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Autore: Lovy91    12/11/2013    4 recensioni
E' passato quasi un anno da quando Shinichi è un bambino e dopo tutte le loro avventure ancora non sono riusciti ad arrivare a una soluzione definitiva. Ma ormai tutto questo sta per giungere al termine: qualcuno ha detto agli Uomini in nero chi è veramente Conan ma non chi è Ai. E non è stata Vermouth. Lui viene rapito da loro ma misteriosamente non viene ucciso. Ai si darà da fare per cercarlo e sarà costretta a rivelare a molta gente cosa sta succedendo. Tutti i personaggi finora conosciuti si uniranno, la verità nascosta da tutto quel tempo sta per venire a galla e lo scontro finale sta per iniziare!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Vermouth | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                    L'ultima strofa della canzone – 8a Parte

 

 

 

Ore dopo si trovavano tutti alla centrale di polizia. Dettero la loro versione e dopo aver rilevato impronte e DNA li rilasciarono. Reina e Jodie rimasero insieme ai poliziotti per riempire le scartoffie delle loro agenzie investigative. La bionda agente fu severamente sgridata e sospesa per due mesi dall'incarico: il regolamento prevedeva fino a nuovo ordine ma aver consegnato Gin e l'Organizzazione le aveva valso uno sconto.
Le impronte di Gin furono immesse nel database da Reina e fu americano e nato negli anni venti, proprio come aveva detto Shinichi. Sapendo di fare un'azione illegale, modificò i dati nel database per far credere che Gin fosse nato molti anni dopo. Pandora era meglio che rimanesse un segreto.
Kaito se ne era andato senza dire niente a nessuno. Aveva lasciato gli altri con Pandora ed era tornato a casa. Era sparito proprio come Ladro Kid...
Goro ed Eri arrivarono in questura trafelati e con le lacrime agli occhi, abbracciarono Ran e la tennero stretta. L'uomo voleva strangolare Shinichi ma fu fermato in tempo dal dottor Agasa e Heiji. Quando Eri chiese dov'era Conan, Ran disse che quella notte, prima che il padre tornasse, la madre era venuta riprenderselo ma non aveva fatto in tempo ad avvertire nessuno.
Shinichi chiamò i suoi genitori e li avvertì di cos'era successo. Sua madre si mise a piangere, felice di riavere il suo ragazzo e suo padre prenotò i primi biglietti per raggiungerlo, cancellando tutti i suoi impegni.
Shinichi ritornò a casa sua, dopo ventiquattro ore d’incubo. Anche Ai e il dottor Agasa erano tornati a casa loro e dopo un sonno ristoratore, la bambina si sarebbe messa a preparare un'altra pillola di antidoto per tornare normale, poi avrebbe bruciato tutti i documenti e quel farmaco sarebbe sparito per sempre.

 
Ran fu accompagnata a casa dai suoi genitori e la mamma si fermò per un paio di giorni, in modo da assicurarsi che andasse tutto bene. La ragazza chiese di stare un po' da sola e si chiuse in camera sua.
Sulla spalliera della sedia era rimasta una maglia di Conan... No, Shinichi. Si portò le mani alla testa, aveva voglia di gridare. Non poteva credere che quel bimbo con gli occhiali a cui voleva bene come a un fratellino potesse essere il ragazzo che amava. Si sentiva quasi spiata.
Ricominciò a piangere. Era sempre stata forte, ma stavolta non ci riusciva. Non poteva neanche parlarne con nessuno. Si sentiva tradita anche da quelli che lo sapevano e nessuno le aveva mai detto niente.
Si stese a letto e dopo poche lacrime cadde in un profondo sonno senza sogni...

 
<< DOVE CAVOLO SEI STATO?! >>.
Kazuha era furiosa. Si era svegliata intorno alle nove e lui non era nella sua camera. Niente messaggi sul cellulare o alla reception. Si era vestita, aveva fatto colazione e intorno a mezzogiorno aveva incominciato a chiamarlo senza ottenere risposta. Solo due ore dopo si era presentato sulla porta della sua stanza.
<< Ti ho chiamato, ti ho cercato! >>.
Avanzò minacciosamente. Heiji restava immobile.
<< Dove sei stato tutta la notte? Con Shinichi?! >>.
Nessuna risposta.
<< Ma sei diventato sordo?! >>.
Il ragazzo le mise una mano sulla bocca. Quella reazione fece zittire Kazuha. Heiji le tolse la mano dalla bocca e lei era pronta a ricominciare quando lui la baciò. Quel contatto da tanti anni sperato la fece diventare rossa fino alla punta dei capelli. Dopo il primo secondo di sorpresa, buttò le braccia al collo a Heiji e si lasciò andare a quel bacio. Lui la strinse per la vita e rimasero così a lungo, per molto tempo, finché non si fermarono per riprendere fiato.
<< Non pensare di cavartela così >>.
<< Ci avevo sperato >>, rise Heiji e anche lei cominciò a ridere.
Risero per molto tempo e poi si baciarono ancora perché il bacio e la risata sono tra le poche cose della vita che uniscono due persone.

 

Shinichi stava dormendo profondamente. Si era gettato sul letto e si era addormentato, distrutto.
Fu svegliato da un tocco delicato.
<< Shinichi >>.
Ran?
<< Shinichi tesoro svegliati >>.
Il ragazzo aprì gli occhi. << Mamma? >>, gettò un'occhiata all'orologio, << Ma sono le otto... >>.
<< Un mio vecchio produttore veniva qua in Giappone per fare delle riprese e usava il suo jet, mi doveva un favore... ed eccoci qui >>.
Si sedette vicino a lui sul letto e l'abbraccio.
<< Come stai figliolo? >>.
<< Bene... non mi sono fatto male. Gli altri sono messi peggio >>.
Yukiko aveva le lacrime agli occhi a riabbracciare suo figlio diciassettenne, sano e salvo da un'organizzazione malvagia.
<< E ora che succederà? >>, chiese suo padre.
<< Gin avrà l'ergastolo insieme a Vodka e Vermouth. Hanno trovato la lista delle persone coinvolte e sono parecchie e famose. Ci vorrà un po' >>.
<< E Ran? >>, Sua madre fece la domanda più difficile.
<< L'ha presa molto male... >>.
<< È comprensibile >>, disse il padre, battendo una mano sulla spalla del figlio.
<< Dalle del tempo e vedrai che tornerà da te >>.
Shinichi però non ne era convinto, aveva la sensazione di averla persa per sempre.

 

Dopo cena il dottor Agasa bussò alla porta di Shinichi. Gli aprì la signora Kudo e lui spiegò brevemente il motivo della sua visita in così tarda sera. Il ragazzo corse subito a casa del dottor Agasa, Ai stava per tornare adulta.
Shinichi e Agasa erano seduti sul divano ad attendere Shiho. Nessuno dei due l'aveva mai visto adulta, a malapena avevano sentito la sua voce.
Poi la porta si aprì e la diciottenne Shiho fece la sua comparsa.
Vestiva semplicemente e un piccolo sorriso increspava il suo viso così giovane e bello, segnato dalle troppe cose che era stata costretta a vedere.
Il vecchio dottore si alzò e andò dalla giovane.
<< Ai... >>, sussurrò. Poi si ricompose e diede un colpo di tosse. << Cioè Shiho >>.
<< Si sta bene nei miei panni >>.
<< Sei libera adesso >>, disse Shinichi. << Cosa farai? >>.
<< Resterò con il dottor Agasa e m’iscriverò all'università >>.
<< Ma per te è una perdita di tempo! >>, esclamò lo scienziato.
<< Voglio poter vivere una vita normale e voglio cominciare da qui. Mi cercherò anche un lavoretto per mantenermi agli studi, anche se ho i soldi dell'eredità dei miei genitori >>.
<< Allora ti vedrò molto spesso >>, rise il ragazzo.
Si guardarono e senza bisogno di dirselo sapevano che loro erano migliori amici per la vita. Solo loro due potevano capire cosa era successo, le sensazioni provate. Shiho si avvicinò allo scienziato, che era tutto commosso e quasi sull'orlo di piangere. La sua piccola Ai non era più una bambina.
La ragazza lo abbracciò. Non aveva mai abbracciato nessuno nella sua vita, nemmeno sua sorella. Aveva imparato che alle persone che si amano bisogna dimostrargli sempre l'amore che si prova.
Il dottore l'abbraccio quasi piangendo.
Shinichi li guardò tristemente. Erano tutti felici tranne lui e Ran. Strinse i pugni e serrò le labbra, quasi con rabbia, tutta verso se stesso. Era arrivato il momento di agire e riprendersi la sua amata che l'Organizzazione le aveva portato via.

 

<< Ran c'è Shinichi >>.
Eri si affacciò alla porta della figlia, pensava stesse già dormendo vista l'ora. Invece era più che sveglia nel suo letto, con la faccia triste.
<< Non voglio vederlo >>.
<< Bambina mia è mezzanotte e per poco tuo padre non gli ha sparato. C'è da dire che ha avuto un atto di coraggio >>.
Ran si alzò dal letto e si mise le pantofole e andò nella sala. Eri salutò Shinichi e se ne andò nello studio al piano di sotto.
<< Ran... io... >>.
<< Se mi devi dire scusa sei venuto senza motivo >>.
<< Voglio proporti una cosa >>.
<< E sarebbe? >>.
<< Dopodomani Heiji e Kazuha torneranno a Osaka e pensavo che magari domani potremo trascorrere una giornata a Tropical Land tutti insieme. Vengono anche il dottor Agasa e Shiho >>.
< Shiho? >>.
<< È il vero nome di Ai... Sai ora è tornata normale anche lei >>.
<< Continua >>.
<< Ti prometto che domani ti regalerò la giornata che non ho potuto regalarti nell'ultimo anno >>. Le sorrise.
In un primo momento volle rifiutare, fare l'orgogliosa. Poi penso a Heiji e Kazuha. L'aveva incastrata.
<< D'accordo >>.


Angolo autrice!


Ok, sono un pochi in ritardo, scusate! Heiji e la cara Kazuha finalmente si sono messi insieme! E cosa succederà a Tropical Land? Alla prossima ;)

   
 
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