#3 In un'altra vita
Sentiva l’assenzio colare giù per la gola.
Controllò il tavolo al quale sedevano Paul e Arthur, presi da chissà quale conversazione, e notò che lui si stava avvicinando. Sorrideva, Thaddeus, e la luce nella stanza parve ravvivarsi.
Salutò i due uomini prima di avvicinarglisi.
- Bonsoir Sébastien – mormorò, prima di sedersi – Ho letto le vostre poesie ieri notte... -.
Sorrise, leccandosi il labbro inferiore.
- Le ha apprezzate, Monsieur Harwood? -.
L’altro si rialzò, come punto da uno spillo.
- Gradirei parlarne in privato. Le dispiacerebbe seguirmi? -.
Non disse una parola, si limitò a seguirlo nella fresca notte parigina.
Note: chi (non) ha riconosciuto i Paul e Arthur della fic? Sono Verlaine e Rimbaud, celebri poeti maledetti della scena francese. Gli unici le cui letture provocano – in ordine – estasi, stordimento e di nuovo estasi e di cui si potrebbe chiacchierare all’infinito. Per amor vostro evito il pappone letterario, e vi do appuntamento a domani. Buona giornata!!!