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Autore: Shadows_alien    12/11/2013    2 recensioni
"Papà tu dove farai le vacanze?" chiesi timidamente abbassando la voce "dove le stai facendo te Laura mi farò una settimana quando te ne vai via dal campeggio" disse orgoglioso "cosa ma papà sei pazzo? Qui mi conoscono quasi tutti non voglio che mi fai fare figuracce" dissi ad alta voce "Laura Kaulitz vedi di darti una calmata." disse con tono alto e deciso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'siamo una famiglia questo è importante'
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Capitolo 27.



Litigata al telefono.



Erano passate 3 settimane alla festa a sorpresa di Alessandro, e il giorno della mia visita dal ginecologo era arrivata “Laura sei pronta?” urlò Alessandro “si, si arrivo! Stai calmo però” urlai di tutta risposta.

Andammo dal dottore e vidi altre donne incinte, c'erano parecchie adolescenti e poche ragazze della mia età “preoccupata?” mi chiese Alessandro “troppo. Ho paura che non stia bene” dissi appoggiando la mia testa sulla sua spalla “Laura andrà tutto bene lui o lei starà bene anzi starà alla grande come te fidati” disse baciandomi una ragazza poco più piccola di me venne verso me e Alessandro e mi indicò “scusa ma tu sei Laura Kaulitz? Figlia di Bill Kaulitz?” mi chiese “si sono proprio io perché?” dissi “tuo padre ci ha parlato di te durante il concerto e ha detto che sei una troia che non gli porta rispetto” disse la ragazza “come, come, come? Non è vero è lui che non mi porta rispetto” dissi io nervosa “Laura calmati non urlare che ti stressi e non fa bene ne a te nemmeno al bambino” disse Alessandro “lo uccido cazzo lo ammazzo appena andrò in Germania” dissi appoggiandomi al muro in attesa della chiamata per entrare.

Ci chiamarono dopo mezz'ora “buongiorno” dissi sedendomi “buongiorno Laura come sta?” mi chiese cordiale la ginecologa “bene più o meno” dissi con un sorriso tirando fuori i documenti dell'ultima visita “il piccolo?” mi chiese “bene credo non ci vediamo da 3 settimane quindi non lo so” dissi “bene dai alza la maglietta e sdraiati sul lettino” disse per poi prendere in mano il gel e iniziare a spalmarmelo sulla pancia gonfia “è tutto ok il piccolo sta bene e tu anche e vedo che mangi normale e quindi devo farti i miei complimenti” disse sorridente “beh devo rimanere in forma dopo il parto e poi devo fare un bel lavoro” dissi felice “che lavoro?” mi chiese con curiosità “animatrice insieme al mio ragazzo inizierò quest'anno da aprile ho già comunicato tutto e mi hanno detto che non mi faranno fare un po' di cose anche perché sanno che non potrei farle” dissi mettendomi la giacca “bello. Ci vediamo fra 2 settimane ciao” disse alzandosi “si ok fra 2 settimane sempre di venerdì?” chiesi “si” disse mettendomi una mano sulla spalla “ok alla prossima arrivederci” dissi per poi uscire e andare fuori dal mio ragazzo.

Io e Alessandro tornammo a casa e ci rifugiammo in camera sua “che facciamo oggi?” mi chiese “io dormo che ho sonno tu fai quello che vuoi” dissi mettendomi la tuta di casa “stasera devi fare da baby sitter a Chicco io e mio fratello usciamo” disse rimanendo sul letto “ok va bene tanto adoro i bambini quindi credo che ci divertiremo” dissi girandomi “sei bellissima piccola” disse mentre stavo in piedi davanti a lui “grazie amore andiamo a mangiare che è mezzogiorno e mezzo?” proposi mettendomi a cavalcioni sul letto “ok” disse alzandosi.

Subito dopo aver mangiato andai a dormire fino a quando non sentii il mio cellulare a squillare “pronto” risposi con la voce ancora assonnata “Laura sono Bill” sentii dire dall'altra parte del telefono “che vuoi stavo dormendo” dissi alzandomi dal letto “stavi dormendo? Ma sono le 3 del pomeriggio tu non dormi mai il pomeriggio” disse “senti io mi sono svegliata alle 5 stamattina e ieri sono andata a letto a mezzanotte quindi ora lasciami dormire” urlai “calmati Laura comunque volevo chiarire” disse a bassa voce “no non mi accetti e non mi hai mai accettata e ora sono anche incinta e mi dai della troia pretendi anche rispetto da me ma sappi che non ne avrai mai più ora quando mi vedrai in Germania mi vedrai con la pancia più grossa mi urlerai contro e così sarà sempre” urlai per piangere “Laura lo so sono stato stronzo con te in questi sei anni ma perdonami ho anche Lucas e Flavia non ho solo te” disse con calma “no papà non mi hai più io non sono più tua ormai io non ti appartengo da sei anni, ormai e poi a 15 anni io mi tagliavo e tu? Tu vedevi i tagli ma non facevi nulla lo zio mi ha salvata mi ha salvata da quello schifo lui è come un padre che non ho più da quando avevo 14 anni” urlai “mi dispiace io ti voglio bene e te ne vorrò sempre” disse “mi dispiace ma non ti credo” dissi per poi riattaccare e iniziare a piangere “Laura tutto bene?” sentii dire dall'altra parte della porta da Alessandro “lasciami stare” urlai tra i singhiozzi.

Alessandro entrò in camera e appena vide che stavo piangendo si buttò sul letto vicino a me “ehi amore che hai?” mi chiese “mio padre mi ha chiamata e mi ha chiesto scusa e io gli ho detto no per poi rinfacciargli tutto" dissi sedendomi "amore non pensarci se ti ha fatto male non merita perdono te ne sta facendo ancora vedi piccola?!" Disse accarezzandomi la pancia "lo so. Comunque Alessandro vorrei partire per la Germania domani fino al prossimo lunedì beh sono 9 giorni che voglio farmi" dissi "si ok se vuoi ti accompagno in macchina" disse sorridendo "no no grazie mio zio ieri è venuto qui solo e torna domani in Germania e io vorrei andare con lui" dissi "si ok dai amore riposa. Ciao amore di papà io vado" disse baciandomi la pancia. 

Tornai a dormire e questa volta il mio risveglio era stato bellissimo mio zio era vicino a me "ciao zio" dissi sorridendo "allora amore vieni con me in Germania?" Mi chiese "si ma mi faccio 9 giorni" dissi alzandomi. 

Di sera feci la baby sitter ad Andrea il figlio del fratello di Alessandro. Io e Andrea ci addormentammo insieme abbracciati nel letto di Alessandro "Chicco svegliati" disse Alessandro  scuotendolo anche se aveva scosso pure me "Ale aspetta non svegliarlo prendilo in braccio e mettilo in macchina" dissi per poi riaddormentarmi. 

   
 
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