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Autore: swagmastah_    12/11/2013    2 recensioni
Se c’era una cosa che Arianna amava più di Zayn Malik quella era di sicuro ‘Harry Potter’, stava tentando di rileggere l’intera saga per la terza volta di fila. Ma ancora più di Zayn Malik e ancora più di Harry Potter Arianna amava Hogwarts.
Ad Arianna inoltre sarebbe piaciuto essere una Grifondoro, ma in cuor suo sapeva che sarebbe stata assegnata a Tassorosso, non aveva nulla contro i Tassorosso, lealtà e tutto il resto erano una bella cosa, ma Grifondoro era sempre stato il suo sogno segreto. Alla fine un po’ si rallegrava che questi fossero solo sogni perché non avrebbe mai sopportato di vedersi assegnata a Tassorosso mentre Zayn sarebbe stato sicuramente un Grifondoro. Ma si sentiva stupida anche per questo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arianna amava Zayn Malik, lo sapeva bene, non cercava di nasconderlo, né a se stessa né agli altri; anche se in realtà erano in pochi gli “altri” che si interessavano alla sua vita sentimentale.
Certo c’era Bellatrix, c’era sempre stata, ma aveva rinunciato a dare consigli all’amica dopo vari tentativi di “prova a parlargli, cerca di conoscerlo” risultati inutili; l’amica non ascoltava e, visto che non dava segni di “struggersi d’amore” per quel Malik Bellatrix si era ritrovata a pensare che probabilmente quella fosse solo una “cotta” temporanea.
Quello che Bellatrix non sapeva era che la sua amica Zayn lo conosceva già, certo nemmeno lui lo sapeva, ma in tutto quel non sapere Arianna sapeva più cose di tutti e due messi insieme.
Lei sapeva che Zayn prendeva un cappuccino alla macchinetta tutte le mattine prima di entrare in classe, sapeva anche che a lui non importava del suono della campanella, non avrebbe mai varcato la soglia della classe senza il suo cappuccino con tre tacche di zucchero; sapeva che Zayn il martedì indossava delle semplici sneakers al posto delle solite dr. Martens, che erano il suo paio di scarpe preferito, probabilmente perché quel giorno il suo orario comprendeva l’educazione fisica; sapeva che lui detestava indossare cappelli fatta eccezione da quello nero e bianco con le trecce che portava dal 23 settembre fino al 21 marzo; lei sapeva inoltre che non avrebbe mai avuto una possibilità con lui, ma non le importava. Se ne era fatta una ragione ormai e aveva già deciso che non avrebbe rinunciato al suo amore, le piaceva fantasticare, e spesso questo le bastava.
Era quando fantasticare smetteva di bastarle che iniziavano i problemi, iniziava a piangere e le era difficile smettere. Una cosa tirava l’altra, era come se in quei momenti le crollasse tutto addosso, non riusciva a reggerne il peso e alla fine crollava anche lei. C’era il suo corpo, Zayn, le litigate con sua madre, Zayn, la scuola, Zayn e la sua totale indifferenza verso di lei, e alla fine crollava.
Certo, questi “crolli” duravano al massimo un giorno o due, ma Arianna avrebbe di gran lunga preferito che non ci fossero affatto.
Lei ci pensava spesso a come sarebbe stato dire a Zayn ogni cosa, di come lo amava e da quanto lo amava. Forse questo non lo sapeva bene nemmeno lei, o forse lo sapeva bene ma custodiva il segreto per non essere etichettata come una pazza, o forse nascondeva tutto questo persino a se stessa per non sentirsi pazza.
In realtà lei lo sapeva benissimo come era iniziato tutto, riviveva quella giornata tutti i giorni nella sua testa, ma poi cercava di cancellarla per evitare di annegare nei ricordi e di disperarsi nei suoi ‘se avessi’ e ‘se fossi’; ma nel cancellare i pensieri Arianna era piuttosto brava, le piaceva pensare che se solo avesse ricevuto la sua lettera per Hogwarts sarebbe stata la migliore in occlumanzia.
Se c’era una cosa che Arianna amava più di Zayn Malik quella era di sicuro ‘Harry Potter’, stava tentando di rileggere l’intera saga per la terza volta di fila. Ma ancora più di Zayn Malik e ancora più di Harry Potter Arianna amava Hogwarts. Era sempre lo sfondo delle sue fantasticherie migliori. Le piaceva moltissimo immaginare la sua storia d’amore con Zayn tra le mura del castello anche se si sentiva un po’ stupida nel farlo. Le sarebbe piaciuto anche fare i compiti con lui davanti al fuoco della sala comune o sedersi accanto a lui sotto un albero davanti al lago nero in una bella giornata di primavera.
Ad Arianna inoltre sarebbe piaciuto essere una grifondoro, ma in cuor suo sapeva che sarebbe stata assegnata a tassorosso, non aveva nulla contro i tassorosso, lealtà e tutto il resto erano una bella cosa, ma grifondoro era sempre stato il suo sogno segreto. Alla fine un po’ si rallegrava che questi fossero solo sogni perché non avrebbe mai sopportato di vedersi assegnata a tassorosso mentre Zayn sarebbe stato sicuramente un grifondoro. Ma si sentiva stupida anche per questo.
A Zayn piaceva recitare e anche ad Arianna piaceva recitare lei lo aveva visto per la prima volta nel teatro dove tutti e due si stavano preparando per un’audizione, alla fine lui era stato preso, lei no.
Zayn era bravo, aveva una bella voce, se mai gli avesse parlato Arianna si era ripromessa che gli avrebbe consigliato di fare un tentativo come cantante.
Anche lei era brava, ma non lo sapeva, e se non se ne accorgeva lei come diavolo se ne sarebbero potuti accorgere gli altri?
Comunque dopo quel giorno Arianna continuò ad assistere alle prove di teatro solo per sentire la voce di Zayn, poi per guardarlo senza doversi preoccupare di essere vista, e poi non ce ne fu più bisogno, perché lei cominciò a sapere tutte quelle cose che nessun’altro sapeva e le bastava guardarlo di nascosto mentre lui era in fila alla macchinetta del caffè per prendere il suo cappuccino mattutino.
Amava tutto di lui, aveva imparato ad amare anche il fatto che lui fumasse due sigarette all’entrata e all’uscita di scuola quando lei aveva sempre odiato il fumo.
Loro due avevano un rapporto strano, lei sapeva tutto di lui, ma lui non sapeva assolutamente nulla di lei; Arianna sapeva che un giorno lei gli avrebbe raccontato di se stessa e del suo amore e, puntualmente, ogni anno si riprometteva che l’ultimo giorno prima delle vacanze estive gli avrebbe parlato e gli avrebbe detto tutto e, puntualmente, non lo faceva. Ma ormai erano all’ultimo anno di college, e non avrebbe avuto altre occasioni.
Arianna si faceva forza ogni giorno, sapeva di avere solo un’ultima occasione e non voleva sprecarla, a qualsiasi costo. Non aveva idea del coraggio che avrebbe potuto tirare fuori, se solo lo avesse voluto, non aveva idea di quello che stava per fare.
Era un giorno normalissimo in fin dei conti, era martedì 16 di marzo e fuori splendeva un bel sole, la temperatura era decisamente sopra la media stagionale, era un giorno normalissimo in fin dei conti, ma non per Arianna e certamente non per Zayn Malik.  Era un martedì, Zayn avrebbe dovuto avere un’ora educazione di educazione fisica, e invece era lì, con le sue dr Martens ai piedi che fumava la sua sigaretta mattutina con il ciuffo corvino svolazzante al vento. C’era qualcosa che non andava. C’era decisamente qualcosa che non andava: era martedì 16 marzo, e non solo Zayn Malik non portava le solite sneakers del martedì, ma non indossava nemmeno il suo solito, ridicolo, cappellino a trecce. Arianna stava pensando a tutto questo con rabbia.Era certamente l’unica ad aver notato tutti quei cambiamenti, e a pensarci bene non erano dei gran cambiamenti, ma c’era qualcosa che la inquietava; si ritrovò a fare strane ipotesi sul possibile cambiamento di Zayn Malik e alla fine si ritrovò a pensare che se lui, così di botto, aveva deciso di cambiare il modo di vestirsi mantenuto per tutti e quattro gli anni precedenti (e che lei era riuscita a memorizzare in un tempo piuttosto lungo, in effetti, considerando tutto il tempo che passava a fissare quel ragazzo) magari anche lei poteva decidere di provare a fare qualcosa di diverso, cambiare, magari non se stessa, ma i suoi piani.
Ora sapeva esattamente cosa doveva fare.
Trovò Zayn Malik esattamente dove aveva immaginato che fosse: alla macchinetta del caffè benché la campanella fosse già suonata da almeno 5 minuti.
Prese un bel respiro, con tutto quello che doveva dire a stento l’aria le sarebbe bastata.  Gli bussò sulla spalla, forse un po’ più bruscamente di quanto avrebbe voluto, attirando la sua attenzione.
“Probabilmente penserai che io sia pazza, non sei l’unico, ma ho bisogno di dirti tutto questo, perché non ce la faccio più. So tantissime cose di te, so che il martedì metti le sneakers e che ogni mattina bevi un cappuccino con tre tacche di zucchero, so che dal primo giorno d’autunno all’ultimo giorno d’inverno indossi un ridicolo cappello, che probabilmente non metterebbe nessun’altro sulla faccia della terra, so che ti piace recitare e so anche che hai una bellissima voce, e sono sicura di sapere che mi piacerebbe ascoltarla di più. Oggi è martedì e non hai messo le sneakers, non è ancora primavera e non hai messo il cappello, magari ti sei accorto di quanto quelle sneakers siano orrende e di quanto quel cappello sia ridicolo, non lo so, ma ti ho visto diverso e mi sono accorta che anche io vorrei vedermi diversa. Vorrei avere il coraggio di dirti quello che provo per te, vorrei avertelo detto prima, mi sono anche accorta che le cose che vorrei sapere di te in realtà non sono quelle che ho detto prima, vorrei conoscerti Zayn veramente vorrei sapere perché indossi quel ridicolo cappello, non quando lo indossi, vorrei sapere cosa c’è dietro quel ragazzo a cui piace recitare ma non vuole farlo sapere agli altri. La verità è che mi piaci Zayn, davvero tanto.”
Arianna tentò di riprendere fiato, e il ragazzo sorrise, ed era davvero difficile trovare le parole giuste per esprimere quanto fosse bello il suo sorriso.
“Se vuoi possiamo iniziare ora, a conoscerci intendo ..” sorrise grattandosi la nuca “io sono Zayn ma credo che tu lo sappia già” rise “e tu sei?”
“Arianna” era come paralizzata, non sapeva se sorridere a sua volta o se scappare e non farsi rivedere mai più.
“Insomma Arianna .. Se vuoi possiamo ‘conoscerci’ dopo pranzo ..”
Non ricevendo risposta il ragazzo fece per andarsene ma fu fermato da una secondo picchiettare sulla sua spalla forse un po’ più forte del dovuto.
“Pensi che io sia strana?”
Arianna cercò di non arrossire nel pronunciare quella domanda, ma inutilmente.
Dopo un momento di riflessione il ragazzo rispose.
“sì, direi di sì, ma .. Insomma vedi qualcosa di sbagliato in questo?”
La ragazza scosse la testa e lui sorrise di nuovo.
“Allora .. A dopo pranzo?”
“A dopo pranzo” rispose lei ancora paralizzata.
Il ragazzo fece un cenno di saluto e si incamminò verso la sua classe, quanto alla ragazza, sapeva di non essersi mai sentita così in vita sua. Non sapeva se quel “così” indicava un bene o un male, ma sapeva di non essere mai stata così.
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Alloora se c’è qualcuno che si è preso il disturbo di leggere questa one shot lo ringrazio davvero tanto ahaha. No, comunque volevo dirvi che spero vi piaccia quello che è venuto fuori e che ci sia davvero qualcuno che lo abbia letto. Fatemi sapere cosa ne pensate perché avevo intenzione di scrivere delle altre one shot dedicate a Zayn e ad Arianna ma ovviamente se questa storia vi fa schifo non lo farò. Quindi se a qualcuno è piaciuta e se vi piacerebbe saperne di più (?) fatemelo sapere (in una recensione magari :’))
Vaabbene ora vado sperando di non avervi annoiate troppo.
Grazie ancora (?)

 
 

  
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