A NEW DAWN
Di Chidori_

7.

L'arena è ambia, e sugli spalti c'è molta gente, di ogni razza, di ogni pianeta.
Il fiato accelera quando lo vedo, legato a quel palo, in balia di quelle creature che gli hanno aizzato contro. Non può muoversi, è disarmato. Maledetti.
Cerco Ben tra la folle, sul palco dove si trova Dooku. Una donna gli si avvicina, ha la testa coperta da un cappuccio. La riconosco, è lei che ha rapito Ben. L'apprendista del Sith. Ma di Ben non c'è la minima traccia. Dove lo avete portato?
L'Acklay che punta verso Obi-Wan si prepara ad attaccare. Scatto in piedi, la mano sulla mia spada laser. Obi-Wan ha i riflessi pronti, riesce a liberarsi, così come gli altri due prigionieri, che riconosco essere il giovane Anakin Skywalker e la senatrice Padme Amidala. Si scatena l'inferno.
Dooku li vuole morti. Manda contro di loro un esercito di droidi. E' allora che scatto.
Atterro nell'arena, uccido i droidi che mi capitano a tiro, mi precipito verso Obi-Wan, lascio una scia di rottami dietro di me. Ha le mani ancora legate, i droidi che gli sparano contro, l'Acklay che continua ad attaccarlo. Non resisterà ancora a lungo. Paro i colpi dei droidi con la mia spada e lo libero. Nota la mia presenza. I nostri occhi si incrociano, mi riconosce. Basta un attimo per infrangere le barriere che avevamo innalzato tra di noi. Non possiamo dimenticare.
Si chiede perchè sono qui, perchè, dopo anni, sono tornata. Perchè gli ho salvato la vita.
“Cosa ci fai tu qui?”
Sorrido. Il suo tono preoccupato è terribilmente fuori luogo. Come sempre.
“Sono venuta a salvare mio figlio.”
Mi mordo le labbra. Non dovevo dirglielo, non in quel momento.
“Cosa gli è successo?”
“Dooku lo ha rapito.”
Combatte al mio fianco, le labbra tese in una smorfia di preoccupazione. Mentre ci apriamo un varco tra i droidi noto che non siamo soli.
Windu e gli altri Jedi del Consiglio sono corsi in nostro aiuto. Io e Obi-Wan combattiamo schiena contro schiena, le spade che si muovono sincronizzate, fluide. Non abbiamo mai avuto bisogno di parole per capirci.
Salto sul palco, incrocio la mia spada con quella dell'allieva di Dooku. Combattiamo per quelle che sembrano ore. I suoi attacchi sono forti e veloci, i miei precisi. E' abile.
Un colpo al suo fianco, le due due spade che si lanciano a parare e l'apertura alle gambe. Affondo, le ferisco le lunghe gambe. Cade a terra, le punto la spada alla gola.
“Dove è mio figlio?”
“Non so di cosa tu stia parlando.”
“Lo sai invece. Dove lo avete portato?”
La faccio alzare, la mia spada sulla sua gola. “Portami da lui.”
Mi guarda, ha il fuoco negli occhi.
“Portami da lui o ti ammazzo.”
“I Jedi non uccidono chi è disarmato.”
“Spiacente.” dico stringendo la presa e avvicinando la spada. “Non sono più uno Jedi.”
Inizia a camminare, fulminandomi con lo sguardo. Le stringo le mani con la mia, con l'altra continuo a puntarle la spada alla schiena.
Mi volto solo un attimo, per controllare Obi-Wan, nell'arena. Sa cavarsela, sono sicura che starà bene.
Camminiamo per tutti i corridoi interni, fino ad uno Sprinter.
“Saliamo a bordo.” mi dice.
“Muoviti.”
Si siede sulla poltrona da pilota, prende i comandi.
“Portami da Ben.”


Non ci distanziamo molto dall'arena. Atterriamo in una sorta di hangar, scendiamo e la Sith mi conduce fino alle prigioni. Si ferma, mi guarda. “E' la dentro.”
Maledetti...Cosa gli avete fatto?
“Apri la cella.”
Non le lascio le mani, continuo a puntarle la spada alla schiena, dritta al cuore. “Ben, sono la mamma. Esci.”
“Mamma?”
La sua voce dolce, sottile, acuta rimbomba nelle pareti vuote.
“Sì, piccolo mio. Sono la mamma.”
Lo sento muoversi, strisciare i piedi. Ha un passo più lento del solito. Non posso togliere la mia presa dalla Sith, continuo a tenerle la spada dietro, ma le lascio libere le mani. Tendo l'altra verso la cella.
“Prendi la mia mano, Ben.”
Sento le sue dita piccole e fragili aggrapparsi alla mia mano. E' allora che sbaglio. Mi volto verso di lui, solo per vedere se sta bene. Ma mi distraggo.
La Sith mi tira un calcio, la mia spada cade a terra. Stringo istintivamente Ben, mentre la vedo che mi tira addosso una trave con la Forza. Devio la traiettoria, ma lei mi prende la spada.
Mi paro davanti a Ben, la spada che mi punta la gola.
“Stupidi Jedi. La vostra prima regola è non provare sentimenti. Mi fai pena.”
Carica il colpo. Ho paura. Ho paura per Ben, per Obi-Wan. Nessuno può più proteggerlo se io muoio.
Afferro la mano di mio figlio, la stringo. Chiudo gli occhi, lascio che la Forza porti via tutte le mie emozioni.
Poi un gemito, la spada che cade a terra, un corpo che si accascia accanto ad essa.
Apro gli occhi. La Sith è morta. Stringo Ben, gli premo la testa contro il mio petto. “Non guardare.”
Obi-Wan è davanti a me, la tunica chiara, coperta di terra e sangue. “Sono arrivato in tempo.”
Si inginocchia davanti a me, mi abbraccia.
“Sono stata una stupida...”
“Non importa.”
Mi fa alzare, mi stringe in un abbraccio. Il bambino trema, rannicchiandosi sulla sua spalla.
Non ho mai parlato a mio figlio di suo padre, non sa chi sia Obi-Wan eppure gli basta incrociare gli occhi, così uguali ai suoi, per capire che quello che ha davanti è suo padre.
“Come si chiama?”
La voce di Obi-Wan trema, sopraffatta da troppa emozione.
“Ben.”
Gli sorride, Ben mi guarda in cerca di risposte. Gli accarezzo la testolina, noto solo allora un piccolo taglio sulla fronte. Gli do un bacio sul punto.
“Questa è tua.”
Obi-Wan mi porge la spada, sorridendomi e indugiando sulla mia mano per un attimo.
“Veramente è tua.”
Stringo la mano a Ben, con l'altra impugno la spada. “Adesso torniamo a casa, piccolo. Non avere paura.”
“Muoviamoci, ho lasciato Anakin da solo contro Dooku.”
Corriamo per i corridoi stretti, bui. Sento, nella Forza, la paura di Ben, la preoccupazione di Obi-Wan.
Dooku è davanti a noi, la spada incrociata con quella di Anakin.
“Rimanete qui.”
Vuole tenermi al sicuro, fermarmi. “Scordatelo.”
“Ti ho appena ritrovata. Non posso perderti di nuovo.”
Mi guarda negli occhi, pi guarda Ben. “Fallo per me. Fallo per Ben.”
Colpisce il mio punto debole.
“Resta al sicuro.”
Anakin viene scagliato via dalla Forza, ma prima che Dooku potesse dargli il colpo di grazia Obi-Wan era già davanti a lui, a proteggerlo.
Mi stringo a Ben, cercando di attenuare la para che ha preso possesso del mio corpo. Gli bacio la fronte, passo la mano tra i suoi capelli. Come posso cercare di calmare lui se ho paura anche io?
“Papà è uno Jedi...”
Lo sussurra piano, probabilmente non si rende nemmeno conto di avermi fatta partecipe di quel pensiero.


Obi-Wan guarda Anakin, svenuto, dietro di lui. Incrocia i suoi occhi azzurri con quelli di Dooku, la sua spada laser blu, con quella rossa del Conte.
“Generale Kenobi, quale piacere.”
Combattono per secondi, minuti. Un Maestro, un Signore dei Sith. Sono alla pari. Ad ogni colpo che Obi-Wan mette a segno, uno del Conte sta lacerando la sua carne. Il mio cuore si ferma ogni volta che una goccia di sangue dell'uomo che amo bagna il terreno.
Mi alzo, prendo la spada laser.
“No, Allya.”
La sua voce mi blocca, i suoi occhi preoccupati mi trafiggono.
“Cosa vedono i miei occhi...” Dooku mi guarda, guarda il bambino, i suoi occhi, identici a quelli del suo nemico. “Adesso capisco perchè la Forza in quel bambino era così potente.”
Scaraventa Obi-Wan alla parete, poi mi guarda, alza la mano. Sento qualcosa che mi stringe la gola. Mi blocca il respiro, mi alza da terra. Mi cade al spada dalle mani, sono troppo debole, troppo indifesa.
“MAMMA!”
Obi-Wan si alza, zoppica. Dooku deve avergli incrinato delle costole. “Lasciala.”
Dooku continua a stringere. Boccheggio in cerca d'aria.
“O-Obi-Wan... Pren-prendi Ben. Scappate.”
“Non ti lascio, Allya.”
Il Conte sa, stringe. “Un Maestro Jedi innamorato era l'ultima cosa che mi aspettavo di vedere.”
Mi scaraventa contro la parete, sento la schiena scrocchiare, un dolore lancinante alla nuca. Metto una mano sulla parte dolorante. Sangue. Maledizione.
“E non vorrai dirmi che quel bambino...”
Ben corre verso di me. Ha paura, lo leggo nei suoi occhi, lo sento nella Forza. “Tranquillo piccolo, sto bene.”
“... è tuo figlio.”
Obi-Wan si getta contro di lui. Combattono, ma con diverso vigore. La rabbia nei suoi occhi non è normale. “NON TOCCARE LE PERSONE CHE AMO.”
Le loro spade si incrociano in un valzer mortale. Dooku para il colpo, stende la mano. Guardo con apprensione Obi-Wan, ho paura cosa gli possa fare. Poi capisco.
“AAAAAAAAAAAAAAAH!”
“BEN!”
Urlo, con tutto il fiato che ho in gola, mentre guardo impotente mio figlio contorcersi dal dolore dei fulmini che scaturiscono dalle dita del Conte.
“NO! BEN! TI PREGO!”
Sono immobilizzata dal terrore, non so aiutarlo. Guardo Obi-Wan, in cerca di aiuto. Poi capisco perchè sta torturando Ben. Cerco di urlare, ma non ho più fiato in gola.
Spero solo di non essermi mossa troppo tardi.




 

ANGOLO DELLA GIOVANE PADAWAN
*musichetta di Star Wars* Ecco il settimo capitolo! Insomma, spero che vi piaccia, questo è abbastanza lunghetto e spero non mi odierete per questa suspance... Serve sempre un po' di suspance, no? Il capitolo dopo l'ho già scritto devo solo batterlo al computer, quindi aggiornerò (spero) presto. Mi fanno così piacere i vostri pareri, ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite e la seguono e, ovviamente chi recensisce.
A presto!
Che la Forza sia con voi!
Chidori_