Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Amber Argento    13/11/2013    0 recensioni
Una tragedia familiare porta Ethan Davis a trasferirsi dal Sud Carolina alla Georgia, a casa di Abigail Lopez, capo cheerleader e mean girl del Kennedy High. I genitori hanno avuto una relazione da adolescenti, dalla quale è nato un figlio.
Alle loro vite si mescolano quelle di altri ragazzi del Kennedy, diviso nella "casta", formato dai ragazzi ricchi o popolari e nel resto dei ragazzi ai margini.
C'è Joshua, amico d'infanzia di Abigail, figlio di una star del cinema molto esigente come padre;
c'è Christopher figlio di un regista che cerca di seguire le orme del padre,
c'è la timida e silenziosa Natalie, quasi invisibile e sempre persa nel suo mondo, con una situazione familiare intricata di cui neppure lei conosce l'esistenza
e c'è la nuova arrivata, Brooklyn, impegnata ad ambientarsi e capire i meccanismi della nuova scuola.
Amori e amicizie si snodano fra balli studenteschi, partite di football e segreti chiusi dietro le porte delle abitazioni, in quella che molto superficialmente viene definita "l'età più bella della vita"
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1x06 – Yoursong


Brooklyn è in palestra, su un piccolo palco improvvisato. È più una pedana di legno sulla quale stanno  lei e il resto della sua band. La ragazza, unica componente femminile del gruppo è in piedi, con l’asta del microfono davanti. Alle sue spalle, Jared e Jhonathan rispettivamente al basso e alla chitarra e ancora più indietro, Jeremy, alla batteria.

I ragazzi finiscono di suonare, Brooklyn di cantare. Sorride, girandosi verso il resto della band
Jared : - Alla grande ragazzi. Bravissima Brook – si toglie il basso di dosso, mentre anche gli altri due ragazzi sistemano i propri strumenti
Brooklyn : - E bravissimi voi! –
Sorride entusiasta. Su quella pedana, dentro quelle quattro mura della palestra, con la sua band, le insicurezze spariscono. Si sente libera e se stessa con il microfono in mano
Jared : - Sei pronta al debutto?
Brooklyn : - Mi tremano le gambe solo all’idea! – scoppia in una risata nervosa
Jhonathan : - Il classico panico da palcoscenico –
Brooklyn : - Non ne ho mai calcato uno! – sorride ancora, emozionata e spaventata al solo pensiero
Jared : - Sul palco, lì in piedi, davanti tutta quella marea di gente, ti tremeranno le gambe. Ma sarà un attimo. Poi impugnerai il microfono ed è come se tutti sparissero – sorride, dandogli una pacca sulla spalla e scendendo dalla pedana – Fidati Brook! –
 
 
Brooklyn esce dal portone della scuola, ancora sovrappensiero ma sorridente. Si guarda intorno : fra gli studenti non riesce a vedere Christopher. Prosegue, superando anche il cancello e appena riporta lo sguardo avanti si blocca alla vista di un bel ragazzo, alto, con lo sguardo penetrante, appoggiato ad una Mustag nera, che le sorride.
Brooklyn : - Ian?! –
Ian : - Cugina! –
Brooklyn, piacevolmente stupita, gli corre incontro, lanciandosi letteralmente fra le braccia del ragazzo
 
 
Brooklyn : - Cosa ci fai qui? – la ragazza, ancora sorridente, si stacca dall’abbraccio del cugino
Ian : - Non potevo mancare alla tua prima esibizione, dopo avermelo twittato cento volte – il ragazzo rimane appoggiato all’auto, con le mani in tasca
Brooklyn : - Non credevo venissi sul serio! –
Ian : - E invece … - allarga le braccia – sorpresa! – sfoggia uno dei suoi sorrisi migliori
Christopher arriva alle spalle di Brooklyn, notando il ragazzo mai visto prima, lì con lei : - Ehy, niente passaggio oggi? –
Brooklyn : - Chris! No, oggi vado con lui. Questo è mio cugino, Ian! Ian, Christopher –
I due ragazzi si stringono la mano reciprocamente, sorridendosi
Christopher : - Oh, allora ti lascio, avrete tanto di cui parlare! –
 
 
Ethan ed Abigail sono distesi sul prato, in quello spazio di terreno dopo il parco, sul lago, che, insieme a Joshua, è il loro rifugio segreto. Le loro teste sono vicine, l’una accanto all’altra, mentre i loro piedi sono rivolti in due direzioni opposte. Entrambi fissano il cielo, coperto da poche nuvole. La temperatura è superiore alla media prevista solitamente a Novembre
Ethan : - Facciamolo più spesso … saltare l’ultima ora e fuggire qui …
Abigail : - Oggi era giorno di riposo per entrambe le nostre squadre, non possiamo farci l’abitudine –
Seguono alcuni secondi di silenzio, in cui entrambi continuano a fissare il cielo
Ethan : - Com’è che Josh non è qui con noi ? –
Abigail : - Oh, sarà occupato con le sue mille fidanzate – scosta un secondo gli occhi dal cielo per guardare Ethan, per poi riposarli su esso
Ethan sorride : - E tu? È da un po’ che non ti vedo presa dai tuoi mille ragazzi … -
Abigail si mette a sedere, portando le ginocchia al petto e cingendoli con le braccia : - Mh, avrò perso il mio charme – fa un sorrisetto ironico
Anche Ethan si mette a sedere, poggiando una mano a terra : - Io penso sia rimasto intatto  - la ragazza si volta a guardarlo, sorridendo. Anche Ethan la guarda sorridendo, i denti bianchi fanno contrasto con i colori scuri della sua pelle, dei suoi capelli, dei suoi occhi – O sarà colpa del fratellastro superfigo che ti sta sempre addosso! –
Ridono entrambi, mentre Abigail lo colpisce scherzosamente sulla spalla.
 
Ian e Brooklyn sono in giro per St. Elena, lungo una stradina tranquilla che da sul grande lago che costeggia la cittadina. Entrambi hanno uno Starbucks in mano
Ian : - Sembra carino qui! –
Brooklyn : - Lo è – beve un sorso del suo caffè – A volte sento nostalgia del Kentucky però, devo confessarlo. La gente qui … sai, popolari, impopolari … danno molto peso a queste cose –
Ian : - E a ragazzi? Come vanno le cose? –
Brooklyn : - Bhè, si c’è qualcuno … - sorride, con lo Starbucks ora stretto fra entrambe le mani, spostando lo sguardo verso il cielo, pensierosa
Ian : - Scommetto il ragazzo a cui stava per venire un infarto quando ti ha visto in mia compagnia, fuori dalla scuola – sfoggia un bellissimo sorriso a 32 denti, pavoneggiandosi un po’
Brooklyn : - Chi, Chris? Oh no – si affretta a chiarire – lui è un amico … è il mio migliore amico. È un altro … è biondo, alto, bello, anche più di te sai – si gira verso il ragazzo, prendendolo in giro – gioca a Football –
Ian : - Come si chiama questo Dio greco? –
Brooklyn : - Joshua – abbassa lo sguardo sognante sul caffè, sorridendo. Poi però lo riporta in avanti, sulla strada e quell’alone d’incanto sul volto svanisce – Non penso sia reciproco. Ad Halloween ha portato un'altra alla festa … -
Ian : - Stanno insieme? –
Brooklyn : - Dio, no! – la ragazza pronuncia quelle parole allarmata, quasi con la paura che la frase del cugino si concretizzasse in fatti, al solo pronunciarla
Ian : - E cosa aspetti allora? Piuttosto, non hai amiche carine da presentarmi? –
Brooklyn sorride, guardandolo, un lampo illumina i suoi occhi mentre un idea si fa spazio nella sua mente : - Potremmo conciliare le cose sai? –
Ian la guarda alcuni secondi. Poi capisce dove la ragazza vuole andare a parare. Scuote la testa : - Ah, no no, so cosa ti balena in testa …. –
Brooklyn prosegue, ignorando le sue proteste : - Natalie, la ragazza con cui è uscito Joshua, è una delle ragazze più belle della scuola secondo me … avresti anche campo libero, è riservata, non ha molti amici e neppure una fila di ragazzi –
Ian : - Certo, e un tale splendore ovviamente è ancora single … -
Brooklyn : - No, credimi, è perfetto! – si ferma al centro della strada, entusiasta, con lo sguardo estasiato – La inviterai a venire al mio concerto al locale! – Afferra il cugino per le braccia, costringendo anche lui a fermarsi
Ian : - Brook … - il ragazzo sposta lo sguardo, scuotendo la testa. L’idea non lo entusiasma per nulla
Brooklyn : - Così sicuramente non andrà con Josh ed io avrò campo libero! – ma la ragazza continua apertamente ad ignorare i suoi segnali di protesta. Lo guarda entusiasta, la sua mente è ormai partita in mille fantasticherie che non riescono a trovare un freno
Il giorno dopo,  Brooklyn è per i corridoi del Kennedy High, insieme ad Ian, che l’ha accompagnata fin dentro la scuola quella mattina. I due sono fermi accanto all’armadietto della ragazza. A pochi passi da loro, Joshua, Ethan e Abigail discutono fra loro, fermi all’armadietto di Joshua
Brooklyn : - Eccolo – la ragazza indica Joshua, con lo sguardo – è quello biondo … -
Ian : - L’uomo dei sogni? – il ragazzo, che prima dava le spalle al gruppetto, si volta a guardarli
Joshua, Abigail ed Ethan stanno discutendo fra di loro, quando Agnes arriva, sorridente, ad interromperli
Agnes : - Dite che il nuovo tizio, lì, sia un nuovo alunno ? –
Indica con lo sguardo Ian, di fronte a lei. Nota che il ragazzo li guarda e fa un cenno di saluto con la mano, sorridendo maliziosa. Anche Abigail ed Ethan, che davano la schiena a Brooklyn e al cugino, si voltano a guardarlo
Abigail : - Non male … -
Agnes : - Non male?! Guarda che sguardo sexy ci ha fatto … - la ragazza si avvicina all’amica, complice. Infondo sono discorsi che le due sono sempre state abituate a fare insieme
Abigail : - E non oso immaginare che muscoli ci siano sotto quella maglietta … -
Agnes : - O sotto quei pantaloni … -
Le due si guardano, poi scoppiano a ridere insieme, maliziosamente complici.
 
Brooklyn e Ian sono abbastanza distanti dal gruppetto da non riuscire a sentirli, data anche la presenza di molti altri studenti per il corridoio della scuola, con il relativo trambusto.
Ian si gira, tornando a guardare Brooklyn di fronte a lui  : - Se Natalie è una delle due ragazze che mi sta fissando, lì dietro, potrei riconsiderare la tua proposta –
Brooklyn : - No, non è una di loro –
Ian sospira, roteando gli occhi : - Ovviamente –
Brooklyn scorge Natalie passare lungo il corridoio, con i libri stretti fra le braccia, lo sguardo rivolto davanti a se, quasi assente. È nel suo mondo, come al solito. Non si accorge neppure di essere passata quasi accanto a Joshua, che invece la nota e continua a seguirla con lo sguardo
Brooklyn : - Eccola, quella è Natalie! – la voce e i gesti della ragazza risultano fin troppo entusiasta, tanto che alcuni studenti vicino a lei si girano a guardarla
Ian invece osserva Natalie. Fa scorrere il suo sguardo sul viso, sugli enormi occhi azzurri, sui capelli biondi e poi sul suo corpo : - Cavolo … -
Brooklyn : - è bellissima vero? –
Ian : - Al tuo posto non sarei così felice, insomma, esce con quello che ti piace –
Brooklyn : - Non dopo l’intervento dello splendido sconosciuto che già qui tutte a scuola guardano … - la voce si assottiglia e il sorriso della ragazza diventa sempre più malizioso. Ha notato gli sguardi che metà delle ragazze dell’istituto rivolgono al cugino
Ian : - Frena l’entusiasmo – ride – mica resto per sempre –
Brooklyn : - Ma almeno per questa sera avrò campo libero – congiunge le mani e rivolge al ragazzo il suo miglior sguardo compassionevole – Ti prego! –
 
 
Agnes sospira arrotolando una ciocca di capelli biondi sul dito, non spostando sfacciatamente lo sguardo da Ian, così come la stessa Abigail : - Alla mia lista manca giusto un tipo del genere … -
Abigail ammiccando, con lo stesso atteggiamento dell’amica : - La mia lista è da troppo tempo che non viene aggiornata … -
Entrambe vengono distratte dal forte rumore di un armadietto che sbatte, tanto da farle sobbalzare e girare, in maniera sincronizzata. È Ethan
Ethan : - Non vi rendete conto di quanto siete ridicole? – il ragazzo è palesemente adirato. Gli occhi lampeggiano di rabbia e l’armadietto di Joshua, che resta lì fermo a guardare la scena, ne ha fatto le spese.
Abigail lo guarda, a bocca semi aperta. Vorrebbe giustificarsi ma non trova le parole
Ma ci pensa Agnes a rincarare la dose : - Cos’hai un attacco d’invidia e maschilismo mescolati ? o vorresti far parte delle nostre liste ? –
Ethan : - Non assisto per la prima volta a questi vostri discorsi, sembrate in calore! Fatevi una doccia fredda! –
Agnes si avvicina al ragazzo, lo sguardo aguzzato, la voce assottigliata : - Vorresti farcela tu la doccia, è questo che ti turba tanto? Da quando stai qui non ti ho mai visto con nessuna ragazza, cos’è, sei gay o dalle tue parti siete tutti impotenti? –
Ethan rimane fermo al suo posto, aguzzando anche lui lo sguardo, fissando Agnes dritta negli occhi : - Sai dalle mie parti come si chiamano quelle così? Cagne –
Abigail : - Come mi hai chiamata? – la ragazza è rimasta alle spalle di Agnes, ad assistere alla scena. Non ha più pronunciato parola ma implicitamente, per tutti, era come se Agnes parlasse a nome di entrambe. Adesso fissa Ethan, con un misto di delusione, rabbia e dispiacere sul volto.
Ethan sposta lo sguardo verso lei. Per un secondo cambia espressione, pentito di quelle parole pronunciate troppo in fretta, dall’istinto
Agnes si allontana da lui, continuando a guardarlo torvo : - Andiamo Abby – prende la ragazza sottobraccio – Non voglio restare un minuto in più qui –
Abigail si allontana con lei, continuando a guardare Ethan, delusa, che ricambia il suo sguardo, dispiaciuto.
Joshua : - L’hai fatta grossa stavolta amico – gli batte una mano sulla spalla
 
Ian, qualche passo più distante : - M’impegnerò per aiutarti, promesso! – sorride ricevendo un abbraccio entusiasta da Brooklyn. Poi si allontana, uscendo dall’ingresso principale della scuola
 
Agnes e Abigail sono nei bagni femminili della scuola.
Agnes è davanti allo specchio, intenta a mettere il lucidalabbra : - è proprio un cafone! – lo richiude di scatto, infilandolo dentro la porchette riposta sul lavandino – Forza, sbrighiamoci, il signor Evans ci farà recuperare con l’ora di punizione altrimenti, non ci penso nemmeno … -
Abigail è rimasta per tutto il tempo appoggiata alla parete : - Si, dammi solo un secondo … -
Sorride ad Agnes che si volta a guardarla. Apre lentamente la porta del bagno. Una volta dentro si lascia scivolare contro la porta, sedendosi a terra. Non può frenare le lacrime che scendono dai suoi occhi
 
La lezione di inglese è appena finita, gli studenti lasciano i banchi per dirigersi fuori dall’aula. Joshua impiega un po’ più tempo degli altri a raccogliere le sue cose. Brooklyn lo osserva : è il momento perfetto. Resta anche lei nell’aula, in piedi davanti alla porta,. Guarda il ragazzo che continua a sistemare le sue cose e si tormenta le mani, agitata e insicura come sempre, all’idea di parlargli. Ma sa che dovrà farsi coraggio. Si ripete di stare calma, cercando bene le parole giuste da pronunciare.
Joshua finalmente finisce di raccogliere le sue cose e si alza, accorgendosi della ragazza.
Joshua : - Brook – le rivolge uno di quei sorrisi che la fanno morire e sorridere automaticamente di rimando
Brooklyn : -  Ehy … Stasera canto all’ Insanity, cioè, ci esibiamo con il resto della band, con i J3 – arrossisce, capendo di essersi incartata per l’imbarazzo. È palese, anche Josh lo capisce, sorride, intenerito e anche un po’ compiaciuto dal comportamento della ragazza – Mi chiedevo se ti andrebbe di venire a sentirmi … - riesce finalmente a guardarlo negli occhi, piena d’imbarazzo. Continua a tormentarsi le mani, finite di pronunciare le parole si morde il labbro inferiore
Joshua sorride, rassicurante : - Ma certo, mi farebbe piacere –
Brooklyn : - Bene – il tono della ragazza è fin troppo entusiasta, di nuovo. I suoi occhi s’illuminano – Sai .. – prosegue incerta – Non ero sicura, pensavo avessi altri impegni … -
Joshua sorride ancora, intuendo a cosa la ragazza allude : - Nessun impegno, tranquilla. Ci sarò. Sarò sotto al palco e farò il tifo per te –
Brooklyn : - Sono abbastanza agitata, non sono mai salita su un palco, con un microfono in mano, tutta quella gente che mi fissa … ho paura di fare una mezza figuraccia! – scoppia in una risatina nervosa
Joshua : - Non devi preoccuparti. Io sarò lì sotto, e penso ci sarà anche Christopher … siete molto amici, no? –
Brooklyn : - Si si certo. Siamo amici, ottimi amici – sottolinea volutamente il concetto di amicizia, in modo che a Joshua risulti chiaro
Joshua : - Bene – sorride anche lui – Se ti sentirai incerta e insicura lì sopra, guarda in basso, nella nostra direzione … saremo lì per sostenerti –
Brooklyn è colpita da quelle gentili quanto inaspettate : Bhè, grazie … -
Joshua : - Ci vediamo stasera Brook – la guarda per l’ultima volta sorridendo, uscendo poi dall’aula
 
È l’ora mensa.
Agnes ed Abigail sono sedute, assieme alla solita comitiva, al tavolo centrale della sala mensa interna.
Joshua ed Ethan arrivano con i loro vassoi in mano. Stanno per sedersi allo stesso tavolo, quando Ethan si blocca, fermo in piedi, alla vista di Abigail. La ragazza fa lo stesso, con la forchetta sospesa a mezz’aria. Lo sguardo di Ethan è dispiaciuto, di chi vuole scusarsi ma non trova le parole. Quello di Abigail è duro. La ragazza improvvisamente lascia cadere la forchetta sul piatto e sbuffando, si alza dal tavolo, lasciando il suo pranzo a metà.
Agnes, che ha assistito alla scena, guarda torvo Ethan ed imita Abigail, andandole dietro, portando però con se il vassoio con il pranzo.
Joshua ed Ethan si siedono ai posti precedentemente occupati dalle due ragazze
Joshua : - Ribadisco, l’hai combinata grossa –
Ethan : - Non parlavo con lei – sbuffa, infilzando nervosamente il cibo con la forchetta
Joshua : - Dovresti dirglielo –
Ethan : - E quando? Appena mi vede cambia continente! –
Joshua : - Dimentichi che abitate nella stessa casa … - ridacchia
Ethan : - Conosci Abby … -
Joshua : - Vero. Più di te. E anche se sembra la Mean Girl della situazione so quanto sia facile ferirla – Ethan resta in silenzio, colpevole. Joshua con quelle parole ha fatto centro – E chiarite in fretta. Stasera vorrei andare all’Insanity con entrambi i miei migliori amici. Fa schifo essere il migliore amico di entrambi i componenti di una coppia, sai? A meno che tu non abbia il dono dell’ubiquità –
Ethan sorride, sarcastico : - Noi non siamo una coppia –
Joshua, calmo, continuando a mangiare : - Oh, avanti. –
Ethan : - Non lo siamo – finge indifferenza, mettendosi a trafficare con il cibo nel piatto ma il suo tono di voce è poco convinto
 
Natalie è seduta fuori, sul prato, con la schiena appoggiata al tronco di un grosso albero. Nel cielo c’è qualche nuvola e la temperatura non è più caldissima per pranzare fuori ma a Natalie piace stare lì, in quell’angolino. Ha già finito il pranzo e sulle ginocchia tiene un grosso libro che sta leggendo.
Ian la osserva, poco distante da lei. Come aveva previsto, è tornato al Kennedy a quell’ora, per mettere in atto il piano di Brooklyn. Piano che non dispiace neppure a lui. Avanza silenziosamente verso la ragazza, troppo immersa nella lettura e nei suoi pensieri per notarlo. Si china su di lei, accovacciandosi.
La ragazza finalmente lo nota, saltando quasi in aria nel vedere qualcuno chino alle sue spalle. Lo guarda, stupita e interrogativa.
Ian sembra tranquillo, con il suo solito sguardo intrigante : - Sembra un Grimorio –
Natalie chiude il libro, allontanandosi istintivamente dal ragazzo, continuando a guardarlo : - lo è … tu come fai a saperlo? –
Ian, per tutta risposta, si siede accanto alla ragazza : - Mia zia era un appassionata di queste cose – il tono del ragazzo è tranquillo, affidabile. Natalie lo lascia parlare, tenendosi sulla difensiva, ma incuriosita da quel particolare – ho trascorso molto tempo con lei e la sua famiglia, prima che … Prima che ci lasciasse. Aveva un libro come questo sai – Guarda la ragazza dritto negli occhi, sorridendo
Natalie abbassa lo sguardo in imbarazzo, arrossendo. Tuttavia è la prima volta che un ragazzo si interessa a queste cose : - Non ti ho mai visto in giro … -
Ian : - Sono qui solo di passaggio. Mia cugina, Brooklyn Ramirez, si è trasferita qui da pochi mesi. Oggi ha la sua prima esibizione con la sua band in un locale. So quanto sia emotiva ed insicura, è una tappa molto importante per lei … - Natalie lo ascolta, interessata, senza parlare e il ragazzo continua – Ha sempre adorato cantare sai? Canticchiava continuamente … Non ha mai avuto il coraggio di farlo in pubblico, la vostra città deve fargli un bell’effetto evidentemente –
Natalie sorride, Ian lo nota, compiaciuto : - Brooklyn. La conosco. Sembra una brava ragazza –
Ian allarga il sorriso, fingendo stupore : - Si? Ehy, ho un’idea …  Perché non vieni con me all’Insanity?
Natalie si ritrae, alzando il suo solito muro : - Io … - abbassa lo sguardo
Ian : - Forse sono stato troppo precipitoso … avrai impegni, forse anche un ragazzo … -
Natalie : - No … è che … non amo queste cose … -
Ian sorride, stranamente comprensivo : - I luoghi affollati, dici? –
Natalie : - Si, anche … -
Ian : - Senti, ti propongo un patto – appoggia la schiena all’albero, continuando a parlare con un tono calmo e rassicurante – Andiamo al locale, ascoltiamo un po’ di musica, se ti annoi ti porto in un posto più calmo … -
Natalie è tentata. La incuriosiscono i modi di fare del ragazzo. Rimane qualche secondo a fissarlo, poi riabbassa lo sguardo, scuotendo la testa : - Io … Non so … -
Ian : - Bhè, non è una grande città … - si alza da terra, inarcando un sopracciglio, con un mezzo sorrisetto – Brook saprà sicuramente dove abiti. Facciamo così, hai tutto il pomeriggio per pensarci. Alle 8 sarò fuori da casa tua. Aspetterò fino alle 8 e 30. Se ti vedrò uscire dalla porta, bene. Se non ti vedrò, capirò. E sarà stato comunque un piacere averti conosciuta – Le sorride di nuovo, mentre la ragazza lo guarda stupefatta. Nessuno aveva mai osato tanta sfacciataggine – Spero di vederti stasera Natalie – si volta ed esce dal cancello principale della scuola.
Natalie abbassa lo sguardo, sorridendo e spostando una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio
 
Ethan è nella cucina dei Lopez, da solo. Lui e Abigail non sono tornati da scuola insieme come gli altri giorni.
La porta d’ingresso si apre. I passi di Abigail rimbombano per la casa. Ethan si affaccia sulla porta della cucina, la guarda. La ragazza fa per proseguire verso le scale ma lui la prende per un braccio, fermandola
Ethan : - Con chi sei tornata? –
Abigail, piccata : - Con uno dei miei innumerevoli ragazzi – si divincola da Ethan, incrociando le braccia
Ethan : - Sai che non mi riferivo a te –
Abigail : - Cagne “dalle mie parti” sai cos’è? – imita l’espressione che il ragazzo ha usato quella mattina a scuola – plurale! – Lo supera, salendo su per le scale
Ethan le va dietro : - Sai che non lo penso –
Abigail : - Il danno è fatto Eth –
Ethan : - Stasera andiamo all’Insanity, passa Josh alle 8 … -
Abigail : - Oh, non vi disturbate, vado con Agnes – entra nella sua camera, sbattendo la porta praticamente in faccia ad Ethan. Che resta fuori, a fissare la porta chiusa
 
Brooklyn è dietro le quinte del palco dell’Insanity, con il resto della band.  Gli strumenti sono già posizionati lì fuori. È nervosissima, cammina continuamente avanti e indietro, tormentandosi le mani.
Jared : - Ragazzi, è ora, dobbiamo posizionarci sul palco. Ci annunciano e poi esci tu Brook, tutto chiaro? –
Brooklin : - Chiarissimo – scuote la testa, nervosa. Jared le fa un sorriso, mettendole una mano sul braccio, per rassicurarla. Poi esce sul palco, assieme al resto della band. Sale su anche il proprietario dell’Insanity, che spende due parole per presentare i ragazzi. Brooklyn sente quelle parole a malapena, le risultano confuse a causa dell’agitazione. Continua a tormentarsi le mani, camminando avanti e indietro
Christopher : - Mi raccomando, sicurezza –
Brooklyn : - Chris! – la ragazza è stupita di vederlo lì. Me il ragazzo non è solo. C’è Joshua con lui. Guarda prima uno e poi l’altro, piacevolmente sorpresa
Joshua : - Volevamo augurarti buona fortuna prima che salissi sul palco –
Brooklyn : - Grazie, veramente! – sorride, contenta. L’ansia è un po’ andata via. Dal frastuono che proviene da sotto al palco, sarà sicuramente arrivata la sua ora di entrare in scena
Christopher : - Vai! Ti guarderemo da sotto! –
La ragazza fa un cenno con la testa, sorridendo ancora. Poi si volta, guarda il punto da cui dovrebbe entrare. Fa un sospiro, poi procede a passo deciso.
Arriva sul palco, si posiziona di fronte al microfono. Per un attimo ha un vuoto. Il locale è davvero strapieno. Sono tutti lì sotto e per la maggior parte sono ragazzi della scuola. E la fissano, aspettando che cominci. Ma è solo un attimo. Stacca il microfono dall’asta, si volta a fare un cenno a Jeremy alla batteria, che comincia. Dopo di lui anche Jared e Jhonathan e poi è il suo turno. Comincia a cantare e, come le avevano detto, le paure spariscono.
 
Christopher, Joshua ed Ethan sono sotto al palco, a godersi il concerto. Lo sguardo di Christopher è fisso sulla ragazza. Sorride, Brooklyn sta cantando bene, sembra così sicura di se stessa su quel palco. Si sta divertendo, ed è felice per lei. Anche Joshua tiene lo sguardo fisso sulla ragazza, con la quale ogni tanto incrocia lo sguardo. Lo alterna alla sua sinistra, dove scorge Natalie a seguire il concerto, con lo sconosciuto che quella mattina era a scuola. Anche la ragazza si gira ogni tanto a guardarlo.
Ian le sussurra qualcosa all’orecchio, poi entrambi s’incamminano verso l’uscita del locale. Joshua li segue con lo sguardo, fin quando non scompaiono dalla sua vista. Poi posa lo sguardo di nuovo su Brooklyn, che ricambia, sorridente, mentre finisce la sua prima performance.
Brooklyn : - Questa è una canzone che mi piace particolarmente – la ragazza guarda negli occhi Joshua, che ricambia, mentre la band comincia a suonare e lei intona le not edi quella canzone, come a volergliela dedicare
 
Ethan sta solo facendo finta di seguire il concerto invece. Il suo sguardo è fisso a destra, su Abigail, che è lì in piedi in compagnia di Agnes. Entrambe con un cocktail alcolico in mano, si muovono a ritmo della musica. Sono in compagnia di alcuni ragazzi.  Abigail sposta però ogni tanto lo sguardo su Ethan, lanciandogli fulmini dagli occhi.
Agnes la prende per mano e la trascina verso l’angolo bar, anche i ragazzi che sono con loro si dirigono lì. Ethan le va dietro, senza pensarci un attimo. Joshua lo guarda e capisce, quindi non tenta di fermarlo.
Abigail è già al bancone, sta ordinando un altro cocktail. Ethan le arriva alle spalle
Ethan : - Hai bevuto abbastanza per stasera –
Abigail : - è solo il terzo, papà – la voce della ragazza è calma, lo sguardo atono, continua a fissare il barman davanti a se, senza degnare Ethan di uno sguardo. Il ragazzo sbuffa, spazientito per la situazione la prende per il braccio, trascinandola fuori. Le proteste della ragazza servono a poco.
Abigail : - Ma dove hai studiato buone maniere, ad Oxford? – una volta fuori, la ragazza si divincola dalla stretta, adirata
Ethan : - Adesso hai una scelta. Puoi rientrare, tornare da Agnes e continuare a divertirti. Oppure puoi stare qui fuori e chiarire questa situazione – il ragazzo cerca di mantenere la calma e controllare il tono della voce
Abigail : - Cosa ci sarebbe da chiarire? Mi hai dato della troia. Punto – mette due mani sui fianchi, fissandolo. Il tono di voce non è alto ma schietto ed acido
Ethan : - I commenti, di stamattina … mi hanno dato fastidio – sbuffa, ammetterlo, anche a se stesso, costa fatica al suo orgoglio
Un sorrisetto spunta sul volto di Abigail. Ha capito tutto ma vuole prendersi una piccola rivincita : - Non sei in dovere di comportarti da fratello maggiore. E so scegliermi da sola i ragazzi –
Ethan : - Non da fratello, Abby, non capisci? Tu che ti concedi facilmente, tu e un altro insieme … questa cosa mi fa salire il sangue al cervello! –
Abigail è un po’ stupita da quelle parole così esplicite. Incrocia le braccia al petto : - Io ti ho baciato. Nella tua stanza. Mi sarei concessa a te quella sera. E tu mi hai rifiutata –
Ethan : - Perché non volevo che succedesse così.  – il tono del ragazzo adesso è calmo. Si fissano negli occhi. Anche Abigail comincia ad abbassare le difese e rilassarsi : - Non doveva succedere così, come con una qualunque –
Abigail : - E come sarebbe dovuto succedere? –
Ethan la guarda. Per alcuni secondi resta lì, a fissarla, mentre la ragazza è in attesa. Poi si decide. Si avvicina a lei, le cinge la vita con le mani. Abigail, in risposta, gli circonda il collo con le braccia. I loro volti si avvicinano, lentamente, fin quando le loro bocche s’incontrano.
Si baciano, fuori dall’ Insanity, in maniera dolce, delicata, spontanea
 
I ragazzi hanno smesso di suonare all’Insanity. È stato un successone. Sono rimasti in pochi dentro al locale. La band sta finendo di smontare gli strumenti sul palco.
L’ansia di Brooklyn è stata sufficientemente sfogata, adesso la ragazza è euforica, non riesce a stare ferma, di nuovo.
Brooklyn : - Siamo stati grandi! –
Jared : - Si – il ragazzo sta finendo di smontare le amplificazioni – e tu sei stata bravissima. Ottimo esordio –
Brooklyn : - Li sentivi, cantavano tutti applaudivano … Sono rimasti fino alla fine! -
Jared ride : - Te l’avevo detto che sarebbe andata bene! E qualcuno ha deciso di aspettarti anche a fine concerto … - il ragazzo fa cenno con la testa davanti a se, indicando qualcuno. Brooklyn si gira e lo vede.
Joshua è lì, sotto al palco, con le mani in tasca e con il sorriso sul volto. È bellissimo. Si avvicina, fino a raggiungere il palco. Fa peso sulle mani e si siede sul bordo. Brooklyn, sorridente, si avvicina a sua volta. Si china, sedendosi anche lei sul bordo del palco, con le gambe penzolanti, accanto al ragazzo. Il resto della band ha finito di smontare e il locale è quasi deserto. Sono rimasti solo loro due e i proprietari
Joshua : - è stato un bellissimo concerto –
Brooklyn : - I ragazzi sono bravissimi – sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, imbarazzata per quella vicinanza con Joshua – Mi trovo molto bene con loro –
Joshua : - Non essere modesta. Sei stata grandiosa su quel palco. Hai grinta, energia … tiri fuori una sicurezza di te stessa impressionante, con il microfono in mano –
Brooklyn arrossisce per quei complimenti : - Grazie … mi fa piacere che tu sia venuto –
Joshua sorride : - Fra l’altro non sapevo che ti piacesse Britney Spears –
Brooklyn arrossisce di più. Quella canzone gliel’ha praticamente dedicata : - E’ una bella canzone –
I due si fissano negli occhi, per qualche secondo. Poi Joshua interrompe il silenzio
Joshua : - Ethan mi ha mollato qui … ti va se ti riaccompagno a casa ? –
A Brooklyn brillano gli occhi, non aspettava altro : - Ma certo! –
 
Anche Ethan ed Abigail sono rientrati. Percorrono l’ingresso dirigendosi verso le scale, al buio, per non svegliare nessuno data la tarda ora
Abigail : - Abbastanza imbarazzante abitare nella stessa casa vero? – Ethan sorride – Avresti dovuto accompagnarmi a casa, una casa diversa dalla tua e ci saremmo dovuti salutare sulla porta. Io avrei chiuso, tu te ne saresti andato e avrei avuto il tempo per metabolizzare la cosa –
Ethan sorride : - Possiamo simularlo sulla porta di casa tua, se ti va –
Intanto i due sono giunti al piano di sopra, davanti camera della ragazza. Abigail si appoggia al muro, mentre Ethan si avvicina sempre di più a lei, cingendole di nuovo i fianchi
Abigail : - Possiamo entrare nella stessa camera, se ti và … -
Le loro labbra stanno per avvicinarsi, di nuovo, quando l’accendersi improvvisamente della luce in corridoio fa scattare Ethan indietro, con le spalle appoggiate al muro opposto, quello della sua camera.
Alfred Lopez, in vestaglia, compare dalla sua stanza : - Ragazzi, cosa ci fate ancora svegli? Andate a dormire, domani avete scuola –
Li supera, guardando entrambi, dirigendosi poi verso il bagno. Ethan ha un sorriso nervoso sul volto : - notte Alfred … -
La luce si spegne di nuovo ma decidono entrambi che è meglio non rischiare. Aprono contemporaneamente le porte delle loro camere, fermandosi sulla soglia.
Abigail : - Notte Ethan –
Ethan : - Buonanotte Abi -
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Amber Argento