Parigi
Thad
odiava il francese, forse perché essendo di origini spagnole
non sapeva dove
mettere le mani per creare una frase di senso compiuto visto che
iniziare a
parlare da un giorno all’altro una lingua gutturale al posto
di una lingua
sibilante come lo spagnolo non era di
certo facile.
La
Dalton era rinomata per la sua varietà linguistica tanto che
permetteva, o
forse è più veritiero dire obbligava, gli
studenti a conoscere almeno due
lingue oltre a quella madre quindi Thad aveva dovuto scegliere tra il
francese,
il cinese o il tedesco.
Ingenuamente
aveva pensato che il francese sarebbe stata la scelta meno dolorosa ma
adesso
,steso sul libro di francese, si insultava mentalmente per non aver
scelto il
cinese.
Thad
non odiava il francese in se ,sia chiaro, anzi lo amava quando il suo
ragazzo
glielo sussurrava suadente all’orecchio mentre si spingeva
dolcemente dentro di
lui e Sebastian avrebbe potuto benissimo fagli una dichiarazione
d’amore tanto
quanto dirgli che c’era il gatto di Hunter li spiava dalla
finestra e per Thad
sarebbe stato uguale, ma dall’ ascoltare una lingua al
parlarla il passo è
lungo. Sebastian ,da bravo fidanzato quale era, non lo aiutava
minimamente
dicendogli solo “Dovresti studiare di più e
lamentarti di meno mon amour”
vantandosi di saper parlare spagnolo ed iniziando a indicare e ripetere
a
memoria il nome di ogni oggetto nella stanza in spagnolo come il
migliore degli
scolaretti e se le occhiate avessero potuto uccidere, Sebastian sarebbe
stato
già nella tomba. I veri problemi per Thad arrivarono con il
natale quando la
madre di Sebastian volle conoscere il “nouveux
fiacé” del suo caro figliolo
(visto che Sebastian aveva già incontrato la numerosa
famiglia di Thad cugini
di vari gradi inclusi) ed ovviamente non potevano di certo declinare
l’invito e
poi ,si disse Thad, il castano era così felice che non
poteva di certo negargli
di stare con la sua famiglia a natale solo per un suo capriccio.
Dopo
varie telefonate i due innamorati furono pronti per partire verso la
Francia,
più precisamente a Parigi la fantomatica città
dell’amore e Thad ,durante il
viaggio in nave, scoprì in modo tutt’altro che
carino di soffrire di mal di
mare e Sebastian ,fortunatamente, si comportò da uomo
maturo, stando vicino a
Thad per tutto il tempo e facendo mille cose per farlo stare meglio
(cosa che
non tutti avrebbero fatto trovandosi davanti ad una persona che
vomita).
Finalmente
arrivati sulla terra ferma Thad riprese colore e Sebastian lo
accompagnò verso
sua madre e il suo fratellino adottivo (che adorava); Stelina,la madre
di Sebastian,
gli assomigliava molto:occhi verdi e vivaci ,più chiari di
quelli del figlio,
capelli castani quasi neri e molto alta mentre il fratello di Sebastian
,Thèo,
era biondo con gli occhi marroni.
Thad
superando (momentaneamente ovvio) le sue inibizioni verso la lingua e
la
famiglia del suo ragazzo capì che ,pur non avendo lo stesso
cipiglio materno
dei suoi parenti, Stelina voleva solo il meglio per i figli e che non
voleva
essere fredda con lui, era solo formale. Sebastian si stupì
di quanto sua
madre,che di solito contestava le sue scelte in fatto di ragazzi, fosse
così in
sintonia con il moro ed anche suo fratello lo adorava così
mentre Thad
passeggiava con Thèo nelle strade meno affollate di Parigi,
Stelina chiama il
figlio in disparte dicendogli soltanto
-Buona
scelta- e Sebastian guardando Thad sorrise innamorato sussurrandole in
risposta
-Lo so-