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Autore: weretogether    12/11/2013    5 recensioni
Lui era li? Justin era li? Era tornato? E non era solo.
-Kristen?- pronunciò lui.
Maledizione, non doveva succedere. Maledizione, non poteva essere. Maledizione, non sarei dovuta venire. Ma lui cosa ci faceva li?
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Hai mai amato qualcuno così tanto da non riuscire a liberarti del suo ricordo? Kristen si. Kristen ci vive col ricordo di lei e Justin felici, ma quello che ancora non sa è che presto non sarà più solo un ricordo. A quanto pare il passato è deciso a tornare, ovviamente con i suoi vantaggi e svantaggi, ma che sia un bene o un male questo ancora nessuno lo sa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(se vi va, mentre leggete ascoltate questa: http://www.youtube.com/watch?v=TA-uT1jE4O4 . se finisce prima che finiate di leggere il capitolo fatela partire di nuovo )

Due mesi dopo.

 
Indossai un giubbino di pelle nera, presi le chiavi della moto e uscii di casa.
Andai in garage e, dopo aver messo a moto, salii sulla mia Ducati nera; dopo aver indossato il casco percorsi il vialetto e svoltai a destra.
Mentre passavo vidi Kristen che stava per entrare in casa.
Mi girai velocemente per lanciarle uno sguardo che lei ricambiò, poi tornai a guardare la strada e accelerai fino ad essere abbastanza lontano da far smettere al mio cuore di martellarmi nel petto.
 
Kristen’s pov.
 
Stavo per rientrare in casa quando sentii un rombo invadere lo spazio circostante.
Mi girai velocemente e vidi Justin sulla sua moto andar via. Si girò per un istante e mi lanciò uno sguardo che ricambiai, poi scomparì dalla mia vista.
Erano passati due mesi da quando aveva detto di amarmi. Da quel giorno non ci eravamo più parlati e, a parer mio, quello sguardo era troppo pesante per essere retto solo da me e lui.
Qualche secondo dopo infilai la chiave nella toppa di casa ed entrai, mentre una strana sensazione mi invadeva lo stomaco. Forse erano gli occhi color nocciola di Justin ad avermi fatto quell’effetto, o forse era semplicemente lui.
Senza cercare di dare troppo peso a quello sguardo furtivo, mi diressi in camera mia e mandai un messaggio a Jon dove lo avvertivo che ero appena arrivata a casa.
 
Justin’s pov.

Quando finalmente arrivai, parcheggiai la moto non molto distante dal negozio che cercavo e, una volta davanti alla porta d’ingresso, entrai.
Ad accogliermi c’era una ragazza che appena mi vide mi salutò cordialmente.
Mi guardai intorno e vidi chitarre di ogni dimensione.
Girai per il negozio e quando trovai ciò che cercavo chiamai Jane, questo era il nome scritto sulla targhetta attaccata alla maglietta rossa che la ragazza indossava, e le mostrai ciò che avevo scelto.
Mentre Jane appuntava su un foglio la via a cui avrebbero dovuto consegnare l’ordinazione, scorsi una batteria.
Mi avvicinai e notai che era simile a quella che avevo da bambino. Un sorriso mi si dipinse sul volto, sarebbe stato bello tornare a suonarla.
 
Kristens’ pov.
 
Quando staccai la chiamata con Jon che, per assicurarsi che andasse tutto bene, mi aveva chiamato dopo aver letto il mio messaggio, presi l’ipod, un libro e mi diressi in balcone.
Mi sedetti sulla solita poltroncina, avvicinai le gambe al petto, accesi l’ipod ed indossai le cuffie.
Quando la riproduzione casuale partì, aprii il libro alla pagina segnata dal segnalibro e mi concentrai solo su quello.
 
Justin’s pov.
 
Dopo aver salutato, uscii dal negozio e, dopo essere salito sulla moto, feci un giro in città.
Avevo bisogno di schiarirmi le idee, avevo bisogno di prendere una boccata d’aria, avevo bisogno di smetterla di pensare a Kristen.
Da quando le avevo detto di amarla non ci eravamo più parlati e in quel momento mi mancava più che mai.
Speravo che se le avessi detto di amarla sarebbe rimasta con me, speravo che in un modo o nell’altro mi avrebbe capito, ma non era stato così.
Mi ero giocato tutto una seconda volta, solo che non era andata bene come la prima e l’unica cosa che potevo fare era vederla felice insieme a Jon.
Dopo il nostro ritorno da Los Angeles, a scuola era iniziata a girare la voce che stessero insieme e a confermare il tutto c’erano le loro costanti uscite.
Vederli insieme era difficile, ma se lui era ciò che voleva l’unica cosa che mi restava da fare era guardarli essere felici.
Anche se faceva male non potevo negare che lui fosse migliore di me, o, addirittura, che fosse quello giusto. Lei non entrava più dalla scala in balcone, non faceva più tardi la sera, non era costretta a cercare costantemente delle scuse per giustificare le assenze di scuola o le insufficienze per non aver studiato a causa mia. Lui era quello giusto ed io ero solo stato un periodo di passaggio della sua vita, che lo volessi o no.
 
Kristen’s pov.
 
Girai pagina quando d’un tratto una voce fin troppo familiare mi invase le orecchie.
Mi bloccai di colpo quando capii ciò che stavo ascoltando, ma non trovai la forza per mettere pausa.
Era un’altra registrazione.
 
“Ehi Kristen-panda,
come stai? Chissà quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo parlati. Magari è stato soli cinque minuti fa, o magari è passata un’eternità.
Ho preso per sbaglio il tuo ipod e, dopo aver sentito casualmente la registrazione che ti avevo fatto prima di partire, mi son detto “perché non farne un’altra?”.
Sono di nuovo qui, a parlarti, anche se non so precisamente quale sia questa volta lo scopo.
Sai, tu ora sei con Jon. Sei con lui e ti starai divertendo tantissimo e io sono qui, a casa, a pensare che al posto suo potrei esserci io, a pensare che al posto suo vorrei esserci io.
So di non avere il diritto di dire queste cose, ma mi manchi così dannatamente tanto, Kristen-panda.
Mi mancano i tuoi abbracci, le tue carezze, le tue parole dolci. Mi manchi tu.
Vorrei che in questo momento fossi qui, con me, a ridere e a scherzare, o anche semplicemente ad urlarmi contro che sono uno stronzo. Vorrei che in questo momento fossi qui, accanto a me, e mi abbracciassi e mi chiedessi di amarti per tutta la vita, o anche semplicemente a farmi cadere dal letto perché abbiamo litigato e quindi me lo merito.
Dovresti vedermi in questo momento, dovresti vedere come i miei occhi si stanno velando di lacrime, dovresti vedere come sto lottando per non farle uscire, ma, in fondo, so che la tua battaglia è stata molto più dura e molto più violenta.
So che la battaglia che hai combattuto contro quello che provavi per me è stata devastante e che non può essere paragonata a quella di nessun’altra persona e per questo voglio chiederti scusa.
Mi dispiace per averti fatto soffrire così tanto, credevo di fare il meglio ed invece ho solo peggiorato le cose.
Credevo che lasciarti andare sarebbe stato facile, credevo che fosse la cosa migliore per entrambi, perché, in fondo, credevo che avresti potuto sostituirmi in fretta. Avevo paura Kristen, paura di andar via e di lasciarti andare, paura di tornare e vederti star bene insieme a qualcuno, qualcuno che però non ero io. Così mi sono fatto indietro, mi sono messo da parte e ho creduto che stare insieme a Susan potesse aiutarmi a dimenticarmi di te, ma no, non è stato così.
Ed ora voglio che tu sappia che ti amo così tanto, che questi mesi lontani da te sono stati insopportabili, che non riesco ad amare nessun’altra, perché io amo te.
Amo te, Kristen, ti amo davvero tanto.
Non so se troverò il coraggio di dirlo un’altra volta, perché non so se vorrai sentirtelo dire, ma ci tenevo a farlo almeno ora, ora che per me non c’è niente di più vero di quello che provo per te.
Voglio che tu sia felice, e che torni a suonare. Voglio che tu non veda la nostra relazione passata come un errore e che impari dal passato a capire quali sono le scelte migliori per il futuro. Voglio che non ti dimentichi di noi, anche se stare insieme delle volte ci ha ferito.
Credo che tu sia tornata, perché sento la tua risata mischiata a quella di Jon e, al solo pensiero che tu possa amarlo quanto e come hai amato me, mi si stringe lo stomaco.
Spengo, prima che questa sorpresa si rovini.
Ciao Kristen-panda, ti amo.”

 
Quando l’ultimo sospiro di Justin segnò la fine della registrazione, mi ritrovai con le gote bagnate. Stavo piangendo per lui, ancora.
Lasciai che il libro cadesse a terra ed un tonfo riuscì a sovrastare il rumore della canzone che era appena iniziata.
Ricordavo perfettamente la sera descritta da Justin nella registrazione e ricordavo perfettamente anche quanta voglia avessi io di stare con lui. Ricordavo anche cosa era successo, ricordavo del nostro bacio e mi si formò un nodo nello stomaco.
Quel bacio non era stato dato a caso, quel bacio non era finto, quel bacio c’era, era vivo, forse più di me e Justin, quel bacio era li, ed era l’unica cosa che entrambi desideravamo.
E, anche se sembrava così dannatamente sbagliato, a distanza di due mesi avrei voluto rivivere ogni singolo momento di quella serata; avrei voluto tornare a ballare e a cantare con lui; avrei voluto guardarlo negli occhi; avrei voluto sentirmi cantare la stessa canzone da lui; avrei voluto sentire le farfalle nello stomaco quando i nostri sguardi si erano incrociati; avrei voluto avere ancora la certezza che lui mi amasse.
Mentre il mio sguardo era fisso nel vuoto, il cuore mi martellava nel petto e un nodo mi si formava nello stomaco, sentii una porta al piano di sotto sbattere.
Restai per un momento paralizzata, ancora spiazzata da quelle parole che, una per volta, mi avevano trapassato anche l’anima, poi, con le guance ancora bagnate e gli occhi gonfi di lacrime, un pensiero mi passò per la mente e, senza rifletterci su, corsi al piano di sotto.
-mamma.- le andai in contro mentre sistemava la spesa nella dispensa.
Si voltò a guardarmi e, appena mi vide, corrugò la fronte –perché stai piangendo?- mi chiese.
-non importa ora, voglio solo chiederti una cosa.-
-che cosa?-
-non è una cosa da niente.-
-di cosa si tratta?-
-prima promettimi che starai a sentirmi.-
Lei annuì. –prometto.-
-i genitori di Justin non hanno dei soldi per pagare dei debiti e per questo motivo sono costretti a vendere la loro casa al mare..-
-quindi?-
-mamma, potete dargli quei soldi?-
-ma di che cifra si tratta?- chiese lei perplessa.
-non lo so, ma non credo sia molto.-
-Kristen io..-
-per favore mamma, so che non è semplice, ma è davvero importante.-
-qualcosa si potrebbe pur fare, ma sei sicura che i genitori di Justin accetteranno?-
Feci spallucce. –proviamoci, se insisterai magari lo faranno.-
-okay.- disse.
Un enorme sorriso mi si stampò in volto. Corsi ad abbracciarla felice.
-ma, se posso sapere, perché ci tieni così tanto?-
-perché quella casa l’ho vista e ti assicuro che è davvero bella. è un vero peccata venderla per un debito che potrebbe essere facilmente pagato.- dissi semplicemente.
Lei sorrise e annuì –se lo dici tu, ti credo.- mi accarezzò i capelli.
Ero ancora un po’ scossa da quella registrazione e non sapevo realmente come mi fosse venuta in mente quell’idea, ma sapevo di aver fatto la cosa giusta. 

 
**
Saaalve! 
Parto col dire che MI DISPIACE DAVVERO TANTISSIMO PER AVER AGGIORNATO SOLO ORA, SO CHE E' PASSATO QUASI UN MESE, MA NON HO DAVVERO AVUTO TEMPO. SCUSATEMI. NON HO UN MINUTO LIBERO E, DI CONSEGUENZA, NON SONO RIUSCITA A TROVARE UN PO' DI TEMPO PER CONTINUARE LA STORIA E AGGIORNARE.

Poi, so che questo capitolo fa schifo, ma è l'unica cosa che sono riuscita a fare. Ho alternato i pov perché questa volta mi andava di mettere in un solo capitolo i sentimenti che entrambi provano, sia nel momento in cui si vedono, sia dopo.

Altra cosa sempre riguardante questo capitolo: ho riproposto per la seconda volta una registrazione fatta da Justin. Era da tempo che volevo metterne una e mi ero già organizzata le idee. Ad essere sincera, non so se vi è piaciuta ora, così come non so se vi è piaciuta la prima volta, se magari vi va di farmi sapere cosa ne pensate di questa idea :). 

Ultima cosa: volevo ringraziare tutte le persone che leggono e recensiscono la storia, quelle che l'hanno tra le preferite\seguite, quelle che aspettano con ansia i capitoli e quelle che tornano a leggerla dopo tempo. Grazie a tutte. 
Ah, ci tengo davvero tanto a ringraziare le nove persone che hanno recensito il capitolo precedente, grazie di cuore :).

Scusatemi ancora.

(se vi va, passate a leggere anche questa fanfiction http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2140215 mi farebbe davvero piacere ).
  
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