrebbe consegnato le pagelle .
Ma per me è terrore puro. Tutti mi squadrano, ma che hanno da fissare!
A testa bassa e passo spedito mi dirigo verso l’entrata, ovviamente la mia sbadataggine mi fa finire contro qualcuno. Fantastico.
“Scusami mi dispiace” dico al ragazzo che ho quasi investito, si tira indietro e continua la sua caminata urlando
“E sta più attenta imbranata!” Che coglione.
“Stai più calmo idiota” urlo a mia volta. Quello si ferma e come un robot si gira e mi fissa.
“Fanculo” borbotto tra me e me mentre proseguo verso l’entrata.
Dovevo andare in vicepresidenza. Arrivo alla porta e busso. Entro senza ricevere risposta. Sono già incazzata. E sono solo le 7.45 della mattina!
“Sono la ragazza nuova. Paola Molinari”
“Oh! Si ti stavo aspettando. Sono la professoressa Storchi e insegno Latino. Intanto accomodati e aspettiamo che la campanella suoni e che tutti i ragazzi raggiungano le proprie aule”. Ci fu silenzio tutto il tempo, solo qualche volta spuntava fuori una domanda, dove risposi senza dare troppe spiegazioni.
Avevo solo capito che nella classe dove sarei andata c’erano 28 alunni più uno, dopo il mio arrivo, e che in prima ora avrei avuto latino con la vicepreside.
Salimmo le scale arrivando all’ultimo piano. Primo corridoio, nonché l’unico, sulla sinistra ultima aula infondo. 4AS ovvero S sta per scientifico.
“Buon giorno ragazzi” disse la professoressa entrando con voce squillante, infatti i ragazzi si sistemarono e si ammutolirono, pronti ad affrontare un’ora intensa di latino.
“Vieni vieni entra” così dopo un respiro entrai e mi coricai alla cattedra.
“Puoi sederti li infondo, all’ultimo banco. E’ libero “.
Niente presentazione o roba del genere ?! Io avrei amato questa professoressa.
Con poche falcate ero al banco, mi misi seduta e con i capelli cercai di fare barriera contro i 28 ragazzi curiosi che mi stavano perforando con i loro sguardo.
Anzi mi correggo 27 visto che uno entrò in quel momento, svogliatamente e con un aria annoiata. La prof lo riprese e a lui non fece ne caldo né freddo.
“Allora ragazzi, si è unita una nuova compagna, starà con noi tutto l’anno e, speriamo, pure il prossimo.” Si aspetta e spera, pensai.
“Dai Paola vieni e presentati”.
Cosa avevo detto? Io la odio a questa!
Svogliatamente mi alzai e andai di nuovo alla cattedra.
“Emm… Mi chiamo Paola Molinari, sono nata qui a Roma ma all’età di due anni la mia famigli si è trasferita in Francia. Ho sempre viaggiato e non mi sono mai fermata per più di un anno nello stesso posto. Ora sono tornata qui, tre giorni fa ero in Messico.” Dissi tutto senza prendere aria. Per ora bastava no?
“Ci potevi anche rimanere in Messico?”
 I mormorii della classe cessarono, e chi aveva parlato Dio? No. Solo un coglione. Anzi il coglione. Quello di stamattina. Che faccia da…
“Oh, ma io sono venuta per te” Dissi . Il ragazzo strabuzzò gli occhi mentre tutta la classe rimase a bocca aperta. Solo la professoressa sghignazzava.
“Vedo che la nuova arrivata ti tiene testa Andrea” Ah, l’idiota aveva un nome.
Mi risedetti al mio posto. E così come passò un’ora di latino passarono tutte le altre, con continue domandine dei prof su chi fossi o se avessi studiato una certa cosa e con continue frecciatine da parte di Andrea con relativa riposta da parte mia.
Suonò la campanella uscì da quella classe, arrivando dopo brevi istanti in cortile . Finalmente libera!
Quel giorno la mensa rimaneva chiusa essendo il primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie. Si, quella scuola, tra l’altro italiana, aveva anche la mensa poiché le lezioni sarebbero dovute continuare fino alle tre del pomeriggio, ma come ho detto prima, le lezioni finivano alle 13.00 .
Mi avviai verso la mia machina misi in moto e arrivai al cancello. Girando gli occhi vidi l’idiota, guardarmi infuriato. Così, essendo stronza con chi non sopporto abbassai il finestrino e gli dissi
“Che c’è nessuno ha il coraggio di sfidarti? Tesoro mi dispiace ma hai trovayo pane per i tuoi denti con me” e facendo l’occhiolino alzai il finestrino e me ne andai lasciando un Andrea sbigottito e i suoi amici che morivano dalle risate. A quanto pare Andrea non veniva contraddetto da nessuno, peccato che fossi arrivata io.

 
 -my space-
Hola bella gentee! (?) oook la mia testolina bacata ha formulato questa storia e non chiedetemi come andrà a finire perché non ne ho idea comunque … che ne pensate?
Comunque mi chiamo Valeria ;)
Mentre scrivevo ridevo da sola e se qualcuno mi avesse visto mi avrebbe preso per una pazza.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima!
xxx Val. 
  
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