Sto odiando questo cimitero, perchè ogni anno sono con le lacrime agli occhi mentre saluto vecchi amici caduti in quel drammatico maggio. Sono passati solo due anni da allora, ma il dolore è rimasto sempre lo stesso, anzi, sembra anche aumentato. Solo leggere i nomi dei miei amici sulle lapidi, vedere le loro foto che mi sorridono e mi invitano a farmi avanti, mi riempie di malinconia e rabbia.  Ogni volta mi chiedo se in parte non sia colpa mia, della loro morte. Forse se fossi stata vicina ad ognuno di loro avrei potuto aiutarli a combattere, a difenderli ... mi sento impotente, debole. Questo peso che mi schiaccia come un masso, che mi fa dormire sonni agitati. 
Come ogni anno, tutta Hogwarts è al cimitero. Tutti in silenzio che si inginocchiano alle lapidi, dicono qualche preghiera sottovoce, piangono, sistemano e puliscono le lapidi. Io in mano ho solo un giglio, piccolo e bianco. Non sono riuscita a trovare un fiore che possa rappresentare meglio la persona a cui devo donarlo. 
Cammino in silenzio e a testa bassa sui sassolini bianchi, guardando le lapidi sistemate in file ordinate. Scorgo i Weasley al completo, chini sulla tomba del loro figlio morto. La signora Weasley che sorregge Ginny e insieme piangono silenziosamente, Il signor Weasley che chiude gli occhi come per ricacciare indietro le lacrime, Percy che abbraccia George ... E' incredibile come la guerra magica abbia spezzato una bellissima famiglia.  Quando la famiglia se ne va per salutare qualcunaltro, mi avvicino io. 
Frederick Weasley, ecco chi sono venuta a trovare. Mi inginocchio sui sassolini e osservo la foto, Fred mi sorride col suo solito ghigno beffardo e irresistibile. Ed eccole, le lacrime che scendono. 
Mi manchi, Fred. Mi manchi tantissimo, non c'è giorno in cui non ti rimpianga, in cui non guardi le stelle che ti hanno portato via da me, in cui non accarezzo uno dei tuoi dannati e maledetti fresbee zannuti, ricordandomi che sei stato proprio tu a vendermelo per scommessa ...e d è lì che è nato il nostro amore.
Quando penso a come i tuoi occhi mi guardavano con orgoglio, quando mi riempivi di felicità e mi dicevi " amore, no, non finirà " ... io ti credevo, io ti cercavo sempre e tu eri sempre li per me, per accogliermi fra le tue braccia. Forse non lo sai ma penso ancora a te, ma non voglio più perdere qualcosa che mi trascini così giù come stai facendo tu. Voglio ricordarti così, col sorriso rivolto a me. 
Poso il giglio accanto alla foto di Fred. Perchè ho scelto i giglio? Perchè Maria, nella religione cristiana, scelse Giuseppe fra tanti spasimanti perchè aveva un giglio in mano. E io, anche se Fred non avesse avuto un giglio in mano, avrei scelto lui. 
Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla - Mione? -
Mi volto e trovo la signora Weasley, anche lei con gli occhi rossi di pianto e il viso rigato.
- Mi dica, signora Weasley - rispondo asciugandomi le lacrime con la manica della felpa.
- Senti cara ... ti andrebbe di fermarti a cena da noi? -


- Mione lo sai che non ti ho invitato a cena per ... come dire ... cortesia - dice la signora Weasley quando ci ritroviamo sole in cucina a cucinare la cena - Ma la verità è che voglio parlarti ... di Fred -
Il sangue mi si raggela nelle vene e smetto di affettare il pane per qualche secondo, prima di riprendere come se nulla fosse - Mi perdoni, ma non mi sento in vena di parlare di ... -
- ... di una persona che hai amato più di te stessa e che stai amando tuttora, anche se non c'è più - conclude la signora Weasley. Si asciuga le mani col grembiule legato in vita e mi invita a sedermi, ignorando il pane mezzo affettato e mezzo no.
Obbedisco e mi siedo, incapace di parlare senza finire in lacrime. E' la signora Weasley a parlare per me, prendendomi le mani nelle sue - Se Fred fosse qui ti direbbe di andare avanti -
- Non posso andare avanti - riesco a dire.
- Invece si, lui lo vorrebbe. Vorrebbe che tornassi a sorridere. Sei giovane, Hermione Granger, hai tutta la vita davanti e una brillante carriera da avviare. sei intelligente, bella, simpatica e dolce. Potresti ottenere tutto ciò che desideri dalla vita -
- Ma quello che voglio se n'è andato per sempre -
- Fred continuerà a vivere. Dentro di te -
- Ma io non lo voglio solo dentro di me! Io lo voglio accanto a me, voglio toccarlo, vederlo, sentirlo ... -
- E anche lui vorrebbe lo stesso, tesoro. Credimi. Ma non esiste magia che possa resuscitare i morti, se non quella del Signore. Hermione, mia cara, torna a vivere. Torna a fare quello che ogni ragazza della tua età farebbe. Anzi, no, perchè tu non sei come tutte le ragazze. Fai quello che vorresti fare, quello che ti rende felice e quello che sai che renderebbe felice anche Fred -


Sta cominciando a piovere. La pioggia batte fastidiosa sui vetri delle finestre, un lampo che illumina per qualche secondo la stanza in cui mi trovo e poi solo il rumore di un tuono che mi fa sobbalzare.  Ho paura dei temporali. Sorrido pensando che se Fred fosse qui con me mi prenderebbe in giro e mi abbraccerebbe. 
Il mio sguardo cade sulla finestra e per qualche secondo riesco a vedere Fred. Mi alzo in piedi, come ipnotizzata da quella bellissima illusione della mia mente. Mi avvicino alla finestra, un altro lampo che illumina il cielo. Fred mi sorride tristemente, per poi scomparire col rumore di un altro tuono.
- Ti renderò orgoglioso di me - sussurro all'immagine ormai svanita - Anche se tu sei in qualche posto lassù lontano, ti renderò orgoglioso di me -