1. Proemio. Si fa per dire.

“ Hey,It’s a beautiful day

and I can’t stop myself from smiling.”

“Hey, è una bella giornata

ed io non riesco a smettere di sorridere”

Michael Bublè – It's a beautiful day.

Ci chiedono tutti di cosa abbiamo paura. Rispondiamo che abbiamo paura della morte, del futuro, delle malattie, dei cambiamenti. Nelle nostre risposte rimaniamo sempre in superficie.

Nessun adulto avrebbe mai il coraggio di ammettere di aver paura del buio, dei mostri sotto il letto, o dell'amore.

Anche se c'è da ammettere che ogni volta che mi trovo al buio cerco la luce del telefono, e ogni tanto prima di andare a letto controllo che non ci siano mostri che si nascondono in camera. Per non parlare dell'amore, ogni volta che una donna vuole uscire con me, è gentile e sembra anche che gliene freghi qualcosa io non posso fare a meno di spezzarle il cuore perché penso che sia una specie di creatura mandata da Zeus per distruggermi.

Questo dunque è il principale motivo per cui io a 23 anni mi ritrovo solo come un cane. Poi se vogliamo scavare ancora più a fondo possiamo dire che sono un pignolo, che rompo le palle dalla mattina alla mattina del giorno dopo, sono troppo geloso, possessivo e ossessivo. Disordinato, incasinato, ho la mente altrove ed ho la macchina piena di bottigliette di plastica vuote che non mi va di buttare. E giurerei che negli angoli più remoti del mio borsone da palestra ci sia ancora la sabbia della mia unica gita al mare della scorsa estate.

Insomma, tutte le donne si accorgono che non sono un buon acquisto, se non più per una notte.

Forse per placare questa mia solitudine ho deciso di studiare filosofia, così ho sempre la mente bel occupata da pensieri filosofici e non faccio caso alla mia vita che va a rotoli e alle mie relazioni che terminano inesorabilmente dopo 24 ore, 20 delle quali passate a letto.

Stamattina mi sono alzato dal letto a fatica solo per ascoltare la lezione di un professore che dicono abbia dei modi strani di fare lezione, quindi ho deciso che non potevo perdermi uno spettacolo del genere.

In effetti il suo metodo è stato particolare: ci ha lasciati aspettare 3 ore fuori dall'aula facendoci credere che fosse in ritardo, poi non si è più presentato.

Me ne sono uscito indignato, con l'intento di tornare a casa, poi mi sono ricordato di dover passare il libreria a prendere un po' di libri. Mentre entravo in libreria ho intravisto una ragazza molto bella e con un aria delicata. A quel punto ho deciso che quella sarebbe stata la mia prossima preda. Ho gironzolato per 10 minuti buoni intorno al suo stesso scaffale per inquadrarla meglio, lei non si è accorta di nulla, credo. Era troppo impegnata a rigirarsi fra le mani un libro.

« cosa hai deciso, il libro lo comprerai o lo leggerai tutto ora? » cercavo una battuta per poterla punzecchiare, e questa è l'unica che mi era venuta in mente in quel momento. Francamente sono stato più ingegnoso nella mia vita.

« se ti da così fastidio, credo che lo leggero tutto ora, poi lo richiuderò ed uscirò da qui senza comprare nulla.»

« se vuoi ti dico come finisce »

« certo, se vuoi pagami anche il libro » mi mette il libro fra le mani e si avvia alla cassa, la seguo e sto al suo gioco, mi lancia delle occhiatine che mi fanno già capire che potrebbe starci, e magari entro stasera già me la sono portata a letto. Un altro trofeo da esporre, tanto meglio.

« dai sto scherzando, da qui » mi dice allungando le mani per riprendersi il libro mentre cacciavo il portafogli

« beh, almeno un caffè fattelo offrire »

« ah si, e per quale motivo dovrei accettare? »

« per quale motivo non dovresti? »

« mmh va bene. Però voglio anche un cornetto »

« anche due se vuoi »

ci siamo incamminati verso il bar più vicino, ora lei è seduta davanti a me e sta sorseggiando un caffè macchiato, non sembra molto grande, credo abbia più o meno 18-19 anni, ha dei capelli biondi, quasi color miele e gli occhi verdi smeraldo, di un intensità incredibile.

« mi piacerebbe restare a parlare qui con te, ma è quasi mezzogiorno e devo tornare a casa, altrimenti mio fratello mi uccide se non trova il pranzo » mi dice sorridendo e sfoggiando dei denti drittissimi e bianchissimi.

« Capisco capisco.. non ho chiesto ancora il tuo nome! »

« Gioia » mi dice con lo stesso sorriso mentre allunga una mano verso di me.

« Daniele » di rimando allungo la mia mano verso la sua, rimaniamo un po a fissarci, poi lei riprende il filo della situazione e fa per andarsene. « Fermati! »

si gira allarmata e mi guarda con un aria accigliata « dimmi »

« vorrei rivederti »

« farebbe piacere anche a me »

« dove posso trovarti? »

« dammi il tuo numero » estrae il telefonino dalla borsa, le detto il mio numero, mi promette che mi scriverà presto e scappa via.

Io rimango un po impalato a guardarla, poi mi scuoto e vado verso la mia macchina, stasera non riuscirò a portarmela a letto di sicuro. Spero solo che mi chiami presto, potrei invitarla a cena fuori e poi convincerla a venire da me.

nota dell'autrice:
é la prima volta che pubblico qualcosa qui sopra e in generale su siti internet. 
non voglio fare commenti sulla storia, questa è solo una presentazione generale, i personaggi si evolveranno più avanti e la trama diventerà più articolata, per il momento volevo solo dare un accenno.
Vorrei chiedervi il favore di lasciare una recensione, così che io possa capire se c'è qualcosa che non va.
                                                                                                                                                                                                                 -v-