MENTRE GIACEVO MORENTE
Sono
sola.
Sdraiata
su un'immensa coperta rossa. Sangue, il mio e della mia gente.
Guardo
il cielo che piano si oscura.
Che
ne è stata della mia esistenza? Cosa ho fatto tutto il tempo?
Ho
passato anni, a combattere per una causa giusta.
Ma
dov'è la giustizia?
Ho
passato mesi, cercando di non abbattermi e continuando ad andare
avanti speranzosa.
Ma
dov'è la speranza?
Sono
passati giorni, da quando il tiranno ha ucciso tutte le persone del
villaggio, ribellatesi a lui dopo che la marina ha portato via tutto
quello che avevo conquistato per salvare il paese.
Cosa
ne sarà di questo posto? Cosa ne sarà della
gente? Qualcuno darà
loro una degna sepoltura o resteranno qui finché i loro
corpi
cominceranno a decomporsi lentamente e di loro non rimarrà
nient'altro che polvere che verrà portata via dal vento?
Sono
passate ore, da quando lui ha lasciato qui anche me, in fin di vita,
perchè non volevo più sottostare al suo volere
dopo quello che
aveva fatto.
Chi
ci vendicherà? Che ne sarà del tiranno che ci ha
portato via tutto?
Sono
passati minuti, lunghi interminabili minuti di pura agonia.
Chi
ha detto che il bene vince sempre? Sarà stato uno stupido,
ingenuo
ottimista?
Stanno
passando i secondi, che mi avvicinano sempre più alla fine.
Calino
le tenebre su questa triste vita che non mi ha portato altro che
sofferenza e solitudine.
Vivere
è stato solo un atroce tormento, ma finalmente sta finendo.
Cali
anche la notte, sarà l'ultima che vedrò. Sotto un
cielo che
comincia a mostrare le prime stelle, io giaccio morente.
Non
sento più il dolore, non sento più l'odio, non
sento più niente,
solo rassegnazione.
Ma
dov'è l'amore?
Chiudo
gli occhi in attesa, un unico pensiero mi fa sorridere. Tra poco mi
ricongiungerò alle persone a me care dall'altra parte. La
mia anima
forse riuscirà a trovare un po' di pace e finalmente
sarò libera da
tutto.
Sto
arrivando, Genzo, Nojico...e Bellmere.
Dico addio alla vita...do' il benvenuto alla morte.
ANGOLO AUTRICE:
*Coff,
coff* ehm...si beh...ecco, sono conscia del fatto che questa fic che
ho scritto è davvero, ma davvero deprimente, da tagliarsi le
vene o
da spingere qualcuno sull'orlo del suicidio...o se qualcuno
è già
sull'orlo questa fic è proprio la mazzata finale che ti fa
dire:
“basta mi butto!” XD
Comunque,
sclero a parte...non so da dove mi sia uscita, mi sono ritrovata a
pensare: “Ma se Nami non avesse mai incontrato Rufy e il
resto
della ciurma, cosa sarebbe successo a lei e al suo
villaggio?” ed
ecco perchè mi è uscita questa cosa! La vita
della cartografa è
stata dolorosa, ma tutto finisce con la morte.
Di
solito non scrivo cose così deprimenti, nella maggior parte
delle
poche...(nella maggior parte delle poche?? Ha senso?O.o...bah!)...
storie che ho scritto c'era sempre una venatura comica.
Questa
invece (non che io sia depressa eh!)XD mi è girata
così!
Ok,
basta con questo monologo!XD
Spero
che la storia vi piaccia e che non faccia del tutto schifuo!^^
baci
michiru93