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Autore: Kirara    25/04/2008    1 recensioni
[...]E proprio così era sfumata via, come le foglie del ramo sul quale si trovava, mosse dal vento. Morta. Morta per cercare di salvarli ancora una volta. Morta fra la rabbia di un Chidori e l’esasperazione del Rasengan[...]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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goodbye

- Goodbye my lover -

 

-Inizio Flashback-

 

“Non andare…non farlo, è pericoloso e nessuno ti obbliga…”

Tirò su di fretta la zip della tuta ed allacciò stretto il coprifronte.

“Mi ascolti? Hai sentito?”

Sembrava non aver ascoltato neppure mezza parola, continuava a trafficare indaffarato con alcuni Kunai, riposti a casaccio dentro ad un cassetto.

“Naruto!” esclamò lei battendo un pugno sul tavolo.

La tazzina di caffè, che fino a pochi secondi prima era stata a stretto contatto con le sue labbra, sobbalzò ribaltandosi.

Il ragazzo si voltò, sfoderando un sorriso enorme, il suo solito sorriso.

“Non preoccuparti, andrà tutto bene…”

“Come fai a dirlo?” insistette.

“Ci siamo preparati a lungo. Deve per forza andare bene, altrimenti, tutta la fatica che abbiamo fatto, sarebbe stata solo sprecata…”

“Ma se…”

“…Non mi accadrà niente… -la tranquillizzò mantenendo sempre una strana espressione calma- …e poi, tu, Ino e Tsunade ci raggiungerete fra tre giorni.”

Si avvicinò, schioccandole un piccolo bacio in fronte.

“Lo sai che noi Chounin non riusciamo a stare senza voi medici…”

Uscì dalla stanza e lentamente si avviò verso l’entrata principale, consapevole del fatto che Lei, lo stava certamente osservando dall’alto della finestra.

 

-Fine Flashback-

 

Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.
So I took what's mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won't stop there,
I am here for you if you'd only care.

 

Quel giorno, forse lui si sarebbe dovuto voltare.

Almeno, avrebbe potuto vedere il suo bel viso, candido e pulito, un’ultima volta.

È incredibile come la disperazione riesca a prendersi piano piano parte della nostra mente, inducendoci a fare azioni sconsiderate.

Lei voleva talmente tanto bene a quelle due persone, da arrivare al punto di agire d’impulso.

 

Le immagini scorrevano davanti agli occhi del giovane Chounin e, veloci come un treno in corsa, mescolavano gli eventi.

La foto di Sakura appoggiata sul lungo Tavolo dell’Addio.

Lui in piedi, in prima fila accanto a Shikamaru, che con sguardo sgomento, osservava l’immobilità dell’amico, incapace di qualsiasi tipo di parola per confortarlo.

Chouji che continuava a tenere nascosto il viso singhiozzante di Ino, sulla sua spalla.

Poi le immagini lo riportarono per un attimo alla battaglia; rivide la figura di lei, comparire improvvisamente fra i rami di un albero.

Il suo avversario, il suo migliore amico, la persona che era stato incaricato di eliminare, non si fece distrarre da un così inutile e sciocco arrivo e incurante della voce della ragazza, che a perdi fiato, gridava il nome di Naruto, prese a caricare il Chidori.

“Spostatevi! Andate via!” esortò Naruto.

Ma lei rimase lì, ferma su quel ramo. Ferma a guardarlo con occhi preoccupati.

Il biondo altro non potè se non contrattaccare con il suo Rasengan

Di nuovo come quel giorno sul tetto dell’ospedale, di nuovo come quel giorno nella Valle dell’Epilogo. La storia si stava ripetendo.

E proprio perché quelle immagini, Sakura, non avrebbe mai voluto rivederle, lo fece ed agì d’impulso.

Un ultimo e disperato tentativo per porre fine allo scontro.

A quella guerra che ormai andava avanti da anni.

Saltò via dal ramo, sfuggendo alla presa della sua Maestra che già aveva capito le intenzioni di Sakura.

Si proiettò verso i due ragazzi.

Andò incontro alle due persone alle quali teneva più di ogni altra cosa al mondo, cercò di fermare colui che amava e colui che un tempo aveva amato.

Ma tutto quello che vide, fu un Chidori devastante come non mai, avvicinarsi sempre di più.

Vide il Rasengan potenziato fino all’inverosimile, accecarle gli occhi.

Sentì delle grida e poi più niente.

No, questa volta non c’era stato nessuno ad intervenire.

Kakashi non li aveva fermati, scaraventandoli in due direzioni opposte.


You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your head.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I've been addicted to you.

 

E proprio così era sfumata via, come le foglie del ramo sul quale si trovava, mosse dal vento.

Morta. Morta per cercare di salvarli ancora una volta. Morta fra la rabbia di un Chidori e l’esasperazione del Rasengan.

 

E adesso lui si trovava lì, in piedi davanti a tutti. Accanto ai suoi amici che continuavano ad osservarlo con occhi tristi, rigonfi di lacrime, pronti per piangere una ragazza che altro non voleva, se non rimettere a posto ogni cosa.

Gliel’aveva ripetuto milioni di volte non andare, di lasciare perdere Sasuke, ma lui era ancora più cocciuto di quanto poteva esserlo Sakura, perché era anche per lei che Naruto andava avanti, perché anni prima, quando erano ancora solo dei ragazzini, le aveva fatto una promessa.

Promessa che oramai non avrebbe più potuto mantenere, perché lei non c’era più.

Perché nel vedere il suo fragile corpo a terra, immobile, aveva scatenato in lui una tremenda furia distruttrice e alla fine di tutto Il Suo Avversario, fu eliminato.

Alla fine di tutto aveva portato a termine almeno QUELLA missione.


Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.

 

Strinse fra le mani quel delicato gambo di Rosa Bianca, pronto per posare il fiore accanto alla foto di Sakura.

Fece due passi in avanti, seguito sempre da Shikamaru e dopo essersi guardato attorno ed aver cercato quasi con fare morboso gli occhi del Maestro Kakashi, avanzò con più sicurezza verso il centro del tavolo.

Appoggiò la rosa vicino alla cornice e rivolse lo sguardo verso il cielo.

Neppure lui ne comprese la ragione, ma sorrise.

Sorrise, nonostante i suoi occhi gli suggerissero di lasciarsi andare alle lacrime.

“Sei e resterai sempre la persona più importante…mi mancherai…” bisbigliò, dando un ultimo sguardo al suo viso impresso nella foto.

Anche Sakura stava sorridendo.

 

*§*§*§*§*§*§*§*

 

Dedico questa Fanfic a LadyWird (Ciao Cla!!!) che non ama proprio per niente Sakura e ironicamente, si diverte a definirla Cicca Rosa.

A me però piace e quindi per conciliare le due cose ho cercato di costruire una FF per entrambe.

Spero sia piaciuta, anche se proprio non vorrei mai che finisse così!

La canzone è GoodBye My Lover di James Blunt.

   
 
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