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Autore: naley3gwain46    12/11/2013    4 recensioni
Dean è un giornalista di una grande metropoli, che per motivi familiari si è dovuto trasferire in una minuscola città dell'Inghilterra per fare da tutore al suo Fratellastro di 17 anni Arthur, quello che credeva fosse una tranquilla cittadina in realtà nasconde pericoli inaspettati ... drammi adolescenziali e mistero non mancheranno.. per non parlare dell'amore... perchè si sà le anime gemelle si ritrovano sempre ;) -Ti prego Arthur dimmi che non hai sul serio comprato un castello.- lo supplicò....
-Arthur lo guardava fisso e alla fine scoppiò a ridere, Dean Camelot è una leggenda, dovresti vedere la tua faccia, tranquillo non sono un completo idiota è un villino in una strada tranquilla vicino al tuo nuovo posto di lavoro e alla biblioteca – -E alla tua nuova scuola giusto?- chiese Dean retorico.
-Si signorina Rottermaier e alla mia nuova scuola- gli rispose prendendolo in giro. In quel preciso momento si materializzò davanti a loro un enorme cartello stradale con su scritto “Benvenuti a Greyhollow”. Dean alzò gli occhi al cielo e pensò che il nome almeno lo avevano azzeccato.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'it's a little small world'
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**Ariecchime Sempre peggio sempre più idee pazze mi vengono... ah ah ah  è il gruppo che mi ispira ... cmq questo è una sorta di Capitolo filler incontriamo due nuovi personaggi.. ma nel prossimo... ok ok niente spoiler enjoy this..Nessuno mi appartiene e mi rammarico di questo..**




Capitolo 2
 
 
The Blue Angel
 
 
-Mi vuoi ascoltare Merlin?- sbraitò Amelia.
 
Strappò il joystick  dalle mani del ragazzo seduto accanto a lei sul divano.
 
-Dannazione Pond avevo quasi finito il livello!-  si lamentò il ragazzo ma lei gli aveva già spento la tv.
 
-Sul serio la devi smettere di fissarti con questi giochini inutili Colin- lo rimproverò Amelia seria - e occuparti  di più della tua vita.. e se proprio non vuoi occuparti della tua di vita..  possiamo sempre occuparci della mia- sorrise la ragazza maliziosa.
 
Il ragazzo fissò i suoi occhi azzurri in quelli della sua amica, e sapeva bene che quando faceva quel  genere di sorriso, non aveva scelta che capitolare, altrimenti sarebbe stata una vera spina nel fianco tutto il giorno.
 
-Ok ok ..d’accordo.. hai vinto sono tutto orecchi ..raccontami di questo nuovo vicino che è arrivato in città..com’è che l’hai definito? “Super Cool” ?–le disse rassegnato sprofondando nel divano e incrociando le gambe e le braccia.
 
-Veramente ho detto “super Hot” e avresti dovuto vederlo è sicuramente il tuo tipo-  iniziò entusiasta i suoi occhi brillavano di una luce pericolosa.
 
Colin l’aveva vista già altre volte e non andava a finire mai bene.
 
Ecco che ci risiamo, si disse, Amy e la sua crociata: “SistemiamoColinIlMioMiglioreAmicoGay”.
 
Da quando Colin aveva detto Amy di essere gay, non passava un secondo che Amy non cercasse di sistemarlo con qualcuno.
 
Sfortunatamente, vivendo in una piccola città come Greyhollow,  l’unico altro gay della città che loro conoscessero, era lo stesso zio di Colin.
 
Ma questo non aveva di certo mai fermato Amy.
 
 Ogni volta che arrivava un nuovo vicino o anche solo uno straniero di passaggio, la campagna ricominciava, erano tutti “il suo tipo ideale”, oppure erano tutti “supergay”, ma la maggior parte delle volte non era assolutamente così, e finivano solo per fare delle tremende figuracce.
 
Ma, Amelia Pond,  era la sua migliore amica e lui le voleva bene, lo sapeva che lo faceva per vederlo felice, quindi la lasciava fare.
 
Colin Merlin sapeva di essere un ragazzo chiuso, introverso, un lupo solitario insomma, e sapeva che senza la sua migliore amica non si sarebbe neanche mai mosso da casa, probabilmente neanche per andare a scuola.
 
Forse senza la sua compagnia non avrebbe neanche superato le superiori, perché in una piccola città, essere l’unico ragazzo gay non era di certo facile, ti faceva sentire diverso, un alieno quasi.
 
Ma con Amy non era così.
 
Per Amy, Colin, era di famiglia, era il suo migliore amico, e questo mai nessuna etichetta , l’avrebbe cambiato.
 
Con lei sentiva di poter essere completamente se stesso, senza pericolo di essere giudicato per questo, e per questo si lasciava trascinare nei suoi  assurdi  piani  per trovargli un ragazzo, perché erano amici da sempre e perchè  lei era sempre stata dalla sua parte contro tutti.
 
-Primo ammesso e non concesso che sia il mio tipo chi ha detto che io sia il suo..secondo che ne sai tu del mio tipo?- iniziò a protestare Colin.
 
-Allora mr Entusiasmo ..lo so e basta ..perché non mi sembrava affatto attratto da me ..quindi ..voglio dire.. gioca sicuramente nella tua squadra.. perché beh.. mi hai guardato?- Amelia si alzò e fece una piroetta su se stessa.
 
-Ah giusto dimenticavo nessuno resiste alla regina Amy-  scoppiò a ridere Colin.
 
Amelia afferrò un cuscino dal divano e glielo lanciò contro, e continuò facendo finta di niente.
 
-E secondo mio carissimo mister scettico ..è il fratello del ragazzo per cui avevi preso quella cotta enorme, quello che veniva sempre alla biblioteca da tuo zio.- concluse Amy seria sapendo di aver catturato con quest’ultima frase sicuramente l’attenzione del suo amico.
 
-E’ il fratello di Sam?- disse Colin sorpreso.
 
-Si è suo fratello-rispose Amy.
 
 E Colin all’improvviso ricordò il sorriso di Sam, la sua dolcezza,  i suoi occhi gentili e fu percorso da un brivido di freddo.
 
La notizia della sua scomparsa aveva scosso tutti in città ma in particolare lui e suo zio.
 
 Sam per il suo lavoro faceva continue ricerche in biblioteca della città dove lavorava suo zio, probabilmente, penso Colin passava più tempo in biblioteca che a casa sua.
 
Quando era scomparso era stato uno shock per loro, ormai lo consideravano un caro amico, ma non sapeva avesse un fratello della sua età.
 
In realtà non sapeva quasi niente di lui.
 
 Amy aveva ragione, si era preso un enorme cotta per lui  e quindi non gli parlava molto, perché si vergognava come un ladro ogni volta che gli rivolgeva la parola.
 
Tutto quello che sapeva lo sapeva da suo zio, che invece gli era diventato molto amico, ma comunque non gli domandava molto perché non voleva farlo sospettare dei suoi veri sentimenti.
 
-Pronto ci sei? Terra chiama Merlin rispondete!-disse Amy pensando che forse aveva sbagliato a portare la conversazione su quell’argomento.
 
La voce di Amy lo riportò alla realtà e lo distolse dai suoi tristi pensieri.
 
-Quindi Sam aveva un fratello?- chiese Colin di nuovo, stavolta davvero interessato.
 
-Ok un fratellastro ma che importa? La cosa più importante è che ha la tua età e che è single..-gli rispose Amy entusiasta.
 
-Ti prego non dirmi che gli hai fatto l’interrogatorio- Colin alzò gli occhi al cielo esasperato –Quel ragazzo ha appena perso suo fratello e tu lo hai tartassato con le tue domande senza senso?.. vergognati Pond!- La rimproverò.
 
-Non dire sciocchezze.. primo non sono cosi idiota e insensibile come credi tu.. e secondo non sapevo fosse il fratello di Sam.. finchè non ha detto che il suo fratellastro si chiamava Winchester.. insomma due Winchester a Greyshollow?.. anche tu saresti stato curioso non poteva essere una coincidenza-si giustificò Amy.
 
-Due Winchester? non ti seguo più-  domandò perplesso.
 
-Il suo tutore e fratellastro si chiama Dean Winchester, così gli ho chiesto se conosceva Sam e lui mi ha detto che era il fratello di Dean, e che lui e Sam abitavano insieme fino alla sua scomparsa, Sam si occupava di lui.. e adesso che non c’era più quel compito toccava a Dean, che si era trasferito apposta da New York – gli raccontò Amy.
 
-Wow quindi ce ne è un altro? e ti ha detto tutto questo?- disse Colin sorpreso.
 
-Non abbiamo parlato molto ma, è stata una visita breve. Ma sembrava molto triste e solo, come se stesse cercando il suo posto in questo mondo, qualcosa a cui aggrapparsi per non volare via, qualcosa che gli appartenesse, che lo facesse sentire parte di qualcosa e che lo completasse al tempo stesso- continuò.
 
-E tutto questo da dove lo avresti dedotto Freud?- la prese in giro il ragazzo.
 
Lei guardò Colin dritto negli occhi, stavolta il suo sguardo era serio e triste al tempo stesso, e disse:
 
-E’ stato facile capire come si sentisse..aveva lo stesso tuo sguardo…-
 
-Amy..- iniziò Colin dolcemente.
 
-E poi se si sente vulnerabile no? puoi sempre approfittarne..se capisci quello che voglio dire…- concluse amy interrompendolo e li fece l’occhiolino maliziosa.
 
-Pond!- urlò Colin e stavolta fu il suo turno di lanciarle un cuscino addosso.
 
Era tornata la solita Amy di sempre, la nuvola di preoccupazione era passata e Colin fu sollevato.
 
-Comunque come sai che è single?- le chiese.
 
-Allora ti interessa..- lo prese in giro lei- suo fratello Dean, mi ha detto di controllarglielo.. davvero un tipo interessante quel Dean.. mi ha detto di accertarmi che andasse a scuola e che non frequentasse cattive compagnie, insomma mi ha chiesto se potevo fargli da cicerone, visto che lui non conosceva nessuno- gli spiegò Amelia.
 
-Imbarazzante..-  disse Colin
 
-Si ..non credo che si rendesse molto conto di quello che stava facendo.. non dava proprio l’idea del genitore modello- continuò.
 
-Comunque non ha usato la parola single..-ribadì Colin.
 
-Ok non la usata.. ma che guastafeste che sei.. mi stai annoiando con la tua negatività e mi hai fatto venir fame ordiniamo la pizza? Rimani a dormire da me?- gli disse Amy.
 
-D’accordo! Mando un Sms a mio zio per dirgli che non torno a casa-
 
-A proposito dov’è tuo zio?- gli chiese.
 
- Credo avesse una sorta di appuntamento oggi o qualcosa di simile- spiegò il ragazzo.
 
-Beh sarà contento di avere casa libera allora!-
 
-Pond! Non essere sfacciata!- la rimproverò Colin.
 
-Non sono io a essere sfacciata sei tu che sei troppo pudico Merlin!- e gli fece la linguaccia.
    
                                                                           ****
 
 
Castiel  guardava la sua immagine riflessa nel bicchiere di wiskey che stava bevendo .
 
Si sentiva un completo idiota, era ridicolo che ci fosse cascato di nuovo, doveva smetterla di corrergli dietro.
 
Se lo ripeteva ogni volta, ma poi quando lui lo chiamava, correva sempre come un cagnolino, non sapeva cosa lo attirasse di lui, forse lo amava, probabilmente era ne era solo dipendente, certo il sesso non era male, ma lui aveva bisogno di qualcosa di più.
 
Era stanco di essere trattato come un optional, una faccenda che si poteva sbrigare nei ritagli di tempo, o liquidare ogni qual volta spuntava qualcosa di più interessante.
 
Voleva essere per una volta il centro del mondo di qualcuno, era così sbagliato?
 
 Era forse considerato troppo da egoisti  desiderare che per una volta qualcuno si preoccupasse di lui e non fosse sempre lui a dover preoccuparsi degli altri?
 
Era arrabbiato da morire, ma più con se stesso che con la persona che stava aspettando,  e che l’aveva liquidato con un messaggino del cazzo, si sentiva davvero patetico.
 
E odiava sentirsi in quel modo.
 
Non aveva avuto neanche il coraggio di chiamarlo il coglione.
 
“Sono stato trattenuto rimandiamo ti dispiace?”
 
Tutto qua.
 
Poteva scrivere : scusami amore, mi manchi, mi dispiace terribilmente e invece no, un cazzo.
 
Certo che non gli dispiaceva, pensava sarcastico.
 
 Certo che era contento di essersi agghindato come un salame per qualcuno che aveva trovato di meglio da fare.
 
 Certo che era contento di avere aspettato due ore da solo seduto in un bar, prima che lui si degnasse di avvisarlo.
 
Logico che era contento di essere sempre l’ultima ruota del carro, “a ok mi avanzano cinque minuti .. cosa potremmo fare? Ma si ..chiamiamo Castiel per una sveltina.”
 
In quel momento il telefono vibrò di nuovo, segno che era arrivato un nuovo messaggio.
 
Si precipitò a vedere chi fosse e si odiò ancora di più per questa sua debolezza.
 
 Ma non era chi pensava che fosse.
 
Perfetto si disse, dopo aver letto il messaggio, quella sera avrebbe potuto ubriacarsi senza aver paura di dare il cattivo esempio.
 
-Gabe versamene un altro per favore!- disse al barista.
 
                                                         ****
 
Dean guidava da solo per le strade di Greyshollow non sopportava più di restare in casa con le mani in mano.
 
Avrebbe iniziato a lavorare solo il giorno successivo e si stava annoiando a morte.
 
 Inoltre stare senza far niente gli lasciava tempo a sufficienza per pensare a quanto aveva perso ultimamente e affogare nel dolore.
 
Da quando suo fratello era scomparso non faceva altro che ritenersi responsabile.
 
Si sentiva una merda.
 
Sentiva di  aver fallito nel prendersi cura del suo fratellino e non poteva certo ripetere lo stesso errore con Arthur.
 
Si incolpava per non essere rimasto.
 
Avrebbe dovuto essere al fianco di suo fratello, aiutarlo.
 
Invece Sammy era rimasto da solo, in un paese straniero, a gestire cose che avrebbero dovuto gestire insieme.
 
Si era rifiutato di aiutarlo, si era rifiutato di lasciare New York e adesso il senso di colpa lo divorava.
 
Non faceva che ripetersi che se fosse rimasto anche lui come Sam, non sarebbe successo nulla.
 
Quelle pareti sembravano soffocarlo, non ce la faceva più a restare in quella casa che sentiva cosi estranea e così ostile, il dolore per la perdita di suo fratello si faceva sempre più forte e lo travolgeva diventando insostenibile quando non era impegnato a fare nulla.
 
Doveva tenersi occupato.
 
 Ma sfortunatamente Arthur il giorno dopo avrebbe iniziato la scuola ed era già andato a dormire.
 
Perciò in mancanza di qualcosa che lo distraesse dai suoi pensieri  aveva deciso di farsi un giro con la sua auto, entrare in qualche bar ubriacarsi e spegnere per un po’ il cervello, magari rimorchiare una bella bionda che facesse da palliativo a tutti i suoi mali.
 
Fermò la sua impala di fronte a un bar, non che ci fossero tantissimi bar in città, ma questo aveva qualcosa di particolare che aveva attirato la sua attenzione.
 
Forse era qualcosa nel nome ad averlo attratto :“The Blue Angel”.
 
Non ne aveva davvero idea ma sentiva, che doveva fidarsi del suo istinto,dei suoi sensi di ragno.
 
Per qualche inspiegabile ragione sentiva  quello era il posto giusto così parcheggiò e si decise ad entrare.




** bene bene bene.. qualcosa mi dice che avremo un incontro nella prossima puntata ...anyway ringrazio chi legge e recensisce mi da un idea di quello che posso migliorare .. ho inserito apposta un certo personaggio perchè so che c'è qualcuno a cui piace molto XD ... cmq vi amo tutti e niente xo xo MerlinCasGirl XD**
 
  
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