Mi preparai il più in fretta che potevo.. questi capelli non
ne volevano sapere di stare giù!! E in più dovevo truccarmi un poco..
altrimenti Emma mi avrebbe sgridato di nuovo!!
nel giro di 20 minuti ero pronta.. truccata e vestita!! O almeno ero guardabile…
credo!
B: sono pronta!
T: OK! Ti prendo la valigia!
B: ecco bravo.. renditi utile!!
T: certo capo!
Il capo wow ero il capo… non ci avevo ancora pensato!!
Mentre aspettavamo Tomo, salutai la mia casa.. la stavo lasciando per la prima
volta dopo 4 anni.. era stata il regalo di laurea dei miei genitori. Mi avevano
spedita da Seattle in California, lontano da tutto e da tutti! E ora lasciavo
questa casa.. un’altra casa.. sarei tornata certo, ma era dura andarmene! Era
stata il mio porto sicuro contro le difficoltà contro le persone e contro la
mia famiglia, che mi aveva giudicata ed esclusa senza nemmeno chiedermi un
parere.
senza nemmeno accorgermene Tomo era arrivato e lui e Tim mi stavano fissando..
forse in attesa di un qualche pianto disperato da film sentimentale! Loro
fissavano me.. e io fissavo la casa!
T: guarda che non scappa, quando torniamo è sempre qua!
B: lo so!
To: se vuoi ti lasciamo sola con lei! (represse una risata)
B: divertente.. Ok andiamo… ciao casa.. ciao Biancaneve e i sette nani, ciao
garage, ciao cassetta della posta rotta da Tim ubriaco, ciao gatto dei vicini!!
T: muori gatto dei vicini!!
B: Tim!!
T: odio quel gatto!! Aspetta..
Tim tornò in dietro.. prese cucciolo.. e lo posizionò davanti alla porta
d’ingresso!
B: ma che fai?
T: così sembrerà che ci sia qualcuno!!
B: sei impazzito!!
T: forse.. colpa tua!
B: come no!
Ridemmo e ci avviammo alla macchina, caricammo i bagagli e partimmo verso casa
di Jared!
era , come dire, minuscola! Mi aspettavo una reggia… invece era piccola!
J: eccovi finalmente!! Bex hai chiamato quelli di San Diego?
B: Jared rilassati.. è tutto a posto! Il locale è prenotato, i camion
arriveranno puntuali, le scenografie saranno montate.. tutto andrà bene!!
J: Ok mi voglio fidare.. solo una cosa.. quando monteranno le scenografia,
sarai presente vero? Non è che non mi fidi anzi, ma l’ultima volta avevano
sbagliato tutto!!
B: certo.. sarò li.. e frusterò col mio gatto a 9 code chiunque batta la
fiacca!!
J: Ok..
S: gatto a 9 code?
J: Shan rilassati nessuno ti frusterà!!
S: non si sa mai.. Emma l’ha fatto una volta!
E: è stato un incidente.. non volevo farti male.. e poi era un asciugamano..
per cui non ti ho proprio “frustato”!! Bex vieni con me.. lasciamo gli uomini
soli.. devo chiederti una cosa!!
B: certo..
Ok.. Emma iniziava a preoccuparmi.. disse “devo chiederti una cosa”, come se
stesse per rivelarmi un segreto e la casa fosse piena di cimici dell’FBI!!
B: che c’è?
E: credi che ci sentano?
B: credo di no! Ma che succede!!
E: allora come ben sai.. tra 3 settimane è il compleanno di Shannon.. e avevo
pensato di organizzargli una festa a sorpresa!!
B: ma come ..
E: e qui entri in gioco tu..
B: io.. aspetta Emma non capisco.. tra 3 settimane saremo a Tucson.. come
facciamo a organizzare una festa a Tucson se noi siamo a San Diego?
E: e internet a che serve?
B: non capisco.. ma comunque che cosa vorresti fare!
E: dobbiamo prenotare un locale, avvertire gli amici di Shan, chiamare un
albergo, prenotare le stanze per tutti quelli che verranno, chiamare un deejay
per la serata oppure un gruppo.. non ho ancora deciso, chiamare un servizio di
catering, e io avevo pensato a qualcosa come spogliarelliste!
B: cosa?
E: Shan impazzirà quando vedrà le spogliarelliste!!
B: se lo dici tu.. ma chi si occuperà di tutto questo?
E: tu.. e io ti aiuterò ovvio!!
B: io.. ma non so se riesco..
E: devi riuscirci!! Adesso è il tuo lavoro!
Esatto era il mio lavoro e mi faceva paura.. stavo già andando nel panico!
To: hey ragazze.. prepariamo il pranzo, venite ad aiutarci?
E: certo!!
Pranzammo a casa di Jared.. e una volta finito, mettemmo a posto, caricammo
tutto nelle macchine, e ci avviammo verso la stazione degli autobus.. il Tour
stava per iniziare, e con lui si avvicinava anche il concerto a Seattle.. non
volevo tornare a casa.. e neppure Tim voleva.. lo vedevo nei suoi occhi,
leggevo la preoccupazione ogni volta che si nominava quella città! Ma nessuno
doveva sapere, per cui agl’occhi di tutti, dovevamo sembrare normali, allegri e
senza preoccupazioni!
“Mai abbassare la guardia e non dire nulla a nessuno, fallo per tuo padre” ...
erano state le parole di mia madre, prima di spedirmi in California.. per tutti
questi anni avevo mantenuto la promessa, ma ora che potevo fare?