Nero.
Era tutto nero.
La sua stupida vita era dominata dal non-colore.
Non vedeva più il rosso dell'amore, il blu dell'amicizia, il giallo della gioia.
Era come se non ci fosse possibilità di esistere per l'insieme e l'essenza di tutte le cose: il bianco.
Lo avevano eliminato con una spessa e uniforme mano di pittura nera.
Non sembrava esserci nemmeno uno spiraglio di luce.
Era calata su tutto una notte senza stelle.
Troppi se ne andavano, lasciando vuoti enormi.
Quasi nessuno restava.
Solo la musica, compagna effimera e persistente al tempo stesso, riusciva a farsi largo in quella coltre scura.
Spazio Autrice:
Questa è una drabble scritta per la sfida creativa Wor(l)ds del blog Zelda was a writer ( http://zeldawasawriter.com/2013/09/worlds/ ) su proposta di una mia cara amica, che ringrazio molto per avermi fatto scoprire una modalità espressiva con cui non avevo mai osato confrontarmi, per paura della mia incapacità e di risultati deludenti.
Grazie anche a Iuccy_97 per avermi spronato e convinto a pubblicare. :)
A Luca, a Cinzia, a Paolo (anche se ti conoscevo solo di vista) e a tutti coloro che se ne sono andati troppo presto...e ingiustamente.
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