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Autore: pinco_pallino    13/11/2013    2 recensioni
mi auguro che il racconto vi piacerà:racconta del nuovo incarico di Felì, con il quale pensa di poter dimenticare ciò che le provoca più nostalgia:il ricordo di Fairy Oak. Ma un inaspettata sorpresa l'attende...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felì, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tavola mi ingozzai a dismisura: lo svenimento e la paura di non poter più volare mi avevano messo una fame… Mangiare mi aveva sempre predisposto al sonno, infatti appena ebbi finito dissi: “Dov’è che posso dormire?” Subito Vì mi rispose: “Vai nella stanza in fondo al corridoio, penso che ti piacerà molto” Vaniglia soffoco una risatina. Procedetti fin dove Pervinca mi aveva indicato. Misi la testa dentro e… eccola lì, proprio come me la ricordavo, riuscii a stento a trattenere le lacrime, questo fu il più bel regalo che quella sera mi fecero. Certo la presenza di Pervinca, Vaniglia, Dalia e Cicero era una cosa stupenda ma questo… devo dire che non me lo sarei mai aspettato. La mia vecchia casa, quella fatta nel barattolo di marmellata, tutta ordinata come l’avevo lasciata, entrai con le lacrime agli occhi. Quando sentii che il cotone con il quale era fatto il “letto” era ancora morbidissimo, andai immediatamente nella cucina ed esclamai: “GRAZIE, grazie, vi voglio un mondo di bene. A tutti voi!!!” Volai subito da loro a dare dei baci sulle guance a  tutti, compresa Missie, sebbene non avessimo ancora molta confidenza. “L’avevo detto che ti sarebbe piaciuta. Sai, è stata mia l’idea!” Esclamò fiera Vì “Ma piantala!!!” disse Babù “sai benissimo che è stata mia.” “Sei solo invidiosa!” Ribatte Vì. Continuarono a battibeccare per un po’, mi sembrava  di essere tornata a quando avevano 8 anni. Un “BASTA!” improvviso di Cicero mi risveglio dai miei ricordi. Le ragazze si zittirono subito, se qualcuno pensa che Dalia si faccia rispettare dalle gemelle più di Cicero bè… si sbaglia: è lui la massima autorità in casa. Le ragazze brontolarono qualcosa come: “Scusa papà…” Cicero si rilasso: “Cosa dicevamo?” disse come se non fosse successo nulla “Non importa, perché ora dobbiamo dormire, è tardi.” Un “UFFA!” generale si alzò tra di noi. Io non dormivo più nella camera con le ragazze, ma nella camera di Missie e debbo dire che mi mancano ancora di più sapendo che sono nella stanza accanto.
Il giorno dopo…
Mi svegliai tranquillamente verso le 10:25 e scesi in cucina per fare colazione. Vidi che c’erano delle valige vicino all’ ingresso, non mi stupii tanto, prima o poi dovevano tornare a casa. “Oh, ciao Felì!” mi disse Vaniglia: “Oggi dobbiamo partire ci mancherai molto.” “Anche me mancherete molto ragazze.” dissi io, nel frattempo era arrivata Pervinca “Ehi ciao Felì” detto questo rivolse un occhiataccia a Babù e fece per andarsene, ma io riuscii a bloccarla “Su, su non sarete ancora arrabbiate per la storia di ieri sera, non importa chi di voi ha avuto l’idea io voglio e sempre vorrò bene a entrambe, ok?” le rimproverai, forse con un tono di voce infantile. “Felì non siamo più delle bambine, non serve che ci fai la ramanzina, sappiamo già che è una cosa sciocca su cui litigare, ma… E’ STATA UNA MIA IDEA!!!” mi disse Pervinca mentre sferrava pugni e calci al vento. “Tu pensi davvero che Vì possa avere avuto un’idea così bella Felì?”mi interrogò Vaniglia “Si, anche se Pervinca è una strega del buio non vuol dire che non possa avere belle e luminose idee,  Flox lo fa di continuo eppure anche lei è una strega del buio, non è forse così?” ribattei io con un tono più alto. “E va bene l’idea era effettivamente di Vì.”disse Babù “AHA! Hai visto, hai visto lo ha ammesso, ha ammesso di aver mentito!!” esclamò felice Pervinca “Si, si. Ma voi… ancora non mi avete detto nulla su Grisam e Jim!” un silenzio, forse imbarazzato, cala su di loro “Bè…”esordì Vaniglia “Jim è tornato e…”s’interruppe“ mi chiesto di diventare la sua fidanzata!” mi disse contenta la strega della luce “ Wow, ma è fantastico!” esclamai “E tu Pervinca?” le chiesi.
“Allora, da dove comincio? Ecco, ho beccato Grisam con un'altra, non so bene chi, ma ho visto che si stavano abbracciando, e non mi sembrava un abbraccio innocuo, comunque sia il giorno dopo gliel’ho detto e l’ho scaricato.” Mi disse lei schietta, schietta.
 “Ma… non può essere.”. In quel momento Cicero  disse ”Ragazze venite in macchina si parte!” Le ragazze mi guardarono tristi: “Addio Sefelicetusaraidirmelovorrai” dissero Vì e Babù all’unisono “Addio” dissi io con aria assente.

  
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