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Autore: Deidara the artist    25/04/2008    2 recensioni
Itachi ha appena sterminato la sua famiglia.. ed ora vaga per i territori intorno al Villaggio della Foglia, in cerca di una risposta alla domanda che ha fatto partire tutto. Intanto, il fratello si mette sulle sue tracce, tentanto di vendicare il clan.
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Altri, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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itachi Il bambino era seduto a gambe incrociate su un ramo della grande quercia che gettava un cono d'ombra sulla radura assolata: era circa mezzogiorno, ma il ragazzo dai capelli scuri che si allenava ai piedi dell'albero non accennava a fermarsi.
-Itachi, faremo di nuovo tardi e stavolta nostro padre si arrabbierà!- urlò Sasuke, osservando il fratello lanciare in rapida successione quattro shuriken, che si andarono a conficcare nel tronco della quercia.
-Stai zitto, io devo allenarmi.. questo nostro padre lo capirà.- sbottò Itachi, recuperando gli shuriken e lanciando una mezza occhiataccia al bambino.
-Fai come ti pare, ma io me ne torno a casa.- concluse Sasuke e, sbuffando, si alzò in piedi e salto giù dal ramo -Sicuro che non ti possa aiutare?- aggiunse, speranzoso, voltandosi verso il fratello.
Ma Itachi non rispose nemmeno e si girò, dandogli le spalle e tornando ad allenarsi con gli shuriken.
-Come al solito..- commentò il piccolo Uchiha e, con un balzo, sparì nel folto del bosco.
Il ragazzo, accertatosi che il fratello fosse davvero andato via, si sedette ai piedi della quercia, giocherellando nervosamente con il coprifronte del Villaggio della Foglia: dopo qualche esitazione, lo posò sul terreno e, passando di ramo in ramo, si allontanò dalla radura.

-Ti aspettavo.. perchè hai impiegato tanto?-  gli domandò il ragazzo, rimanendo seduto sull'erba a fissare il fiume.
-Che vuoi, Shisui?- domandò bruscamente Itachi, rimanendo in piedi alle sue spalle e fissandolo con disprezzo.
-Cosa credi che voglia?- sogghignò l'amico, tirandosi in piedi e fronteggiandolo con aria sicura.
-Non credevo che saresti arrivato a tanto.- commentò il ragazzo dai capelli scuri, stringendo con forza un kunai ed allontanandosi di un passo dall'altro.
-Allora ti sbagliavi. Come hai potuto credere, anche solo per un attimo, che non avrei provato ad ottenere un simile potere? Non mi conosci affatto bene, temo.. o forse hai sopravvalutato la nostra amicizia!- sbottò Shisui, imitando l'amico.
-Non credere che sarà tanto facile farmi fuori.- decretò Itachi e lanciò il kunai, dando inizio a quella sfida che poteva concludersi in un unico modo.. uno dei due doveva morire.

Itachi Uchiha era immobile, appoggiato al muro esterno dell'abitazione, in apparente contemplazione di quel tramonto che stava colorando di rosso sangue l'orizzonte.
-Ancora un ultimo passo..- pensò, mentre la mente correva agli avvenimenti dei giorni passati e soprattutto al momento in cui il padre l'aveva accusato, insieme agli altri membri del clan, di aver ucciso il suo migliore amico e di aver gettato il suo corpo nel fiume, dove era stato ritrovato. L'avevano inizialmente creduto un atto suicida da parte del giovane Shisui, ma il fatto che sia quest'ultimo che Itachi fossero stati assenti dalla riunione del clan, aveva fatto prendere un'altra piega alle indagini. Ed ora Itachi era stato accusato di averlo ucciso.. di averlo ucciso per ottenere quel potere.
Mancava solo un ultimo passo, sì, poi sarebbe tutto finito... o forse sarebbe tutto iniziato.
L'Uchiha si fece forza e prese un kunai, fissando la sua mano e l'arma che stringeva come se gli fossero totalmente estranei.. non doveva pensare a quello che faceva, ma perchè lo faceva.
I suoi occhi si colorarono di rosso, mentre lo Sharingan Ipnotico, il potere degli assassini, di coloro che disprezzano l'amicizia, estirpandola, solo per divenire più forti, si attivava.
L'ultimo raggio di sole incendiò l'orizzonte, mentre le prime stelle iniziavano ad accendersi nel cielo che si stava tingendo man mano di blu, come un triste presagio per ciò che doveva accadere.

Il piccolo Sasuke correva, ansante, per la via principale del quartiere del suo clan, alzando gli occhi al cielo che si andava oscurando.
-Stavolta mio padre si arrabbierà sul serio! Ho fatto tardissimo con gli allenamenti!- pensò tra sé e sé.. prima di notare che qualcosa non andava.
La strada era completamente deserta, sebbene non fosse ancora molto tardi, ed il silenzio avvolgeva ogni cosa, rendendo il fruscio degli alberi della foresta, portato fin lì da un vento leggero, un suono nemico e minaccioso.. un monito a non proseguire, a fuggire.. il più lontano possibile.
Sasuke, deglutendo per la paura, impose alle sue gambe di andare avanti: il bambino, afferrato un kunai per sventare eventuali attacchi, voltò nel vicolo che portava a casa sua.. e quasi urlò per la paura.
Era un susseguirsi di corpi stesi a terra, circondati dal loro stesso sangue che si andava spandendo sul terreno, come nel peggiore degli incubi, come nella più impensabile e mostruosa realtà.. ma non era finita.
Sasuke, con gli occhi colmi di quella scena di morte, attraversò correndo la strada e raggiunse casa sua, iniziando ad urlare per richiamare l'attenzione:
-Mamma, papà! Per favore, dove siete? E' successo qualcosa laggiù.. sono morti tutti, per favore! Mamma! Papà! Dove siete?-
Ma gli rispose solo altro silenzio.. ed infine un leggero rumore di passi nella stanza adiacente.
Sasuke non trovava il coraggio di aprire la porta scorrevole e dare un senso a tutto quello che gli stava accadendo... ma il pensiero che i suoi genitori avessero bisogno di aiuto gli diede quella forza.
Con le gambe tremanti per la paura, stringendo il kunai con forza, spalancò la porta e vide.. solo dopo qualche istante di orrore riuscì a capire il senso di quella scena, all'apparenza inspiegabile.
I suoi genitori erano stesi a terra, come il resto del clan, circondati da un lago di sangue scuro, le orbite vuote e fredde, le labbra schiuse in un ultimo respiro.. e, in piedi, con un kunai macchiato di sangue in mano, vi era Itachi, gli occhi bassi, perso nella contemplazione del suo gesto.
-Perchè..?- riuscì a mormorare il bambino, gli occhi colmi di lacrime amare.
-Per testare le mie capacità.-
Nel vedere lo sgomento e l'orrore sul volto del fratellino, alzò gli occhi ed un ghigno gli si adagiò sul volto: alzò il kunai, forse pronto a colpire.. ma Sasuke fu più veloce e si gettò in strada, prendendo a correre disperatamente per scampare alla morte.
Fu un attimo: si voltò per vedere se Itachi lo inseguisse e, girandosi di nuovo, se lo trovò davanti, con quel sorriso terribile stampato in faccia e gli abiti macchiati di sangue.. il ventaglio degli Uchiha, che portava disegnato sulla schiena, era schizzato del sangue del suo stesso clan.
-Per favore, Itachi..- gemette disperato Sasuke, cadendo in ginocchio e non osando posare gli occhi sul fratello.
-Che sciocchi.. non hanno capito nemmeno di aver ragione.. sono stato io ad uccidere Shisui.. quell'idiota voleva uccidermi per impossessarsi dello Sharingan Ipnotico.. ma alla fine è stato il contrario.- sogghignò il ragazzo, mostrando al fratello gli occhi rossi -Sasuke.. tu mi devi odiare! Devi sopravvivere come un miserabile, continuare a scappare, aggrapparti alla vita. E un giorno presentati davanti a me, con i miei stessi occhi..- aggiunse, rivolto al bambino che piangeva.
Poi, Itachi si voltò verso la luna che stava lentamente sorgendo in cielo e scomparve nelle tenebre, mentre Sasuke continuava a piangere, vittima inconsapevole di un destino già scritto per lui.. che presto avrebbe scoperto. Adesso, però, toccava a lui farsi carico di una vendetta che non gli avrebbe restituito i suoi genitori e nemmeno il suo clan.. ma che forse avrebbe pacato quella rabbira che gli stava nascendo dentro.

  
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