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Autore: percabeth2000    12/11/2013    1 recensioni
Alis è una figlia di Eris. Ben presto dovrà affrontare un pericolo, lo stesso che sta minacciando anche il Campo, insieme a Nico di Angelo e a qualche altro semideo ce la faranno a sconfiggere il nemico?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV.NICO
La giornata era passata piuttosto in fretta pensandoci, le lezioni erano volate anche perché non ero molto attento e poi avevo parlato con Chiara, o meglio, mi aveva fatto un interrogatorio ponendomi non so quante domande su Alis. Da: “Come consideri Alis?” a: “ Ti piace?” a: “Ho saputo che dormivi con lei …”
Ad un certo punto mi sono chiesto perché non potessero fare le lezioni più vicine tanto ero stanco di risponderle “non sono affari tuoi”oppure “di certo non lo dico a te”.
Di tutta la giornata certamente il mio momento preferito è stato la sera a scherzare e a parlare con le ragazze, quelle due hanno combinato un sacco di casini insieme e ho anche scoperto che ad entrambe piace cantare.
Per quanto riguarda Chiara era abbastanza ovvio in quanto figlia di Apollo ma da Alis non me lo sarei mai aspettato, non sembra la ragazza tipica che si mette a cantare divertendosi con le amiche o che so io, lei è diversa, più la conosco e più mi accorgo che sotto quel bel viso e quei bei capelli si nasconde una persona che ha vissuto di tutto combattendo per la sopravvivenza. Lei è una guerriera.
Ed è con queste riflessioni che mi addormentai nel mio letto cullato dal suono del venticello serale.
 
Ci eravamo messi d’accordo che dopo colazione sia io che Chiara saremmo andati a trovare Alis ma appena arrivammo il suo letto era vuoto anche se la sua roba era ancora lì. Capimmo subito che c’era qualcosa che non quadrava e così andammo da Chirone per spiegargli la situazione e appena entrammo nella Casa Grande  sentimmo la sua voce. La riconobbi dal tono alto e deciso senza sfumature che lasciassero intendere i suoi pensieri e le sue emozioni,solo poche volte si tradiva ed in quei casi potevi vedere uno spiraglio della sua vera natura, un piccolo spiraglio dei suoi pensieri da cui non ti staccavi tanta era la curiosità di sapere e comprendere, perché lei faceva quell’effetto alle persone, a me almeno.

“Non sei ancora in forma Alis e tu lo sai, riposati ancora” diceva Chirone quasi supplicante.

“Le dico che sto bene, si fidi” cercava di convincerlo Alis.

“Stai un po’ tranquilla però oggi ok? Promettimelo” concesse Chirone.

“Starò tranquilla, promesso. Grazie” si congedò Alis.

“Lo farei davvero?” chiese a bruciapelo Chiara quando ci passò davanti. Per un momento sembrò sorpresa di vederci ma poi si tranquillizzò e rispose decisa: “ L’ho promesso, certo che lo farò”

“Io non ne sono poi così certa per te la tranquillità è un concetto astratto, meglio che venga con te” gli disse, si girò e aggiunse “ viene anche Nico visto che sicuramente ascolti di più lui che me”

Io non credo, pensai, ma forse era meglio non peggiorare la situazione anche perché Alis sembrava piuttosto tesa.
Uscimmo e lei si diresse subito in infermeria perché, come aveva detto, doveva prendere delle cose prima di potersi allenare.

“Devi restare tranquilla” disse subito Chiara.

“Allora, se la metti così, devo prendere delle cose per restare tranquilla va bene?”

Uscì dopo poco senza niente di realmente visibile ma se aveva detto che gli serviva qualcosa sicuramente l’aveva presa, si diresse a passo diretto verso il bosco senza spiccare parola.

“Che ci facciamo qui?” chiese Chiara.

“Voglio provare a fare una cosa” rispose Alis calma e ferma.

“Ehy, ci siamo anche noi né, potresti almeno dirci cosa vuoi fare?”

“Sai cosa penso Chiara?” chiese ad un tratto “Nico è molto, ma molto più tranquillo e silenzioso di te, ancora non capisco come fai ad essere la mia migliore amica, dovevo stare male quel giorno …”
Chiara si esibì in un sonoro: “ Ah ah ah” mentre sia a me che ad Alis spuntò fuori un sorriso gigantesco.

“Alla fine che vuoi fare?” chiesi io.

“Non li ho ancora usati” disse mostrando i due pugnali-tridente di sua madre “Se me li ha fatti dare credo che li dovrei usare no?” girandosi però notai che piano piano non aveva più qual aspetto da guerriera ma la stanchezza le pesava trasformandola in una normale adolescente.

Ci allenammo per circa una bella mezz’ora e poi decidemmo che almeno per un po’ era meglio restare tranquilli prima che la febbre ricominciasse.

“O porca miseria!” disse ad un punto Chiara.

“Che c’è?” chiedemmo allarmati io e Alis.

“Devo andare, Mattia mia aveva invitato a guardare la partita del Milan sono già in ritardo!” esclamò.

“Non divertirti troppo” disse Alis maliziosa. Chiara sparì lanciandole un’occhiataccia doc.

“Non sapevo avessi questa vena pervertita” le dissi.

“Che ci vuoi fare? Questo è quello che succede ad avere un fratello maggiore fidanzato” rispose.

“Questo è sessismo!” dichiarai indignato ma anche divertito.

“No, questa è verità”

“Che ne dici se andiamo a farci un giro piuttosto che stare qui fermi immobili? Anzi, meglio, ti faccio vedere una cosa o meglio, qualcuno …” le dissi alzandomi.

“Qualcuno?” chiese mentre si alzava anche lei.

“Ti piacerà, vedrai” risposi facendole segno di seguirmi.








ANGOLO DELL'AUTRICE:
Bentrovati come direbbe Garibaldi.
In serietà, lasciando perdere i miei deliri sulla storia (colpa di una certa mia compagna che non nomino per motivi di privacy) spero che il capitolo vi piaccia e che non sia uscito una totale schifezza.
Vi auguro dei buoni voti in storia sperando sia altrettanto per me, a presto.
percabeth2000

 
  
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