Capitolo 8
-Allora, dove andiamo?- chiese entusiasta
Scarlett,
accomodata sul sedile anteriore della lussuosa “Mercedes”
di Eric.
-Rimarrai sorpresa- rispose lui, imboccando una
strada di
campagna.
Appena passarono davanti il casato Phantomhive,
dopo una
decina di curve, ponticelli e discese,
Scarlett arricciò il naso. Il Demone. Si avvertiva
chiaramente la sua
presenza anche a trenta metri di distanza e la cosa era abbastanza
nauseante,
soprattutto prima di cena.
-Creatura immonda- sibilò con disgusto
Eric, spostando lo
sguardo sul casato.
-Divorano indiscriminatamente tutto ciò che
gli passa
davanti senza il benché minimo ritegno, a costo di diventare
schiavo di un
signorino schizzinoso, mettendo da parte qualunque tipo di
dignità- fece
Scarlett, con tono nauseato.
-Beh, l’importante è che non ficchi
il naso negli affari
degli Shinigami- finì seccamente Eric, chiudendo quella
conversazione che era
durata anche più del dovuto.
Per gli Shinigami, parlare di demoni era uno
spreco di
tempo. Qualche chilometro più in la, si trovava uno dei
ristoranti più chic di
Londra: una deliziosa villa ottocentesca, brillantemente restaurata e
resa
moderna. La facciata era incorniciata da pittoresche edere, e un
hollywoodiano
red carpet conduceva all’ingresso. Una volta parcheggiato, Eric
da perfetto
cavaliere, andò ad aprire la portiera a Scarlett, la quale
ringraziò un
sorrisetto piuttosto imbarazzato.
Se l’esterno era incantevole,
l’interno lasciava di stucco.
Le pareti affrescate facevano da sfondo ai tavoli, rotondi e
ordinatamente
disposti. Su ogni tavolo si trovava un bouquet di rose rosse e un
candelabro,
sovrastato da enormi lampadari di cristallo. A dare il tocco di classe
era il
quartetto d’archi nell’angolo, che conferiva
all’ambiente quel tocco di snob
che ci stava d’incanto.
-Eric! È incantevole…-
mormorò Scarlett, guardandosi attorno
estasiata.
-I signori hanno prenotato?- chiese il maitre,
accogliendoli
con tanto di frac e rosa all’occhiello.
-Si, a nome Slingby-
Il maitre annuì con la testa prima di
condurli al loro
tavolo, leggermente in disparte e sistemato in un angolo più
riparato. Per
tutta la serata non fecero altro che guardarsi e scambiarsi occhiatine
e
sorrisetti, anche se una parte di Scarlett era inspiegabilmente
turbata, come
se stesse facendo qualcosa di sbagliato. Improvvisamente,
l’infatuazione nei confronti
di Eric sembrata svanita nel nulla, lasciando spazio ad una sorta di
amore
fraterno.
Quando Eric le prese la mano, intrecciando le dita
tra le
sue, ebbe l’istinto di ritirare immediatamente la mano, ma
continuò a
conversare con lui come se nulla fosse mai accaduto.
-Grazie per la cena Eric, sei stato davvero molto
carino-
disse lei una volta usciti dal ristorante, stringendo al petto il mazzo
di
rose.
-E di che, l’ho fatto con molto piacere-
rispose
galantemente lui, sorridendo.
Improvvisamente Eric si fece serio, turbando non
poco
Scarlett. Mosse un esitante passo verso di lei, al quale seguì
uno molto più
deciso. In una frazione di secondo l’aveva bloccata al muro,
fermandogli i
polsi ai lati della testa.
Scarlett lo fissò sbarrando gli occhi,
seguendo con lo
sguardo il bouquet di rose cadere a terra.
-Scusa, ma devo farlo-
Prima che le potesse realizzare, Eric si
avvicinò
pericolosamente al suo viso, baciandola. La ragazza non reagì,
incredula e
sconvolta, quando, improvvisamente, quella sensazione tornò ad
attanagliarle il
petto. Eric, il suo migliore amico… Ma che stavano facendo?! Si
liberò
fulmineamente un polso, tirandogli un gancio alla cieca in faccia.
Accadde
tutto così rapidamente ed istintivamente che sentì il
pugno sfiorare anche il suo
zigomo, ma era troppo scossa per dare peso alla cosa. Eric si
portò
immediatamente una mano lì dove Scarlett lo aveva colpito,
mentre il sangue
cominciava ad uscire dal labbro spaccato. Improvvisamente, tutto era
finito. La
cena, i fiori, il ristorante chic, l’infatuazione, tutto. Ma che
diamine
avevano fatto?!
-Eric io…- cominciò, cercando di
scansargli la mano dal
viso.
Lui si ritrasse immediatamente, come
un’animale spaventato
da un rumore improvviso, guardandola con sguardo distante ed incredulo.
-No, scusami tu. Non dovevo farlo e prometto che
se la cosa
ti farà star meglio, non ti sfiorerò mai più
nemmeno con un dito. Ti
riaccompagno a casa- fece freddamente, salendo in macchina senza
premurarsi,
sta volta, di aprirle la portiera.
Scarlett si abbandonò sul sedile, con la
testa che le girava
come in un mixer. Non sapeva cosa le fosse preso, era come se una parte
di lei
avesse agito da sola.
Dal canto suo, Eric fissava la strada impassibile,
mordendosi il labbro sanguinante per cercare
di fermare l’emorragia, continuando a darsi mentalmente
del perfetto
idiota.
Il silenzio era soffocante e stava cominciando ad
ucciderli
lentamente. Fortunatamente proprio allora arrivarono sotto casa di
Scarlett, la
quale farfugliò quello che poteva sembrare un
“buonanotte” e si avviò a passi
pesanti nel palazzo, sperando vivamente che Ronald se ne fosse andato e
i suoi
stessero già dormendo.
Invece quando aprì la porta, si
trovò davanti William, Grell
e Ronald seduti sul divano, pronti a bombardarla di domande
sull’appuntamento.
-Allora?- chiese Ronald, con un sorrisetto.
-Tutto bene- rispose Scarlett, con un sorriso
palesemente
finto.
Grell la osservò bene storcendo la bocca,
consapevole del
fatto che gli stesse spudoratamente mentendo.
-Beh dai, facciamo che adesso vado a dormire, sono
abbastanza stanca. Notte genitori e notte anche a te zio Ron- disse
infine, con
finto entusiasmo.
Si chiuse in camera, poggiandosi di schiena alla
porta. Cosa
cavolo le era saltato in mente?! Aveva ottenuto ciò che voleva,
eppure… Aveva
appena perso il ragazzo che le piaceva, il suo migliore amico, il suo
compagno
di addestramenti, aveva appena perso il suo Eric!
Lentamente scivolò a terra, coprendosi il
volto con le mani,
cercando di non piangere. Per lei, piangere era un’inutile sfogo
infantile,
nonché perdita di tempo. Avrebbe potuto piangere anche per
giorni interi, ma
sicuramente non avrebbe risolto nulla.
In quell’occasione però era diverso:
aveva appena colpito il
ragazzo che le piaceva per un bacio. Perché?! Sognava quel bacio
dal primo
istante in cui aveva posato gli occhi su Eric…
Si alzò di scatto, tirando un pugno al
muro. Sentì il rumore
sordo prodotto dall’impatto con il muro, accompagnato dal dolore.
Si guardò le
nocche sbucciate prima di mordersi un labbro. Caricò il braccio
all’indietro,
come per tirarne un altro, ma le lacrime le attanagliarono la gola,
senza
lasciarle scampo. Abbassò il braccio, scossa dai singhiozzi.
-Non è andata affatto bene-
sentenziò Grell, una volta che
Scarlett fu in camera sua.
-Non saprei Grell… Sai com’è
fatta- intervenne William.
-L’ho portata dentro di me per nove mesi! So
perfettamente
quando mente, è successo qualcosa e non vuole dircelo. Lei non
va mai a dormire
a quest’ora, nemmeno quando è stanca morta-
-Qui c’è bisogno
dell’intervento dello zio- fece cupo
Ronald, scrocchiandosi le dita.
-Ti aiuterò volentieri- ghignò
malignamente Grell,
sfoggiando il suo sorrisetto aguzzo.
William li guardò sospirando, anche se
infondo al cuore,
aveva voglia di andare a prendere Eric e fargli rimpiangere di essere
nato.
Nessuno poteva azzardarsi a far stara male la sua bambina.
Assolutamente
nessuno, che si trattasse di Slingby che si trattasse di qualcun altro.
Tuttavia scacciò quei pensieri dalla sua
mente, auto
convincendosi a restare calmo. Scarlett se la sarebbe tranquillamente
cavata da
sola, infondo, aveva pur sempre carattere sadico/psicotico di Grell nel
suo DNA.
ANGOLO DELL’AUTRICE
Rieccooomi ^^
Scusate per i ritardi, ma a causa degli impegni precedentemente citati, è un periodo caotico e pieno d’impegni >.<
Comuuunque, il bacio (immagino tanto atteso) è finalmente arrivato… Si, lo so, non è romanticissimo, ma Scarlett è una tipa tosta u.u
Per la pubblicazione dei capitoli… Eh, dovrei metterli ogni tre giorni, ma siate misericordiosi se non riesco esattamente ad essere puntualissima.
Grazie a chi mi segue con affetto, sappiate che vi amo.
Kiss kiss
MadDoll
P.S prossimamente, pubblicherò una One Shot che da un po’ di tempo avevo in mente di scrivere, ovviamente leggetela xD (pubblicità occulta) no scherzo, leggetela se vi và, quando uscirà.
GRAZIE PER AVER LETTO!