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Autore: Snow White    25/04/2008    12 recensioni
Lei non si scompose e continuò a guardarlo con quel suo sguardo tagliente e penetrante color acquamarina, che in molti cuori aveva fatto breccia.
-Sabato pomeriggio, dalle 15 :00 alle 18:00 , resterai qui a scuola, in biblioteca, in punizione e come te tutti quelli che oseranno sgarrare da oggi al fine settimana. Quindi è meglio se avvisi i tuoi conoscenti di rigare dritto fino a Sabato, o sapranno già come tenere impegnato il pomeriggio.-
Era proprio senza cuore quell'uomo. Come si può mettere in punizione proprio di sabato pomeriggio un alunno?

[1: ShikaTema. Accenni lievissimi ShikaIno, Asuma Kurenai sul finale]
Tante situazioni in cui Shikamaru & Temari si troveranno "chiusi dentro" svariati luoghi.
Dedicato alle mosche nere!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Una biondina dall'aria visibilmente scocciata fece irruzione nella stanza, spavalda. Con molta naturalezza si sedette di fronte a quella ordinata scrivania, e a quell'uomo, con cui non aveva ancora avuto "il piacere" di avere un colloquio. Per 3/4 della scuola quella sarebbe stata un'agonia, ma la sua determinazione e il suo orgoglio non si sarebbero certo piegati davanti a quel bell'imbusto del preside della sua scuola. Si diceva fosse una belva quando si scaldava, ma si diceva anche fosse un agnellino in presenza di gentil sesso: le belle donne erano il suo chiodo fisso.

-Preside Jiraya, ho sentito che mi ha mandata a chiamare.-  Temari ebbe la prima parola. Le doveva averla sempre. La prima e l'ultima.

-Temari Sabaku no, del 5H , giusto?-  fece la profonda voce di lui.

-In persona-  

Temari si alzò dalla poltronicina di pelle nera per allungargli la mano, sfoderando un amichevole sorriso: la cortesia era sempre un ottimo inizio. Lui le strinse la mano, ma il suo viso non lasciò trapelare nemmeno un abbozzo di sorriso.

Dannazione, quel primo tentativo di approccio era fallito.

-Ti ho mandato a chiamare perchè gli insegnanti della tua classe mi hanno avvisato che ultimamente non stai avendo un atteggiamento disciplinato, Sabaku-

La ragazza, seduta compostamente di fronte a lui, lo guardava con aria di sfida, tenendo le braccia incrociate sul petto.

Quel vecchio non l'avrebbe incastrata, no, non lei. Lei era famosa per farsi rispettare...non sempre in maniera corretta. Appunto.

-Tre giorni fa mi è stato riferito che hai tirato un pugno in faccia ad un ragazzo del 5°B, davanti ai distributori di merendine, perchè avevi creduto che , avendoti lui sfiorato le cosce con le mani, casualmente, avesse strane intenzioni. Dico bene?-

-Quel pervertito mi voleva toccare, glielo posso assicurare.-  si difese Temari convinta. -com'è che si chiamava?-

-Kiba Inuzuka, 5°B-

Benissimo, così domani chiudiamo i conti...

-
Benissimo, così domani andrò a porgergli le mie scuse-

-Bravissima Temari, vedo che sei una ragazza coscienziosa, anche se impulsiva spesso. Il fatto è che hai avuto una reazione fin troppo eccessiva. A ciò si aggiunga che ieri l'altro hai risposto male alla professoressa Kurenai, affibbiandole aggettivi volgari e maleducati-

-Lo ammetto, però  non glieli ho detti in faccia, non mi permetterei mai, li ho solo bisbigliati tra me e me; il fatto che lei mi abbia sentito è stata una gran botta di sfortuna-

-Sabaku, se sai di essere in primo banco queste considerazioni dovresti fartele a mente, non trovi?-

Temari rimase in silenzio e girò il capo verso la finestra, con aria tutto fuorchè pentita.

-Infine ragazza mia il prof  Kakashi mi ha riferito che hai abbandonato la sua lezione vero metà mattinata di ieri dopo una lite accesa per un 4 nella sua materia. -

-A parità di punti ho avuto decisamente meno di altre ragazze. Questo non mi torna. -

-La lite e il voto sono dettagli. La cosa grave è che tu NON puoi lasciare l'aula e uscire dalla scuola senza firmare permessi, e ancora meno di tua iniziativa a metà dell'ora- disse Jiraya irrigidendosi.

Alla faccia dei 18 anni passati... Cosa mi serve avere 18 anni se non posso nemmeno uscire all'ora che mi pare dala scuola?

-
se mi vuol far passare per la ragazza complessata e problematica si sbaglia di grosso, glielo assicuro.- Temari scandì lentamente la frase, per imprimerla bene nella mente dell'uomo.

-Sicuramente non è così, lo vedo che sei una a posto. Ma per questa volta non la passerai liscia mia cara. Meriti una punizione non si discute. - concluse quelli impassibile.

Lei non si scompose e continuò a guardarlo con quel suo sguardo tagliente e penetrante color acquamarina, che in molti cuori aveva fatto breccia.

-Sabato pomeriggio, dalle 15 :00 alle 18:00 , resterai qui a scuola, in biblioteca, in punizione e come te tutti quelli che oseranno sgarrare da oggi al fine settimana. Quindi è meglio se avvisi i tuoi conoscenti di rigare dritto fino a Sabato, o sapranno già come tenere impegnato il pomeriggio.-

Era proprio senza cuore quell'uomo. Come si può mettere in punizione proprio di sabato pomeriggio un alunno?

Dopo tali parole si alzò e Temari, che lo stramalediceva, mentalmente questa volta, fece altrettanto.

-Temari- si congedò  Jiraya facendole un cenno del capo e allungando la mano verso la ragazza.

-Preside- fece quella , uscendo poi a passo innervosito dalla porta della presidenza, ignorando consapevolmente il braccio di lui teso verso di lei.

Egli ancora con la mano a mezz'aria la sentì sbattere la porta, con ferocia. Davvero una ragazza particolare quella...

***

Ore 15:00
Era un afoso sabato pomeriggio di metà maggio, e lei sarebbe stata costretta a stare lì in biblioteca, senza alcun tipo di compagnia e davanti a quel bisbetico del prof Asuma. Tutto quel pomeriggio, nonchè la serata, era andata a farsi fottere, per colpa di quel figlio di puttana del preside. Uno schifo totale. Ecco come si sentiva.
Entrò con aria depressa nella biblioteca della scuola e notò, suo malgrado, dell'assenza di ogni tipo di forma umana; quel vichingo del prof Asuma non l'aveva contato, perhè per quanto la riguardava, umano non era. Nessun professore poteva essere considerato tale.

-Salve Sabaku-  

-'giorno prof-  fece Temari sconsolata.

-Firma qui per favore.- Asuma, da un tavolo situato poco più in là sventolava un foglietto e le fece cenno di avvicinarglisi.

Temari firmò il foglietto che testimoniava la sua presenza lì quel pomeriggio poi  buttò a terra lo zaino. Si inoltrò tra gli scaffali pieni zeppi di libri alla ricerca di qualcosa da leggere per intrattenersi in quel lungo supplizio. Nonostate quel salone fosse enorme riuscì a percepire dall'altro capo della stanza, un aprirsi e chiudersi di porta. Si sporse pigramente per vedere se il "benvenuto" era il preside p qualche altro rompi palle.
La sua testa fece capolino dallo scompartimento dei libri gialli e con suo grande stupore notò che non sarebbe stata sola, quel  pomeriggio in quella stupida e seccante situazione.

-'Giorno prof-
Un ragazzo alto e moro, con un codino sulla nuca fece il suo ingresso goffamente nella biblioteca. Indossava una camica sbottonata sul collo e le maniche lunghe, tirate su fino ai gomiti con doppi risvolti. I calzoni avevano un cavallo leggermente basso, il quale faceva semi intravedere un paio di boxer neri. Teneva le mani in tasco e dalle orecchie faceva capolino un paio di cuffie dell'ipod che con cortesia si levò, varcata la soglia.

Chi si rivede...

-
Nara, finalmente sei arrivato-  il prof Asuma lo accolse con un gran sorriso. Temari scommise con se stessa che era uno dei suoi cocchi, in classe.

-Cosa hai combinato questa volta?-

-Mpf, la professoressa tsunade mi ha sorpreso in un momento in cui ero disattento-

-E sei qui solo per questo?-

-A dir la verità mi ero addormentato durante la sua lezione-

C'era da aspettarselo...

Il prof Asuma scoppiò a ridere.

-Se può consolarti , ragazzo mio, alla tua età facevo ben di peggio. Non puoi immaginare poi cosa facevo quando mi mandavano in punizione il pomeriggio, per ribellarmi..-

Il ragazzo schioccò un'occhiata fulminea nella direzione di Temari, senza farsi notare da Asuma, che intanto continuava a sorridere delle sue esperienze da adolescente scapestrato.

-Sempre solo, come al solito?-  Probabilmente il ragazzo era ormai di casa, per quella punizione.

-No , questa volta sei in dolce compagnia- fece Asuma ammiccando Temari, nascosta tra gli scaffali dei libri.

Una cosa che lei odiava era avere gli occhi puntata addosso quando si parlava di lei, ma non in sua presenza. E ora ne aveva due paia. Il prof ben presto tornò alla sua scrivania, e il moretto di mise a sedere, della lunga tavolata, esattamente nel posto di fronte a lei.
Anche se non era da lei ,quella situazione la stava mettendo in imbarazzo, perchè il ragazzo, da quella posizione, non le schiodava gli occhi di dosso, guardandola in modo strano. Riusciva ad intravederlo con la coda dell'occhio.

Ma si può sapere che diavolo aveva da guardarla in quel modo?

***

Cazzo, quella nascosta in mezzo agli scaffali dei libri gialli era Temari. Temari Sabaku no.
La riconobbe da lontano, per la sua particolare chioma bionda, acconciata in quei quattro buffi codini, che solo lei usava portare in tutta la scuola. Ultimamente piaceva a Kiba, suo compagno di squadra di basket, conosciuto qualche mese prima.
"Piaceva" era il termine corretto. Dopo che lei gli aveva tirato un ceffone sul naso, poichè lui, in uno dei suoi tentativi di avvicinamento le aveva sfiorato casualmente il fondoschiena (quella volta era stato davvero un caso ma kiba in realtà le sarebbe saltato addosso ogni volta che la vedeva per i corridoi) , si era ritrovato non solo con un naso, ma anche con un cuore, spezzato.

Kiba e lui era diventati grandi amici, nonostante si conoscessero ben da poco, poichè si trovavano d'accordo su molte cose.
Ma quando Kiba cominciava a parlare di Temari, adorandola in ogni suo atteggiamento, e gli chideva cosa ne pensasse di lei, Shikamaru se ne stava sempre zitto, non casualmente cambiava argomento, o, quando Kiba con insistenza oltrepassava il suo livello di sopportazione, che era già basso di suo,  tutto ciò che riusciva a dire all'amico era "una ragazza come tante ma una seccatura come poche", alchè l'amico lo guardava sempre con aria interrogativa.
Tuttavia Kiba non poteva sapere, e solo per questo non poteva biasimarlo...


***

Temari, trovato ciò che cercava, e spazientita da quella visione magnetica che stava esercitando sul ragazzo, tornò con passo sicuro al suo posto, mentre quello di sottecchi , continuava a guardarla.

- Che diavolo hai da fissarmi in continuazione?-  prese coraggio e disse tali parole senza tanti peli sulla lingua. Sicuramente non era il modo più carino per incominciare una conversazione.

Poi si mise a sedere, con gesti bruschi e l'espressione irritata. I loro posti erano uno di fronte all'altro in una lunga tavola di legno.

Quello alzò gli occhi, svogliatamente. La frecciatina non lo aveva minimamente scosso.

-Mpf... seccatura...-  Shikamaru sbuffò.

Temari sgranò gli occhi, inferocita.  -Che cosa?-

- Ho detto- che sei- una seccatura -  scandì il ragazzo con tranquillità.
Temari rimase sciocata dall'atteggiamento insolente di quello.

Di solito nessuno mai la chiamava con quello stupido soprannome, tranne uno. E ormai, perso quel ragazzo, aveva perso anche l'abitudine di sentiersi chiamare così. Ed era strano risentirlo. 

-
Ma senti questo. Cafone e pure pervertito. Non credere che non abbia visto come mi guardavi poco fa.- ringhiò Temari

Eccola. La donna da cui anche Kiba era rimasto stregato. In effetti un pò della strega ce l'aveva.

Guardò impassibile quegli occhi acquamarina che lo fissavano minacciosi, ma riuscì a scorgervi solo un'infinta dolcezza.
Ma che diavolo ci trovava  Kiba in quella seccatura?

- Che donna stressante - sbadigliò , cosa che fece irritare Temari ancor di più.

Un uomo che le sbadigliava davanti, così spudoratamente? Di solito nessuno osava, tranne uno.

- Vuoi un calcio nei gioielli di famgilia? Sai, siamo così vicini , ci metto un attimo.-  sorrise maligna.

Shikamaru chiuse istintivamente le gambe. Quella seccatura stava parlando troppo e non come piaceva a lui, doveva darci un taglio.

-Vuoi che ci chiudiamo nello sgabuzzino lì affianco e facciamo delle porcherie? Così almeno usi la bocca per qualcosa di utile.-

Il ghigno spavaldo di Temari si smorzò all'istante, gli occhi sgranati lo guardavano increduli.

Shikamaru gioiva mentalmente. Sapeva come mettere a tacere una donna. Sapeva come metterla a tacere.  Le donne.. bastava fare allusioni di un certo tipo, e si zittivano all'istante.

-Ho davanti un pervertito coi fiocchi.-  Diverso. Cambiato.

-Non sai quanto. Oltretutto tu sei quella che sei...- ammiccò Shikamaru, con malizia.
Sempre lei. Sempre la stessa. Dannatamente sensuale, in tutto.

Temari sbattè il pugno destro sul tavolo, innervosita.

-Ferma seccatura, ci sente- le indicò con gli occhi Asuma, che da qualche minuto aveva cominciato a guardare dalla loro parte.

-Nara, Sabaku vedo che avete già avuto il piacere di conoscervi-  il prof  lanciò loro un'occhiataccia.

-Sabaku, so che la tua parlantina è capace di svegliare anche un morto ma non mi distrarre Nara. VI ricordo che siete in punizione e queste ore vi devono servire per fare recupero. - poi abbassò gli occhi e tornò ad imprimere segni rossi  sulle verifiche di fisica che stava correggendo.

-Sei il suo cocco- bisbigliò Temari, ma nonostante il sussurro si poteva notare un tono di risentimento.

- Mmh? - fece Shikamaru, sornione.

Temari sbuffò e aprì il libro che aveva scelto dalla biblioteca, sfogliando svogliatamente le pagine.

-Ragazzi , vi lascio qui per mezz'ora , devo sbrigare delle cose in sala insegnanti. Non fate casino, non fate nulla tranne che studiare, mi fido. Ah, e per sicurezza meglio che vi chiuda dentro . Voi ragazzi fate i furbi, uscite a prendere una bibita o a fare un giro, ma la responsabilità l'abbiamo noi insegnanti. A dopo.-

Asuma lasciò la stanza silenziosa, chiudendosi la porta alle spalle.
Primo giro di chiave. Secondo giro di chiave. Di nuovo silenzio.

-Comunque io ci sto-  fece temari pochi minuti dopo, chiudendo di scatto il libro che aveva cominciato a leggere.

-Che c'è ancora seccatura? Hai sentito, Asuma ha detto di tacere-  la guardò annoiato.

"Se credi di fottermi, saputello, ti sbagli, e non sai di quanto sono capace, nonostante tutto"

-Intendevo , per quella faccenda di prima... dello sgabuzzino...- fece lei guardandolo malizosamente e cominciando ad accarezzarsi sensualmente i codini. Questa volta era Shikamaru che la guardava incredulo . Deglutì. Porca puttana, faceva sul serio.

-Tsk , sei troppo maschiaccio per i miei gusti- la liquidò lui. La cosa più stupida che potesse dire, perchè entrambi sapevano che non era così che Shikamaru la pensava.

Temari comiciò allora a sbottonarsi la camicetta che aveva in dosso, in tinta coi suoi occhi verdeacqua, il che gli permetteva la visione di un bellissimo reggiseno di pizzo nero, ma , ancor di più per i suoi occhi, di un abbondantissimo seno.

-Ancora sicuro che ti sembro un maschiaccio, piagnucolone?-  Temari, provocatoria più che mai si mise in ginocchio sulla sedia e si sporse avanti con il busto, finchè i i loro visi aveva raggiunto una distanza minima. Troppo per lui. E per lei. Lei che era l'unica che gli faceva ribollire il sangue nelle vene, come nessun'altra, con ogni movimento o sguardo...

Porca puttana. Chi ha  mai visto una più femmina di questa? Altro che maschiaccio...

-Così mi stai provocando, non è valido-

 I suoi gomiti erano impuntati sul tavolo e si teneva tra le mani il viso. Lo guardava, con i suoi occhioni verdi e sbatteva innocentemente le palpebre dalle lunghe ciglia nere. Shikamaru la ammirò in tutto il suo splendore, quello splendore che l'aveva fatto dannare e innamorare per tutto l'anno passato. Nell'ammirarla i suoi occhi si fermarono involontariamente all'altezza del seno.
Temari con due dita della mano gli alzò il mento, all'altezza del suo viso.

-Cosa guardi, sporcaccione-  disse poi , imprimendogli un breve bacio a stampo sulle labbra. Shikamaru lo assaporò tutto, nonostante fosse durato poco più di un attimo.

-Sei seccante, ma sei anche dannatamente sexy, Temari; quando fai così mi duole ammetterlo-

Giusto il tempo di fargli finire quella frase che la ragazza affondò le sue labbra rosse e carnose in quelle di lui. La mano di Shikamaru si insinuò sotto la camicia di lei, che nonstante tutto aveva ancora addosso, e le accarezzava con delicatezza la schiena. Un brivido di piacere percorse tutto il corpo di Temari. Quel gioco era cominciato per scherzo o forse per metterlo alla prova, ma ora non stava più fingendo. Il sentimento si stava risvegliando anche in lei e non sapeva se frenarlo, per paura di tornare nei circolo vizioso di quell'amore o lasciare che si sfogasse, adesso, con lui, Shikamaru, il suo unico, vero, grande amore di sempre, finito ma ancora non dimenticato.
La mano di lui continuava a salire per la schiena nuda, imbattendosi nell'elastico del reggiseno, che per rispetto, però ignorò.
Le labbra di schiudevano, si univano, si intrecciavano, dopo chissà quanto che erano state frenate, o avevano incontrato quelle di un altro. Temari gli cingeva il collo col braccio, dolcemente, e gli accarezzava quel codino, come solo lei sapeva fare.
Dopo pochi minuti lui si ritrovò in piedi , chinato col busto su Temari, distesa sul tavolo. Menegreghisti al massimo di ciò che poteva succedere loro se il prof li avesse beccati in quelle effusioni.

-Ma allora sei diventato un pervertito sul serio eh Shikamaru?-

Seccante, sexy, maledettamente furba.

"No, è che sono ancora pazzamente innamorato di te, stupida." ...ma preferì farla ingelosire.

-Sai, Ino mi ha insegnato cose proibite-

Come osava paragonare il rapporto che aveva avuto con lei a quello che aveva avuto con quella là?

-Stare con Ino non ti ha insegnato nulla di buono. E' inutile che cerchi di ingelosirmi, non torno sui miei passi...-

"Il dolore lacerante di perderlo la stava devastando sempre più, ultimamente.

La senzazione che prima o poi quell'altra si sarebbe forse impossessata di lui, il suo Shikamaru.
Forse erano solo sue illusioni, erano solo tormenti, o  timori.
Comunque lei, Sabaku no Temari la figura della cornuta oh no, non l'avrebbe fatta.
Con il cuore a pezzi prese la decisione drastica di interrompere la loro storia, che le costò numerose notti di insonnia e di lacrime.

-Shikamaru, per me è finita-  disse, con gli occhi dovunque meno che su quelli di lui.
-Mi prendi in giro, Temari?-  quasi sorrideva
-No, ho bisogno di una pausa, mi dispiace-
-Stai straparlando. Sai benissimo che ti amo più della mia stessa vita, e che ho bisogno di te, come tu ne hai di me. Cosa diavolo ti prende?-
-Lo so Shikamaru, ma non riesco più ad andare avanti- Shikamaru muoveva il capo, come a dire "no, non è possibile"
-Se mi lasci per quel tuo stupido capriccio sei davvero una stronza, perchè sai quanto mi faresti soffrire- fece una pausa mentre lei lo guardava rigida.
 -Guardami negli occhi Temari e dimmi che Ino Yamanaka non c'entra niente in questa storia-  le mise le mani sulle spalle, mentre lei alzava il viso, per ripetergli quella stupida e maledetta frase, che in realtà era tutto, in quel momento.
-Ino Yamanaka non c'entra nulla. Io non ti amo più Shikamaru- trattenne a stento le lacrime, guardandolo impassibile, come si era ripromessa, per risultare più credibile. Shikamaru le si staccò, di colpo, il cuore squarciato, da una ferita probabilmente irriparabile.
-Se la pensi davvero così non mi lasci altra scelta che sparire dalla tua vita, per il bene...- esitò -di entrambi-  le voltò le spalle , cupo, avviandosi verso la porta della camera.
Un ultima volta si girò, per guardarla, lei che da quel momento non era più sua.
-Sappi comunque che avrei desiderato sentirti dire che era la Yamanaka la colpa della fine della nostra storia. Almeno qualche speranza che tu mi amassi ancora, l'avrei avuta.-
Si chiuse la porta alle spalle. Da quel momento in poi solo silenzio."

-
...e comunque le mie sensazioni non mentivano. Si è visto come ti sei lasciato consolare da quella strega, dopo che ti avevo lasciato.-

-Ino non è una strega... è una ragazza particolare, con molte insicurezze. E comunque non siamo durati più di un mese. Ero in preda alla disperazione, non riuscivo a colmare il vuoto che mi avevi lasciato. Mi è stata vicino e le devo tanto, per questo. Anche se, quando stavo con lei, il tuo pensiero era onnipresente,  e perciò è finita quasi subito. Sappi che mi avevi distrutto. Sono riuscito a dimenticarti,  mi sono ripreso, e anche vederti con un altro non mi scuote più.-

-Sai, non si direbbe affatto da come sei stato alle mie provocazioni di poco fa, Shikamaru. E poi dovresti smetterla  di farmi delle effusioni se davvero non ti piaccio più -

-Se davvero non ti piacessi più mi avresti già respinto, ma non l'hai fatto...- sogghignò tra un bacio e l'altro che le stampava sul collo.

-E chi ha detto che non mi piaci più?-  Temari sorrise maliziosa  -Avanti dimmelo, perchè continui a fare così?-  Shikamaru smise di costellarle il collo di dolci baci, e lei di accarezzargli codino, cosa che, come lei sapeva bene, lo faceva impazzire.

-Non fermarti, ti prego.-  disse, infastidito.  

Di nuovo quelle mani sui suoi capelli. Un tuffo nel passato. Una ferita rimarginata a fatica e con sacrifici, che ora si stava riaprendo.

-
Odio ripetermi Nara. Avanti , rispondimi, devo sapere.-

-Perchè voglio farti capire che meriti di meglio di quel fottuto bastardo di Hidan. Lui ti sfrutta e basta , cazzo, non lo vedi?-

 E non ti ama come ti ho amato io.

Temari scoppiò in una risata.

-E saresti tu questo "di meglio" ? -  lo guardò alzando il sopracciglio. Lui non rispose.
-Io e hidan ci siamo lasciati 2 mesi fa, se è questo che ti preme sapere.-

-...entrambi single a quanti pare-  Temari fece cenno di sì, con un sensuale movimento del capo.
-Sai Temari, penso che dovremmo tornare assieme.-  

Come se non ci fosse stata mai alcuna fine nella nostra storia.

-
Comunque  per la faccenda dello sgabuzzino non mi hai ancora risposto, Shikamaru-


***

Un giro di chiave, inaspettato.
-Merda. Siamo nella merda.-  si allacciò velocemente il reggiseno.

Secondo giro di chiave.
-Cazzo, io esco- si abbottonò la camicia e cercò di sistemarsi il codino ormai sfatto, invano.


***

-Nara, vieni ad aiutarmi a portare in sala insegnanti i pacchi di libri che ci sono lì nel corrodio-

Che seccatura...

-Arrivo prof. -  disse emettendo un rumoroso sbadiglio e sistemandosi nuovamente i capelli.

-Bè, e Sabaku dove me l'hai fatta scappare?-

-Sono qui prof.  in bagno! Arrivo subito!-   si sentì una voce proveniente dallo sgabuzzino.

Quella voce non veniva dal bagno. Veniva dallo sgabuzzino.

Asuma guardò istintivamente Shikamaru. Era rigido e sembrava nervoso. Aveva tutti i capelli disordinati, la camicia più sbottonata che chiusa. E la cerniera dei jeans calata.

Capì tutto, immediatamente, ma fece finta di nulla.

Shikamaru, allora forse tanto peggio di te non ero da ragazzo...

Un flashback improvviso. Lui, Kurenai, il prof. Sarutobi. Quella biblioteca. E quell'insulso sgabuzzino, nido d'amore.

***


Note autrice:

Salve a tutti quei santi lettori che sono riusciti a leggere fin qua ^^"
Spero non avervi annoiato, con la prima storia di questa raccolta! Questa mia nuova raccolta esclusivamente ShikaTema (premetto XD) , raccoglie diverse one shot shikatema (magari con accenni ad altre coppie per esempio qui a ShikaIno >_> e a AsumaKurenai *_* ) in cui Shikamaru e temari verranno a trovarsi in delle situazioni particolari, perchè si troveranno "chiusi dentro" qualcosa... XD Lo so, è un'idea molto stupida XD vabbè XD Per i prossimi 3, 4 capitoli ho già in mente dove ambietare la storia, ma cerco suggerimenti dai lettori per quelli successivi!!! Sul serio, mi piacerebbe sapere, oltre che la vostra opinione, sei suggerimenti! Se volete posso anche farne su richiesta, se la mia piccola mente riesce ad elaborare qualcosa di carino X3  
Vabbè, spero vi sia piaciuta e mi raccomando aspetto opinioni e pareri dalle mosche nere ^_^
Un bacione, Snow White

ps: Lo so, sono una frana, ho inventato questa raccolta ma non ho ancora finto le altre due fic che ho in corso ! Per chi mi chiede quando continuerò le altre posso dirvi che le ho già scritte ma non trovo mai il tempo di batterle al computer (io scrivo sui fogli di carta perchè la carta mi fa ispirare di più che uno schermo di computer, eh oh XD) ! Comuque la prima che aggiornerò sarà "the way you look at me, the way you touch me" così almeno una l'ho conclusa XDD Spero comunque di essermi fatta perdonare della lunga attesa con questa prima storia.... Ciaoo! 
  




  
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